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Autore: Kayley Black    25/10/2011    1 recensioni
Quattro anni dopo..
Taylor è alle prese con suo figlio, Seth.Come padre non è un granchè ma ma suo figlio più della sua stessa vita. Nella sua vita gli manca qualcosa.. qualcosa che non potrà più riavere: Cassie.
Dopo la sua morte pare che non sia sia ripreso e che faccia dei terribili incubi su quella tragica notte. Però a sostenerlo c'è il suo amico Kellan, Chelsey e i genitori di Cassie.
Qualcosa sta per cambiare la vita di Taylor.. Una ragazza di nome Elena. Chi è lei? Sembra che nascondi un grande segreto..
Seguito di International Love! Se non avete letto quello, leggetelo!
Volete sapere come finirà sul serio la storia? Per scoprirlo non vi basta che sedervi e leggere... Che aspettate?
Vi avverto che ci saranno tantissime emozioni: dalla tristezza alla gioia, dalla rabbia a tal punto da prendere il computer e gettarlo via :)!
Ecco a voi Little Bad Girl!
Ps. recensite in tanti vi conviene!! =D
Ora un piccolo morso..
Adam:Lascia che sia chiaro su una cosa. Se dovessi di nuovo scegliere tra te e la tua amichetta, lascerò morire volentieri Annette. Io scegliero sempre te.
Il mio respirò si bloccò per vari secondi.
Elena: Buonanotte, Adam.
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Kellan Lutz, Nuovo personaggio, Taylor Lautner
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Ciao a tutti!! Non mi volevate, eh? :)
Invece rieccomi a rompervi di nuovo le scatole!! ahah
Scusate il ritardo ma il mio computer si rifiutava di collaborare!
Alla fine abbiamo trovato una soluzione.:) ( finiva nella spazzatura..)
ECCO IL NUOVO CAPITOLO ED IL PRIMO DI LITLLE BAD GIRL!!
Ora vi lascio leggere e ditemi cosa ne pensate così.. vedo se deve
essere cancellata.
Un bacio. Kay

 

Everything



La lontananza è il fascino dell'amore.
C'è una strada che va dagli occhi al cuore senza passare per l'intelletto.




