Ma buongiorno miei lettori e lettrici, vi va bene che sta mattina mi sono svegliata con la voglia di scrivere e quindi eccomi qui a postare un nuovo capitolo, mi è venuto parecchio lungo, ma avevo da scrivere molte cose, spero che la lunghezza non lo abbia rovinato...Buona Lettura!
(Iaia POV)
La sveglia suona, il grande giorno è arrivato, sono così eccitata, non vedo l'ora, tra poche ore sposerò il mio Nick.
Apro gli occhi e mi alzo guardando la stanza, sul mio volto è stampato un enorme sorriso, il mio sguardo cade sul vestito che dovrò indossare, questo sarà sicuramente il giorno più bello della mia vita.
Sorridente mi alzo per andare a preparare la colazione, vengo raggiunta da mia figlia
“tesoro buongiorno”
“tao mamma” la prendo in braccio e le do un sonoro bacio sulla guancia, poi la faccio sedere a tavola porgendole una tazza di latte e cereali
“hai dormito bene?” le chiedo accarezzandole la testa
“sì, ma dov'è papà?” le sorrido dolcemente
“papà questa notte ha dormito dallo zio Joe perché tra qualche ora io e lui ci sposeremo”
“ma perché non ha dormito qui?” mi chiede con il suo faccino confuso, mentre porta alla bocca un cucchiaio pieno di cereali
“amore è solo una tradizione” lei alza le spalle
“io non capisco” mi metto a ridere, è piccola per capire, ma un giorno lo farà.
Passano alcuni minuti, preoccupata mi dirigo verso la stanza di Debora, busso lentamente
“sis ci sei?” apro la porta e la vedo seduta sul letto con le gambe incrociate che fissa il vuoto, in un angolo ci sono le valige pronte, mi siedo accanto a lei
“hai proprio deciso?” fa sì con la testa, asciugandosi poi una lacrima con una mano
“ma adesso pensiamo a te, oggi è il tuo giorno e voglio essere felice per te” dice sorridendomi, ma sul suo volto si legge molta tristezza
“io sono felice se lo sei anche tu”
“tornare a casa mi aiuterà, poi tornerò qui, non posso stare senza di te” la abbraccio e la stringo forte a me
“prima di andartene salutami ti prego” le sussurro
“certo, sarà fatto”.
Dopo colazione è l'ora dei preparativi, Denise viene da noi per aiutarmi, insieme a Danielle.
Prima una bella doccia, poi si passa al trucco, ai capelli, al vestito, è una preparazione molto lunga che coinvolge tutte le donne di casa, meno che Nicole
“mamma la calza mi pizzica”
“mamma ho caldo”
“mamma ho fame”
“mamma i capelli non mi piacciono” sembra che tutta questa agitazione la stia innervosendo, ma la capisco, sono nervosa io e se ha preso da me anche lei avverte quest'atmosfera.
Finalmente pronta mi guardo allo specchio, al mio fianco c'è Debora, indossa un vestito lungo azzurrino, è splendida, mi guarda
“non pensavo di vederti andare all'altare così presto e soprattutto con uno come Nick Jonas” ci mettiamo a ridere “però siccome non potrò farti un discorso al pranzo di nozze, voglio dirti che mi ritengo davvero fortunata ad averti conosciuto, senza di te sarei stata persa, mi hai aiutato mille volte , anche se non siamo sorelle di sangue io ti considererò sempre una sorella maggiore, grazie di tutto”
“non puoi dirmi queste cose, adesso piango e mi si rovina il trucco”
“saresti bellissima lo stesso” ridiamo e ci abbracciamo
“comunque sono io che devo dirti grazie per ogni cosa, sei la mia sorellina e ci sarò sempre ok?” annuisce, poi la guardo negli occhi “ne hai parlato con Joe di tornare in Italia vero?” mi guarda per qualche secondo
“oh c-certo, ha detto che devo fare quello che secondo me è giusto”
“wow non è una risposta che di solito dà Joe”
“già”.
