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Autore: MartaJonas    30/10/2011    3 recensioni
Studi di registrazione,concerti, storie d'amore e party: è così che procede la vita di Joe Jonas che deve realizzare il suo primo album da solista.
Alex, una diciannovenne Texana, amante della musica ma con la paura del palcoscenico, è stata assunta dalla universal music come paroliere e musicista. Il primo artista con cui la ragazza avrà a che fare è proprio la pop-star Joe Jonas.
I due ragazzi si ritroveranno a collaborare.Cosa succederà tra quelle due giovani promesse della musica?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chapter 18

 

Girl, I'm Just in Love with you.

 

 

-Io mi siedo vicino ad Alex – annunciò a voce alta Joseph con fare teatrale sedendo accanto alla ragazza nell’aereo che li avrebbero portati in Italia.

-Sei sicuro? Ho mal d’aereo, di macchina e di mare. – lo informò

-Che disastro che sei, Alex! – disse serio ma completamente ironico, mettendosi subito dopo a ridere.

-Che st*onzo! – risi con lui.

-Sì lo so, allora quanti aerei hai preso fino ad ora? – chiese

-Tanti, e mi sono sempre sentita male. Ora che ci dovrò passare mezza giornata non voglio immaginare cosa succederà! Sarà tremendo, ma tutto per l’Italia! –affermò convinta lei.

-Per l’Italia e soprattutto per il tuo bravissimo, bellissimo, e buonissimo amico Joe che ti vuole tanto bene, vero? –la corresse chiedendo conferma senza lasciarsi scappare il momento per auto elogiarsi

-Ma certo … - finse serietà ma scoppiò a ridere.

Annunciarono che l’aereo stava per decollare così i due si misero la cintura di sicurezza.

L’aereo accese i motori e si cominciò a muoversi sulla pista, nel momento in cui cominciò a salire di altitudine Alex strinse il dorso della mano del ragazzo istintivamente. Era agitata, lo era sempre durante l’atterraggio e la partenza, ma non l’avrebbe mai confessato davanti a lui, era troppo orgogliosa. Si era fatta prendere dai sentimenti, e appena si rese conto di star stritolando la mano del cantante la ritirò subito.

-Scusa. – disse impacciata diventando rossa in viso.

-Hai paura? – le chiese con nella voce neanche il minimo accenno all’ilarità.

-La chiamerei più tensione. – lo corresse.

-Hai paura – affermò.- Non preoccuparti, ci sono io qui.

Le sorrise, e lei si perse nei suoi occhi fin troppo belli. Era stato dolce, e Alex ne fu sorpresa, si aspettava una reazione diversa, credeva che la volesse portare in giro, ma non l’ha fatto.

 

 

-Ehi, come va? – Joseph domandò a Alexandra che era appena tornata dal bagno, aveva rimesso di tutto se pur non avesse mangiato niente.

-Più o meno meglio. Mi hanno dato una pasticca per farmi dormire un po’ e una gomma per il mal d’aereo. – rispose sedendosi al suo posto con un cuscino in mano.

-Dai … - esordì prendendole il cuscino dalle mani e appoggiandolo sulla sua spalla. - … vieni qui.

-Sicuro che non ti do fastidio? – gli chiese

-Sicurissimo. Non faccio appoggiare la mia collaboratrice sulla mia spalla, dopo tutto quello che ha fatto per me? Non sia mai! – disse riproponendo l’invito.

-Ok tesoro, ma poi non lamentarti eh! – disse sorridendo per poi appoggiarsi alla spalla dall’amico, che si stava mano a mano trasformando in qualcosa di più di un semplice amico.

-Non preoccuparti – la rassicurò accomodandogli i capelli dietro l’orecchio sinistro.

 

 

-I passeggeri sono pregati di allacciare bene le cinture di sicurezza, stiamo per atterrare all’ aeroporto di Malpensa di Milano, in Italia. – annunciarono all’altoparlante.

Alex e Joe avevano fatto scalo in Germania, e fortunatamente lei non si era più sentita male dall’ ultima volta.

La ragazza afferrò la mano di lui, che le sorrise. L’aereo si abbassò pian piano, per poi arrivare finalmente a destinazione.

La giovane donna ancora non si rendeva conto di essere in quella nazione, l’aveva sognata troppo per essere davvero lì. Conosceva ogni sua parte pur non essendoci mai stata.

Ci fu un caloroso benvenuto da parte delle fan italiane di Joseph che lo stavano ad aspettare da chissà quanto tempo all’aeroporto di Milano. Alex prese un’uscita secondaria e aspettò Joe che era impegnato con le sue fan, fuori dallo stabilimento.

-Ehi! – attirò la sua attenzione.

-Non so come mi sia venuto in mente di mettermi questo maglione con il caldo che fa! – si lamentò lui.

