L’uomo
stava chiudendo la porta alle sue spalle, riporre il soprabito, e
sprofondare
nella sua adorata poltrona per leggere l’ultimo libro
comprato a Noctur Alley.
Non
riuscì in una delle sue imprese.
-Oh
Cielo, oh Merlino, oh… Guarda!-
La
porta si spalancò ed una LilyRose euforica, senza scarpe e
con degli orrendi
calzini fucsia, profanò per la seconda volta in un solo
giorno gli alloggi
privati dello stanco professore.
-Di
grazia, Jenson, cosa…-
Non
finì la frase, venendo travolto dalla ragazza che, sempre
urlando dalla gioia,
le fiondò le braccia al collo.
Non
era abituato a quelle dimostrazioni di… Affetto? No, pazzia.
Staccata
dall’uomo, la ragazza gli mostrò una confezione
babbana di qualcosa che Severus
non riconobbe ed un soprammobile, ugualmente babbano, dalla forma
strana.
-Guarda!-
Gli occhi della ragazza erano accesi di una luce bellissima, viva,
felice. –Mia
madre mi ha finalmente mandato il mio regalo di compleanno e, guarda,
è la
seconda stagione in dvd del “Doctor Who” e, oh
Merlino, guarda… La sveglia da
cucina a forma di Dalek!-
Severus
non capiva niente, non aveva neppure la forza di fare domande che,
già sapeva,
avrebbero trovato risposte altrettanto sconvolgente e senza significato
per
lui.
Prese
in mano la scatoletta che la figlia aveva chiamato
“dvd” e la osservò
sconcertato, notando l’uomo nella foto. Non poteva
essere…
Si
riscosse con un brivido quando una frase metallica invase il suo studio
esclamando “sterminare!” e si ritrovò di
nuovo la figlia davanti che le
mostrava il soprammobile babbano.
-Non
è adorabile? Ho sempre sognato di averne uno…
Sono tre anni che lo chiedo come
regalo!-
Sempre
col sottofondo “Sterminare!” il povero professore
fissò di nuovo l’immagine
sulla copertina.
-Conosci
le serie televisive babbane?- Domanda una LilyRose già
pronta a passare
capodanno sul divano guardando il suo regalo su una tv babbana.
-No-
rispose risoluto Severus, sconvolto per quella novità- solo
che quest’uomo mi
ricorda una persona…-
-Oh
Cielo davvero?! Me lo puoi presentare? Davvero assomiglia a lui?-
Severus
non si lasciò sfuggire la nota romantica e desiderosa della
giovane ragazza
dagli ormoni in subbuglio. Le passò il cofanetto,
guardandola negli occhi.
-Si,
è a Azkaban, a dare e ricevere bacini dai Dissennatori. Non
credo che sarei
felice di vederlo accanto a te.- Si sentì bene a quelle
parole, a difendere
ingenuamente la sua creatura – Aspetta…
Compleanno?-
Harry,
Ron e Hermione finivano di scartare felici i loro regali di Natale.
Avevano
passato il la festa ad abbuffarsi delle squisitezze di casa Weasley e,
adesso,
aspettavano l’arrivo degli ultimi ospiti. Remus e la sua
“quasi-ufficiale”
fidanzata insieme al padrino di Harry: Sirius Black.
Negli
ultimi tempi i loro rapporti si erano ancor più rinforzati.
Nell’ultimo
scontro con Voldemort, solo pochi mesi prima, Harry aveva rischiato di
perdere
la persona che più riteneva vicina ad un padre. Nessun
presente all’accaduto era
riuscito a dare una spiegazione logica agli eventi: Sirius combatteva
contro
sua cugina, la folle Bellatrix, vicino al Velo quando
quest’ultima ha lanciato
la maledizione senza perdono. Sirius aveva vacillato, prossimo a finire
dentro
quell’oblio, quando un'altra maledizione l’ha
colpito di lato, sfigurandogli l’intero
braccio destro come la lama di una spada ma, nello stesso tempo,
salvandolo dall’inevitabile
caduta.
Nessuno
sapeva dire con certezza da dove partì la fattura ne chi
l’abbia scagliata. Fatto
sta che Sirius era di nuovo con loro, con lui, e Harry non poteva non
essere
più felice.
