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Autore: Littledreamerz    28/10/2011    5 recensioni
Ciao :3 E' la mia prima FF, quindi siate clementi (?) Mi scuso in anticipo se esiste già, non era mia intenzione rubarla. Ad ogni modo, amo con tutto il mio cuore questi cinque ragazzi e spero che questa FF gli renda giustizia (?) So...let this FF begin :)
P.S. Potete seguirmi su twitter: @littledreamerz
Grazie per l'attenzione!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutto ciò che ricordo di ieri sono state sei braccia che mi hanno preso, raccolto con la forza. Quelle di Ashley, Niall e Liam. E poi le lacrime, il dolore, il senso di vuoto che ancora mi perseguitano. Sono qui, messa su un fianco, nel mio letto, a stringere il cuscino, bagnato dalle lacrime. Non voglio uscire da qui, non voglio vedere nessuno. Sono sveglia da un po’, ormai. Non so che ore sono, non lo voglio sapere. Poi bussano alla porta. Non dico nulla, non ho la forza di parlare. Ma qualcuno entra lo stesso. E’ mio fratello. Si siede adagio sul mio letto. Mi guarda per un po’,dispiaciuto, per poi sospirare. ‘Summer.’ Fa, carezzandomi i capelli. Non dico nulla. Quando qualcuno mi compatisce in questo modo, la mia tristezza aumenta anche di più. ‘Ti prego, non fare così’ sussurra, dispiaciuto. ‘Come dovrei comportarmi, eh Liam?’ dico flebilmente, con la voce rotta dai singhiozzi. Lui sospira. ‘Tranquilla, Summer.’ Sussurra. ‘Ma tornerà. E’ inutile disperarsi in questo modo’. ‘Ma Liam, tu non capisci’. Ribatto. ‘Non sai cosa significa vedere la persona che ami andarsene via, con quello sguardo, con gli occhi pieni di odio’. ‘Summer, esageri’ ribatte lui. Esagero? Mi metto seduta. ‘Io esagero? Esagero, Liam? Ti sei bevuto il cervello?’ esclamo, infervorata. ‘Non sai davvero cosa significa. Probabilmente non sai nemmeno cosa significa amare una persona talmente tanto, da sentirsi incompleta, vuota, quando capisci che se ne è andato e probabilmente non tornerà.’. Una lacrima mi riga il viso. Lui non sa cosa dire. Si alza, gira i tacchi ed esce dalla stanza. Tutto ciò mi fa arrabbiare e mi intristisce ancora di più. Nessuno può capire una cosa del genere, fin quando non l’ha provata sulla propria pelle. Mi butto di nuovo sul letto, con la testa sul cuscino. Le lacrime continuano a scorrere. Rimango così per un bel po’ di tempo. Tutto ciò che voglio sono le braccia di Harry che mi avvolgono il corpo, le sue labbra sulle mie, sentire il suo profumo. Accarezzare i suoi capelli, vedere un suo sorriso. Ma più di tutti, sentire ‘Ti amo’, con la sua voce, il suo adorabile accento inglese. Lo stomaco sembra urlare, il mio cuore va troppo veloce. Il mal di testa aumenta, gli occhi non smettono di gonfiarsi e arrossarsi. Voglio solamente lui, la mia cura. Il tempo passa inesorabilmente. Ignoro le voci di mio fratello ed Ashley e vieto loro di entrare in camera. Non voglio vedere nessun altro dopo la discussione con mio fratello. Fa solo più male. Non voglio pensare che lui non ci sia più nella mia vita. E’ inimmaginabile. Ma la sua camera è qui. Ci sono ancora le sue cose, probabilmente. Mi metto nuovamente seduta mangiandomi un’unghia. E se andassi in camera sua? Farebbe solo più male. Ma ho bisogno di lui. Mi alzo lentamente dal letto. Non mi guardo allo specchio, sono in uno stato pietoso. Apro lentamente la porta, cercando di non farmi sentire. Mi guardo intorno. Non c’è nessuno. Guardo la porta di camera sua. E’ semiaperta. La scruto, resto per qualche secondo così, immobile. Poi mi avvio lentamente. Metto una mano sulla maniglia ed esito, per poi farmi forza. Camera sua è immacolata. Apro l’armadio, ma non c’è traccia di lui. Solo il suo profumo arieggia nella stanza. Poi mi rendo davvero conto che le sue cose non ci sono. E lì mi crolla il mondo addosso. Mi accascio sul pavimento. Se le sue cose non ci sono, se ne è andato. Davvero. Per sempre. Il dolore mi pervade il petto. Porto le ginocchia al torace, le circondo con le braccia, come per ripararmi, ma è troppo tardi. Le lacrime continuano a scendere giù, come se non avessi pianto abbastanza. Improvvisamente il citofono suona e il mio cuore ha un tuffo violento, fin troppo. E se fosse lui? Se fosse tornato? Alzo la testa e rimango ad ascoltare, asciugandomi gli occhi. Il mio cuore va a mille mentre aspetto. Poi sento una voce maschile, ma non è quella di Harry. ‘Summer!’ mio fratello mi chiama dal piano di sotto. Cosa faccio? Devo scendere per forza, a questo punto. Mi asciugo gli occhi nuovamente, per poi sistemarmi i capelli con le dita. Tanto non mi interessa. Esco dalla camera, inspirando ancora una volta, per sentire il suo profumo. Chiudo la porta delicatamente, poi scendo giù le scale lentamente. Trovo Liam in sala e poi… ‘Niall’ dico. ‘Ciao Summer’ fa lui, con aria preoccupata. Mio fratello ci guarda, per poi dire ‘Vi lascio un attimo soli’. Poi se ne va. Stiamo un attimo in silenzio. ‘Ehm…Siediti pure’ dico, indicando il divano. ‘No, volevo solamente chiederti se ti va di fare un giro’. Lo guardo sorpresa. ‘Cioè, capisco come ti senti e può sembrare inopportuno, ma devi cambiare aria, a mio parere’. Lo guardo di nuovo. Non so perché lo stia facendo. Ma ha comunque ragione, anche se la mia voglia di uscire di casa è probabilmente meno di zero. Lui mi guarda, aspettando una risposta. Sospiro. ‘Lasciamo sistemare un pochino’ dico. ‘Certo’ fa lui con un sorriso. Vado al piano di sopra e mi infilo un paio di jeans, una maglietta e le mie converse. Mi sistemo i capelli (osceni) e mi trucco un po’ (molto) per cancellare le occhiaie. Quando sono pronta, torno giù. ‘Eccoti. Andiamo?’ mi chiede. Annuisco. Sinceramente, non ho voglia di uscire. Ma lui è stato troppo gentile a venire a casa e non potevo certo dirgli di no. Scesi giù, cominciamo a camminare. ‘Come stai?’ mi chiede, dispiaciuto. Odio questa domanda adesso. Sto male, ecco come sto. ‘Male’ sussurro. Lui non dice nulla. ‘Continuo a combinare disastri. Ho ferito Louis e ora Harry non so dove sia.’. Sto per ricominciare a piangere, ma mi trattengo. ‘E’ sempre colpa mia. Non so se Harry tornerà o meno.’. Solo a pronunciare quelle parole, il dolore aumenta. ‘Tornerà, vedrai’. Mi rassicura, lui. Non so se lo farà o meno, ma parole del genere confortano, danno una speranza in più. ‘E’ mai andato via così, improvvisamente?’ chiedo. ‘No, in effetti. Ma se l’ha fatto, un motivo ci sarà’. Sto in silenzio. Lo spero. ‘Ma sono certo di una cosa, Summer.’. Lo guardo interrogativo. ‘Sediamoci’ fa lui, indicando una panchina vuota. Ci sediamo e io lo guardo, aspettando che dica qualcosa. ‘Harry è sempre stato un ragazzo impulsivo. Quello che gli passa per la testa, lui lo fa, indipendentemente dalla conseguenze.’. Annuisco, lo ascolto con attenzione, cercando di capire dove voglia arrivare. ‘E’ stato anche con una marea di ragazze. Qui a Londra lo venerano. Ovunque tu vada con lui, tutti ti guardano, sei al centro dell’attenzione.’. Abbasso la testa. Me ne sono accorta, in effetti. ‘Ma non l’ho mai visto guardare una ragazza come guarda te’. A quelle parole, ho un tuffo al cuore. ‘E’ capitato che ci abbia parlato di te, e ti assicuro che gli brillavano gli occhi.’. Sorrido, per poi sentire nuovamente le lacrime. ‘Il punto è che lui ci tiene davvero a te, e sono sicuro che non ti lascerebbe mai, Summer’. Conclude. Quelle parole mi consolano. Asciugo gli occhi. ‘L’hai sentito?’ chiedo, speranzosa. ‘Ci ho provato, anche per spiegargli e scusarmi con lui su quello che ho fatto ieri, sai, l’abbraccio’. Annuisco. ‘Ma nulla. Ha il telefono staccato.’. Abbasso la testa. ‘Tranquilla, però. Come ti ho detto, tornerà.’. Mi abbraccia di nuovo, mentre io appoggio la testa al suo petto. Ma tutto ciò mi ricorda ieri, il viso di Harry corrucciato. Mi stacco istintivamente da lui. ‘Scusa’ faccio. ‘No, scusami tu. Hai ragione’. Rimango in silenzio. Stiamo per un po’ su quella panchina, a parlare. Lui ride spesso, la sua risata è contagiosa e ciò mi solleva notevolmente il morale. E’ davvero piacevole stare con lui. ‘Vuoi che ti accompagno a casa?’ mi chiede, poi. Annuisco e ci avviamo. ‘Spero di averti sollevato il morale’ mi dice con un sorriso, sotto casa. Annuisco. ‘Decisamente’ aggiungo, con un sorriso. ‘Bene. Stasera chiamo gli altri e chiedo notizie su Harry’. Annuisco. ‘Grazie, Niall. Sei una bellissima persona’. ‘Figurati, Summer. E’ dovere, tra amici.’. Sorrido. ‘Ciao. Passa una buona serata’. Mi dice. ‘Anche tu’. Lui mi concede un sorriso, per poi voltarsi e andare via, con le mani in tasca. Questo ragazzo è decisamente un tesoro, mi ha fatto dimenticare tutto per un bel po’. Mi ha davvero sorpreso il suo comportamento e mi ha rassicurato molto. E’ come una specie di medicina, che cura le ferite, le bruciature. Chissà. Che sia la medicina giusta per me?

 

 

NOTA :3 Ok, inanzitutto scusatemi per la bruttezza (?) di questo capitolo, ma è un po' di passaggio e non ho potuto fare altrimenti. Summer è naturalmente disperata senza Harry, ma Niall sembra un ragazzo dolce, disposto a rassicurarla e ad aiutarla in questo momento difficile. Cosa succederà? Ed Harry? Tornerà? Stay tuned! :D Grazie infinite per aver letto :3 Bacioni a tutti *OOOO*








 

  
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