Taylor Pov


4 ANNI DOPO…

Quattro anni sono passati e io penso giorno dopo giorno a Cassie. Non passa giorno che non senta la sua mancanza. Ma almeno ho nostro figlio, Seth. È la sua identica fotocopia. Biondo e occhi azzurri e a volte quando mette il broncio mi sembra di vedere la mia Cassie.
Di notte a volte rivedo quella orribile notte. Lei che dice di amarmi e subito dopo giù dalla scogliera. Mi sveglio sempre sudato e spaventato. Ma qualcosa dentro di me non riesce ancora ad accettare che sia morta. Lo sento.
Io e Seth viviamo qui a Palo Alto nella casa dei sogni di Cassie. Qui abbiamo tutto ciò che ci serve.
“ Papà?” mi voltai prima di spegnere la luce.
“ Zio Kellan dice che io sono grasso? Sono più grasso?” scoppiai a ridere e lui mi guardò confuso. Come fa Seth ad essere più grasso? È un grissino..
“ Seth tu mangi di tutto e di più e non ingrassi di un etto. Goditi il tuo metabolismo finché puoi.” Dissi e lui prese il suo orsacchiotto.
“ Metalobismo?” chiese con quella voce d’angelo.
“ Seth è ora di dormire, sarai distrutto. Sei in gamba Seth, ti voglio bene.” Dissi baciandogli la fronte e avvicinandomi alla porta.
“ Anch’io. Papà, quando torna la mamma?” chiese. Io rimasi immobile. Un’altra cosa: Seth non ha idea che sua madre non tornerà mai più. Fino adesso Sienne ha ritenuto che fosse giusto dirgli che un giorno tornerà ma credo che sia ora di dirglielo.
“ Seth, la questione mamma e papà ci pensiamo domani mattina, ok? Ora devi dormire.” Lui annuì e accesi la lampadina.
“ Notte Seth.”
“ Notte papà”
Notte Cassie..
Il giorno dopo..
Sentii qualcuno che mi sfiorava la spalla e aprii un occhio.
“ Ehi..” vidi Seth in piedi con il pigiama.
“ Buongiorno.”
Ritornai a dormire ma Seth no.
“ Torna a dormire, ok?” dissi assonnato.
“ Ho bagnato il mio letto.” Sussurrò lui. Ecco cosa significa crescere un figlio da solo.
Scesi dal letto ancora assonnato e presi Seth per mano e andammo in camera sua per controllare.
“ Seth, avevi promesso che non la facevi più nel letto..” lo rimproverai ma lui mi guardava con occhi dolci come sempre.
“ Ora vediamo cosa fare.” Tolsi le lenzuola e lasciai solo il telo di plastica del materasso e tirai fuori la copertina di Seth che ha da quando è nato all’ospedale. Lo presi in braccio e lo feci sdraiare sopra e gli diedi la copertina.
“ Ecco fatto. Niente più bagnato” uscii dalla camera e gli dissi: “ Dormi, capito? Resta addormentato”
Ritornai a letto e ogni volta che Seth si girava nel letto sentivo quel fastidioso rumore di plastica assieme.
“ Nooo. Stai fermo, Seth” mugolai. Per un po’ non sentii niente ma Seth continuò a girarsi di seguito.
“ E va bene mi alzo!!” urlai.
Andai da Seth svegliandomi lentamente.
“ Seth, che ti prende oggi? Sono solo le 10 di mattina..”
Nessuna risposta.
“ Ora facciamo una doccia e andiamo da Zia Chelsey a fare la colazione.” Seth mi guardava come se fossi scemo. Odio quando fa così.
“ Seth Lautner! È ora di prepararsi. Quindi vai in bagno. E cosa hai detto ieri riguardo a…”  cercai di incoraggiarlo.
“ Che  mi pulisco il culetto da solo.”
“ E lo farai?” domandai.
“ Ci proverò” rispose lui andando in bagno. 
“ Papà, posso mettermi il costume?” chiese con il solito tono gentile.
“ Si..” tanto se rispondo di no, andiamo avanti fino a domani a litigare.
Lo seguii in bagno e vidi che guardava la vasca in modo riluttante. Seth odia fare il bagno. Però c’è un sistema. Funziona sempre.
“ La tua mamma ieri sera mi ha detto che voleva parlarti di una missione segreta o roba del genere..” dissi mentre mi guardava con occhi dolci. Se si parla di Cassie, Seth è un soldatino. Soprattutto da quella volta che per fargli il bagno abbiamo dovuto inventarci la storia che Chelsey aveva messo in atto. Seth crede di parlare con Cassie ma in realtà e la voce di Chelsey e la “voce” pretende che questo sia un segreto.
“ Non ho assolutamente idea di cosa tu stai parlando” rispose.
“ Ok va bene.” Iniziò a svestirti e immergersi nell’acqua.
“ Ti lascio giocare. Tu non annegare qui dentro,ok?”
“ Certo” lo lasciai lì e nel frattempo andai nel mio bagno e mi feci una doccia veloce e cominciai a vestirmi. Finito di vestirmi guardai la foto di Cassie e come sempre sussurrai: augurami buona fortuna per oggi. Spero di farcela. Ti amo, anche Seth.
Scesi giù in cucina e trovai già Seth vestito. A volte mi chiedo come faccia?
“ Allacciati le scarpe come ti ha insegnato la nonna.” Dissi.
Notai che aveva già dimenticato tutto e mi avvicinai.
“ Ti serve una mano?” chiesi. Ma sapevo già la risposta.
“ Sono capace” mi rispose. Ecco un’altra cosa di Seth che ha ereditato da Cassie. Non ammette mai niente vuole fare di testa sua.
“ Lascia fare a me” mi abbassai e presi i lacci in modo che li vedesse. “ Allora.. giri e rigiri e tiri” sussurrai e feci la stessa cosa con l’altra scarpa. “ giri e rigiri e tiri.”
Entrammo in macchina e gli allacciai la cintura. Arrivati da Chelsey presi Seth per mano picchiammo alla porta .
 “ Tay! Come stai? Capitano Seth, non sono degna del tuo saluto?” esclamò Chelsey abbracciandomi.
“ Zia Chelsey ce li hai i Cheerios?”chiese Seth mentre ci invitava in cucina per mangiare.
“ Non ce li ho i Cheerios .. Che altro vuoi, tesoro?”
“ Le lasagne!” rispose con un altro sorriso.
“ Seth che ti dice il cervello? Vanno bene anche dei pancakes..” dissi.
 
