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Autore: Silvia_sic    30/10/2011    7 recensioni
Un'interesse aggiunto all'iniziale piano di conquista...
Anni passati a nascondersi, organizzando un piano d'attacco e pochi attimi per distruggere ciò che era stato costruito con amore e sincerità reciproca... Era riuscito a far crollare tutto come un castello di carte...
Tutto per colpa di quell'inganno, pianificato con infamia... c'era solo un modo per fermarlo.”
Nuova ficcy per il mondo di Iron Man! Buona lettura!
Genere: Azione, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James 'Rhodey' Rhodes, Nuovo personaggio, Tony Stark, Un po' tutti, Virginia 'Pepper' Potts
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Iron Future'
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Capitolo 9: Cuore infranto

 

Una città avvolta da fuoco e fiamme, un silenzio tombale, i rivali sempre all'erta.

 

Tony si nascondeva dietro ad un auto ammaccata, attrezzato con la Mark VI. Il respiro affannato, il battito del cuore accelerato, era nel bel mezzo di uno scontro!

 

Uno dei guanti dell'armatura aveva avuto un piccolo guasto e adesso stava cercando di sistemare il guaio prima che fosse stato troppo tardi.

 

-E quello sarebbe il Dio del tuono?! Io direi: Dio della corrente elettrica! Mancava solo che quel vichingo mi abbrustolisse un circuito del guanto con quel suo stupido martello! Ce l'avrei io un posto per dove metterglielo!- disse lui, imprecando tra sé e sé.

 

Fortunatamente il posto era oscurato, così poteva guadagnare tutto il tempo che desiderava e riuscì pure a sistemare l'indispensabile pezzo d'armatura, rovinato presumibilmente da Thor.

 

-Ehy! Testa di lattina! Dove sei?! Vieni fuori!- urlò il Dio del tuono, chiamando il suo attuale rivale, che stanziava seduto dietro ad un'auto.

 

Tony non poteva credere alle sue orecchie! Thor che lo provocava a parole! Questo era veramente il colmo! Di solito era lui a dare nomignoli fastidiosi e Thor si arrabbiava sempre. -Testa di lattina!? A me!?-

 

Tony uscì dal suo nascondiglio per dirgliene quattro. -Testa di lattina a chi!? Dio dell'elettroshock?!- Non fece in tempo a mettersi in vista che il grosso e pesante martello di Thor gli stava per sfondare la testa, se non si fosse spostato subito! Lo vide passargli a due centimetri dal capo, fortuna che aveva degli ottimi riflessi!

 

L'arma andò a colpire un edificio alto dieci piani, e naturalmente ciò che ne restò fu solamente un mucchietto di cenere.

 

Iron man guardava alle sue spalle il grattacielo che si polverizzava in un lasso di tempo brevissimo! Poi notò Mjöllnir che, alzatosi da terra, tornava indietro per finire in mano al suo possessore.

 

Tony guardò Thor, poi il mucchietto di resti ed infine di nuovo il Dio del tuono che aveva stampato in viso un sorrisetto compiaciuto.

 

-Ti sembra una cosa normale da fare!?- chiese, indicando l'edificio distrutto.

 

-Potevi non spostarti... Ti avrei solo staccato la testa!-

 

Ma che risposta era quella?!

 

-Ascoltami bene, Vichingo! Qui dobbiamo mettere delle regole in chiaro...- disse, avvicinandosi lentamente a lui, sperando che l'altro non facesse mosse azzardate. -La prima regola è che..... non ci sono regole!- gridò, attivando i propulsori e fiondandosi su Thor, che fu preso alla sprovvista e si becco un potente pugno sotto il mento, che lo fece volare indietro di un paio di metri.

 

Thor si alzò da terra dolorante, massaggiandosi il mento, sputando un po' di sangue e grugnendo qualcosa di incomprensibile.

 

-Così impari a chiamarmi testa di lattina!- esclamò Tony soddisfatto per avergli tirato un bel pugno in faccia.

 

I sensori segnalarono qualcosa in arrivo alla sua destra. Fece in tempo a girarsi per schivare nuovamente un arma, questa volta però non era il martello di Thor, bensì lo scudo, fatto di vibranio, di Capitan America! Se l'avesse preso, sicuramente si sarebbe ritrovato senza un braccio!

 

Tony si girò verso Capitan America che si stava avvicinando minaccioso. -Avete finito di prendermi come bersaglio!? Ora mi diverto un po' io!-

 

Con l'armatura cominciò a sparare fasci di energia colpendo in pieno l'eroe americano.

 

-Fuori due! Cap Cap e Vichingo fuori combattimento! Ora dov'è quell'ammassa di muscoli verde?!- chiese, cercando Hulk, che non tardò ad arrivare.

