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Autore: hb84    25/10/2011    2 recensioni
Un piccolo viaggio nel tempo, tra Otome e Shinigami.Natsuki improvvisamente si trova catapultata in una vita che non é la sua, malgrado la sia stata molto tempo prima, Shizuru sará sempre al suo fianco.Nella guerra infinita tra bene e male, tra dei e mortali, chi avrá la meglio?
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Natsuki Kuga, Shizuru Fujino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il sole splendeva nel cielo di Garderobe, le due dormivano una tra le braccia dell´altra, Shizuru fu la prima a svegliarsi, era felice come non mai, ora ricordava, e l´aveva baciata, era il loro primo bacio, si era cosí, per quanto nelle loro precedenti vite si fossero amate, non si erano mai baciate, Shizuru era il suo guardiano, e bé Natsuki capiva i suoi sentimenti sempre con difficoltá, quindi per lei quella era una novitá, la guardava dormire e si fece una promessa silenziosa, questa volta le avrebbe dato tutta se stessa, anima e corpo.
 
 
Axel aprí gli occhi, inizialmente non capí dove si trovava, poi ricordó la sera prima, l´aveva baciata? Si era stata proprio lei a farlo, il loro primo bacio, si sentí avvampare, ma allo stesso tempo era triste, conosceva bene il suo destino, probabilmente l´avrebbe fatta soffrire un´ altra volta, e non voleva, non poteva, non era giusto, le braccia di Shizuru la stingevano in vita, non sapeva se stesse ancora dormendo, teneva gli occhi chiusi e il suo respiro era regolare, le sue labbra erano cosí vicine, si trattenne, pensando che quella era la prima volta che passava del tempo con lei, dolce, un tempo veramente dolce, la prima volta che dormivano nello stesso letto.
Aveva mantenuto la sua promessa, anche questa volta, il ricordo delle sue vite precedenti si fece piú forte, Shizuru era la sua guardiana, l´addestrava per diventare sempre piú forte, nemmeno lei conosceva il suo limite, ma le bastava guardarla per ricordare, perché invece lei doveva avere un contatto fisico con quella donna? E questa volta era stato un bacio, di solito bastava un abbraccio, o almeno cosí ricordava.
Certo il suo bacio non era stato un granché aveva solo appoggiato le sue labbra su quelle di lei, possibile che con il passare dei tempi le cose fossero diventate piú complicate?
Giá, complicate, tutto era complicato, la sua famiglia ogni volta la metteva davanti a delle scelte difficili, lei era l´unica che poteva aprire la porta dell´oracolo, al tempio della luna nel giardino delle rose, era un posto bellissimo ma che lei ricordava con tristezza, li combatteva per la vita di chi amava, e se questa volta non avesse avuto la forza di battersi fino alla fine, di sacrificarsi?
Se questa volta avesse ceduto alle lusinghe di suo zio, Dio dell´oltre tomba? Se avesse aperto la porta dell´oracolo? Cosa sarebbe successo? Non era mai accaduto, non sapeva nemmeno cosa o chi ci fosse dietro quella porta.
Un rumore la destó dai suoi pensieri, Shizuru la stava guardando appoggiata su un gomito, “buon giorno” disse sorridendole.
 
 
“Forse é meglio che vada” disse dopo colazione, “ oggi non ci sono lezioni, ma vorrei allenarmi un pó, chiederó ad Hakura-sama se puó farlo con me, non voglio approfittare troppo di te”, “ puoi approfittare di me quando vuoi”, Axel spalancó gli occhi, aveva detto proprio quello? La donna scoppió a ridere, “Ara ara Natsuki...scherzavo, ma ricorda che sono io il tuo guardiano”, “lo ricordo benissimo, ma i tempi sono un pó cambiati e io e questi benedetti orecchini non andiamo molto d´accordo, e poi ... sei sicura che mi attaccheresti con tutta la tua forza?”, nel sentire quella domanda Shizuru rimase in silenzio, no, forse aveva ragione lei, non avrebbe mai voluto farle del male, forse Haruka era la scelta giusta, testarda, non le avrebbe dato respiro e poi era vero, doveva imparare a usare il materialize, anche se probabilmente nello scontro finale tutto sarebbe stato diverso.
 
