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Autore: Gizem_    27/10/2011    4 recensioni
[Alice Human Sacrifice]
Il sogno si scrocchiò le dita, pensieroso. “Ho ancora tutti e quattro gli inviti”, pensò.
“Il nostro mondo sta cadendo a pezzi, e abbiamo bisogno di una nuova Alice che lo faccia risplendere della sua vecchia grandezza.”
Prese in mano uno dei quattro inviti e se lo rigirò tra le mani.
“Non voglio sparire. Nessuno nel Paese delle Meraviglie lo vuole”.
[...]
“Buona fortuna, Alice”

“Non ci deludere."
Genere: Drammatico, Horror, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaito Shion, Len Kagamine, Meiko Sakine, Miku Hatsune, Rin Kagamine
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Capitolo 5
* La Terza Alice *

 


La Regina, una ragazza dai lunghi capelli verdi, era seduta sul trono con aria annoiata. Quando il Sogno entrò nella sala, la Regina parve scossa da un fremito, e gli chiese:
“ Che notizie porti?”
Il sogno si inchinò, e con la testa ancora bassa disse:
“Mia Regina, i primi due inviti sono stati un fallimento.”
La Regina sbatté forte un pugno sul trono.
“Quali dei quattro abbiamo perso?”, ringhiò.
Il Sogno si rialzò, e rispose:
“Picche e Quadri, mia signora”.
La Regina si mosse appena.
“Conseguenze?”, chiese.
Il Sogno sorrise.
“La strage del bosco è stata opera della Prima Alice, mia signora. La seconda Alice non era stabile. Si è sparato in mezzo agli occhi.”
La Regina fece un cenno con la testa, per niente turbata dall’avvenimento. Il Sogno incrociò gli occhi verdi e profondi della Regina: era bellissima.
“Mia Signora …”
Continuò.
“… credo che la prossima Alice debba essere lei.”
La Regina lo guardò per molto tempo. Il sogno non fu in grado di capire cosa pensasse.
“Sembra che io sia l’unica capace di questo compito, no?”
Ammise a sé stessa. Poi riprese.
“Sì. Lo penso anche io. Dammi l’invito.”
Il Sogno le sorrise, poi gettò in aria l’Asso di Fiori, che finì dritto tra le dita sottili della Regina.
Lei si alzò dal seggio, e attese. Ad un tratto parve scossa da un gemito di dolore. Urlò, impazzita. Urlò come il Sogno non aveva mai sentito urlare: erano ringhi di pura agonia.
“Mia Signora! Cosa succede?!”
Lei non rispose, ma continuò ad urlare ed a contorcersi a terra.
All’improvviso i suoi occhi verdi si rigirarono nelle orbite, e divennero neri. Sangue rosso cremisi le colò dai bulbi come lacrime, andando a macchiare la veste e i capelli.
“MIA SIGNORA!” Urlò il Sogno, senza sapere cosa fare.
La Regina urlò, e urlò ancora. Il sangue le colava dagli occhi a fiotti. Poi le urla si fecero più forti, e la pelle le si fece grigiastra.
Il Sogno non era capace di parlare, tanto la visione era orribile. Ora la regina era solo un corpo marcio coperto di sangue, i capelli verdi arruffati le si avvinghiavano sul busto. La pelle le si coprì di croste, e un simbolo di Fiori le comparve bruciante sul dorso della mano. Sembrava morta, ma respirava. Respirava ed urlava, con la faccia coperta di sangue. La corona che portava in testa risplendeva d’oro.  
Il Sogno la prese in braccio, e la poggiò sul trono. Appena seduta, il dolore cessò. La Regina si azzittì, e cadde come in trance. Dapprima bellissima, ora aveva il corpo putrefatto e gli occhi insanguinati e marci.
Il Sogno la guardò, senza proferire parola. Ad un tratto riprese ad urlare:
“TOGLILO DALLA MIA TESTA! FALLO ANDARE VIA!”
“… cosa succede, mia signora?”
“FALLO SMETTERE! FAGLI SMETTERE DI CANTARE!”
“… nessuno sta cantando, mia Signora”
“E’ NELLA MIA TESTA! UCCIDILO!”
“Chi è?”
La Regina lo guardò, folle e sadica.
Poi, senza nessuna aspettativa, cominciò a cantare con una voce agghiacciante.

“La Terza Alice era una figlia del Trifoglio
aveva un bel corpo lì, dentro Wonderland.
Ma per molti lei era una delusione:
da quella delusione lei creò un forte regno.”                                                           

Si strinse la testa, e riprese ad urlare. La sua carne continuava a marcire, e si stava coprendo di croste.

“Quell’Alice era la Regina
posseduta da sogni perversi
ora mostra solo carne putrefatta
comanda il suo reame dalla sommità”

Il Sogno non sapeva cosa fare. La sua Regina smise di urlare, si rimise seduta e abbassò la testa. La corona scintillava luminosa.
“Mia Signora, cercherò un’altra Alice”.
La Regina annuì, e riprese a piangere.
“Abbiamo ancora un invito, mia Signora.”
Lei annuì ancora.
Il Sogno le si avvicinò, risoluto:
“Sceglierò dei bambini, mia Signora. Sono facilmente condizionabili”.
Girò le spalle e se ne andò, lasciando la Regina seduta sul trono, immersa nel sangue, ma viva.
La sua carne era quasi nera, coperta di ematomi e di croste, alcuni pezzi di pelle penzolanti lasciavano vedere il muscolo vivo sotto di essa.
 
Se si fosse alzata dal trono, il dolore l’avrebbe uccisa.
Doveva stare seduta, viva e sofferente.

  Condannata
 

                                                                                                                                                                                            
                                                                                                                                                                                                                                                        
 
 
 
“Lei avrà la sua vendetta”, ringhiò il Sogno.
 

Gizem's space
Eccomi qui, apparte le immagini sfalzate alla fine credo vada tutto bene.
Ringrazio tutti quelli che mi hanno recensito, siete davvero troppo gentili.

  
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