 

Questa volta però Iron man non si accorse dell'arrivo del nemico. E Hulk gli saltò addosso, bloccandolo sotto il suo peso. -Hulk non è ammassa di muscoli verde! Hulk è Hulk!-

 

Tony cercò di liberarsi, ma inutilmente... aveva le braccia bloccate e sopra di lui aveva un peso decisamente greve!

 

Doveva trovare un modo di liberarsi prima di passare a miglior vita! Trovato! Il reattore centrale! Caricò tutta l'energia possibile al pezzo toracico, sprigionando poi un potente fascio di energia, facendo volare Hulk, liberandosi dal suo peso.

 

-Fuori tre! Iron man is the best!- disse, esultando tra sé.

 

-Smettila di fare il buffone!- esclamò Steve, rialzandosi e riprendendo il suo inseparabile scudo.

 

SIMULAZIONE TERMINATA – SIMULAZIONE TERMINATA” la voce metallica del computer irruppe nella stanza.

 

Lentamente i palazzi sparirono, insieme alle fiamme e i detriti. Riportandoli nella stanza virtuale per allenamenti di quel genere.

 

Tony alzò la visiera dell'elmo. -Buffone?! Siete solo invidiosi!-

 

Thor si alzò e, senza dire una parola, uscì dalla stanza, molto probabilmente colpito nell'orgoglio, essendo stato sconfitto ad un'umile umano, come li chiamava lui.

 

-Ehy, Bruce... tutto ok?!- chiese Tony, notando che il gigante verde non si rialzava da terra.

 

-Certo... sto solamente regolarizzando il battito per tornare umano...- rispose lui e dopo pochi secondi tornò alle sue sembianze reali. -Ho la pellaccia dura!- Tony lo aiutò a rimettersi in piedi. Bruce notò che Thor se n'era andato. -Ma dove è andato quel testone?-

 

-Si sarà offeso perchè sono riuscito a metterlo al tappeto... è permaloso e poi non ci sopportiamo a vicenda... perciò...- affermò Tony, ridendo, poi si girò verso Steve. -Cap Cap, sai qualcosa in più riguardo a quello che ci ha detto Fury ieri sera?-

 

-La situazione è delicata... questi Skrull sono in grado di acquisire sembianze umane, possono spacciarsi per chiunque. Abbiamo la certezza che siano qui nel dipartimento, ma non abbiamo ancora capito come riconoscerli... dobbiamo stare attenti...-rispose Steve, leggermente preoccupato per la situazione.

 

-Ok... terrò gli occhi aperti... però per adesso non è la mia prima preoccupazione, devo andare altrimenti arriverò a casa a notte fonda! Ci vediamo ragazzi!- salutò e corse subito fuori dalla stanza virtuale.

 

Dopo pochi minuti era già in viaggio con la sua lussuosa auto di marca, una delle tante che si vantava di possedere.

 

Il sole era in procinto di nascondersi dietro le onde dell'Oceano Pacifico, creando varie sfumature al cielo che lentamente iniziava a colorarsi di rosa per arrivare a tonalità più intense lungo la linea del tramonto.

 

A bordo dell'Audi Spider grigia, Tony sfrecciava lungo la Pacific Coast Hwy diretto verso la sua abitazione a Malibu con il tettuccio rigorosamente abbassato per guastare a pieno il vento provocato dall'alta velocità con la quale correva.

 

Era piacevolmente adagiato sul sedile con una mano sul volante e l'altra appoggiata alla sua gamba, indossava gli occhiali da sole Ray-ban per evitare la fastidiosa luce che gli impediva di osservare la strada davanti a sé.

 

Arrivò a casa, parcheggiando l'auto nel grande piazzale, che si affacciava al mare. Si stupì di vedere la macchina di Happy col motore acceso davanti alla porta di casa.

 

Abbassò i Ray-ban per vedere meglio. Happy stava uscendo di casa con un paio di valige e le stava caricando nel portabagagli. Tony scese dall'auto, togliendosi gli occhiali e andando verso Happy.

 

-Ciao! Cosa stai facendo?!-

 

-Carico i bagagli... ti sei messo nei guai questa volta...- rispose Happy, continuando a caricare. Tony lo guardò stranito.

 

-Nei guai?! Per cosa!?- chiese Tony, non capendo più cosa stava succedendo.

 

-Meglio se entri e veda con i tuoi occhi...- rispose l'autista con uno sguardo leggermente preoccupato.

 

Tony entrò in casa, arrivando in salotto e trovando il piccolo Anthony seduto con il pupazzetto di Iron man in mano.