(Nick POV)
Vengo svegliato dalla vibrazione del cellulare, guardo il numero, è Kevin
“pronto” rispondocon voce impastata
“Nicholas ma che fine hai fatto? È un'ora che suono al campanello!”
“ma che ora sono?” dico stropicciandomi gli occhi
“sono già le 10, tra un'ora tu ti devi sposare!”
“cazzo!” esclamo alzandomi, butto il cellulare all'aria, mi fiondo in camera di Joe, gli tolgo le coperte di dosso
“Joe alzati, la sveglia non ha funzionato, tra un'ora io mi devo sposare”
“ma è presto” risponde ricoprendosi
“idiota non è presto, alzati e preparati” sospira pesantemente e si alza, io vado ad aprire a Kevin
“brò è tardissimo” mi ammonisce ancora
“lo so grazie, tu e Frankie siete già pronti?”
“noi sì, mancate tu e Joe”
“merda merda merda” ripeto nervosamente mentre corro in bagno per farmi la doccia, ma lo trovo occupato
“oh andiamo Joe, sbrigati” gli urlo
“mi hai svegliato? Adesso aspetti”
“la prossima metti anche te la sveglia”
“non l'ho mai usata in vita mia e di certo non inizierò ora” con un urlo di lamento esco dal bagno sbattendo la porta, cammino nervosamente sino alla mia camera, preparo i vestiti, poi mi accorgo che manca qualcosa
“la scarpa!” urlo, Kevin viene da me
“che succede?” chiede preoccupato
“manca una scarpa, sono senza una scarpa, pretendi che io vada a sposarmi con una scarpa sì e una no?”
“Nick calmati, sarà qui da qualche parte”
“e poi hai visto la cravatta? Non mi piace, la devo cambiare”
“non si può cambiare”
“la voglio cambiare!!” urlo in preda ad una crisi isterica, Kevin viene da me e mi da un sonoro schiaffo sulla guancia
“ma che cazzo fai?” lo guardo incredulo
“Nick calmati, so che sei agitato, ti ricordi come lo ero io al mio matrimonio? Andrà tutto bene, la cravatta è perfetta, la scarpa la troveremo ed è tutto ok” prendo un grosso respiro
“hai ragione, devo solo calmarmi” in quel momento esce Joe dal bagno
“una doccia rilassante era proprio quello che mi serviva” dice asciugandosi i capelli con l'asciugamano, io prendo un cuscino e glielo tiro contro per poi dirigermi verso il bagno
“ma che ho fatto?” chiede Joe, Kevin scoppia a ridere lasciando la stanza.
La tranquillità si sta diffondendo in casa, nonostante l'orario, siamo riusciti a recuperare il tempo perso, mi sto finendo di preparare insieme a mio fratello
“Joe che farai con Debora?”
“non lo so, non voglio arrendermi, userò il tuo matrimonio per parlarle ancora, non può scappare, sarà costretta ad ascoltarmi” dice infilandosi le scarpe
“tu la ami ancora?” domando facendomi il nodo alla cravatta, c'è qualche secondo di silenzio
“sì Nick, la amo ancora” risponde avvicinandosi e mettendomi una mano sulla spalla “ma questo è il tuo giorno” ci sorridiamo e ci abbracciamo.
Sono in piedi davanti all'altare con il nervosismo che pervade il mio corpo, pensavo di essere io quello in ritardo, ma sono già le 11.15 e di Valentina nessun segno, so che la sposa deve farsi aspettare, ma non è che ci ha ripensato?
Fisso tutti gli invitati, parlano tra di loro, tutti sono elegantissimi e sorridenti, ma i miei pensieri vengono interrotti dalla marci nuziale, segno che la mia sposa sta arrivando.