Tornati a casa trovai Kellan a guardare la partita di football. Un po’ di sostegno…
Lasciai Seth con Kellan e io andai a cambiarmi con una tuta di ginnastica.
Scesi di sotto e trovai Seth che dormiva sul piccolo divano e Kellan sul divano grande che esultava in silenzio in moda da non svegliare Seth.
“ Avere un bambino è meraviglioso, finché ha gli occhi chiusi non si muove e non parla..” sussurrai. Kellan mi fece segno di essere d’accordo. Seth è l’unica mia ragione di vita ma a volte sembra che il diavolo prenda possesso del suo corpo.
Mi sedetti sulla poltrona e sfogliai l’album fotografico di Cassie. Quanto è bella…
E Seth è sveglio. Sono pronto. Diamo inizio alla bufera.
“ Ehi piccolo Lautner. Torna a dormire” disse Kellan ma Seth gli porse un cd.
“ Che cosa è piccolo?” chiese Kellan.
“ La chanson de petit justiciers rispose Seth . l’inferno abbia inizio. Qualcuno chiami il 911..
« Bene la guardiamo subito dopo la partita, ci stai?”
“ Ma io dopo il riposino guardo sempre la chanson..” protestò Seth. Non guardi sempre. Questa storia va avanti da un mese circa.
“ Adesso siamo ai tempi supplementari e fra poco credo che faranno touch down. È una cosa che succede tipo ogni dieci anni.” spiegò Kellan con pazienza
“La chanson de petit justiciers ! La chanson de petit justiciers ! La chanson de petit justiciers ! La chanson de petit justiciers ! "urlò cantilenando Seth. Kellan lo guardò disperato e io stufo urlai.
“ Eeeeeeeeeeee vaaaaaaaaaaaaa beeeeeeeeeeeeeneee””
“ Dio Taylor!! Tuo figlio ieri era normale!!” esclamò Kellan esasperato mettendo il cd.
Mini Justiciers!! Tu es un mini justiciers? Tu peux venir avec moi !
"Non la reggo sta porcata. Fai sul serio?” chiese Kell. Devi farci l’abitudine amico.
Moi et toi.. on peux devenir amis !
" Mini del c***o..” sussurrò Kellan molto arrabbiato.
Seth si fermò di colpo e ci guardò non molto bene.
“ Che ti prende? Ti è saltato il mini cervello?”
Seth si fece la pipì addosso. Proprio addosso la giacca di pelle di Kell che era a terra. Così impari a raccogliere le cose.
“ Non ci credo. Non devi vomitare,vero?” chiesi alzandomi e cercando di capire il disastro che aveva combinato.
“ No..” rispose lui come se nulla non fosse successo.
“ Lo giuri?” domandò Kellan per esserne sicuro.
“ Giuro.”
“ Solo tu e mio nonno la fate ogni trenta secondi.. e tu cercati una baby-sitter” borbottò Kellan.
Nel pomeriggio Kellan mi costrinse a una giornata di soli uomini e niente mocciosi in giro. Ha preso Seth e lo ha scaricato da Chelsey. Senza problemi. E in più ha consegnato la sua giacca da pulire.
“ Hai fatto bene a portarmi qui. Pace..” dissi prendendo l’espresso che avevo ordinato. Kellan ha avuto la brillante idea di portarmi in una piscina di alto livello.
“ Ovvio. Siamo a bordo piscina, con ragazze dappertutto, ti stai bevendo un espresso..” Kellan si stava leggendo una rivista sportiva mentre vidi..
“ Ora sbucherà una ragazza e ti piacerà. Anche se questo sarà impossibile!” esclamò Kellan facendosi una risata. Aveva perfettamente ragione. Vidi una ragazza dalla corporatura esile e molto alta in costume, che risaltava tutte le sue forme e lunghi capelli mossi biondo fragola, con riflessi ramati. La sua camminata è decisa, a testa alta. La cosa che mi sbalordisce di più è che è uguale a Cassie.