-Hermione,
puoi passarmi i compiti di Difesa contro le Arti Oscure?- chiese un Ron
con la
bocca sporca di cioccolata e, nella mano, una cioccorana –
Non capisco niente
di ciò che il professor McQuinn ci ha spiegato…-
-Oh
Ron, quando ti deciderai a studiare seriamente qualcosa?! Pensa a cosa
potrebbe
succederci, anzi succederti, se un giorno non sarai pronto a difenderti
dai
Mangiamorte? Sei solo un idiota, un…-
Harry
scoppiò a ridere ma, nello stesso momento, una Ginny dallo
sguardo preoccupato
ed incredulo irruppe nella stanza.
-Ragazzi,
è successa una cosa tremenda…-
Proferì
con voce stanca la rossa, mostrando la copertina de “La
Gazzetta del Profeta”
ai suoi amici.
In
prima pagina spiccava il faccione paffuto del loro ultimo professore di
Difesa
contro le Arti Oscure, Mc Quinn, mentre sorrideva
all’obbiettivo con dietro le
coste Irlandesi. Hermione strappò quasi con forza la pagina
dalle mani dell’amica,
sgranando gli occhi mano a mano che le frasi prendevano voce.
-Oh
Merlino, hanno…-
-Si
– Si intromise una voce maschile alla porta – Lo
hanno trovato nella tarda
mattinata gli Auron, vicino alla locanda del fratello di Silente. Sulla
testa aveva
dei tagli che formavano la parola “traditore”.
Credo sia stata la mia adorabile
cugina, è tipico di lei.-
Detto
questo Sirius Black entrò nella stanza, chiudendosi la porta
alle spalle.
-Oh
Severus, che piacevole sorpresa vederti nelle vacanze natalizie nel mio
ufficio. Dimmi, porti notizie di Voldemort?-
L’anziano
mago, intendo a coccolare Fanny la fenice, non si scompose vedo
irrompere nei
propri alloggi l’arcigno professore con un ghigno trionfante
negli occhi.
Sapeva il motivo della sua visita, lo sapeva dalla mattina stessa che,
entro
mezzanotte, quell’uomo sarebbe tornato alla carica,
più testardo che mai.
E
così infatti fù.
Il
professor Snape posò con mala grazia il giornale sulla
grande cattedra del
preside con, accanto, una pergamena rilegata e già firmata
da lui stesso.
Mancava
soltanto una firma.
Una
firma che il preside non era ancora deciso a concedere.
-Mio
caro ragazzo, dimmi… Come stanno andando le cose con tua
figlia? Oh, che
graziosa fanciulla…-
-Basta
con queste scempiaggini Albus!- Quasi urlò l’uomo,
tanto erano profondi i
sentimenti che provava in quel momento.
Il
Preside prese tempo, riponendo Fanny vicino al suo nido e carezzandola
amorevolmente. Prima di andarsi a sedere alla cattedra fece comparire
la teiera
e due tazze che prontamente riempì. Immerse lo spicchio del
limone nel liquidi
caldo, due cucchiai di zucchero, e bevve lentamente e con gusto.
-Niente
limone, vero Severus?-
Non
ne poteva più, voleva ucciderlo, voleva prenderlo per la
lunga barba e fargli
battere così forte e così tante volte la faccia
su quella pergamena da farlo
firmare col sangue.
Silente
doveva aver capito i suoi pensieri perché, con lentezza e
grazia, prese la
pergamena e gli lanciò uno sguardo sconvolto.
-Severus…
Dopo tutto questo tempo…?-
-Sempre.-
Rispose il professore di pozioni, tirando fuori una piuma
dall’interno della
veste per permettere al preside di firmare la sua richiesta per la
cattedra di
Difesa Contro le Arti Oscure.
