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Autore: melania    29/06/2006    17 recensioni
Una notte come le altre. Un futon caldo in cui dormire. Una finestra a separarlo dalla pioggia che imperversa fuori. Poi...il suono di un campanello che interrompe il silenzio. E la sua vita.
Genere: Romantico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Hanamichi Sakuragi, Kaede Rukawa
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Campanello

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°01°

 

 

 

 

 

 

 

 

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Campanello.

 

Suona.

 

Apro svogliatamente un occhio, lanciando uno sguardo alla sveglia vicino a me.

La fievole luce rossa m’infastidisce.

 

4.32 a.m.

 

Richiudo l’occhio. Ma chi cazzo è a quest’ora?

 

Campanello.

 

Se ne andrà…sarà solo un ubriaco. O un ragazzino in cerca di guai.

 

Campanello.

 

Mi giro lentamente, tirandomi il leggero lenzuolo fino al mento. Cerco di trovare una posizione più comoda.

Ignoro il suono martellante. Si ficca nelle orecchie. Entra con prepotenza nel mio padiglione auricolare. Giunge al mio timpano. Lo fa vibrare. S’insinua nel mio cervello.

 

Campanello. Campanello. Campanello. Campanello. Campanello.

 

Ma perché la mia porta???

 

Spalanco gli occhi. Ormai completamente sveglio.

 

Fuori piove. Giro la testa verso la finestra.

È tutto buio. Ma posso vedere le piccole gocce d’acqua fredda scivolare lascivamente sul vetro. Incessantemente. Tracciano sentieri solitari. Si congiungono.

 

Campanello.

 

Ma perché non se ne va???

 

Campanello. Campanello. Campanello. Campanello. Campanello!!!

 

 

Sento provenire dal piano di sotto un miagolio infastidito. Micky. Si è svegliato anche lui.

Povero gatto. Domani sarà intrattabile. Come me, quando dormo male.

 

A un tratto…il silenzio.

Mi alzo a sedere.

Che se ne sia andato?

Ora l’unico suono è l’impercettibile tamburellio dell’acqua contro la finestra.

Sta piovendo forte. Forse l’uragano che il meteo aveva preannunciato.

Guardo la sveglia.

 

4.40 a.m.

 

Quel pazzo era rimasto incollato al mio campanello per più di 8 minuti??? Che do’hao.

C’è gente strana fuori a quest’ora.

Faccio per ricoricarmi nel futon, quando sento un suono ovattato e forte provenire dal piano di sotto.

Contro la porta…

……………..ma cosa cazzo sta succedendo stanotte???

Micky incomincia a miagolare con forza.

Possibile che sia sempre la persona di prima?

Il rumore aumenta. Ma cosa vuole fare, sfondare la porta???

Sussulto quando sento il rombare di un tuono.

I colpi divengono più forti…sento Micky aumentare il suo miagolio snervante.

 

E va bene.

 

Ora sono davvero incazzato. Qualcuno non mi vuole fare dormire? Gli farò dimenticare questa idea fantastica.

 

Kaede Rukawa non perdona chi disturba il suo sonno!!!

 

Mi alzo in fretta dal futon, e a piedi nudi esco dalla mia stanza, scendendo di corsa le scale.

Il pavimento è freddo. Rabbrividisco.

 

Gli farò pagare anche questo. Un sorriso sinistro si dipinge sul mio viso.

 

Vedo Micky miagolare contro la porta.

Mi rendo conto di non sopportarlo in questo momento.

 

-          E sta zitto, stupido gatto! Ci manchi solo tu a fare casino stanotte!

 

Miagola ancora più forte. Ah…è così???

Gli do un calcio, spostandolo dalla mia traiettoria. Micky si arruffa tutto, soffiandomi contro.

Ma non ho il tempo di preoccuparmi di lui.

Devo uccidere qualcuno. Ora.

 

Apro la porta di scatto.

 

- Vaffanculo ma chi cazzo se…..i….- la frase mi muore in gola.

 

Sgrano gli occhi.

