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Autore: Camilla L    31/10/2011    9 recensioni
Un attimo sei felice e l'attimo dopo piangi tutte le tue lacrime tra le braccia della tua peggior nemica... ecco come posso descrivere quella sera infernale che ha cambiato per sempre la mia vita...-Bella
-Anche se, sinceramente, non so proprio come abbia fatto, se Bella non mi avesse fermato li avrei uccisi... avrei ucciso le due persone che più mi hanno deluso, tradito ed umiliato in quasi duecento anni di vita.-Jasper
Questa è la prima storia che scrivo e, anche se so di non essere una scrittrice eccezionale, spero che vi piaccia almeno un po' o che per lo meno apprezziate i miei sforzi, inoltre, ringrazio già da subito chi mi seguirà... sempre che qualcuno lo faccia!
QUESTA STORIA FA PARTE DELLA SERIE "JASPER & BELLA"
N.B: INIZIATA A RIVEDERE E CORREGGE A MAGGIO 2015, I CAPITOLI CON LO STESSO CARATTERE DEI PRIMI SONO QUELLI GIà NELLA NUOVA VERSIONE.
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Isabella Swan, Jasper Hale, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Jasper
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Eclipse, Successivo alla saga
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Jasper & Bella'
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Jay, Jasell e Carlisle

 

Pov Carlisle

 

Esme ed io siamo nel nostro appartamento e da ore ormai stiamo tentando di ignorare i rumori e le urla che arrivano dal piano di sopra, per l'esattezza dall'appartamento di Jasper e Bella.

-Per fortuna che hanno promesso ai loro genitori di fare i bravi se continuano di questo passo quando tornano dovranno rifarsi tutta casa-mi dice Esme riferendosi a quei due uragani devastatori dei nostri nipoti.

-S'è per questo io gli ho promesso di tenerli a bada, ma non credevo fosse una missione impossibile-preciso io.

-Vuoi che ci provi io?-mi chiede.

-No faccio l'ultimo tentativo e poi chiamo i soccorsi-le rispondo.

-Non vorrai mica chiamare Jasper e Bella in viaggio di nozze perchè non riesci ad essere abbastanza autorevole coi loro figli?-mi chiede con aria minacciosa.

-Cos'altro potrei fare? Stanno senza litigare e distruggere non più di un paio d'ore al giorno-rispondo.

-Forse non hai provato a fare tutto il possibile dato che proseguono ininterrottamente ormai da ore.Credo che un uragano e un terremoto in contemporanea facciano meno danni di quei due, in tre giorni hanno già devastato un giardino, un appartamento e una buona parte di foresta-puntualizza mia moglie.

Mentre parliamo siamo interrotti da un tonfo diverso dagli altri, come se due di noi si fossero appena scontrati è il segno che sono arrivati allo scontro fisico.

-Adesso basta devo riuscire a farli smettere!-dico uscendo per dirigermi al piano di sopra.

Durante il tragitto incontro Emmett che va nella mia stessa direzione.

-Non so come ci siano riusciti, ma m' han fatto venire il mal di testa-mi dice piuttosto innervosito dai rumori molesti provocati dai continui litigi dei nipoti.

-Non dirlo a me, non li sopporto più! Non so come facciano i loro genitori a farli star calmi-dico io.

-Beh, il fatto che Jasper possa bloccargli i poteri aiuta e poi non ha fatto altro nella sua vita che comandare eserciti vuoi che non sappia farlo coi suoi figli-mi fa notare.

-Hai ragione, ma sta di fatto che io non riesco a farmi ascoltare e ci stanno distruggendo tutto.Pensavo che tu e i tuoi fratelli foste troppo scalmanati quando lottavate in casa, ma mi sbagliavo di grosso eravate degli angioletti in confronto a loro-gli dico.

-Mi fa piacere che tu ti sia ricreduto-mi dice sorridendo.

Quando entriamo quello che ci troviamo davanti è peggio di quello che ci aspettavamo, la casa è irriconoscibile e loro due stanno facendo un corpo a corpo sul pavimento.

-E voi due pensate di essere al cinema? Non potevate tentare di fermarli? Invece di stare comodi sul divano a ridere!-dice Emmet a Lucas e Ria.

-Credi che non ci abbiamo provato? Ormai ho perso il conto dei tentavi che abbiamo fatto!-gli risponde suo figlio.

-Io sinceramente mi sono stancata di farmi lanciare via da uno dei due!-aggiunge Ria.

-Comunque ora ci pensiamo noi, voi andate a cercare la mamma e gli altri che sono andati a caccia-dice Emmett al figlio.

-Ok, a dopo!-dicono loro prima di uscire.

-Emmett dammi una mano a dividerli-dico a mio figlio, dato che da solo ho poca possibilità di riuscirci.

Quando finalmente ci riusciamo io tengo Jasell e lui Jay che a quanto pare stanno continuando il loro litigio mentalmente visti gli sguardi infuocati che si mandano.

-Adesso basta!-urlo.

Niente da fare continuano entrambi a dimenarsi tra le nostre braccia nel tentativo di liberarsi e continuare la loro battaglia.

-Ho detto bastaaa!!!-urlo più forte che posso e con la voce più cattiva che riesco a trovare.

Forse ha funzionato, almeno per il momento sembrano dimenarsi un po' meno.

-Ora calmatevi e cerchiamo di ragionare!-gli dico.

-Io non ho niente da dire a uno come lui-dice Jasell riferendosi al fratello.

-La cosa è reciproca strega!-gli risponde il fratello.

