Tutto era pronto per la partenza di Margherita. Lei era incantevole, una splendida principessa che si avviava verso un futuro radioso. Se malauguratamente sia il re-infante che il piccolo duca di Albany fossero morti, Margherita sarebbe divenuta regina d’Inghilterra, Scozia e Spagna.
La osservai, mentre il re mio figlio, il duca d’Angiò e il duca d’Alençon, suoi fratelli la salutavano. Margherita aveva le lacrime agli occhi, ma non doveva essere triste, non doveva.
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Lei annuì e si prese la mia benedizione.
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Margot salì sulla nave, seguita dalle sue damigelle e dame d’onore. Fra le damigelle notai la sua migliore amica, la giovane Enrichetta di Cleves che saliva subito dietro di lei.
Margherita si voltò e mi salutò con la mano. Ricambiai il saluto, e poi sussurrai piano: <
Stavo perdendo una figlia, ma avrei guadagnato un’alleanza e quindi il gioco valeva la candela.