 
 
Il child era spaventoso, per la prima volta l’Otome dalla palla chiodata rimase senza parole, non aveva dovuto far niente, la ragazza dai capelli blu era semplicemente arrivata all´arena nell´orario stabilito e aveva fatto partire il suo potere piú grande, la sua espressione era peró cambiata dall´ultima volta.
“Haruka-sama, che fate lì imbambolata? attacchi”, la donna fece partire il suo child e dopo nemmeno un millisecondo fece partire il suo colpo piú forte, voleva testare la potenza di quella ragazza, sapeva che qualcosa era cambiato, sembrava essere consapevole dei suoi poteri.
Axel semplicemente come la prima volta si spostó di lato evitando l´attacco, sapeva che la palla sarebbe tornata indietro, ma non si spostó, rimase ferma immobile, aspettando, la palla la colpí alle spalle, o almeno cosí credeva Haruka, ma quando Axel si spostó di lato per lasciarla vedere, rimase, esterrefatta.
La palla era ferme immobile, galleggiava, alle spalle di Axel, che alzó la mano e facendo dei precisi movimenti inizió a spostarla senza doverla toccare, “ nessuno le ha mai detto che ho il potere delle telecinesi, di solito non riesco a spostare grandi oggetti ma, oggi sono in forma”.
Dopo tre ore d´allenamento estenuante le due si fermarono, il brontolio di uno stomaco si fece sentire, “ tutto questo movimento mi ha messo una fame terribile, manca troppo all´apertura della mensa, dovró dare fondo alle mie ultime risorse alimentari come caramelle e cioccolata”, Haruka si mise a ridere, nonostante tutto la ragazza non era cambiata affatto, i suoi poteri erano spaventosi ma, malgrado avesse imparato a controllarli la sua aurea rimaneva azzurra, come la prima volta che l´aveva vista, le voci che c´erano in giro forse non erano fondate sembrava non avercela con nessuno. “Axel-chan posso parlati?” proprio in quel momento l´aurea cambió colore e divenne rosso fuoco, quella ragazza provava dei sentimenti forti per Shizuru e tutti quelli che avevano  quel potere se ne sarebbero accorti, ció stava a significare che o l´Ametista stava giocando con lei o…. girandosi dalla sua parte si rese conto che non era affatto cosí, anche l´aurea di Shizuru era rosso fuoco, quelle due avrebbero potuto sconfiggere il mondo intero ma, se si fosse saputo in giro e qualcuno ne avesse approfittato? 
 
