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Autore: Lisy91    29/06/2006    8 recensioni
Eccomi qua con una nuova storia! è la prima che scrivo di questo genere. Ad Harry piace una persona, ma ha paura di dichiararsi, così qualcuno che non si sarebbe mai immaginato decide di aiutarlo. Le coppie principali saranno due, ma ne formerò delle altre man mano che prosegue. Spero vi piaccia, fatemi sapere!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yuri | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Pansy Parkinson
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Harry Potter non riuscì a dormire quella notte. Si rigirò più volte tra le lenzuola ed ebbe incubi terrificanti, come quello di Hermione che gli confidava di essere incinta di tre gemelli e il padre era Duddley.
Si voltò verso il suo migliore amico Ron, che dormiva beatamente borbottando a intervalli irregolari “Mione”. Ron era pazzamente innamorato di Hermione, ed Harry era sicuro che non sarebbe trascorso molto tempo prima che i due si mettessero assieme, e a suo parere sarebbero stati una coppia perfetta.
Ma appena tornò a concentrarsi sul soffitto gli avvenimenti di alcune ore prima gli tornarono alla mente, e si rassegnò al groppo alla gola.
Quando scese a colazione evitò accuratamente di guardare il tavolo dei Serpeverde e prese posto accanto a Ginny.
- Harry, che brutta cera! Ti senti bene? – chiese la rossa.
- Certo. – rispose addentando una omelette che gli andò di traverso, -va tutto alla grande!-
Senza farlo apposta i suoi occhi indugiarono sul tavolo dei Serpeverde.
Vide Theodore Nott, Baise Zabini e Draco parlare animatamente, i battiti del suo cuore accelerarono notevolmente non appena il biondino sfoggiò uno dei suoi migliori sorrisetti strafottenti.
Pansy Parkinson seduta vicino a Daphne Greengrass, si voltò e si accorse dello sguardo trasognato di Potter, appena i loro occhi si incontrarono gli ammiccò appena.
Harry sobbalzò sulla sedia per poi arrossire.
- Davvero, Harry, ti senti bene? – chiese Hermione esaminando lo strano comportamento dell’amico, che annuì nervosamente.
Non appena Hermione tornò a parlare con Ginny, Harry buttò nuovamente l’occhio verso i Serpeverde. Pansy Parkinson aveva raggiunto Malfoy e si era seduta sulle sue ginocchia intromettendosi nella conversazione, e ogniqualvolta ne avesse l’occasione, guardava Harry, che sentiva il sangue ribollirgli nelle vene per il nervoso.
Posò bruscamente la forchetta e si alzò, borbottando un “ci vediamo dopo” e lasciò la Sala Grande. Pansy ghignò per poi tornare al suo posto.


- Harry, io vado a dormire… vieni anche tu? – domandò Ron quella sera in Sala Comune.
- No… Resto ancora un po’, devo finire un… Un compito. –
Il rosso annuì e lo lasciò solo. Harry chiuse il libro con uno scatto secco e si fermò ad osservare l’orologio.
Erano le 11:30. Aveva ancora mezz’ora per decidersi. “Gufiera. Mezzanotte.” Quelle parole gli risuonavano nella testa insistemente.
Cosa diavolo passava per la testa alla Parkinson?
Non la convinceva per niente. Non si erano mai parlati in tutti quegli anni, e in tutta onestà l’aveva evitata anche gentilmente, era sempre stata una ragazza strafottente e maliziosa, insomma, la classica “bella ma stronza.”
Ne era certo, se fosse andato alla Gufiera, sarebbe diventato la prossima vittima di Pansy.
Anche se aveva indovinato riguardo a quello che provava per Malfoy, non poteva fidarsi.
No. Non si sarebbe fatto umiliare da una Serpeverde, già si era pentito di aver confessato tutto, non sarebbe andato oltre.
Pansy Parkinson non avrebbe vinto questa volta. Guardò ancora l’orologio, erano le 11:45.
La Gufiera era distante, o sarebbe uscito ora o mai più. Ma aveva già preso la sua decisione.
Si alzò per andare in dormitorio.
Guardò l’uscita, indugiò… In fondo, non sarebbe stato gentile da parte sua non presentarsi, anche solo per rifiutare l’offerta. Ma la verità era un’altra.
Strinse i pugni e uscì dal ritratto.


