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Autore: SpitFireScar    28/10/2011    1 recensioni
"Il calcio è uno degli sport più seguiti al mondo, forse il più seguito, nella città di Nuova Luxor, precisamente nell’istituto superiore Sanctuary, il calcio è e diventerà uno degli stimoli maggiori per dei ragazzi."
Riusciranno a salvare il club della scuola?
Genere: Comico, Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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calcio 11

PARTE LA SFIDA


Lo spogliatoio era in fermento per la notizia che Ikki e Shun avevano riportato, erano presenti i Bronzini, Aiolia e Desu e la discussione era divisa da vari punti di vista.
-Cosa vi aspettavate da quel matto di Kanon.- Pronunciò Seiya sicuro di aver detto la cosa giusta.
-Seiya non permetterti di chiamarlo così!- Lo richiamò Aiolia infastidito dal tono si superiorità.
-Sei troppo buono amico, quello merita di peggio e senza dubbio faremo meglio.-
-Ascolta ragazzino se spari un’altra cazzata del genere ti spacco la faccia.- Intervenne Desu ormai esausto di sentirlo criticare chiunque.
La porta dello spogliatoio venne spalancata rumorosamente facendoli zittire, Marin con passo imperioso entrò all’interno, posizionandosi fra le due fazioni, Shun che era in mutande corse nelle docce per nascondersi e lei posò lo sguardo severo su ogni persona presente nel suo campo visivo.
-Smettetela sembrate dei ragazzini! Seiya non ti permettere di parlare così degli altri, soprattutto se non conosci i fatti e Desu abbassa i toni non sei a casa tua.-
Con voce autoritaria la ragazza fece terminare la discussione.
-Muovetevi ad andare in campo.- disse prima di uscire dallo spogliatoio e lasciandoli intimoriti.


I bronzini dopo la discussione seguirono il consiglio della rossa, mentre Desu e Aiolia rimasero all’interno ripensando gli ultimi eventi accaduti alla squadra, dalla perdita di due compagni e la disgregazione del gruppo.
-Ragazzi ma che succede?- Una voce sorprese i due.
-Milo?- Esclamò il primo.
-MILO!- Seguì il secondo.
-Si è il mio nome, ma cosa sono quei musi lunghi?- domandò.
-Stavamo ripensando a quello che è successo a Kanon e di certo agli altri non va meglio.-
-Aiolia ho saputo….- Mormorò.
-Tu che ci fai qui?- Domandò il castano.
-Io…. Bhe… Ripensavo di tornare a giocare, ma con una squadra così non so se mi va….-
-Non ci provare, cambiati e vedrai che non mi batterai più.- Affermò Desu convinto.
-Ok… Aiolia non pensi che dovresti andare a trovare una ragazza.-
-Dici?-
-Dico…. Dico!- Affermò sicuro.
Il ragazzo corse fuori dallo spogliatoio, Desu sorrise e seguì la via del campo da gioco.
-Sono tornato.- Fu il sussurrò prima di iniziare a cambiarsi.


-Complimenti, so quello che hai fatto tra quei due, hai dimostrato fermezza prima che la squadra si spacchi e sono fiero di averti come assistente.- Affermò il vecchio allenatore facendo arrossire la ragazza per tutti i complimenti.
Dokho si diresse verso il campo dove era presente metà squadra a scaldarsi e con voce allegra iniziò ad elencare il programma dell’allenamento.
-Marin!- La ragazza si girò trovandosi davanti Aiolia.
-Dimmi.-
-Sei stata bravissima, io ci ho provato a calmarli ma…-
-Non scusarti non è tuo il compito gestire il club.-
-Senti Marin vorrei chiederti una cosa…-
-Certo dimmi.-
-Bhe…volevo… volevo chiederti…- Faticava a dire la frase per l’imbarazzo.
-Allora?- La ragazza non capiva cosa voleva.
-…Ti andrebbe se usciamo insieme una volta?- Domandò rosso in volto e spiazzandola completamente.


