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Autore: pallina90    26/10/2011    13 recensioni
Era arrivato il giorno che più avevo atteso da quando avevo saputo di dover interpretare Odette:il giorno della prima de ‘Il lago dei cigni’.
Quella sera però,quando si aprì il sipario,una lacrima solitaria lambì il mio viso,ma poi mi voltai a guardare il motivo per cui non ero sul palco,ma seduta in platea,e un sorriso spontaneo nacque sul mio viso
se vi ho incuriosito passate a leggere ;)
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Altro personaggio, Rosalie Hale | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Buon pomeriggio ragazze!
Noto con piacere che l'entrata in scena di James non vi dispiace poi molto,se serve a Edward per farlo crescere ^^ e con il passare del tempo lui sta acquistando sempre più punti nella vostra scaletta: come sono felice :D
Dunqeu vedremo adesso cosa succederà all'appuntamento tra James e Bella,e come si comporterà il nostro paparino ;) vi lascio alla lettura,ma prima guardate che carina questa immagine che mi ha postato Lover_96 sulla mia bacheca di fb:Image and video hosting by TinyPic non è un amore?
Colgo l'occasione per ricordarvi la mia pagina Fb,mi trovate come Paola Efp,e se volete aggiungermi ditemi chi siete qui,mi fa piacere parlare con voi :)
La smetto e vi lascio leggere!


Image and video hosting by TinyPic

JAMES

Ma quel giorno che mai mi scorderò

mi hai detto: “non so più se ti amo o no ...

domani partirò sarà più facile dimenticare...

dimenticare...**

 

La fatidica sera dell’incontro con James arrivò! Inutile dire che tentai in ogni modo di rintracciare la mia amica,ma ogni volta lei mi rifiutava la chiamata; alla fine,esasperata, chiamai Jasper,il quale mi disse che stava bene ma che al momento era meglio lasciarla in pace e così feci. Poco diversa era la situazione con Edward; avevamo scambiato qualche parola per via del bambino,ma nulla di più,e quella sera sarebbe dovuto venire da me per tenere Matthew.

Stavo finendo di truccarmi,quando lui suonò alla porta; controllai Matthew che giocava tranquillo nel suo box e andai ad aprire. “Ciao” dissi cordiale,sperando recepisse il messaggio che volevo sotterrare l’ascia di guerra.

“Ciao” rispose semplicemente,e arrossii,quando notai il suo sguardo percorrere ogni centimetro del mio corpo fasciato da una abito nero,che metteva in risalto la mia pelle chiara. Volendo porre fine a quel momento imbarazzante lo feci accomodare e corsi in bagno per finire di prepararmi; ero tanto rossa che il fard non ci fu bisogno di metterlo,quasi.

Stavo prendendo la borsa ed il cappotto quando il campanello suonò nuovamente; prima che potessi anche solo muovermi,sentii chiaramente lo scatto della serratura,segno che l’aveva aperta Edward. Non avendo intenzione di scatenare una lite tra i due,decisi di andare subito di là,e come immaginavo li trovai che si guardavano in cagnesco e non saprei dire chi dei due avesse un aspetto più minaccioso. Mi avvicinai a loro e decisi di rompere quello strano silenzio “Ciao! Allora Edward ti presento James. James lui è Edward” educatamente James allungò una mano verso Edward,ma lui la guardò schifato senza stringergliela; per evitare che le cose peggiorassero più di quanto già non lo fossero,decisi di stringere io la mano di James e di uscire immediatamente da quella casa “Ok,Edward noi andiamo,ci vediamo più tardi e stai attento a Matthew” e così dicendo feci segno al mio accompagnatore di muoversi.

“Va bene,comunque stanotte pensavo di dormire qui,è più comodo per me” ribatté veloce,così che sicuramente James potesse sentirlo.

La richiesta di Edward mi prese in contro piede,e sicuramente era stata fatta per provocare me e il mio accompagnatore,ma accettai, tanto ormai ero abituata ad averlo per casa e non volevo assolutamente dargliela vinta “Va bene non ci sono problemi,solo dovrai farti tu il letto,oppure aspetti che io torni e lo facciamo insieme” annuì semplicemente e mi fece un piccolo sorriso. Gli voltai le spalle e raggiunsi James che mi aspettava vicino la macchina: mi accomodai e partimmo per la nostra serata. Durante il tragitto in macchina parlammo di cose futili,tanto per non rimanere in silenzio; non impiegammo molto tempo e James parcheggiò in un luogo che ben conoscevo: un tratto del lungomare in cui si trovava uno di quei gelatai con il camioncino che facevano un gelato buonissimo. “Spero che i tuoi gusti siano gli stessi di allora” disse James ed io annui contenta. Quando stavamo insieme,almeno una volta a settimana venivamo qui per cenare con il gelato,un’abitudine che avevo fin da piccola. Scesi velocemente dalla macchina e mi diressi verso la bancarella.