“ Kellan. Guarda la, quella è Cassie..”
“ Lo sapevo che prima o poi saresti diventato matto!” esclamò Kellan ridendo ancora. Però quando alzò lo sguardo per vedere a chi mi stavo riferendo la sua mascella toccò il pavimento.
“ Accidenti! È proprio lei!”
Si sedette accanto a un ragazzo che stava leggendo il giornale quando la “presunta” Cassie si voltò verso di noi ci rivolse un sorriso. Un sorriso che non avevo mai visto alla mia Cassandra.
“ Tay, sbaglio o stiamo diventando matti entrambi? Tutta colpa di Seth con quella sua canzone!”
Si alzò in piedi e sempre guardando dalla nostra parte ci rivolse parecchi sguardi.. io gli definirei seducenti ed entrò nel bar.
“Amico, ti va di prendere qualcosa da bere?” chiese Kell con un doppio fine.
“ Certo!”
Entrammo nel bar e la vidi al bancone che beveva un martini. Mi avvicinai da lei e ordinai un bicchiere d’arancia.
“ Che fai? mi segui?” domandò lei con un sorriso. Ma quanto è bella? Rivedere Cassie o non, è la più grande emozione che posso provare ora.
“ Amo questa città. Una bellissima ragazza che beve da sola..” sussurrò Kellan.
“ E se prendi un drink tu, servono anche ai maiali?” chiese lei scocciata senza mostrare segno di debolezza.
“ Wow! Adoro il tuo linguaggio sconcio!”
“ Secondo me lo adori  se una donna ti parla” rispose in tono secco e duro. La differenza tra lei e Cassie. Che lei, qualsiasi sia il suo nome, ha una voce più dura ed è molto più sicura di Cassie. Mentre Cassie quando parlava, c’era sempre dolcezza e gentilezza nel suo tono.
“ In realtà la preferisco quando è zitta..”
“ Fottiti”
“ Possiamo recuperare. Togliamoci i vestiti, guardiamoci negli occhi..” Kellan è troppo!
“ Scusa, devi scusare il mio amico. È un po’ invadente.” Fulminai Kellan e gli feci cenno di andarsene.
“  Io sono Taylor. Piacere.”
“ Mi segui?”
“ No.” Dimmi che sei Cassie.. Dimmi che sei Cassie..
“ Ok. Elena Jonas.” Credo che la mia faccia non sembrava proprio il massimo.
“ Che hai? Sembri deluso.”
“ Tranquilla. Assomigli troppo a una persona a me molto cara.”
“  Chi è?”
“ La mia ragazza. O forse Ex. Non so di preciso cosa possa essere. Ormai non c’è più, è morta.” Spiegai guardandola negli occhi, quei grandi occhi blu seri.
“ Mi dispiace” mi abbracciò e pochi secondi una scossa mi percorse il corpo e Elena si staccò da me sempre con un sorriso in viso e si allontanò e si avvicinò a un gruppo di ragazzi a torso nudo, palestrati e iniziarono e lei iniziò a cantare e ballare.
Vi assicuro se quello si chiama ballare.. ringrazio il cielo di non aver portato Seth qui!
Il ragazzo alto e moro si alzò in piedi e sorrise. Un sorriso cattivo però.
“ Si! Continua così!” esclamò Kellan agitando il braccio.
Cassie cantava. Elena canta.. è strano.. molto strano.
 Ma che razza di canzone è? Dove sono finito?
Finita la canzone, Elena si avvicinò a me e sussurrò al mio orecchio : “Questo non è niente a quello che potrei farti”
“ Dove sono?” chiesi.
“ Dove credi di essere? Siamo in una specie di bordello. Se proprio lo vuoi chiamare così” con questo se ne andò buttandosi fra le braccia del suo “ ragazzo” o cliente.
Elena è una sgualdrina..
“ Kellan.. spiegazioni”
“ Dai. Se non fosse stato per me Elena tu non l’avresti mai conosciuta. Ammettilo quella canzone era fantastica. Lay it on me!!” canticchiò Kell. Non è affatto bella una canzone con significato erotico ma è stupenda la ragazza che la canta.