Pansy Parkinson sbuffò sonoramente, poi una figura apparve dal buio.
- Eccomi, sono qui. -
- Sei in ritardo, stavo per andarmene. – disse. –allora?-
- Beh… Sono qui. –
Pansy inarcò un sopracciglio. – Allora accetti? –
“ No. No e poi no. Non mi abbasso a questi livelli” pensò. Rimase a torturarsi altri secondi poi fissò la ragazza. –Sì, accetto. –
Pansy sorrise – Bene, ne ero sicura. –
- Però… dimmi una cosa, perché mi stai aiutando? Riguardo alla risposta che mi hai dato ieri… ecco, non mi fido molto. -
- Già, ad essere sincera non me ne frega niente di essere buona, ma stai facendo troppe domande… Ma con il tempo arriveranno anche le risposte. –
Harry rimase perplesso, però non le chiese più nulla, così si girò per andarsene.
- Ehi! Dove credi di andare? – lo richiamò lei.
- A-a dormire se non ti dispiace. – rispose confuso.
- Aspetta, non puoi andartene senza esserti prima sottoposto al mio test. – disse.
- D’accordo. – acconsentì Harry tranquillamente.
La ragazza si avvicinò, gli mise una mano sulla nuca e lo attirò a se.
- Ma che cazzo fai? – gridò con voce acuta, davvero poco virile, respingendola.
- Mi sembra logico, stavo cercando di baciarti. – spiegò incrociando le braccia.
- Ma non puoi! – ribattè.
- Andiamo, da domani sarai il mio pseudo-ragazzo, dovremo baciarci perfino in pubblico, devo almeno prima sperimentare. –
- In pubblico? – chiese orripilato.
- No! – ironizzò Pansy, -solo in privato, quando un biondino di nostra conoscenza non potrà vederci. –
Harry sbuffò esasperato – Ok, baciami. – disse, sentendosi infinitamente stupido.
Pansy lo attirò nuovamente a se e a un centimetro dalla sua bocca scoppiò a ridere.
- Cosa c’è adesso? – si lamentò Harry esasperato.
Pansy cercò di frenare le risate – Scusami, è che per un attimo mi sono vista davanti Luna Lovegood! – poi continuò a sghignazzare.
Harry si sentì offeso, ne aveva abbastanza, era stato perfino “scambiato” con la Lovegood, si voltò intento ad andarsene, definitivamente.
- Ehi! Non ho finito!- disse trattenendolo per un braccio, - Scusami, adesso faccio seriamente. -
Detto questo si sporse ancora in avanti ma Harry serrò le labbra come se qualcuno cercasse di fargli ingoiare una “Gelatina Tutti i gusti + 1” al sapore di caccole.
- Oh mio Dio, Potty, che ti prende adesso?-
- Non ce la faccio, davvero. –
Pansy respirò profondamente e gli appoggio le braccia sulle spalle.
- Ok, chiudi gli occhi e fingi che davanti a te ci sia, solo e soltanto Draco Malfoy. -
Harry annuì e chiuse gli occhi. La ragazza si avvicinò ancora e gli poso un bacio casto sulle labbra, sentì Harry rabbrividire.
Lo baciò di nuovo, ma con più foga, Harry dischiuse le labbra senza nemmeno accorgersene, e si ritrovò la lingua della Serpeverde in bocca.
Era una strana sensazione, si disse, non aveva mai provato niente di simile.
Tutti i baci che aveva dato e ricevuto, erano sempre stati dolci, Pansy invece era irruente e il suo sapore era totalmente estraneo e…forte. Sapeva anche di fumo, ma che Pansy Parkinson fumasse ordinariamente non era un segreto per nessuno.
Si staccarono poco dopo, Pansy si pulì le labbra con il dorso della mano.
- Non male Potty, mi aspetto lo stesso trattamento domani mattina. -
Harry impiegò qualche secondo a recepire il messaggio, era ancora troppo sconvolto per quello che aveva appena avuto luogo.
- D- domani mattina?- balbettò.
- Mi pare ovvio, oppure preferisci esercitarti un’altra settimana?- chiese maliziosa.
- No grazie! – rifiutò riluttante lui, - e come facciamo a dirlo agli altri…? -
- Potremo prenderci per mano… Come due fidanzatini innamorati, ma sarebbe molto poco Serpeverde, quindi… Lascia fare a me, oh, ci sarà da divertirsi. –
Harry tremò visibilmente, non si fidava affatto della Parkinson… anzi di Pansy, da domani avrebbe dovuto iniziare a chiamarla per nome, per non far insospettire nessuno.
- Aspetta, un ultima domanda! – la richiamò il moretto, quando la ragazza fece per andarsene.
- Sì?-
- Ecco… è da molto che conosci Dr… ehm…Malfoy, e mi chiedevo, voi due siete mai stati insieme? – Una strana luce si accese negli occhi della brunetta – Ci puoi scommettere. –
Il cuore di Harry perse un battito. – è stata una cosa seria? –
- Direi di sì, - rispose con disinvoltura – Con lui ho avuto la mia prima volta. -
Harry non era sicuro di quello che aveva sentito, ma ebbe lo stesso la sensazione di essere stato investito da una mandria di rinoceronti inferociti.
- C-come scusa?- chiese per avere conferma, anche se in realtà non voleva saperlo.
Il sorriso di Pansy si allargò ulteriormente – Io e Draco l’abbiamo fatto. – ripeté lentamente.
Potter batté le palpebre più volte, per accertarsi che non stesse per svenire. – e quanto sarebbe successo? – domandò, senza sapere perché continuasse a torturarsi in quel modo.
- Al sesto anno. – disse, - Stavamo tornando ad Hogwarts dopo le vacanze di Natale. Già Potty, sul treno. -
“Voglio morire!” pensò il ragazzo, invece rimase immobile a boccheggiare.
Pansy assunse la faccia di qualcuno che sta cercando di ricordare.
- avevamo fatto indigestione di whisky incendiario, ed eravamo soli in uno scompartimento. Bene. Ora vado. Ci vediamo domani, Potter, anzi no… Harry.-
E sparì nel buio.
Harry era ancora immobile, deglutì e sentì le guance andargli in fiamme, mentre l’immagine di Pansy che ci dava dentro con Malfoy, sull’Espresso per Hogwarts, non aveva alcuna intenzione di sparire dalla sua mente.