Potevo immaginare un ubriacone in cerca di guai.

Un gruppo di ragazzi deficienti.

Uno così fatto da non riconoscere nemmeno la propria casa.

Un ladro.

 

Qualsiasi cosa.

 

Ma non………………………..lui.

 

Rimango immobile a osservarlo. Non si muove. Quando ho aperto la porta, ha abbassato lo sguardo.

 

Rabbrividisco. L’aria è fredda. E umida. Sento l’acqua bagnarmi il petto. C’è vento.

Sto fermo come un deficiente.

 

Cazzo sta imperversando un temporale di merda ed io sto come un coglione a prendermi la pioggia senza fare nulla!

 

E sono anche le quattro di notte!!!

 

Scuoto leggermente la testa. Sento Micky miagolare infastidito dietro le mie spalle. L’ingresso si starà bagnando anch’esso. E Micky odia l’acqua. Oddio…in realtà Micky odia qualsiasi cosa.

 

Kaede cerca di riprenderti, maledizione!

 

- Do’...............hao? – la mia voce esce incerta e roca dalle mie labbra.

 

Lui sussulta. Alza lentamente la testa. È completamente bagnato. I capelli gli ricadono scompostamente sulla fronte. Osservo le gocce d’acqua fredda scivolare dalle sue ciocche rosse sul ciottolato vicino alla porta.

Si passa una mano sugli occhi, per scacciare – inutilmente – l’acqua.

Mi guarda finalmente negli occhi. Il suo sguardo è………………..spaesato. Sembra come domandarsi il perché sia qui davanti a me.

Mi sembra di stare ancora dormendo. È una situazione troppo irreale. O forse è il nostro comportamento che è irreale.

 

- Io… - riporto l’attenzione su di lui. È diventato rosso in viso. Si morde nervoso il labbro inferiore. Non riesce a finire la frase. Socchiude gli occhi. I capelli bagnati gli danno fastidio. S’infila le mani dentro i jeans inzuppati. Ha la pelle d’oca.

 

Mi riscuoto da questo immobilismo assurdo. Ci stiamo bagnando entrambi come due stupidi. Non so perché è venuto qui. Non so nemmeno come faceva a sapere dove abitavo. Stento a malapena a riconoscerlo nello stato in cui è. Però…

 

- Entra.

 

Mi scosto dall’ingresso. Non posso mica lasciarlo fuori in questo modo. Se è venuto ci sarà un buon motivo.

 

Anzi.

 

Ci deve essere, visto l’ora e il casino che ha fatto prima!

 

Osservo distrattamente la pozza d’acqua che sto creando sotto i miei piedi. Dopo dovrò asciugare.

Micky mi soffia contro. Lo so che vuoi che chiuda la porta. È inutile che scassi.

 

- Do’hao!

 

Incomincio a spazientirmi. Sakuragi non si è mosso di una virgola. Sembra pietrificato sulla soglia di casa.

 

Il mio livello di sopportazione sta per essere oltrepassato

 

Allora…ricapitoliamo:

 

1)      Fino a qualche minuto fa stavo dormendo beatamente nel mio futon caldo;

 

2)      Un non-ben-precisato-deficiente si attacca al campanello con così tanta foga - neanche lo stessero ammazzando davanti a casa mia – da interrompere il mio preziosissimo sonno;

 

3)      Il medesimo non-ben-precisato-deficiente non notando alcun segno di vita provenire da questa casa, pensa bene di sfondare la porta;

 

4)      Io decido di ammazzarlo con una morte lenta e dolorosa…e mi ritrovo davanti…………………….La scimmia rossa;

 

5)      Decido – per disperazione – di farlo entrare…e questo stupido do’hao…RIMANE FERMO FUORI!!!???

 

A male estremi. Estremi rimedi (e darei un premio al cretino che ha inventato una frase più stupida di questa!!!).

 

Lo afferro all’improvviso per il braccio, scaraventandolo dentro all’ingresso di casa.

E finalmente mi richiudo la porta di casa dietro le spalle.

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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