La cosa piú bella che qualcuno avesse potuto fare per lei era proprio quella, era li davanti ai suoi occhi, una Ducati 999 rossa fiammante e due caschi appoggiati sopra, Shizuru teneva tra le dita le chiavi, “che ne diresti di una scappatella al mare?”, non se lo fece ripetere, in un balzo aveva giá calzato il casco acceso la moto e sollevato il cavalletto, la donna si mise a ridere s´infiló il casco e si fece trasportare nella danza di motore e curve in derapata.
Si fidava ciecamente di quella ragazza, non aveva avuto problemi nemmeno quando presa dalla foga azzardó un sorpasso lungo il pendio che portava alla loro destinazione, ora sedute su una roccia si gustavano della frutta fresca che lei stessa aveva preparato, “sono felice che il regalo ti sia piaciuto, hai sempre avuto la passione per questo genere di cose”, “non dovevi, voglio dire è la cosa piú bella che qualcuno abbia fatto per me, ma ti sará costata una follia e io non voglio che tu faccia questo per me”, “io farei qualsiasi cosa per te Natz….”, “era una vita che nessuno mi chiamava cosí, a dire il vero solo tu mi chiami Natz, sei sempre stata l´unica, l´unica in tutto, mi hai sempre sostenuto hai combattuto per me hai sofferto per me”, “ e lo rifarei, per tutte le volte che ci vorranno per mettere fine a tutto questo”, “e se non ci fosse il modo, e se fossimo condannate a continuare a combattere per l´eternitá, morire, rinascere, ritrovarsi e poi perdersi, solo il pensiero del dolore che posso averti provocato mi fa impazzire, non voglio farti soffrire voglio renderti felice per tutto il tempo”, Shizuru rimase senza parole, era la prima volta che parlava dei sentimenti che provava per lei cosí chiaramente, “ ara ara Natz, stai forse dicendo che mi ami?”, il suo viso s´infiammó, Axel si alzó di colpo dalla roccia e rischió di cadere in acqua, fortunatamente i riflessi degli occhi cremisi furono veloci e le cinse la vita tirandola verso se, si ritrovarono faccia a faccia. 
TUM TUM TUM TUM TUM.... I due cuori battevano all´unisono, una sola anima spezzata a metá risiedeva in due corpi diversi.
Per la prima volta in vita sua Alex sapeva cosa voleva, proteggere la donna che le cingeva la vita ad ogni costo davanti a qualsiasi difficoltá non si sarebbe tirata indietro, avrebbe combattuto ancora solo per lei, non sapeva nulla dell´oracolo, di cosa ci fosse dietro quella porta pur essendone il custode, ma sapeva che la cosa piú importante per lei era Shizuru.
Senza rendersene conto le sue labbra toccarono quelle di lei, venne trasportata da una nuova sensazione, fece scivolare la sua lingua all´interno della bocca dell´altra che l´accolse dolcemente, li inizió una danza lenta e passionale, che le fece perdere il respiro, quello era il loro primo vero bacio.
        
 
 
DALL´ALTRA PARTE DEL MONDO
 
Tra due notti, si quella era la notte, non potevano piú aspettare, la Fenice si era risvegliata, non aveva ancora tutti i suoi poteri, ma le sentinelle avevano fornito abbastanza informazioni, secondo lui un pó di combattimento prima dell´attacco finale avrebbe risvegliato del tutto i poteri di quella mezza dea.
“tra due notti, a mezza notte, passa l´informazioni, voglio che Zaraki porti con se anche qualche Hollow, preparate l´esche, le otome non hanno mai combattuto con quegli affari, se qualche shinigami si mette in mezzo, fatelo fuori”. L´uomo non disse nulla, prese in consegna gli ordini, salutó il suo padrone e si voltó.
 
GARDEROBE
 
 
Il giro in moto l´aveva completamente rilassata, era stato difficile trattenere i propri impulsi, erano sensazioni del tutto nuove per lei, mai nelle sua precedenti vite si era aperta cosí tanto a quel sentimento. La separazione dalla donna che amava era stata difficile, ma avevano degli impegni, lei voleva fare dell´allenamento specifico e Shizuru aveva una riunione con le alte cariche, anche se quello era un giorno feriale per le colonne della scuola non contava.
Si diresse all´arena credendo di non trovare nessuno, i suoi occhi si spalancarono di colpo, era piena di ragazze che combattevano tra loro.
Le piú grandi sembravano tenersi un pó in disparte rispetto alle nuove matricole, malgrado ci fosse la barriera nessuno voleva rimanere ferito per qualche errore banale.
Axel rimase li un pó ad osservare, fino a quando non vide Hikari, la ragazza si stava battendo contro Nina, una loro compagna di classe, e con loro c´era anche una certa Arika dell´accademia di garderobe.
Le tre continuavano a lanciarsi attacchi e difendersi contemporaneamente, un buon allenamento pensó, quante volte aveva dovuto affrontare piú nemici insieme? Quasi sempre fu la sua risposta.
“Ehi Axel, vieni ad allenarti con noi”, urló Hikari, sulle prime pensó che non fosse una buona idea, ma in fondo era quello che voleva fare, si sarebbe trattenuta con gli attacchi, materializzó e si diresse verso di loro in volo.
  
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