La porta della chiesa si spalanca, la prima ad arrivare è Nicole, la mia piccola principessa, ha un vestito elegantissimo, è meravigliosa, proprio come sua madre, percorre tutta la navata centrale e viene da me per schioccarmi un bacino sulla guancia, poi va a prendere posto sulle panche.
Lei è seguita da Debora, anche lei stupenda, in braccio ha mio nipote Cameron, vestito con un completo elegante, si vede che ha lo stile Jonas nel sangue, la ragazza mi rivolge uno sguardo sorridente, lascia Cameron ai nonni e si posiziona vicino all'altare, dalla parte della sposa, Joe, che è posizionato accanto a me la fissa, lei invece evita il suo sguardo.
Ecco il momento che aspettavo, lei, la mia regina sta arrivando, indossa un lungo vestito bianco, è magnifica, perfetta, mentre si avvicina a me la fisso negli occhi e lei ricambia, quando arriva davanti a me le sorrido, sento una gioia immensa scoppiare dentro di me, non posso credere che una creatura così meravigliosa diventerà la donna della mia vita per sempre, le sposto il velo, poi ci giriamo verso il prete e diamo inizio alla cerimonia.
(Iaia POV)
“vi dichiaro marito e moglie” ecco le fatidiche parole, io sono sposata, sorrido e mi giro verso di Nick che mi prende dolcemente il viso e mi stampa un bacio sulle labbra sussurrandomi “ti amo”, sono così felice, non ho parole per descrivere come mi sento, vorrei piangere, urlare al mondo quanto amo questo ragazzo.
Tenendoci per mano ci dirigiamo fuori dalla chiesa, una pioggia di riso ci colpisce immediatamente, tra mille risate e foto ci ripariamo sino a quando il riso non finisce e accogliamo gli invitati che ci porgono le loro congratulazioni.
Arriva anche il lancio del bouquet, viene preso da una ragazza amica di Nick.
Mentre guardo la numerosa folla, non vedo più Debora, non può essersene andata via senza dirmi niente, me lo aveva promesso.
Dopo alcune foto vedo Debora che mi fa segno di avvicinarmi, si è messa in disparte
“sis io vado, passo a casa, mi cambio e sono pronta”
“allora sei proprio decisa”
“sì, non riesco neanche a guardare negli occhi Joe, non posso aspettare che parta di nuovo, ho bisogno di cambiare” le annuisco, se è per il suo bene è giusto che parta
“ti prego, posso avere una foto con te prima che tu vada via?”
“certo” sorride, chiamiamo il fotografo, chiedo a Nick di raggiungerci ed ecco che la foto viene scattata, poi veniamo raggiunti da altri invitati e io perdo di vista la mia sorellina, è andata.
(Debby POV)
Con Cameron in braccio, senza farmi notare da nessuno e approfittando della confusione, vado verso la macchina.
Arrivo a casa, mi cambio, mi metto una tuta comoda, cambio anche Cameron, poi porto tutte le valige di sotto, chiamo un taxi e vado all'aeroporto.
Sono in anticipo, era l'unico volo disponibile, sarò costretta ad aspettare, intanto vado a comprarmi qualcosa da mangiare, sia per me che per mio figlio, compro qualche rivista e mi siedo su una sedia ad aspettare, con Cameron seduto sulle mie ginocchia mentre gioca con una macchinina.
Odio questa attesa, non voglio pensare, ho paura di rendermi conto che questa è la cosa sbagliata da fare, dovrei restare qui, affrontare tutto ed andare avanti, ma è così difficile, sono stanca di soffrire, devo cambiare totalmente.
Passa circa un'ora, devo cominciare a pensare di imbarcarmi, racimolo le mie cose e mi avvicino all'imbarco quando..
(Joe POV)
Siamo al ristorante, devo aspettare il momento giusto per riconquistare Debora, anche se è da un po' che l'ho persa di vista, aspetterò che la situazione si calmi.
