AIUTAMI
°01°
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Campanello.
Suona.
Apro svogliatamente un
occhio, lanciando uno sguardo alla sveglia vicino a me.
La fievole luce rossa m’infastidisce.
4.32 a.m.
Richiudo l’occhio. Ma chi cazzo è a quest’ora?
Campanello.
Se ne andrà…sarà solo un
ubriaco. O un ragazzino in cerca di guai.
Campanello.
Mi giro lentamente,
tirandomi il leggero lenzuolo fino al mento. Cerco di trovare una posizione più
comoda.
Ignoro il suono
martellante. Si ficca nelle orecchie. Entra con prepotenza nel mio padiglione
auricolare. Giunge al mio timpano. Lo fa vibrare. S’insinua nel mio cervello.
Campanello. Campanello. Campanello. Campanello. Campanello.
Ma perché la mia
porta???
Spalanco gli occhi. Ormai
completamente sveglio.
Fuori piove. Giro la testa
verso la finestra.
È tutto buio. Ma posso
vedere le piccole gocce d’acqua fredda scivolare
lascivamente sul vetro. Incessantemente. Tracciano sentieri solitari. Si
congiungono.
Campanello.
Ma perché non se ne va???
Campanello. Campanello. Campanello. Campanello. Campanello!!!
Sento provenire dal piano
di sotto un miagolio infastidito. Micky. Si è svegliato anche lui.
Povero gatto. Domani sarà
intrattabile. Come me, quando dormo male.
A un tratto…il silenzio.
Mi alzo a sedere.
Che se ne sia andato?
Ora l’unico suono è
l’impercettibile tamburellio dell’acqua contro la finestra.
Sta piovendo forte. Forse
l’uragano che il meteo aveva preannunciato.
Guardo la sveglia.
4.40 a.m.
Quel pazzo era rimasto
incollato al mio campanello per più di 8 minuti??? Che
do’hao.
C’è gente strana fuori a
quest’ora.
Faccio per ricoricarmi nel
futon, quando sento un suono ovattato e forte provenire dal piano di sotto.
Contro la porta…
……………..ma
cosa cazzo sta succedendo stanotte???
Micky incomincia a
miagolare con forza.
Possibile che sia sempre la
persona di prima?
Il rumore aumenta. Ma cosa
vuole fare, sfondare la porta???
Sussulto quando sento il
rombare di un tuono.
I colpi divengono più forti…sento
Micky aumentare il suo miagolio snervante.
E va bene.
Ora sono davvero incazzato.
Qualcuno non mi vuole fare dormire? Gli farò dimenticare questa idea
fantastica.
Kaede Rukawa non perdona
chi disturba il suo sonno!!!
Mi alzo in fretta dal futon,
e a piedi nudi esco dalla mia stanza, scendendo di corsa le scale.
Il pavimento è freddo.
Rabbrividisco.
Gli farò pagare anche
questo. Un sorriso sinistro si dipinge sul mio viso.
Vedo Micky miagolare contro
la porta.
Mi rendo conto di non
sopportarlo in questo momento.
-
E
sta zitto, stupido gatto! Ci manchi solo tu a fare casino stanotte!
Miagola ancora più forte.
Ah…è così???
Gli do un calcio,
spostandolo dalla mia traiettoria. Micky si arruffa tutto, soffiandomi contro.
Ma non ho il tempo di preoccuparmi di
lui.
Devo uccidere qualcuno. Ora.
Apro la porta di scatto.
- Vaffanculo ma chi cazzo se…..i….- la frase mi muore in gola.
Sgrano gli occhi.
Potevo immaginare un
ubriacone in cerca di guai.
Un gruppo di ragazzi
deficienti.
Uno così fatto da non
riconoscere nemmeno la propria casa.
Un ladro.
Qualsiasi cosa.
Ma non………………………..lui.
Rimango immobile a
osservarlo. Non si muove. Quando ho aperto la porta, ha abbassato lo sguardo.
Rabbrividisco. L’aria è
fredda. E umida. Sento l’acqua bagnarmi il petto. C’è vento.
Sto fermo come un
deficiente.
Cazzo sta imperversando un
temporale di merda ed io sto come un coglione a prendermi la pioggia senza fare
nulla!
E sono anche le quattro di
notte!!!
Scuoto leggermente la
testa. Sento Micky miagolare infastidito dietro le mie spalle. L’ingresso si
starà bagnando anch’esso. E Micky odia l’acqua. Oddio…in realtà Micky odia
qualsiasi cosa.
Kaede cerca di riprenderti,
maledizione!
- Do’...............hao? – la mia voce esce
incerta e roca dalle mie labbra.
Lui sussulta. Alza
lentamente la testa. È completamente bagnato. I capelli gli ricadono
scompostamente sulla fronte. Osservo le gocce d’acqua fredda
scivolare dalle sue ciocche rosse sul ciottolato vicino alla porta.
Si passa una mano sugli occhi,
per scacciare – inutilmente – l’acqua.
Mi guarda finalmente negli
occhi. Il suo sguardo è………………..spaesato. Sembra come
domandarsi il perché sia qui davanti a me.
Mi sembra di stare ancora
dormendo. È una situazione troppo irreale. O forse è il nostro comportamento
che è irreale.
- Io… - riporto
l’attenzione su di lui. È diventato rosso in viso. Si morde nervoso il labbro
inferiore. Non riesce a finire la frase. Socchiude gli occhi. I capelli bagnati
gli danno fastidio. S’infila le mani dentro i jeans
inzuppati. Ha la pelle d’oca.
Mi riscuoto da questo
immobilismo assurdo. Ci stiamo bagnando entrambi come due stupidi. Non so
perché è venuto qui. Non so nemmeno come faceva a
sapere dove abitavo. Stento a malapena a riconoscerlo nello stato in cui è. Però…
- Entra.
Mi scosto dall’ingresso.
Non posso mica lasciarlo fuori in questo modo. Se è venuto ci sarà un buon
motivo.
Anzi.
Ci deve essere, visto l’ora
e il casino che ha fatto prima!
Osservo distrattamente la
pozza d’acqua che sto creando sotto i miei piedi. Dopo dovrò asciugare.
Micky mi soffia contro. Lo
so che vuoi che chiuda la porta. È inutile che scassi.
- Do’hao!
Incomincio a spazientirmi.
Sakuragi non si è mosso di una virgola. Sembra pietrificato sulla soglia di
casa.
Il mio livello di
sopportazione sta per essere oltrepassato…
Allora…ricapitoliamo:
1)
Fino
a qualche minuto fa stavo dormendo beatamente nel mio futon caldo;
2)
Un
non-ben-precisato-deficiente
si attacca al campanello con così tanta foga - neanche lo stessero ammazzando
davanti a casa mia – da interrompere il mio preziosissimo sonno;
3)
Il
medesimo non-ben-precisato-deficiente
non notando alcun segno di vita provenire da questa casa, pensa bene di
sfondare la porta;
4)
Io
decido di ammazzarlo con una morte lenta e dolorosa…e mi ritrovo
davanti…………………….La scimmia rossa;
5)
Decido
– per disperazione – di farlo entrare…e questo stupido do’hao…RIMANE
FERMO FUORI!!!???
A male estremi. Estremi
rimedi (e darei un premio al cretino che ha inventato una frase più stupida di
questa!!!).
Lo afferro all’improvviso
per il braccio, scaraventandolo dentro all’ingresso di casa.
E finalmente mi richiudo la
porta di casa dietro le spalle.