-Quindi
al rientro della scuola rimarremo senza professore?-
-Hermione,
santo Merlino! Ti preoccupi di una cosa del genere?! Goditi le vacanze!-
-Ron,
sei un idiota. Abbiamo bisogno di difenderci, di imparare, non credo
sia saggio
rimane con le mani in mano quando…-
-Silente
ha già trovato un valido sostituto; o almeno così
lo definisce.-
Harry
ringraziò mentalmente Remus per la sua intromissione. Ron e
Hermione, i suoi
migliori amici, stavano litigando più del solito. Non era
divertente,
soprattutto se convivevi con loro dalla mattina alla sera, ma Harry era
felice
di vedere i sorrisetti che, pace fatta, comparivano sul volto dei
propri amici.
-Remus
ha ragione, Silente ha provveduto. C’erano diverse richieste
di assunzione
quest’anno per quella materia, ne avrà tenuta una
scorta.- Sirius si dondolò
sulle gambe posteriori della sedia ed a Harry ricordì molto
il ricordo che vide
nel pensatoio di Snape.
Snape…
-Non
è lui, vero?- Si trovò a dire, senza pensarci due
volte – Silente non
permetterebbe mai a LUI di insegnare quella materia, vero?-
-Harry,
il professor Snape…-
-Ah,
zitto Lunastorta! – Si intromise di nuovo Sirius, sul volto
un ghigno
divertito. Harry pensò che, se avesse tirato fuori la
lingua, non sarebbe stato
molto diverso dalla sua forma di animagus. –Moccious tenta da
quindici anni di
prendersi quella cattedra. Forse… Forse sarebbe il caso che
accettasse no?
Cioè, uno in meno…-
-Sirius!
– Sbottò Hermione – Silente si fida di
lui, non puoi…-
-Ha
ragione – Continuò Harry, animato da una nuova
speranza –Tutti quelli che
prendono quella cattedra muoiono – Un improvviso colpetto di
tosse fece voltare
il Ragazzo Sopravvissuno – Scusa Remus, quasi tutti muoiono
in quella classe. E
poi.. Oh Hermione non guardarmi così! Sai che mi odia a
morte, sai che è un
Mangiamorte, si lo è sempre non provare a negarlo! Ci ha
mostrato il Marchio,
ricordi? Due anni fa… E chi ci assicura che stia veramente
dalla parte di
Silente? Chi…-
Un
plop fece zittire Potter, con somma
felicità di Remus, mentre un Hermione stava per ribattere le
parole dell’amico.
Nella
stanza calò il silenzio.
La
porta si spalancò e, sulla soglia, immobile, c’era
la loro nuova compagna di
casa.
Sgranò
gli occhi color ebano quando questi incontrarono la figura del padrino
di
Harry.
Ron
sussurrò un “miseriaccia”.
Fu
Hermione ha prendere la situazione sotto mano.
-Lily,
ti possiamo spiegare… Non è come pensi, come
dicono i giornali, lui…-
-Sirius
Black?- Domandò la giovane, lasciando cadere il baule a
terra –Sei davvero tu?-
Hermione
era nel panico, così come i suoi amici.
Come
spiegare che il ricercatissimo omicida Sirius Black altri non era che
il
padrino di Harry, l’uomo che fu imprigionato ingiustamente?
Ma
per fortuna, o sorpresa, di Hermione nessuno dovette dare risposta a
quei
quesiti perché, come poterono notare con la bocca spalancata
dallo stupore,
LilyRose corse dall’animagus, buttandogli le braccia al
colloe sprofondando il
volto nell’incavo del suo collo.
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Allora…
Eccomi
di nuovo qui! Non sono
sparita, ne avevo il blocco dello scrittore.
Peggio.
Non
ho la connessione internet e devo
scroccare di qua e di la.
Prima
che qualcuno parta per ricerche
impossibili, spiego il primo paragrafo di questo capitolo:
Severus
rimane sconcertato vedendo la
copertina del dvd perché l’attore che interpreta
il decimo Dottore ha avuto
anche la parte di Barty Cr. Junior. Mi è piaciuta
l’idea di creare un attimo di
panico in lui. Qui di seguito metto il link sul famoso Dalek,
anch’esso nella
serie del Doctor Who.
Detto
ciò, spero che abbiate gradito
il capitolo e la mia mente folle nella frase fra il preside ed il
professore. I
commenti sono sempre graditi, quindi fatevi sotto.
Grazie
per la lettura, alla prossima!