“Cosa desidera signorina?” mi chiese il gelataio gentile. “Una brioche pistacchio e nocciola” erano i miei gusti preferiti. Velocemente il signore me la preparò e me la consegnò,mentre prendeva anche l’ordinazione di James. Quando entrambi stringemmo tra le mani la nostra cena,ci incamminammo lungo la battigia,mangiando in silenzio per un po’. Poi James mi pose la fatidica domanda che mi aspettavo da quando ci eravamo allontanati da casa “Scusa Bella ma posso sapere chi è Edward?” la sua voce tradiva una certa curiosità,più che legittima,visto che evidentemente io ed Edward non eravamo una coppia,avendo io accettato di uscire con lui. “Vedi James,durante questi ultimi tre anni sono successe così tante cose che tu non puoi neanche immaginarti” e cosi gli raccontai di Edward,del nostro incontro e di Matthew: inutile dire che alla fine del mio racconto la mascella di James toccava praticamente terra e rischiava di staccarglisi. Gli diedi un po’ di tempo per assorbire tutta quella montagna di informazioni e aspettai paziente le sue domande che stranamente non arrivarono.

“Non hai nulla da chiedermi?” ero un tantino stupita dal suo comportamento.

“Assolutamente no. Per lo meno,non su Edward. Se doveva succedere qualcosa tra di voi sarebbe già successo e invece nulla. Parlami invece di Matthew: quanto ha adesso?”

“Nove mesi! Cresce a vista d’occhio e adesso che ha imparato a gattonare si salvi chi può” risposi ridendo

“Non deve essere stato facile crescere un bambino da sola” constatò

“Sarei una bugiarda se ti dicessi che sono state tutte rose e fiori. C’erano dei momenti in cui credevo,soprattutto i primi mesi,che non sarei mai riuscita a crescere mio figlio da sola. Lui la notte piangeva spesso e di conseguenza io non dormivo ed il giorno ero sempre più stanca; a volte dormivo solo tre ore per notte. Non sarei sopravvissuta senza l’aiuto delle mie amiche,Alice e Rosalie,e devo ammetterlo anche di Edward,che ha cercato di essere il più presente possibile dopo la sua nascita”

James sorrise,ma poi divenne serio “Io credo di doverti delle spiegazioni riguardo ciò che successe tre anni fa” sospirò,chiaro segno che era imbarazzato e che non gli andava di rivangare il passato,ma  in fondo era qualcosa che dovevamo fare,per capire perché la nostra relazione fosse improvvisamente naufragata nonostante avessimo parlato anche di matrimonio,o meglio lui lo aveva fatto visto che all’epoca io avevo diciotto anni. “Io sono stato un cretino Bella! Ho avuto paura. Pensavo che tu prima o poi ti saresti stancata di me e avresti anteposto la tua carriera di ballerina alla possibilità di costruire una famiglia. La tua carriera stava prendendo il ‘la’ proprio in quegli anni ed io,sollecitato anche dai miei genitori che mi premevano perché mi trovassi un lavoro prestigioso,ho deciso di mollare la presa. Pensavo che non sarei mai riuscito ad accettare il fatto che a causa delle tournee teatrali non ci saremmo visti per lunghi periodi di tempo e che il lavoro ti tenesse lontana da me. Ti ho lasciata solo per paura e non perché non ti amassi più. Potrai mai perdonarmi?”

Rimasi stupefatta per quella confessione; avevo sempre creduto che dietro la fine della nostra relazione ci fosse un’altra donna,e invece non era così: lui aveva avuto paura. Gli uomini valli a capire!

“Mi stai dicendo che hai mandato tutto all’aria solo per paura? Ti costava troppo parlarne con me? Come vedi non ho mai anteposto la mia carriera alla possibilità di avere una famiglia!” non sapevo se essere arrabbiata con lui o se scoppiare a ridere per la scusa che mi aveva dato.

“Hai ragione,ma all’epoca non potevo averne la certezza e i miei genitori credevano che tu non fossi la persona adatta per me. Mi dispiace di averti fatto soffrire”

“James tu non sai quello che mi hai provocato quando di punto in bianco te ne sei andato. Con un misero messaggio mi hai fatto sapere che partivi per l’Europa,che andavi dall’altra parte dell’oceano perché la nostra relazione stava diventando soffocante per te. Tu non sai che io per mesi non ho potuto sentire pronunciare il tuo nome,perché le crisi di pianto erano dietro l’angolo,che Alice ha dovuto eliminare ogni tua traccia da casa mia per evitare che cadessi nella depressione più nera. Io ho ricominciato a vivere solo dopo un anno che tu sei scomparso” stranamente il mio tono di voce non si era alterato e nessuna lacrima aveva fatto capolino dai miei occhi: finalmente riuscivo a ricordare tutto senza essere sopraffatta dal dolore.