Quando furono sul campo da gioco, tutti diedero il ben tornato a Milo, tutti escluso Seiya, ciò che non sorprese il rientrante giocatore era il sorriso a trentadue denti dell’amico e il rossore sulle guancie della rossa.
-Bene ragazzi  ora  iniziamo l’allenamento dieci giri di campo.-
I ragazzi corsero sotto lo sguardo attento di June che contava i giri, anche se guardava più attentamente una lunga chioma d’orata, mentre gli altri preparavano gli attrezzi e Dokho guardava attentamente la sua squadra.
Finito la corsa il mister richiamò intorno a sé il gruppo.
-Ragazzi fate qualche esercizio per rilassare i muscoli, poi tutti con la palla e Milo tu dopo vieni da me .-

-Fatto, adesso mister?- Chiese il ragazzo dopo che ebbe terminato lo stretching.
-Adesso tu andrai insieme a Shaina, ti farà fare degli esercizi con addosso carichi da cinque kili, ti servono per recuperare il tempo perso e adesso andate.-
Milo guardò sbigottito l’allenatore ma obbedì in silenzio, raggiunse il punto dove si trovava la ragazza e ne rimase sbalordito.
Indossava una canotta aderente abbastanza scollata, shorts neri e scarpini da calcio.
Era di spalle che borbottava e non si era accorta della sua presenza.
-Ehi scricciolo!-
-Eccoti muoviti, prendi questi, legateli ai polsi e alle caviglie- disse porgendogli i pesi.
Con mano svelta la prese tirandosela a se e sussurrò.
-Perché sei così fredda mi pareva che oggi ti piaceva stare con me .-
-Smettila ora ti devi allenare.-
-Ok!- Ammise arreso dalla inamovibilità della ragazza.
Passò mezz’ora a fare esercizi che lo sfinirono, non ricordava che la ragazza fosse così dura e si pentì di non essersi tenuto allenato.
-Tieni.- La ragazza gli porse una bottiglietta d’acqua che accettò volentieri ormai senza fiato.


-Ragazzi è ora di riprovare con gli schemi, Hyoga il tuo posto lo prende Milo, Ikki tu rimani terzino sinistro e ora iniziate.-
Le azioni erano veloci, schematiche e rigide, Dokho li faceva rifare perché non era soddisfatto, sapeva che non potevano giocare così, serviva più fantasia e li gli venne l’intuizione.
-MILO! QUANDO PRENDI LA PALLA HAI QUINDICI SECONDI PER FARE QUELLO CHE VUOI E POI PASSA!- Urlò al ragazzo.
Tutti rimasero stupiti, di certo non era dal mister dare così libertà e l’unico a esserne soddisfatto fu Milo.
Shaka passò la palla a Milo, l’allenatore da quel momento iniziò a contare, il ragazzo partì veloce, saltò Seiya con un paso doble e….
-QUINDICI!- urlò l’allenatore.
Milo si fermò a trenta metri dalla porta, con uno sguardo veloce fece partire il cross, era teso e radente .
Camus guardò il pallone, capì subito che era suo, con freddezza glaciale colpì la palla di testa e la piazzò al filo del palo spiazzando Shiryu.
Lo schema lo riprovarono molte volte, Milo riuscì a far segnare tre volte Camus, due volte Aiolia, con molta fortuna, una volta Shura e anche Shaka.
L’allenamento terminò, il vecchio allenatore guardava i ragazzi, avevano trovato un altro schema, grazie al rientrante giocatore e vedeva la soddisfazione negli occhi di tutti.
-Bravi, non vi trattengo perché siete stanchi…. Ma bravi non ho nient’altro da dire.-


