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Autore: Milla Chan    29/10/2011    3 recensioni
Ebbene sì, purtroppo anche le Nazioni si ammalano.
Questa volta l'influenza ha colpito Norge, che come supporto morale avrà... ma il nostro Dan, ovviamente! Cosa succederà tra i due? Cosa riaffiorerà dai secoli passati? Quanti pugni di Nor voleranno?
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Danimarca, Norvegia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Notte fonda. Ma Dan non riusciva a dormire, non con Nor affianco a lui. Perché gli aveva chiesto di restare lì con lui, allora? Ma proprio per questo, ovviamente.
Per starsene con lui ancora un po’. Per poter vederlo dormire, tranquillo come poche volte. Appoggiò il gomito sul cuscino e adagiò la testa sulla mano, guardandolo.
L’espressione rilassata, i capelli che gli cadevano in fronte e sul cuscino, senza alcun senso preciso.
Era semplicemente stupendo, pensò, mentre le labbra si increspavano in un sorriso.

Dalle persiane chiuse filtrava la luce dei lampioni sulla strada, e ciò faceva sì che la stanza rimanesse in una deliziosa penombra, senza il buio pesto, né la luce rischiarante. Rendeva tutto soffuso e sfumato. Si potevano distinguere i contorni senza ammirare i dettagli, si poteva lasciar spazio all’immaginazione pur trovando un limite. Probabilmente Dan amava la penombra, proprio per questo.
Sentì il lenzuolo frusciare, e Nor mugugnare.
-...Per me va bene, sai...-
-Eh!?- Dan per un pelo non cadde dal letto.
Si avvicinò meglio a guardare Nor. Stava dormendo...
-Dan, aspetta... No, no, aspetta!- cercò a tentoni le mani di Dan e, una volta trovate, le strinse forte.
Sognava!?
-...Nor?-
Si raggomitolò più vicino a Dan, e così sembrò tranquillizzarsi.
Dan, un po’ sorpreso, gli accarezzò piano la schiena, convinto che fosse tornato tutto alla quiete di prima.
Ma non accadde proprio così...

Insomma, poco dopo Nor iniziò a tirare calci.
Cercando di sopprimere un primo urlo, Dan provò a calmarlo –Nor, Nor, non succede niente, stai tranquillo...- gli sussurrò, seppur allontanandosi un po’ per evitare pericolose ferite.
Nor mugugnò e, girandosi, gli tirò una forte gomitata in faccia.
Dan si morse la mano per non urlare.  Gli acchiappò al volo le braccia, e le appoggiò sul proprio petto.
-Nor... Non c’è niente di cui avere paura... Sssh...-  mormorò piano, e gli rimboccò le coperte.
-Sei ancora lì, Dan...?-
Nor, difronte a Dan, premette le mani sul suo viso, e gli allacciò le braccia attorno al collo, facendo aderire maggiormente i loro corpi.
Un brivido attraversò la schiena di Dan.
Non pensarci Dan, non pensarci.
Aspettò qualche minuto.
No, non poteva non pensarci.
Si alzò velocemente con la -poco casta- intenzione di andarsene in bagno. Ma qualcosa lo trattenne.
Si girò, e vide Nor che gli stringeva la mano. –Dove vai?- bisbigliò assonnato. Si stropicciò gli occhi.
-Emh... Io... Andavo a... prendermi un bicchiere d’acqua... Ma non mi va più.. eh eh eh...- rise nervosamente.
Nor rimase inflessibile. Allora Dan decise di parlare un po’, tanto per sciogliere l’atmosfera.
-Sai, parli nel sonno.-
A quelle parole, Nor scattò a sedere. –Scherzi.- Dan rimase assai sorpreso da quell’atteggiamento...
-Mai stato più serio. - sghignazzò, capendo di aver colto nel vivo il punto debole del ragazzo. Si rigirò nel letto e gli tornò vicino. Gli posò una mano sul fianco, e iniziò a seguire quelle curve lentamente.
Nella penombra, vide Nor fremere.
-Sei davvero fastidioso.-
-Vuoi che smetta?- chiese, consocendo già l’imminente risposta.
-...No.- , e si avvicinò un po’ a Dan.
Un momento di silenzio.

-Cosa sognavi?- chiese mettendosi seduto, ma sempre con la schiena appoggiata al cuscino.
-Non ti interessa.-
-Eh eh, mi sognavi, eh?-
Nor scattò a sedersi, ancora. –Ho detto il tuo nome?-
-Eh sì.-
Le lenzuola frusciavarono rumorosamente, Nor si sedette sulle gambe di Dan e si abbandonò sul suo petto, stringendo forte la sua maglietta con le mani.
Dan non capì quella reazione; non aveva assolutamente alcun senso, fatta da Nor!
-Sai, Dan...-  gli sussurrò sul collo, con la guancia appoggiarta sulla sua spalla.
Dan rabbrividì, e incrociò le braccia dietro la schiena di Nor.
-...Penso che... tutti quei secoli passati assieme non possano essere dimenticati tanto facilmente... non lo credi anche tu, Dan?-
Non è da te, Nor, non è assolutamente da te...
Ma non ebbe il coraggio di dirglielo: non voleva rovinare tutto; quella situazione lo faceva sentire davvero troppo, troppo bene.


 
Angolo autrice:
Eccoci al quartoooo! Un grazie ENORME a chi mi sta seguendo e soprattutto a chi mi recensisce <3
Spero tanto vi sia piaciuto anche questo capitolo! ** Credo che questa fic stia prendendo prendendo una piega abbastanza carina, no?  Il prossimo capitolo sarà il fiore all’occhiello della storia *sorride malvagia*
...** Grazie ancora, siete meravigliose! (ci saranno anche dei ragazzi? Ne dubito ç_ç)


   
 
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