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Autore: G u i l l o t i n e    30/10/2011    2 recensioni
Ma era stato quello che aveva aspettato per anni. E ne era valsa la pena.
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Max Green , Ronnie Radke
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Dealing more than drugs.

 
No, non stava accadendo. Non poteva. Quelle cose succedevano solo nei film.
Max provava a schiarirsi i pensieri, mentre sentiva Ronnie trattare con lo spacciatore infuriato.
Ronnie lo aveva costretto a nascondersi dietro l’angolo.
Ronnie aveva di nuovo dimenticato di pagarlo. Fu il suo quinto strike e l’uomo era furioso.
Max sentì i suoi occhi diventare lucidi e Ronnie piagnucolare un “ow” subito dopo essere stato colpito*. Si mise quasi a correre per aiutarlo, quando ricordò le parole dell’altro ragazzo.
 
“Non lasciare questo posto Max, okay?” Max annuì. “Lui è pazzo ed è colpa mia. Io non… non voglio che ti faccia del male.” Max guardò negli occhi di Ronnie. C’era tristezza, odio per se stesso e qualcos’altro che non riusciva a capire cos’era. Ma c’era solo quando era con lui.
“Prometti che non mi lascerai?”
 Ronnie annuì. “Lo prometto.”
 
“Ti darò i soldi presto, okay? Posso fregarne un po’ ai miei compagni di band.” Ronnie provava a ragionare.
“L’hai già detto, ragazzo.”  Max poteva immaginarsi vicino a Ronnie, mentre gli reggeva  una pistola.
“No, non puoi.”Sentì dire al grande dopo l’eco di un suono.
“Ma posso, devo.”
 
“Non posso più andare avanti così, Bryan!” Urlò Max al chitarrista. Bryan diede un colpetto alla sedia vicino a lui e Max si andò a sedere lì.
“Glielo devi dire.” Rispose con calma.
“Ma non posso!” Urlò Max. “E’ il mio migliore amico. Mio fratello, cazzo! Non posso amar-, non può piacermi. Lui… lui non capirà.” Bryan gli passava una mano sulla schiena per confortarlo.
“Qual è la cosa peggiore che potrebbe accadere?” Max non aveva risposto. “Semplicemente diglielo.”
“Non posso.”
“Sì che puoi e devi.”
 
“Solo lasciami dirglielo prima” Urlò Ronnie. Un attimo, chi era quello?
“Scusa, tempo scaduto.” E lì accadde. Quell’unico suono che cambiò la vita di Max.
Era stato semplice.
Lo sentiamo nei film.
Nelle strade.
Nella guerra.
Ma è diverso quando la persona che lo riceve è qualcuno che conosci. Qualcuno che ami.
“Il nostro lavoro qui, è finito.” Disse l’uomo a qualcun altro mentre saliva in macchina e ripartiva.
Max contò fino a cinquanta prima di correre da Ronnie
“Ronnie. Ronnie, va tutto bene. Chiamo un’ambulanza, okay?” Gli disse Max mentre s’inginocchiava. Le sue dita intorpidite stavano premendo i numeri, fino a quando un paio di dita fredde non lo fermarono.
“No.” Ronnie rispose con voce incrinata. Il sangue si stava infiltrando attraverso la sua maglietta nera.
“Cos-“ Venne interrotto.
“Morirò comunque, Max. Devo solo… dirti una cosa.” Sollevò la testa verso Max e il piccolo fece lo stesso.
“Cosa?” Chiese dolcemente, tenendo la mano di Ronnie. Le lacrime scendevano veloci dai suoi occhi.
“Sei tu, Max.” Iniziò Ronnie. “Sei sempre stato tu. Fin dalle superiori. Non ho mai incontrato nessuno come te. All’inizio pensai che stessi diventando pazzo. Insomma, sei un ragazzo. Ma non mi sono mai sentito così forte per qualcun alt-“ Le sue parole furono interrotte dalla labbra di Max. Ronnie poteva a mala pena percepire le sue labbra, ma poteva sicuramente sentire quelle di Max.
Era stato semplice. Non che avesse energie per altro. Ma era stato quello che aveva aspettato per anni. E ne era valsa la pena.
“Ti amo, Maxie.” Sussurrò Ronnie quando le loro labbra si divisero.
“Ti amo anche io, Ronnie.” Ma prima che quelle parole lasciassero la bocca di Max, Ronnie era morto. Max lo teneva stretto.
Aveva sempre cercato di evitare la morte. Ma in quel momento non avrebbe voluto essere da nessun’altra parte se non lì, a reggere il corpo senza vita di Ronnie.
 
 
 
*allora, di quella frase non ho compreso appieno il senso in inglese, ma credo che la traduzione sia più o meno giusta. Si accettano suggerimenti.




Dunque. Non è opera mia e cliccando sul link andrete all'originale.

http://m.fanfiction.net/s/7486889/1/
Mi ha commosso, sinceramente.
Spero di avere tradotto in modo decente, accetto comunque critiche e/o correzioni.

Tschüss
.

   
 
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