Pochi alla volta tutti i componenti del club si avviarono verso le proprie abitazioni.
Milo uscì con Camus chiacchierando allegramente, il francese si posizionò sulla proprio moto, mentre l’altro  guardava attentamente una ragazza che conosceva bene, arrabbiarsi e urlare per aver perso l’autobus.
-Camus vai pure, mi sa che dovrò allungare il tragitto oggi.-
-Ok ciao e a domani.- Disse prima di partire.
Si avvicinò lentamente alla ragazza, non riusciva a non sorridere, gli piaceva molto, doveva ammetterlo, era poco femminile, ma aveva quei occhi che lo eccitavano da morire e adesso voleva vedere come si sarebbero sviluppata la situazione.
-Ehi scricciolo!- La chiamò a sorpresa
-Ciao…- Borbottò la giovane.
-Perso l’autobus?- Domandò conoscendo la risposta.
Un mugugno gli confermò la risposta.
-Dai ti do un passaggio.-
-Non ser…-
-Non voglio un rifiuto, sali e dimmi dove abiti.- Mentre diceva quella frase e gli porse un altro casco.
-Ok grazie… vivo nella traversa, tra la nona e la decima via del quartiere Sanctuary.-
-Davvero? Io abito alla nona via.- Ammise sorpreso.


Partirono sopra la Ducati Monster , la ragazza rimase paralizzata dalla velocità eccessiva e la guida fin troppo sicura del ragazzo.
-Milo…. Vai… Più….Lento!- Shaina cercò di avvertirlo inutilmente, si arrese, strinse più forte la vita e appoggiò la testa sulla grande schiena del ragazzo coperta dal giubbotto di pelle.
Non si accorse dell’arrivo, fu solo un tocco leggero che la fece risvegliare, con un saltello scese dalla moto e gli restituì il casco.
-Non serve tienilo ti servirà per la prossima volta.-
Rimase sorpresa dal sorriso dolce del ragazzo e che sparì immediatamente alla vista di una persona.
-Kanon!- Nominò il suo ex-compagno di squadra.
-Ciao Milo, Shaina, vi presento la mia ragazza Pandora.- La ragazza chiamata in causa fece un mezzo inchino.
-Allora è vero.-
-Esatto, giocò nei Poseidon finalisti l’anno scorso ai nazionali.- Affermò fiero.
-Capisco, non c’è niente che può farti tornare?-
-Niente… Anzi forse non vi è arrivata la lettere ma nei gironi siete contro di noi e non  vedo l’ora di battervi.-
Con queste parola il ragazzo se ne andò in compagnia della propria ragazza.
La smeraldina vedeva la rabbia percorrere Milo, cercò con una dolce carezza di consolarlo, ma fu inutile e spinse Milo a fargli un’altra promessa.
-Shaina sai che noi dobbiamo uscire insieme.-
Lei annuì non capendo a cosa si riferiva.
-Bene voglio che tu sappia questo, io ti inviterò a uscire solo se passeremo il girone e eliminando i Poseidon.-


Kanon entrò in casa, tenendo per mano Pandora, ma il tempo di accomodarsi in salotto e vide il gemello seduto sulla poltrona come se lo aspettasse.
-Saga .-
-Fratello.-
Il silenzio tra i due si fece pesante.
-Cosa vuoi, so che vuoi dirmi qualcosa.- Affermò infastidito.
-Voglio farti una proposta.-
-Non mi interessa.- Rispose Kanon seccato e avviandosi verso le scale per andare in camera.
-Strano le sfide ti piacciono di solito.- Provò a spingerlo su un punto sensibile.
-Eh va bene! Che vuoi?- Il ragazzo si girò con una strana luce negli occhi azzurri.
Pandora notava gli sguardi di fuoco che si lanciavano a vicenda e lei stessa rimase intimorita.
-Se noi vinciamo contro di voi, lasci la squadra e torni con noi.-
Il ragazzo sembrava pensarci.
-Ok ci sto!-
I due si strinsero la mano in segno d’accordo e Pandora guardava allibita i due gemelli.


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