Saluto ancora alcuni invitati, mi siedo poi al tavolo e comincio a chiacchierare con Kevin nervosamente, si accorge che qualcosa non va, ma si limita a sorridermi.
Tutti gli invitati prendono posto, i camerieri cominciano a servire i primi antipasti, mi guardo attorno, ma di lei nessuna traccia, la sua sedia è vuota, comincio a preoccuparmi, non tocco cibo, continuo a torturarmi le mani, non so più cosa pensare.
Decido di andare a chiedere a Valentina, mi avvicino al tavolo degli sposi
“ehi ragazzi, mi dispiace disturbare”
“nulla, allora come va il tuo piano?” mi chiede Nick
“quale piano?” chiede Valentina guardandoci preoccupata
“Joe ha intenzione di riconquistare Debora oggi” spiega Nick
“cosa?” esclama lei ancora più incredula
“esatto, ma ho perso di vista Debora, non vedo neanche Cameron, sapete dove sono?”
“m-ma aveva detto che te ne aveva parlato” balbetta Valentina, la guardo confusa
“parlarmi di cosa?”
“tu non sai nulla?” sia io che mio fratello la guardiamo, scuoto la testa
“cosa devo sapere?” chiedo nervoso e con la paura che mi pervade il corpo
“Joe, Debora ha deciso di partire e tornare in Italia, è all'aeroporto per il volo” partita? Non può farlo
“cazzo no!” urlo correndo fuori dal ristorante, mi fiondo in macchina e accelero immediatamente, vado più veloce che posso e in qualche minuto mi ritrovo all'aeroporto, la cerco in mezzo a tutta quella confusione, sposto la gente con violenza, non ho tempo da perdere.
Ho paura che sia già partita, non posso averla persa, no, se parte arriverà al punto di non voler più tornare indietro, la devo fermare.
I miei occhi scorrono velocemente tutti gli angoli dell'edificio sino ad arrivare ad una fila di sedie, una ragazza sta leggendo una rivista e accanto a lei c'è un bambino, eccoli, vedo che si alzano, corro da loro
“Debora!!” urlo, lei si gira, mi guarda mentre mi avvicino “non fare cazzate, non andartene, resta”
“Joe cosa ci fai qui?”
“sono qui per fermarti, non puoi andartene, soprattutto con mio figlio”
“senti ho bisogno di cambiare, non ti porto via Cameron, potrei vederlo quando vuoi, ma io non posso stare qui” detto questo fa per andarsene
“sappi che se tu sali su quell'aereo lo faccio anche io” si ferma
“Joseph smettila, vai avanti con la tua vita”
“ma cazzo, lo capisci che io ti amo sì o no?” urlo attirando l'attenzione dei presenti, lei si volta a guardarmi, ha gli occhi pieni di lacrime, Cam osserva tutta la scena in braccio alla madre, mi avvicino a loro due, metto una mano sulla spalla di Debora
“ti prego Joe, non posso..” la interrompo
“sì che puoi, so che mi ami, me lo hai detto tu stessa e io sono cambiato, sono cresciuto, non posso andare avanti senza di te, di voi, siete la mia vita, siete tutto, non mi importa della musica, se significa perdere voi sono disposto a rinunciarci”
“ed è proprio questo che non voglio, la musica è il tuo sogno” abbassa lo sguardo, le alzo il viso
“Debora, voi siete il mio sogno e siete più importanti di tutto, non posso rinunciare a voi, voglio vivere ogni giorno con voi, voglio cresce questo bambino con te, voglio essere un buon padre ma soprattutto voglio amarti come meriti di essere amata, ti amo e non posso fare a meno di te” dico guardandola negli occhi, fa un piccolo sorriso, resta in silenzio, ma leggo nei suoi occhi mille pensieri
“ti amo brutto idiota” dice avvicinando le labbra alle mie, la prendo stretta tra le mie braccia e la bacio per poi abbracciarla insieme a mio figlio, nostro figlio, da oggi le cose cambiano.