“Sono stato uno stronzo,quindi se non vorrai più vedermi accetterò la tua decisione” era seriamente dispiaciuto e così decisi di perdonarlo,guadagnandomi un sorriso luminosissimo da parte sua. In fondo potevo guadagnare un amico da tutto quel casino,e dopo tanti anni non aveva senso portargli rancore.

Senza che me ne  accorgessi la serata era volata e si era fatta l’ora di tornare a casa; come se mi avesse letto nel pensiero James si alzò dalla panchina  e mi tese la mano che io prontamente afferrai.

 “E’ ora di restituire la mamma al suo bambino” disse ed io sorrisi per la facilità con la quale aveva accettato tutta la storia. Mi accompagnò fino alla porta di casa e lì rimanemmo un po’ imbarazzati.

“Allora buonanotte” feci io e lui parve ritornare in quel momento con i piedi per terra “Notte Bella e spero che possa rifare il bis; mi è piaciuto molto stare in tua compagnia” e tornò velocemente in auto,salutandomi poi con la mano.

Quando aprii la porta trovai Edward nel suo/mio divano letto che leggeva un libro.

“Ciao,è andata bene la serata?” mi chiese appena mi vide

“Sì. Finalmente ci siamo chiariti e io gli ho raccontato tutto quello che mi è successo negli ultimi due anni” e indicai con un cenno del capo il box dove di solito giocava nostro figlio.

“Allora siete di nuovo una coppia?” sbaglio o nella sua voce c’era una sorta di fastidio?

“No,ancora è presto per parlare in termini di coppia,diciamo che stiamo tornando a frequentarci,ecco. Ma dimmi di voi,come è andata la serata?”

“Matthew è stato buonissimo; ha mangiato tutta la sua farina di riso e poi insieme abbiamo visto i cartoni di topolino. Alle nove e mezza è crollato e l’ho messo a letto” gli si illuminavano gli occhi quando parlava del figlio.

Dandogli la buonanotte mi diressi verso la camera da letto,ma poi tornai indietro,mi premeva chiedergli una cosa “Edward scusa,non sei arrabbiato con me,vero?”

Prima di rispondermi mi sorrise “Assolutamente no! E poi se tu sei felice sono felice anch’io”

Mi aveva spiazzata la sua risposta “Ok… allora buonanotte”

“Sogni d’oro Bella”

 

POV EDWARD

Dopo che le diedi la buonanotte mi buttai sul divano a peso morto. Mia madre aveva detto che dovevo mostrarmi gentile con lei,e le avevo chiesto come era andata la serata,ma vederla così felice aveva risvegliato la mia gelosia e forse ero stato un po’ acido nel chiederle se fossero già tornati una coppia,in fondo si erano visti solo stasera dopo ben tre anni. Mi aveva colpito molto la sua domanda sul fatto se fossi o meno arrabbiato con lei,e il suo sorriso quando le avevo risposto di no,mi aveva scaldato il cuore. Probabilmente il suo timore era nato dal fatto che quando quel James si è presentato alla porta,io sono stato tutto fuorché gentile,ma mi ero sentito seriamente minacciato: questo James era un bel tipo,dovevo ammetterlo,e poi sembrava anche affabile,non aveva fatto una piega nonostante avesse trovato me ad accoglierlo e per di più con un bambino in braccio,chiunque sarebbe scappato a gambe levate immaginando che io fossi il compagno di Bella e quello nostro figlio.

Il suo sorriso mi aveva riportato in mente le parole di mia madre,ma non volevo attaccarmi a quella speranza,non ora che nella sua vita era rientrato questa ragazzo,rischiavo solamente di ferirmi.

Decisi di smettere di pensar e di provare a dormire,la mia mente stava elaborando certi film degni del premio oscar,o almeno di una nomination tra i cinque candidati,ma nessuno di questi includeva un lieto fine,almeno per me.

 

**L'infinito,Raf 


Se il comportamento di Bella vi sembra strano prendetevela con me,io non sono capace di portare rancore alle persone e perdono facilmente se vedo che il pentimento è reale...
Pure voi come me e Edward vi fate i filmini mentali prima di dormire? io sempre -.-"
Come sempre vi ringrazio per l'affetto che dimostrate verso questa storia,grazie di cuore a chi mi lascia sempre un suo pensiero,a chi ha inserito la storia in una delle tre liste,e a chi legge silenziosamente,e rinnovo l'invito per questi ultimi a farsi conoscere :)
Non perdetevi il prossimo capitolo,perchè ci sarà un bel passo avanti da parte di qualcuno... ^^  un bacio,a mercoledì Paola :D
   
 
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