-L’Italia può essere caldissima d’estate, avresti dovuto saperlo, ci sei venuto prima al contrario di me- rispose – o avresti dovuto chiederlo a me, visto che sono l’esperta.

Joe le fece la linguaccia, e Alex rispose allo stesso modo.

-Antipatica! – le disse ridendo.

-Ma tanto all'hotel ti farai una bella doccia rigenerante! – gli suggerì

-Assolutamente! – acconsentì.

Saltarono entrambi in macchina ed erano l’uno di fronte all’altra.

Alex guardava il cantate osservare fuori dal finestrino emozionato e assolutamente felice.

Chissà che starà pensando” si chiese la ragazza che continuava a fissare il musicista. Aveva un’idea di cosa stesse provando. Eccitazione, felicità, voglia di esibirsi, di far vedere a tutti chi è, Alex avrebbe scommesso che fosse stato per lui avrebbe fatto uscire “Fast Life” anche quel girono stesso, adorava sentire il supporto dei fan e di chiunque gli fosse intorno. Aveva bisogno di tutto l’appoggio possibile, per affrontare al meglio quell’esperienza che l’avrebbe fatto crescere in un modo o nell’altro.

Joe era stato onesto, così tanto da desiderare che nessuno dei suoi fan leggesse tra le righe di quei testi fin troppo personali nascosti, però, da una musica più ritmata. A volte era nervoso nello scrivere quei brani, Alex ne sapeva qualcosa, ma l’Italia era la tappa d’inizio del suo press tour, in cui avrebbe pubblicizzato a tutti il suo progetto, in cui avrebbe dimostrato chi era davvero, e non poteva essere più emozionato e speranzoso.

-A cosa pensi?-gli chiese Alex prendendolo di sorpresa.

-Penso che … - si riprese subito dopo un attimo di smarrimento –che sarà fantastico, non vedo l’ora di incontrare tutti i fan, sperando che vengano …

-Verranno, vedrai. Sì che verranno! – gli assicurò la ragazza.

-Lo spero. –sospirò.

-Ehi – disse appoggiandogli una mano sul suo ginocchio coperto dai jeans. – verranno e saranno in molti, ne sono certa.

Joe sorrise e strinse la mano della ragazza, sussurrando un “grazie” fin troppo sentito.

 

 

Alexandra era da almeno mezz’ora sopra l’albergo, su quella terrazza che le piaceva tanto, riusciva a vedere perfettamente ogni dettaglio di Milano, e le piaceva maledettamente. Sarebbe voluta rimanere lì per ore.

Intanto continuava a pensare a Joseph, era diventato il tuo pensiero fisso soprattutto in quegli ultimi giorni non riusciva a toglierselo dalla testa. Quel sorriso, quel suo maledetto sorriso era stampato nella sua mente e non si sarebbe cancellato facilmente. Il suono di quella sua risata, quella sì che era musica.

Non avrebbe mai creduto che l’amore fosse capace di certe cose, non avrebbe mai creduto che un ragazzo l’avrebbe potuta stravolgere in questo modo. Le aveva fatto superare il suo panico da palcoscenico, l’aveva capita, l’aveva aiutata senza che lei glielo avesse chiesto. Aveva fatto tutto da solo, era comparso nella sua vita e l’aveva stravolta in meglio. Non aveva mai avuto nulla in cambio dall’Amore, ma quella era stata la prima volta in cui da amore ha ricevuto in cambio soltanto altro amore.

-Ecco dov’eri! – Alex sentì quella voce d’improvviso e sobbalzò, probabilmente perché non si aspettava di ritrovarsi alle spalle l’oggetto dei suoi pensieri.

-Mi hai fatto prendere un colpo – gli rimproverò.

-Scusa – disse.

-Non preoccuparti, mi vendicherò al più presto- rise la ragazza. –Allora come è andata all’universal?

-Benissimo, c’erano tantissimi fan alla sede, cantavano come matte. – sorride al ricordo.

-Te lo avevo detto io! – gli ricordò.

Stava scendendo la sera, c’era una luce particolare in quella strana Milano che sembrava diversa da quando erano arrivati quei due ragazzi. Il cielo era sfumato di rosso, il sole stava tramontando.

Alex si sedette ad una panchina e Joe fece lo stesso.

-Ti piace qui? – le chiese.

-Lo Adoro – rispose.

-Domani ti porto a fare un giro, sei pronta a svaligiare la città della moda? – le propose.

-Non vedo l’ora – rise la ragazza.

Joe si soffermò a guardare come i raggi del sole disegnassero quel profilo perfetto della ragazza e si infrangessero nei suoi occhi azzurri facendoli brillare di luce propria.

Prese un respiro, doveva farlo, o in quel momento o mai più.

