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Autore: Pinca    25/10/2011    1 recensioni
Questa è una raccolta di drabble e istant (non credo che questo termine sia corretto), piccole scenette, spero simpatiche, con vari personaggi, a volte storiche a volte no.
Ci sono un napoletano e un francese...
Ci sono un inglese e un francese...
Ci sono un tedesco e un napoletano...
Ci sono un papà e il suo bambino...
Ci sono un italiano e una bell'abissina...
Genere: Commedia, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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deserto
Il sole a picco sulla testa, il calore che si sprigionava dal terreno distorcendo l’aria. Questo era il deserto, questa l’Africa, lo scatolone di sabbia.
Gli inglesi, avevano annunciato. Gli inglesi stanno arrivando. In ritirata!
Dovevano andare immediatamente via, non c’era più tempo, dovevano abbandonare il campo.
I tedeschi erano già pronti, loro anche, ma non ce l’avrebbero fatta, li avrebbero raggiunti sicuramente.
-Tu, dove vai?- il comandante della truppa tedesca frenò il furgone con un gesto, e con tono intransigente si era rivolto al collega italiano che era saltato giù e stava tornando nel campo con a seguito due uomini dei suoi.
Lovino Vargas non nascose l’irritazione nel rivolgersi a Ludwig. Odiava il suo modo minaccioso di parlare, il modo in cui gli si rivolgeva, i suoi occhi di ghiaccio che lo guardavano dall’alto in basso.
-Dobbiamo prendere il Flak Krupp.-
Ludwig perse la pazienza. Scese dalla cabina guida del furgone sbattendo lo sportello e si incamminò con falcate veloci verso i tre che intanto avevano preso ad aggirarsi intorno al cannone.
-Non c’è tempo per caricarlo sul furgone! Dobbiamo abbandonare tutto!-
-Lo so che stanno arrivando!- sbottò Lovino saldando la corda intono alla canna. –Andatevene, io e gli altri porteremo il Flak via di qui….-
-È una cosa stupida e inutile! Tornate immediatamente sul camion o sarò costretto ad abbandonarvi qui!-
-Lo so che è stupido!- questa volta si voltò e fronteggio guardando quel tedesco dritto in quegli odiosi occhi azzurri. –È solo un cannone tra i tanti che già hanno, ma preferisco passare le mie ultime ore trascinandolo per il deserto piuttosto che lasciarlo agli inglesi! Già ci stanno facendo scappare come conigli, non voglio che ci puntino contro anche le nostre armi!-
Lo sguardo corrucciato del capitano tedesco vacillò per qualche attimo per il forte sconcerto. Non si aspettava tanto ardore e orgoglio da quello smidollato, non un gesto così deciso per sferrare un colpo al nemico da uno che stava lì solo perché ce lo avevano portato con la forza.    
-Come volete allora!- disse infine.
Qualcosa era cambiato nel suo sguardo di ghiaccio, ma la scontrosità di Lovino non gli permise di leggervi il rispetto che ora gli portava il comandante delle truppe del Reich.
Ludwig si voltò per tornare sul furgone, a passo di marcia, ma l’italiano lo chiamò ancora e lo raggiunse.
Estrasse una busta bianca dall’interno della giacca e gliela porse.
-Consegnatela a Maruzzella.- gli disse.
Questa volta l’espressione di Ludwig mutò radicalmente abbandonandosi alla sorpresa. Sconcertato ora a maggior ragione da quel nobile sacrificio non richiesto che il comandante italiano stava facendo. Aveva una donna che lo aspettava a casa. Tutti loro volevano tornare a casa dalla propria amata.
-Mi raccomando, tenete le mani a posto o non vi darò pace!- disse infine tornando dagli altri due.  Iniziarono a spingere il cannone verso l’interno del deserto, mentre i furgoni con le truppe si muovevano dalla parte opposta.
Ludwig rimase parecchio a fissare la busta che aveva tra le mani, seduto nella cabina impolverata, sballottato dai dossi della strada sterrata. Nella mente solo lo sguardo duro e determinato dell’italiano, l’ultima immagine prima che si voltasse e andasse via. Gli occhi di un ragazzo forte e combattivo che nascondevano tante emozioni.
Sul retro della lettera vi era segnato l’indirizzo con una calligrafia graffiante.
Maruzzella Vargas, Napoli, Posillipo.  
Vargas….
-Bella testa, ne? Avessi avuto io una sorella così, non l’avrei lasciata sola!- disse dopo un po’ il ragazzo alla guida, lanciandogli di sottecchi l’ennesima occhiata curiosa, attirando per un attimo l’attenzione del comandante.
-Io e Vargas siamo stati chiamati lo stesso giorno in caserma. E che bella sorella che lo accompagnava! Tre o quattro di noi si beccarono pure qualche pugno per un commentino di troppo…. Una testa calda, ma lei ne valeva la pena!- disse ridacchiando.
Ludwig fu infastidito da quel modo irrispettoso e sciocco di parlare del comandante italiano. Era quella leggerezza che non tollerava negli alleati italiani, la totale assenza di una minima idea di cosa volesse dire farsi onore sul campo.
Tornò a guardare la lettera.
Lovino Vargas gli aveva appena dimostrato di essere un vero soldato.
L’avrebbe consegnata di persona, avrebbe alleviato la sofferenza della famiglia informandoli del grande valore che aveva dimostrato quel ragazzo.
Maruzzella, era intestata solo a lei. Le ultime parole minacciose del comandante Vargas gli tornarono alla mente.  
-I genitori?- chiese dopo qualche attimo.
-A quanto ne so sono morti, ma anni fa! Il padre era già vecchio, aveva partecipato alla grande guerra, si figuri!- spiegò il sottufficiale informatissimo. –Chissà adesso che ne sarà della bella sorellina…-
Ripose la lettera nella tasca interna della giacca e guardò avanti l’orizzonte indefinito del deserto.
   
 
 
 
 
 
Salve, non è decisamente una drabble, una piccola shot che mi intriga abbastanza da farmi venire in mente un secondo capitolo.
Episodio questo reale. Tre soldati italiani spinsero nel deserto un cannone (ora non ricordo se è proprio il Flak) pur di non farlo finire nelle mani degli inglesi. Questo è uno dei tanti episodi ignorati che fanno onore a quei tanti coraggiosi soldati semplici italiani che si sacrificarono, per dimostrare che non erano un gruppo di smidollati svogliati e piagnucolosi come si vuol far credere. La debolezza dell’esercito italiano stava nella corruzione delle alte cariche, cosa che anche i tedeschi capirono immediatamente, ma questa è un’altra storia.
Ho deciso di dare la parte a Lovino perché è il più cocciuto, e poi mi sembrava anche abbastanza cazzimmaro come gesto, quindi chi meglio di un napoletano poteva trovare la forza di trascinarsi un cannone per il deserto per far dispetto agli inglesi?
Forse alla fine ho messo l’accento troppo su Ludwig e la sorella (che ho deciso di chiamare Maruzzella come la bellissima canzone napoletana), ma mi intrigava troppo. Il mio amore per la germano non ha confini *_*!
Il sottufficiale dovrebbe essere Feliciano, comunque è svampito come lui insomma, anche se io personalmente Veneziano me lo immagino sul fronte di nord est con Gilbert a frenare Russia.
Che altro dire? Bo, fatemi sapere, ne! Mi raccomando!
 
 
 
 
 
   
 
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