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Autore: Rox e Mad    29/10/2011    1 recensioni
Quando qualcuno torna da un passato non particolarmente felice,
non è di certo una cosa buona...
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rimasi lì,a commiserarmi come un idiota tra le mie fottute lacrime.
Jeff aveva avuto bisogno di me,ma io non c’ero.
Ero troppo occupato,troppo felice per vedere che l’unica persona che amavo si bucava per colpa mia.
Solo colpa mia.
Non riuscivo a smettere di piangere,presto sarei morto affogato tra le mie lacrime. Sentivo un forte dolore al petto,all’altezza del cuore.
Il senso di colpa era diventato troppo forte da sopportare. Dovevo fare qualcosa,e subito,ma non riuscivo a muovermi.
Ero come paralizzato su quella cazzo di poltrona. I miei muscoli si rifiutavano di fare un qualsiasi gesto,sentivo che se mi fossi alzato le gambe non avrebbero retto e sarei crollato.
Io volevo solamente uscire da lì,solamente dimenticare tutta quella storia,tornare indietro.
Ma non potevo farlo,non potevo dimenticare.
Io lo amavo,lo amavo fin da bambino.
Lui era stato il mio unico amico,la mia unica confidenza per tutti quegli anni. E poi lui era il mio Isbell.
Non potevo immaginare la mia vita senza Izzy,e io lo stavo uccidendo.
Trovai la forza per infilare la mano nella giacca di pelle e accendermi un’altra sigaretta. In poco tempo la stanza fu invasa dal grigiore del fumo,che rendeva l’atmosfera ancora più triste di quanto già non fosse.
I vestiti bagnati iniziavano a darmi fastidio,li sentivo umidi e appiccicosi. Cercai di alzarmi,e con grande stupire vidi che le mie gambe erano ancora ferme,probabilmente erano l’unica cosa ferma del mio corpo.
Mi guardai attorno:quella casa era diventata un vero caos dall’ultima volta che ci avevo messo piede.
C’erano mozziconi di sigarette ovunque,siringhe nascoste nei posti più remoti della casa,biancheria sporca sparsa per tutto il pavimento e la cucina emanava un odore putrido.
Io non volevo pensare,volevo muovermi e stavo letteralmente morendo di freddo.
Così mi venne una genialata.
C’erano solo due cose che sapevano distrarmi:una era il canto,ma non potevo cantare in quel momento o il poveretto che dormiva nell’altra stanza si sarebbe svegliato odiandomi più di quanto già non mi odiasse.
L’altra cosa erano le pulizie. Detestavo qualunque cosa fosse sporca e fuori posto,era una fissa venutami ai tempi della Hells House.
Non ero mai riuscito a sopportare Slash si faceva pipì addosso tutte le notti in cui si ubriacava,Steven che abbandonava i suoi calzini lerci e puzzolenti in giro per la casa e Duff (che odiava i cani perché erano troppo sporchi) faceva collezione di bottiglie di birra vuote e le ammassava tutte nella sua stanza.
Quanto facevano schifo quei porci…
Ma quei porci erano la mia famiglia.
Altro che Erin.. Erin un cazzo!
Pensandoci,la persona più pulita della band era Izzy.
Non lasciava mai le sue mutande in giro,e si lavava tutti i giorni.
I suoi capelli sapevano sempre di vaniglia.
Ho sempre amato la vaniglia.
Un’altra lacrima mi bagnò il viso,ma io mi opposi: non potevo ridurmi di nuovo un vegetale.
Così mi rimboccai le maniche ed iniziai a pulire. Sì,a pulire.
Finii a notte inoltrata e decisi di entrare in camera di Jeff,solo per vederlo. Percorsi il corridoio buio e mi fermai davanti all’ultima porta prima del bagno. Afferrai la maniglia e tirai delicatamente,facendo attenzione a non fare troppo rumore.
La camera ,stranamente,era come la avevo lasciata. Il mio letto non era stato toccato,come anche il mio armadio.
“Jeff mi stava aspettando..” pensai scioccamente.
Mi diressi verso il letto occupato,e lo vidi
. Era disteso a pancia in su e sembrava profondamente addormentato. Un braccio gli spendolava giù dal letto,e notai che era nero. Tanti piccoli buchi lo ricoprivano,li sfiorai delicatamente e sentii che la sua pelle non era più liscia come prima.
Questa volta non potei fermare le lacrime che scesero copiosamente sul mio volto. Le gambe mi cedettero,e mi ritrovai in ginocchio davanti al letto.
Appoggiai la testa vicino ai traumi del mio amore e mi lasciai andare senza alcun ritegno. Piansi più di prima,e il peso che avevo sul cuore era ormai diventato insopportabile.
Ad un tratto sentii una mano sfiorarmi i capelli.

-Bill..-
-Ti prego,Jeff.. Ti prego perdonami.. Io non ce la posso fare..-
-Bill,non fare così..-
- No,tu non puoi capire Jeff. Io non posso andare avanti.. Io ti amo! Cazzo,ti amo! Non posso perderti!-

Le mie parole lo lasciarono a bocca aperta,e ora mi fissava con un debole sorriso sulle labbra. Io non l’avevo mai detto esplicitamente,non avevo mai espresso i miei sentimenti.

-Anche io.-

Prese il mio viso tra le mani e mi baciò le labbra come la prima volta.
Era da più di un anno che non ci sfioravamo,ormai.
Ora anche Jeff piangeva con me,e quel bacio era diventato terribilmente umido e pieno di dolore.
  
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