Pansy Parkinson rientrò nella Sala Comune di Serpeverde e trovò Nott e Zabini che giocavano a scacchi magici.
- Ancora qui voi due? – chiese sedendosi accanto a Blaise.
- Non avevamo sonno, e ti stavamo aspettando. Che fine avevi fatto? - rispose Theodore.
- Un giretto notturno…-
- Sai, - parlò Blaise, - prima ci siamo ricordati di quella volta che abbiamo fatto piangere Millicent sul treno. -
Pansy scoppiò a ridere – Oh sì! Non me lo dimenticherò mai! Quella aveva una cotta paurosa per Draco! –
Anche i due si misero a ridere.
- Già,- disse Theodore, - ricordo ancora la sua faccia allibita e sconvolta, quando le dicemmo che non poteva entrare nello scompartimento, perché tu e Draco vi stavate dando da fare! -
- Sì! – ridacchiò la ragazza – e pensare che stavamo solo giocando a scacchi! Dio, che scema la Bulstrod! Io e Draco non abbiamo mai fatto sesso! – concluse divertita, con le lacrime agli occhi dalle risate, che si sparsero per la Sala Comune di Serpeverde, mentre altrove un ragazzo di nome Harry Potter, stava avendo un incubo orribile.


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SALVE A TUTTI! GRAZIE PER LE RECENSIONI! SPERO CHE IL SECONDO CAPITOLO VI PIACCIA, FORSE, DICO FORSE, ENTRO DOMANI SERA RIESCO A POSTARE ANCHE IL TERZO. PERò, POI FINO AD AGOSTO NON NE VEDRETE ALTRI, MI DISPIACE! MA SONO IN VACANZA AL MARE PER TUTTO LUGLIO IN UN APPARTAMENTO, E NON AVRò PC CON ME, E ANCHE SE NE AVESSI NON AVREI TEMPO PER SCRIVERE!MI DISPIACE! :-( UFF... SPERO LO STESSO CHE DECIDIATE DI CONTINUARE SEGUIRE LA STORIA!
GRAZIE IN PARTICOLARE A:

Armonia: grazie!^^ Nel primo capitolo in effetti Pansy sembra piuttosto "buona", però ho cercato di rimediare nel secondo, spero!^^ fammi sapere!ciao!
AlyssFleur12:sono mui mui contenta che ti piaccia! grazie!^^ Non ti preoccupare, le svolte arriveranno presto...ehm...o ad agosto!^^"
terry:grazie per la recensione! Spero ti piaccia anche questo capitolo, no preoccupa! Le coppie principali saranno D/H e P/G, poi ne formerò delle altre...
  
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