“ Sbaglio o tu non sei Taylor Lautner? Quello della saga di Twilight..” chiese voltandosi verso di me. Il suo “ragazzo” continuava a mandarmi certe occhiate non di certo piacevoli. Soprattutto quei occhi color ghiaccio in contrasto con  i capelli neri e la pelle abbronzata.
“ Si sono io.”
“ Piacere di conoscerti.” Disse con un sorriso stupendo e ammaliante.
“ Domani sera c’è una festa. Se vuoi vieni.”
Annuii soltanto e lei se ne andò.
“ Io e te a quella festa ci andremo.”
Per il tragitto verso casa mi fermai a metà strada e presi il telefono. Lo faccio o non lo faccio? Digitai il  numero della polizia anche se molto incerto.
“ Buonasera. In che cosa possiamo aiutarla?”
“ Sono Taylor Lautner e volevo sapere se quattro anni fa è stata registrata una denuncia di scomparsa di una ragazza che si gettata giù da una scogliera..”
“ Si. Cassandra Stewart?”
“ Si, lei. Sa dirmi qualcosa di Elena Jonas..”
“ Un momento.”
Credo che la cosa che sto facendo sia la cosa più disonesta del mondo.
“ Elena Jonas nata a New York, 24 anni. Stato civile nubile. È una persona che viaggia parecchio e non sappiamo altro su di lei. Soltanto che ha pagato la cauzione per un ragazzo.”
“ Grazie mille.” Ringraziai e riattaccai.
Tornai a casa e vidi Elena sul porticone.
“ Che ci fai qui?”
“ Come ti permetti?”
“ Di fare cosa? Tu sei davanti a casa mia.”
“ Tu hai chiamato la polizia  e hai chiesto mie informazioni. Chi è peggio? Io o te?”  Diventò rossa dalla rabbia e si avvicinò a me puntellandomi il dito sul petto.
“ Cosa credi che sia? Un serial Killer? Chiariamo una cosa: io non sono la tua ex! Chiaro?”
“ Lo vedo.”
Mi voltai e vidi arrivare Seth di corsa tutto contento. La felicità in persona.
“ Mamma!!”
Elena lo guardò confusa e aggiunse: “ Stammi alla larga o altrimenti i problemi verranno da se”
Senza guardare bene in faccia Seth e Chelsey salii in macchina dove c’era al volante un ragazzo.
“ Sbaglio o quella non era Cassie?” chiese Chelsey mentre la macchina usciva dal vialetto.
“ Ti sbagli. Quella non è Cassie.” Su questo non posso più sbagliarmi.
“ Perché la mamma è arrabbiata con noi? Le ho fatto persino un disegno..” sussurrò Seth prendendolo per mano. Ci rimase molto male. D’altro canto come me.
La festa..
“ Forse non dovevamo venire. Ha espressamente detto di stargli alla larga.”
“ Ieri non sembrava così.” Disse Kellan.
“ Non finirà bene sta cosa.”
“ Guarda chi arriva da questa parte.” Mi voltai nella direzione in cui gli occhi di tutti erano puntati.
Il mio cuore inizio a battere forte, come una volta.
“ Ci risiamo..”
Lei rise a una battuta che di sicuro gli aveva fatto il ragazzo di ieri, alto e occhi di ghiaccio.
Appena il suo sguardo si posò su di me, notai i suoi occhi illuminarsi e si voltò verso il ragazzo e dopo si incamminò da questa parte a testa alta.
“ Oh-Oh” sussurrò Kell a bassa voce. “ Sta arrivando”
Mi passò davanti senza guardarmi in faccia. Forse posso rimediare al casino che ho fatto.
“ Ciao Elena.” La salutai.
“ Ciao Taylor..” rispose senza degnarmi di uno sguardo assieme al suo ragazzo.
“ Wow. Fa sul serio?” chiese Kellan.
“ A quanto pare si.”
“ Amico, andiamo a ubriacarci è la nostra serata!” esclamò Kellan.
 