 

-Ciao, campione!- lo salutò il padre. Anthony tirò su il capo, poi tornò a guardarsi la punta delle scarpe che faceva ciondolare, mugugnando un leggero “ciao”.

 

Tony si stupì abbastanza per quella fredda accoglienza, di solito Anthony appena lo vedeva gli saltava in braccio felice e quella reazione era stato un duro colpo. Si avvicinò al figlio abbassandosi alla sua altezza.

 

-Che succede? Qualcosa che non va?!- domandò Tony preoccupato, vedendo il bimbo così triste.

 

-Non lo so! Mamma è arrabbiata con te, ma non so per cosa! E ha detto che andiamo dai nonni per un po' di tempo!- esclamò quasi con le lacrime agli occhi.

 

-Cosa?!?! Quando ha deciso questa cosa?!- chiese, non credendo alle sue orecchie.

 

-Ha visto una cosa in tv questo pomeriggio, mi ha detto che hai fatto una cosa sbagliata e mi ha ordinato di non accendere la televisione! Adesso andiamo dai nonni...- disse, spiegando tutto al padre che però non capì cosa avesse fatto di sbagliato, visto che era stato per tutto il tempo alla base dei Vendicatori!

 

-Dov'è la mamma?!-

 

-Stava preparando le valige... che cosa hai fatto di sbagliato?- chiese il piccolo innocentemente, sicuro che le cose si sarebbero risolte subito.

 

-Non... non lo so...- rispose Tony scuotendo il capo, leggermente dubbioso.

 

Pepper entrò nella stanza, pronta per partire, Tony si girò verso di lei. Era arrabbiata, molto arrabbiata...

 

-Anthony, saluta tuo padre che andiamo.- disse al bimbo.

 

-Ma che sta succedendo!? Cos'ho fatto di male?!- domandò Tony, avvicinandosi di qualche passo a lei, che subito indietreggio. Tony si bloccò d'impulso, non si era mai comportata così...

 

-Cos'hai fatto di male?! Tu mi chiedi cosa hai fatto di male!? Vorrai scherzare, vero?!- chiese quasi urlando, poi fece un sospiro, cercando di calmarsi. Anthony non doveva vederli litigare, né doveva sapere quello che Tony aveva fatto. -Anthony, per favore, vai in macchina...- disse al piccolo, guardando il pavimento.

 

Anthony guardò il padre, cercando di trovare un qualsiasi appiglio. Tony osservò gli occhi azzurri del figlio e con un sorriso sforzato gli disse: -Obbedisci alla mamma. Forza... va'!-

 

Il bimbo non capì il perchè di quelle parole, ma si limitò ad alzarsi dal divano e con il pupazzetto in mano si diresse verso l'ingresso.

 

-Ciao, papà...- salutò con tono triste.

 

-Ciao, campione! Saluta i nonni da parte mia!- esclamò, salutandolo con la mano e mantenendo un atteggiamento tranquillo e normale, per non far preoccupare il piccolo.

 

Una volta che il bimbo abbandonò la stanza Pepper cominciò a parlare, senza però guardare Tony negli occhi.

 

-Anthony non deve sapere niente di quello che hai fatto... non voglio metterlo contro di te, perciò è meglio che lui non ascolti...- Pepper aveva mandato fuori il piccolo per il suo bene, ma Anthony si era fermato all'ingresso, ascoltando la conversazione e cercando di non far rumore.

 

-Ok... giusto. Ma se qualcuno non mi spiega che cazzo ho fatto non posso risolvere niente!- rispose Tony molto preoccupato e soprattutto irritato per la situazione che si stava creando.

 

-Cos'hai fatto?! Eri troppo ubriaco e ti sei dimenticato tutto?!- aveva la voce tremolante e non riusciva ad alzare lo guardo.

 

-Ubriaco!? Pepper, ma cosa stai dicendo!?- chiese, avvicinandosi a lei e mettendole una mano sulla spalla.

 

-Non mi toccare!- enunciò lei scostandosi. Tony cominciava a preoccuparsi, notò che Pepper aveva gli occhi arrossati, presumibilmente dal pianto.

 

Lei si allontanò, andando verso il divano e prendendo il telecomando della tv in mano. Il grande schermo si illuminò e le fatidiche immagini comparvero.

 

-Sei su ogni canale televisivo...- affermò, lasciando cadere sul divano chiaro il telecomando.

 

Tony guardava le immagini non credendo ai suoi occhi... era lui la sera prima con tre donne intorno e una bottiglia di champagne in mano! Solo che lui non aveva fatto mai una cosa simile! Non sapeva cosa dire...

 

-Non sono io!- esclamò, dicendo la verità.

