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Autore: ma89vi    29/10/2011    5 recensioni
"Perchè l'hai fatto?
Perchè hai tradito la mia fiducia?"
Mamoru non gliela aveva semplicemente portata via. Si era preso tutto di lei: il suo corpo, il suo cuore... la sua anima.
E lui non era stato capace di impedirglielo.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Seiya, Un po' tutti, Usagi/Bunny
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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Capitolo 1: il rimorso di una partenza improvvisa.

Un anno prima.

Beep, beep!

Un telefono cellulare squillò nella profondità della notte.

 “Chi cavolo è che chiama a quest’ora?”, disse Usagi, una ragazza dai buffi codini biondi, mentre cercava l’apparecchio nel buio della sua stanza. Solo il leggero bagliore della luna piena la illuminava.

“Pronto?”

“Pronto amore! Sono io... Seiya!”

“Seiya?”

La giovane aveva la voce impastata dal sonno e stava accennando un leggero sbadiglio.

“Seiya sei impazzito? Sono le 4 del mattino! Cosa vuoi? Altro che amore!”, gli urlò contro, scocciata.

“Scusami Usa-chan, ma è troppo importante ciò che sto per dirti! Non potevo aspettare domani!”

“Dai, dimmi questa cosa così importante da avermi fatto svegliare nel cuore della notte!”

“Usa, mi hanno preso! Inciderò un disco con un’importante casa discografica inglese, la Moonlight! Ricordi che io e i miei fratelli avevamo partecipato al concorso per nuovi talenti indetto da loro? Beh, abbiamo vinto!”

A quelle parole, la ragazza sbiancò. Non se lo aspettava. Tremava.

“Ma è una notizia fantastica! Sono davvero contenta per voi!”

Una lacrima scese sul suo volto. Si sentiva in colpa, Usagi.

Non voleva che partisse. Non almeno in quel momento dove non erano chiari i suoi sentimenti per lui. Lei amava davvero Seiya? L’aveva mai amato? O gli voleva semplicemente bene? Erano circa due settimane che se lo ripeteva.

Da quando era comparso quel ragazzo antipatico nella sua vita.

Il migliore amico di Seiya.

Era sicura di detestarlo perché era arrogante e permaloso.

Ma non faceva altro che pensare a lui.

Perché? Lei aveva un fidanzato adorabile, che l’amava! Come era possibile tutto questo?

Come poteva fare chiarezza ora che il suo ragazzo sarebbe partito per Londra e lei non l’avrebbe visto per un anno o forse anche di più?

Cosa avrebbe dovuto fare per capirlo?

Restò in silenzio per un paio di secondi.

Poi si fece coraggio.

“Quando parti?”, gli disse.

“Tra un’ora, Usagi. Ci vogliono lì il prima possibile.”

Seiya aveva una voce cupa. Avrebbe tanto voluto dirle di seguirlo, ma non poteva obbligarla a lasciare il suo lavoro, la sua famiglia, i suoi amici per lui. Non poteva sapere che lei forse non lo amava più.

“Sei in aeroporto adesso, vero?”

“Sì, ma...”

“Aspettami. Arrivo!”

Scese dal letto. Si tolse il più veloce possibile la camicia da notte di seta bianca che indossava per dormire e si infilò un paio di jeans e una maglietta nera a maniche corte, con sopra una felpa viola. Anche se era estate, la mattina presto faceva freddo.

Uscì di casa e salì sulla sua moto Honda.

Il vento accarezzava dolcemente i pochi capelli che uscivano fuori dal casco che stava indossando.

Aveva gli occhi lucidi, ma doveva essere forte.

Doveva capire da sola cosa provava davvero per lui.

Doveva almeno salutarlo, perché non l’avrebbe visto per parecchio tempo.

Arrivata in aeroporto, parcheggiò la moto e gli andò incontrò.

Seiya era lì all’ingresso che la salutava vivacemente con la mano.

Gli occhi neri brillavano mentre la guardava e i suoi capelli corvini, legati in un codino, sembravano danzare al ritmo del vento che soffiava dolcemente.

Era un momento magico.

Le si avvicinò lentamente, sfoggiando un sorriso pieno d’amore.

“Odango...”, le disse, accarezzandole la guancia con un dito.

Al contatto, Usagi strabuzzò gli occhi. Non aveva provato nemmeno un brivido al suo tocco. Iniziava a sentirsi male.

“Quante volte ti devo dire che mi devi chiamare con il mio nome? Io mi chiamo Usagi!”

Mentre la ragazza pronunciava queste parole quasi sussurrandole, Seiya le mise le mani sulle spalle, la tirò a sé e la baciò delicatamente.

“Ti amo, Usagi!”, le disse, tirando fuori una scatoletta blu dalla tasca dei suoi pantaloni.

“E’ per te, Usa! Per te che sei la persona più importante della mia vita! Aprilo, ti prego!”

Usagi era sbalordita. Era confusa. Non riusciva a capire più niente. Era rimasta lì immobile, con in mano il regalo di Seiya.

Decise di aprirlo.

“Wow, ma è bellissimo! Grazie Seiya!”, gli disse con le lacrime agli occhi, esasperata.

Un bellissimo anello d’oro bianco con un diamantino le veniva messo sull’anulare sinistro dal suo ragazzo.

“Questo è il mio pegno d’amore per te. Anche se non ci vedremo per un po’, sarai sempre l’unica per me. Ora devo andare Odango-chan. A presto, amore mio.”

Le si avvicinò e le diede un bacio sulla fronte. Poi si allontanò velocemente per non vedere le lacrime di lei che sgorgavano prepotentemente, ma la osservava comunque con la coda dell’occhio.

“Usagi cosa fai? Accetti un anello dall’uomo che non sei sicura di amare?”, si disse, piangendo, la ragazza una volta rimasta sola.

Si sentiva sporca dentro. Sentiva di averlo tradito, anche solamente accettando il suo regalo.

Non poteva però fargli affrontare un viaggio dicendogli la verità. Doveva capire da sola. Forse il distacco da lui le avrebbe permesso di comprendere quali fossero i suoi veri sentimenti.

In quel momento voleva solo tornare a casa e farsi un bagno caldo.

Mentre la ragazza saliva in sella alla sua moto, Seiya la stava ancora fissando da quando poco prima le si era allontanato.

Era straziante lasciarla, ma doveva farlo.

Era il suo sogno. Non poteva lasciarsi sfuggire una simile occasione.

Lo faceva anche per lei. Il cd era dedicato a lei.

Mentre il ragazzo si dirigeva verso il check-in, gli si avvicinò un uomo a lui familiare.

“Mamo...”, gli disse con aria affranta. Meno male che era venuto.

Il suo migliore amico. Quel ragazzo dai capelli neri come la pece che considerava quasi un fratello maggiore.

“Seiya, buon viaggio. Sono venuto a salutarti non appena ho letto il messaggio che mi hai lasciato.”

“Grazie Mamoru. Ascoltami, controlla Usagi per me. L’hai conosciuta, hai visto come è bella. Non vorrei che qualche scocciatore le ronzi attorno. Promettimelo, ti prego. A nome della nostra amicizia.”, lo supplicò il cantante.

“Anche se la tua è una richiesta assurda, lo farò.”

 

  
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