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Autore: SaMiNa    31/10/2011    1 recensioni
Dal primo capitolo: "La nostra storia ha inizio il 13 aprile 1984, quando durante una partita di pallavolo della scuola media Hikawa, irruppe nel campo una ragazzina dai capelli rossi, alquanto esuberante, che creò non pochi problemi alla squadra e il suo nome era Mila Hazuki, quella che sarebbe diventato l'asso di quella stessa squadra, l'asso indiscusso di tutto il Mondo di questo emozionante sport... come lo sò miei cari nipotini? Semplice ho avuto l'onore di conoscerla e giocare in campo con lei... una storia come la sua non può essere scordata per questo voglio che voi miei cari nipoti la sappiateperché la sua è una storia piena di avventure ed emozioni..." come avrete capito la storia parla di Mila, di tutte le sue avventure sia nella prima che nella seconda serie... cercherò di essere il più originale possibile... spero che vi piaccia
Genere: Comico, Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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 “Inizialmente Mila e la pallavolo sembravano due cose completamente opposte, il coach Daimon continuava a vedere in lei il talento che ancora non riusciva a tirare fuori. A Nami questo fatto dava un po’ fastidio specie perché lei non riusciva a vedere queste grandi capacità che il coach vedeva in quella esuberante. O forse sarebbe meglio dire che non voleva vederlo, perché sapeva molto bene che Mila era destinata a diventare una grande star.” << ma nonna scusa allora quand’è che a Mila inizia a piacere la pallavolo? >> chiese uno dei due nipotini incuriositi, specie perché non capivano come poteva una star della pallavolo essere disinteressata a quello sport. << vedete cari nipotini spesso ci sono vari motivi che ti portano ad interessarti a qualcosa, nel caso di Mila entra in gioco il fattore CUORE “ durante un allenamento mentre Mila stava raccogliendo l’ennesima palla, che la Ayaze le aveva tirato e che lei rifiutava di riprendere, arrivò in campo la squadra maschile di pallavolo della scuola e Mila vide Shiro: bello, pieno di energia, gentile con i suoi compagni e chi più ne ha più ne metta. Vedendo Shiro impegnarsi così profondamente negli allenamenti per farsi notare iniziò ad impegnarsi anche lei, ma non era abbastanza concentrata da evitare che il coach le tirasse una palla in piena faccia, facendo sostituire il rumore delle palle che cadevano sul campo con una profonda risata che proveniva da entrambe le squadre, fu in quel momento che Mila e Shiro parlarono per la prima volta:

 << ti sei fatta male? >> le chiese dolcemente Shiro, l’unico a preoccuparsi veramente per la ragazza,

 << per mille capperi fritti quel Daimon me la pagherà >> disse distrattamente Mila non prestando attenzione al ragazzo che per tutta risposta iniziò a ridere anche lui, facendo diventare il volto di Mila più rosso di un pomodoro , sia per la pallonata appena preso, ma soprattutto per la pessima figura che aveva fatto davanti a Shiro. Tuttavia quell’incontro servì per stimolarla e iniziò ad allenarsi seriamente, tanto che nel giro di neanche due settimane aveva imparato alla perfezione i fondamentali della pallavolo, forse era un po’ scarsa ancora nella ricezione con il Baker, ma sicuramente le sue schiacciate, quando andavano a segno, erano potentissimi, tuttavia caratterialmente e per altre piccole ragioni il mister non se la sentiva di renderla una titolare a tutti gli effetti, ma il suo esordio come giocatrice sarebbe arrivato presto. Daimon infatti contava di farla giocare contro le Sunlight Players. Due giorni prima della partita Mila, si stava allenando con le sue schiacciate, da sola poiché a causa del suo carattere esuberante, forse un po’ troppo, non era ancora riuscita a legare con le sue compagne di squadra, ma c’era qualcuno che la osservava e che, oltre al coach, aveva visto in lei un grande talento, per questo la osservava di nascosto, fino a quel momento quando decise di aiutarla per migliorare. Shiro era rimasto impressionato dalla sua capacità di apprendimento, e dalla sua devozione verso questo sport, molto probabilmente ignorava che il merito spettasse a lui, comunque iniziò a provare un profondo affetto verso di lei, un affetto che era ricambiato dalla ragazza, ma che entrambi decisero di mantenere nascosto per un po’ di tempo.

Il giorno prima della partita dopo che Mila e Shiro si salutarono lei era sulla strada del ritorno quando la incontrai, la vidi chiamare a squarciagola il fratellino che stava per essere investito, mentre incosciente attraversava la strada per andare dall’adorata sorellina, preparai così una delle più potenti schiacciate per salvare quel povero bambino e fortunatamente ci riuscii mi avvicinai a loro per sapere se stessero bene e loro molto educatamente mi ringraziarono, Mila mi stette subito molto simpatica specialmente perché era stata sommersa da una marea di rape, se non ricordo male, bloccando per una buona mezz’ora il traffico. In quel momento però non sapevo di aver fatto la conoscenza della mia più grande e degna rivale, lo scoprii il giorno dopo. Arrivati allo stadio vidi arrivare le nostre avversarie, che a parere del nostro allenatore avremmo sconfitto in meno di due secondi, mai affermazione fu più sbagliata, anch’io la pensavo in questo modo, ma quando riconobbi Mila tra le giocatrici dell’Hikawa iniziai a sentirmi non so perché agitata, pensai perché forse dovevo scontrarmi con una ragazza che conoscevo appena, ma che subito divenne in un certo senso mia amica, ma non potevo immaginare che dietro quel suo comportamento infantile si nascondeva il comportamento di una leonessa.

Il primo set iniziò e come aveva predetto il nostro allenatore lo vincemmo senza troppe difficoltà, concedemmo loro solo un paio di punti per non far fare loro una figura ancora più pessima di quella che già stavano facendo, ma fu in quel momento che avvenne lo scambio tra il capitano dell’Hikawa e Mila. Quella ragazza sembrava una vera tigre in campo pur essendo un po’ debole in difesa, i suoi attacchi erano imprendibile e in soli cinque secondi riuscì a capovolgere la situazione il secondo e il terzo set furono infatti vinti da loro, ma la sua inesperienza fu la nostra fortuna, a metà del quarto set iniziò la vera partita perché sia io che Mila non volevamo perdere e cacciammo fuori gli artigli, vincemmo non so come non so se per fortuna o perché Mila era ancora inesperta, ma quel giorno trovai la mia più grande rivale, quel giorno, quel fatidico giorno capii che Mila sarebbe diventata una grande star. Quel giorno segnò l’inizio di tutto. "




Salve a tutti rieccomi con questo breve capitolo, spero che vi sia piaciuto fatemi sapere che ne pensate... grazie mille per aver letto il capitolo precedente e grazie anche a:
SHESSOMARUJUNIOR
VIOLET GIRL
un bacione dalla vostra
SaMiNa

 

  
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