 

-Chi vuoi che sia!? Un tuo sosia!? Andiamo... Tony hai parlato pure con il cameraman, guarda con i tuoi occhi!-

 

Le immagini mostravano chiaramente il volto di Tony che diceva: “Questa sì che è vita! Tony Stark è così che si diverte!” e poi beveva champagne direttamente dalla bottiglia.

 

-Ti posso giurare che quello che vedi non sono io! Sono stato alla base dei Vendicatori tutto il tempo!- esclamò, cercando di discolparsi.

 

-Quella dei Vendicatori era solo una scusa! Come posso fidarmi se ci sono prove schiaccianti contro di te?! Non sono stupida, Tony!- urlò furibonda, guardandolo dritto negli occhi.

 

Tony poteva chiaramente capire dai suoi occhi, che era ferita e delusa. In quel momento si sentì un verme, anche se non aveva fatto nulla di tutto ciò per cui l'avevano accusato. In un modo o nell'altro l'aveva fatta soffrire, ancora...

 

Pepper abbassò lo sguardo, le veniva da piangere. Guardò il tatuaggio che aveva sul polso, lo stesso che aveva Tony. Le loro iniziali, qualcosa che li univa come il loro cucciolo... Le si offuscò la vista, le lacrime cominciarono a farsi sentire umide sul suo volto. Abbassò il braccio e si asciugò gli occhi con il dorso della mano.

 

-... ti prego... devi credermi...- quelle parole erano come una supplica, doveva pur esserci un modo per uscirne! -Pepper... non sono io quello!- affermò, indicando le immagini sul televisore. -... non farei mai una cosa del genere. Io ti amo!-

 

-Anche io ti amo, però non posso crederti... mi dispiace, ma questo casino l'hai fatto tu!- affermò afflitta, si guardò l'anello infilato nell'anulare della mano sinistra. -Esattamente cinque anni fa ci siamo giurati amore eterno... Io ci credevo con tutto il cuore, ma mi sbagliavo...-

 

Anthony sentì tutto da dietro la porta d'ingresso. Non riusciva a credere a quello che stava sentendo, suo padre non avrebbe mai fatto una cosa del genere! Corse fuori senza farsi sentire e salì in macchina, pregando che le cose tornassero come prima.

 

Pepper si sfilò la fede dal dito.

 

-No... ti prego...- sussurrò Tony affranto per ciò che stava succedendo.

 

-Non rendere le cose più complicate... Io e Anthony andiamo dai miei genitori, ti chiedo di non cercarmi ho bisogno di tempo...- detto questo, gli mise in mano il piccolo gioiello dorato e infilatosi gli occhiali da sole per nascondere le lacrime uscì di casa, partendo via col figlio.

 

Tony rimase al centro della stanza, cadendo sulle ginocchia, osservando il vuoto davanti a sé. Strinse i pugni, chiudendo gli occhi, sperando che quello fosse solamente un incubo, sbatté un pugno per terra, cercando di affievolire il nervoso.

 

La televisione continuava a trasmettere le stesse immagini con un Tony che diceva quelle parole. Quello non era lui... era stato incastrato da qualcuno, qualcuno che voleva allontanarlo da lei.

 

Afferrò il telecomando in mano e con un urlo lo scaraventò contro il televisione, spaccando lo schermo in mille pezzi. A pezzi come il suo cuore.

 

Continua...

 

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NdA:

Salve a tutti, miei cari lettori!

Tenevo a precisare alcune cose riguardo questo capitolo...

Dunque... come avete potuto vedere nella prima parte del capitolo non ci sono tutti i Vendicatori che sono presenti nel film. Questo perchè, quando l'ho scritta, non avevo la benché minima idea dei personaggi presenti nel film “The Avengers” che uscirà prossimamente al cinema. Infatti ho voluto mettere solamente quei Vendicatori a cui è stato dedicato un film (Iron man, Hulk, Thor, Capitan America). Oltretutto c'è anche il fattore “rapporto tra i personaggi”, anche qui non sapevo come gestirmi in base al film che vedremo a Maggio, così ho immaginato delle relazioni che in parte rispecchiano la storia fumettistica dei Vendicatori.

Arrivando alla seconda parte... bel casino, vero!? Chissà come Tony riuscirà a scoprire chi l'ha messo nel sacco e sopratutto: riuscirà a convincere Pepper di essere innocente?!

Non vi resta che scoprirlo la prossima settimana, leggendo il decimo capitolo!

Ed infine grazie a Herry, Nico, Ale, Mary e Glu per aver recensito lo scorso capitolo!

Ditemi che ne pensate di qsto chappy! ^^

Alla prossima! Ciaooo

 

Sic

   
 
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