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Autore: Samvise    29/06/2006    5 recensioni
In un futuro non molto lontane, Harry e company si ritrovano a riaffrontare le paure del passato...
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ancora una volta ringrazio Loryrocker per aver recensito…ecco a voi il decimo capitolo della mia FF, che vi svelerà, finalment

Ancora una volta ringrazio Loryrocker per aver recensito…ecco a voi il decimo capitolo della mia FF, che vi svelerà, finalmente, perché l’ho nominata così…

 

Storia del Male

 

“Percy! Cosa ti è successo!?” gridava la signora Weasley, preoccupatissima.

Aveva già perso suo marito, per un attimo aveva pensato di aver perso anche suo figlio.

“Non ti preoccupare, mamma…sto bene…” tentò di rassicurarla Percy, ma il suono della sua voce, strozzato e rauco, mostravano il contrario.

“Siediti, Percy, siediti” disse Molly, facendo apparire una sedia dal nulla.

Intanto la folla borbottava, sorpresa e incredula.

“Cosa è successo, signora Weasley?” domandò Cho Chang.

“Non sono affari suoi, ministro! Ora per favore, mi lasci curare mio figlio, non vede com’è ridotto?” rimbeccò, minacciosamente, Molly Weasley.

“Ehm…Percy…cosa ti è accaduto? Come sei uscito, ancora vivo, dall’esplosione dell’ufficio?” disse Harry, piuttosto intimorito dalla reazione della signora Weasley, che per fortuna, non disse niente, anzi, sembrava curiosa quanto lui.

Cho Chang sbuffò, mentre Percy iniziava a parlare.

“Beh…è piuttosto complicato. Papà e io stavamo lavorando, tranquillamente, quando Minus si è smaterializzato nell’ufficio, dicendo che doveva nascondersi da noi, per via di…- Percy squadrò un attimo la folla, prima di puntare gli occhi su Harry, che annuì. Era ora che il mondo dei maghi sapesse – beh...per via di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato”.

La folla urlò, impaurita. Cho Chang, invece, occhieggiò Percy Weasley, quasi aggredendolo con gli occhi.

“Cosa stai farneticando, Weasley? Intendi dire che Peter Minus si è rifugiato da te perché Tu-Sai-Chi lo cercava? Sanno tutti che è morto! Non accetto che si mettano in giro certe voci…” sbottò poi, furiosa.

“BASTA, CHO!” urlò Harry, zittendola.

“Ha…Harry…”.

“Ti stai comportando proprio come fece Caramell, dieci anni fa, l’anno in cui Cedric Diggory morì!”.

“Cosa…”.

“Sì, Cho. Non fare il suo stesso sbaglio, ti prego. Se vuoi una conferma, eccola” disse, mentre alzava i capelli che gli coprivano la fronte.

Nitido era il marchio a forma di cicatrice.

 

Erano nella cucina nella Tana, cinque minuti dopo. Tutta la famiglia Weasley, Harry, Neville, Draco e Luna, Hermione con i gemelli e Cho Chang. Percy era seduto, sembrava molto affaticato e ansimante.

“Allora, Percy? Ti va di continuare il tuo racconto?” gli domandò Harry.

Percy Weasley annuì, e poi aprì bocca: “Quando Peter si è catapultato da noi, gli abbiamo risposto che non c’era problema. Nessuno poteva vedere il nostro ufficio, se prima non prenotava un incontro. Ci sembrava un posto perfetto, ma ci sbagliavamo. Poco dopo le pareti si  stavano sbriciolando, mentre i tavoli e tutte le nostre scartoffie saltavano in aria. Io ho perso i sensi, e mi sono ritrovato a…ad Hogwarts”.

Tutti i presenti lo guardarono, sbigottiti.

“Vuoi dire nei…nei sotterranei?” domandò Hermione.

“Sì, è l’unico ambiente di Hogwarts che è rimasto intatto, sotto le macerie. E lì che Voi-Sapete-Chi si nasconde…”.

“Vuoi dire si nascondeva. Non credere che dopo la tua fuga, rimarrà ancora per molto in quel luogo” mormorò Harry.

“Ma io non sono scappato…mi hanno aiutato a fuggire…”.

“Cosa?! Chi…” disse Harry, ma temeva già la risposta.

“Severus Piton” rispose Percy.

 

“Percy, sei sicuro di stare bene? Prima Tu-Sai-Chi, ora Piton. Sono entrambi dati per morti!” esclamò Cho Chang, irritata.

“E invece entrambi sono vivi…più o meno” rimbeccò Percy.

“Più o meno…che vuoi dire?” domandò Molly Weasley.

“Voglio dire che Piton è umano, ma Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato…beh…non mi pareva neanche che fosse vivo”.

“Forse ho capito! Voldemort – e al suono di quel nome tutti i presenti indietreggiarono- ha la stessa forma che aveva prima di rinascere, la prima volta. E’ vivo…ma non è potente. Possiamo ancora fermarlo…” disse Harry.

“Prima che trovi la lista” disse una voce.

Severus Piton si era materializzato, al centro della stanza.

 

“TU!” esclamò Harry, saltandogli addosso.

“Harry, no!” urlò Percy, cercando di dividerli.

“Cosa vuoi fare…ha ucciso Silente…ha ucciso tua sorella!” gridò Harry, minaccioso, sfoderando la bacchetta.

“Harry…ha salvato la vita, a me!”disse Percy.

Harry lo guardò, e lasciò andare Piton.

“Cosa ci fai qui?” domandò Cho Chang, con riluttanza.

“So che non sono ben accetto…ma voglio mettervi in guardia…Voldemort progetta di tornare, e in fretta…” disse Piton, ansimante.

“Bella scoperta! E’ normale che non vuole di certo restare così!” sbottò Neville, furioso.

“Sì…ma io conosco il modo…”.

“Scommetto che conosci anche il modo in cui è tornato, ora!” esclamò Harry.

“Beh…sì…mi…mi dispiace! Non mi rendevo conto di quello che facevo! Io…io ero stanco di vivere in quella catapecchia, ricercato da tutti, e non volevo finire ad Azkban!”.

“Dovevi pensarci, prima di uccidere tutta quella gente!”.

“Ho detto che mi dispiace! Ma ora mi rendo conto di quello che ho fatto. L’Oscuro Signore non può tornare, ancora, non riesco a sopportare che diventi potente…e voglio…voglio aiutarvi…”.

“Spiegaci come fare, e poi vattene!”.

“Ritornare da lui…no…vi prego…”.

“D’accordo, resterai qui, ma parla!”.

“Va bene…va bene…c’è una lista, la lista più grande delle vittime che un mago è mai riuscito a fare…ha un grande valore, per una mago oscuro…un valore molto potente, che può donare una forza immensa, se si sa come usarla”.

“Tutto qui? Dobbiamo cercare una lista? Stai scherzando!” sbigottì Ron.

“No…io so qual è questa lista. Ragionateci, qual è il più grande mago oscuro della storia?” disse Harry.

“Tu-Sai-Chi, ovviamente” rispose Luna.

“Esatto! Vi ricordate quando tutte le sue vittime furono raccolte? Sette anni fa?” domandò Harry.

“Ma certo! Ci siamo andati insieme, era quella riunione commemorativa, organizzata da Scrimgeour!” esclamò Hermione, come se gli si fosse accesa una lampadina.

“La troveremo al Ministero, vero Cho?” gli domandò Harry, felice.

Ma l’espressione del ministro non era per niente contenta.

“Non credo che la troveremo al Ministero, Harry”.

  
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