-Alex – la chiamò facendo scontrare i suoi occhi. –Io … ti devo dire una cosa. Se non lo faccio ora poi non lo farò più. –sentenziò.

-Dimmi – gli sorrise incoraggiandolo.

Joe vide in quegli occhi quell’ingenuità e nello stesso tempo quella determinazione che lo avevano fatto innamorare di lei; non sapeva spiegare come fosse successo, non sapeva come si fosse innamorato della sua collaboratrice, forse perché era l’unica persona capace di leggere tra le righe, sia quelle delle sue canzoni che quelle delle sue parole. In fondo, però, l’amore non ha spiegazione, ci si innamora e basta.

-Alex, io ti amo – disse dolcemente con voce tremante, entrambi restarono in silenzio, aspettandosi un cenno dall’altro. La ragazza era senza parole, avrebbe voluto dire milioni di cose, ma dalla sua bocca non usciva un bel niente. – vuoi essere la mia ragazza? –concluse lui prendendole la mano.

Avrebbe voluto rispondere, e dire quel maledetto “Sì” ma era completamente paralizzata, aprì e chiuse la bocca per cinque volte nella speranza di emettere un suono, ma nulla non ci riusciva.

Così, non perse altro tempo, e proprio mentre la luce negli occhi del giovane si stava spegnando, avvicinò le sue labbra a quelle del cantante. Quest’ultimo le unì in un bacio. Sentì la mano calda del ragazzo sul suo collo, sentì le labbra carnose e bagnate sulle sue, la barba incolta pizzicarle il viso. Era tutto così bello.

Joseph gustò il suo sapore, inebriandosi del suo profumo, sentì una stretta allo stomaco, ma soltanto dopo si rese conto che fossero soltanto farfalle. Era un bacio completamente dolce, e nessuno dei due voleva che terminasse, era troppo bello per essere vero.

Forse avrebbero compromesso la loro amicizia, forse se avessero litigato niente sarebbe stato più come prima, ma valeva la pena rischiare. L’amore è anche rischio.

I due si staccarono e si fissarono, erano l’uno negli occhi dell’altra.

-Ti amo anche io, Joe; e sì, voglio essere la tua ragazza. – rispose la giovane sorridendo.

Joe la strinse a sé, in un abbraccio, all’imbrunire della sera.

-Posso chiederti una cosa? – disse lei.

-Certo – rispose dolcemente il ragazzo.

-Da quando? Da quando mi ami? – chiese curiosa la ragazza.

-Non lo so neanche io. Forse dalla prima volta in cui ti ho vista, forse da quando ti ho sentita cantare, non lo so. So soltanto che l’amicizia che provavo per te è cresciuta e è diventata amore – rispose accarezzando i capelli biondi della giovane. – Tu invece?

-è stato un colpo di fulmine, nel momento in cui Mr. Smith ci ha presentati per la prima volta. E pensare che io non credevo neanche nel colpo di fulmine. – rifletté lei.

-Io ho avuto un colpo di fulmine con tutte quelle che sono state le mie ragazze. Tutte tranne te, è stato qualcosa di più bello con te. – ci tenne a puntualizzare rivolgendole il suo miglior sorriso.

-Grazie – esordì lei.

-Per cosa? – chiese Joseph.

-Perché ti importa di me. Perché mi ami. Non mi sentivo così bene e così protetta da prima che miei genitori morissero - disse Alexandra.

-Non devi ringraziarmi, Alex. Io ti amo perché sei una ragazza stupenda. Ti amo perché ti amo, non c’è una spiegazione all’amore. – controbatté lui sorridendole.

Lo baciò di nuovo, innamorandosi di lui ogni secondo di più.

Era soltanto l’inizio di una lunga amicizia che si era trasformata pian piano in amore.

Il destino aveva fatto il suo corso facendo incontrare una ragazza con molti problemi e un grande talento, con un cantante a cui mancava soltanto l’altra parte della mela.

Non sapevano cosa il futuro avrebbe riservato loro, ma erano giovani e pieni di entusiasmo, non si sarebbero fatti abbattere tanto in fretta.

 

 

Sulla terrazza di un grande albergo, nella città italiana della moda, mentre il sole si faceva sempre più basso tra i grattaceli milanesi, una musicista era tra le braccia di un cantante, entrambi si godevano il paesaggio, sospirando giorni speciali insieme

Quello era soltanto l’inizio di una vita piena d’amore l’uno affianco all’altra.



 



Angolo dell'autore: 
Ecco signori e signore l'ultimo capitolo di "You're Just Running From the Truth"!
Ma non preoccupatevi c'è ancora un bel'epilogo che vi aspetta!
intanto fatemi sapere che pensare di quest'ultimo capitolo lasciando una recenzione :)
baci, Marta. <3

  
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