“ Idiota, svegliati!”
Non so perché, come, quando.. ma mi svegliai su un prato d’erba senza maglietta. Guardai la ragazza: bionda con occhi color nocciola, impegnata a pulire. Però la cosa che avvertii subito è un male alla testa allucinante. Alla faccia dell’ubriacarsi..
“ Non serve che mi aiuti a raccogliere questa roba..” disse Annette. Una ragazza veramente dolce. Come fa a lavorare in un posto del genere?
“ E’ il minimo che posso fare, tranquilla.”
“ Siamo abituati a trovare persone sdraiate sui prati. Tu sei quello normale. Di solito sono nudi. Invece tu.. solo senza maglietta.. Ora vai in quella casa laggiù Elena ti aiuterà a darti una sistemata.” Al pronunciare il nome Elena.. mi spaventai. Ma mi fece un grande piacere.
Mi diressi verso la casa e la trovai aperta, così entrai.
“ Elena?” chiamai ma nessuno. In quell’enorme casa non c’era nessuno. Magari dormivano..
“ Elena?” mi voltai e mi trovai davanti qualcuno con uno sguardo omicida e quel sorriso straffotente e quei occhi color ghiaccio che mi guardarono dritto negli occhi.
“ Scusa se sono entrato così ma la porta era aperta..” mi scusai ma nessuna risposta.
“ Tu devi essere Taylor. Io sono Adam, il ragazzo di Elena” l’ultimo pezzo lo disse molto chiaramente, in modo che ogni singola parola entrasse nella mia testa.
“ Taylor, che ci fai qui?” chiese Elena scendendo giù dalle scale.
“ Piacere di averti conosciuto,Adam.”
“ Il piacere è mio”
“ Andiamo Taylor.” Elena mi prese per mano e mi portò nel retro della casa.
“ Metti questi” disse porgendomi un paio di guantoni da box mentre si allontanava e metteva i suoi legandosi i capelli.
“ Hai messo i tuoi?”
“ Non puoi volere boxare dopo che bevuto come non mai.” Cercai una scusa. Qualunque scusa. Nulla può farle cambiare idea. Peggio di Seth con la sua canzone.
“ E questo l’esempio che dai a tuo figlio?” chiese tirandomi un pugno in faccia. Credo che questo sia il suo modo di litigare. E io come la picchio una ragazza?
“ Colpiscimi.” Mi colpì prima lei e mi ritrovai a terra.
“ Non colpirò mai una ragazza.”
“ Su vai a raccontare a tutti che una ragazza ti ha picchiato. Vai! Ma dovresti essere in grado di educare un bambino senza madre! Non ubriacarti fino a ritrovarti a pantaloni seminudo su un prato, idiota!” mi urlò contro e mi ritrovai a terra. Cercai di rialzarmi, dimostrandomi forte.
“ E’ una stronzata!” esclamai furioso. Chi è lei per venirmi a dire cosa devo fare con mio figlio?
“ Te lo dico io cosa lo è. Sbronzarti al punto da non riuscire a fare niente nella vita. Questa è una stronzata, Lautner!”
Mi bloccai e la guardai incredulo.
“ Come mi hai chiamato?”
“ Lautner..problemi?”
“No..”
Ed è così che Elena Jonas si vendicò su di me, prendendomi a pugni, quando sapeva benissimo che non le avrei mai torto un capello. O quando stavo per farlo vedevo l’amore della mia vita e lei mi colpiva più forte, per ricordarmi che lei non è quella che io penso che sia. Cassandra


To be continued..



canzone di Elena in piscina:
http://www.youtube.com/watch?v=HhoewflkQu0

Seth:
 


Annette:



Elena:



Adam:



  
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