-Si può sapere cosa avete uno contro l'altro per non fare altro che litigare da quando sono partiti i vostri genitori? A cui tra l'altro avete promesso di comportarvi bene-chiedo.

-Io lo odio!-mi risponde Jasell.

-Non è vero che lo odi!-le dico io.

-E invece si!-dice ancora lei.

-Sei solo un'idiota egoista!-le dice Jay.

-E tu credi di essere chi non sei-controbatte Jasell.

-Cosa vuoi dire?-le chiedo io.

-Che da quando i nostri genitori sono partiti è diventato asfissiante e non continua a fare altro che dirmi quello che devo o non devo fare-mi risponde lei arrabbiatissima.

-Io volevo solo darti dei consigli sei tu che hai interpretato male le mie parole-dice Jay.

-Se dirmi “questo non lo puoi fare” lo chiami un consiglio!-specifica lei.

-Ora calmatevi entrambi e se vi lasciamo andare promettete di non ricominciare?-chiedo, sperando di alleggerire un po' la tensione.

-Va bene!-dice Jasell.

-Si ok!-Jay.

Con le dovute cautele Emmett ed io li lasciamo andare e per ora non sembrano intenzionati a riprendere da dove li avevamo interrotti.

-Ok così va meglio e ora sediamoci e parliamo un po'-dico sedendomi sul divano e invitandoli a fare altrettanto.

Mi sembra strano stia andando tutto così bene, mi sembrano troppo calmi non vorrei fosse la calma che anticipa la tempesta, così invito Emmett a restare e a sedersi tra di loro per non farli stare troppo vicini.

-E ora spiegatemi per quale motivo voi non potete discutere come chiunque altro senza bisogno di lanciarvi in aria a vicenda e senza picchiarvi?-chiedo ad entrambi.

-Ha iniziato lei!-precisa Jay.

-Non è vero!-controbatte lei.

-Ma cosa avete cinque anni?-chiedo ancora.

-Beh io tecnicamente non ne avrei molti di più!-precisa Jasell.

-Solo quando ti fa comodo però-le dico.

-Ahahahahah- sghignazza Jay.

-Fossi in te farei poco lo spiritoso!-gli dico fissandolo negli occhi.

Abbassa lo sguardo, ma lo sento leggermente ringhiare.

-E non ringhiare, io non ti sto per attaccare!-gli dico arrabbiato.

Ha proprio ragione Emmett solo uno con alle spalle decine di anni di strategie militari e con parecchia abilità al comando può essere in grado di tenere a freno due figli come loro e forse è per questo che il destino gli ha dato proprio Jasper come padre, solo lui può contenere la loro illimitata esuberanza.

-Possiamo andare?-mi chiede all'improvviso Jay, tentando di alzarsi dal divano.

-Tu non vai da nessuna parte!-gli dice Emmett, facendolo risedere con la forza.

-Insomma mi volete spiegare cos'è successo o stiamo qui per sempre?-chiedo ancora.

-Lui è un idiota ecco cos'è successo, non c'è nient'altro da dire-risponde Jasell.

-Basta con gli insulti, ditemi come stanno le cose e basta.Tanto finché non me lo direte non ci alzeremo da qua e Emmett ed io abbiamo tutta l'eternità davanti, perciò rassegnatevi e parlate-dico fissandoli negli occhi a turno.

-Ok!-mi dice Jasell.

-E allora?-chiedo ancora.

-Da quando sono partiti mamma e papà lui non fa altro che darmi ordini e proibirmi di fare qualsiasi cosa.Controlla perfino che vestiti mi metto neanche papà lo fa più-mi spiega lei.

-Non lo fa più perchè s'è rassegnato, tu non ascolti mai nessuno-dice Jay.

-Senti chi parla!-gli dice lei.

-Parlate con me non tra di voi, mi sembra che vi siate già insultati abbastanza negli ultimi giorni-dico iniziando a spazientirmi.

-Io volevo solo darle dei consigli se lei travisa le mie parole non è colpa mia-spiega Jay.

-Credo di aver capito che tutto questo sia nato da un'incomprensione-dico.

-Io non direi, lui sapeva cosa mi stava dicendo e non erano consigli erano ordini-mi spiega Jasell.

-Forse ho sbagliato il modo e il tono in cui ho parlato-precisa Jay che per la prima volta parla senza rabbia.

-A quanto pare è proprio così-gli dico.

-Si, ma quello che pensava era molto chiaro voleva che facessi quello che voleva lui-precisa ancora lei.

-Forse preferiva che tu facessi in modo diverso-le spiego.

-Infatti!-dice Jay.

-Comunque quelli che mi state dicendo non sono buoni motivi per darvele di santa ragione per tre giorni e distruggere tutto quello che vi capita a tiro-preciso.

A questa mia precisazione non segue risposta ed entrambi abbassano lo sguardo stavolta senza ringhiare.

-Se non volete che chiami i vostri genitori dovete darvi subito una calmata, non potete andare avanti così non è un comportamento normale neanche per dei vampiri-spiego.

-E perchè dovresti chiamarli?-mi chiede Jasell terrorizzata da questa ipotesi.

-E perchè non dovrei farlo? Avete distrutto la casa, il giardino, per non parlare di quei poveri alberi della foresta che hanno avuto la peggio scontrandosi con voi, in più vi insultate, vi fate volare via a vicenda e ora anche vi picchiate.Credo che debbano saperlo!-spiego.

-Se rimettiamo tutto com'era e ti promettiamo di non litigare più puoi non chiamarli per favore nonno?-mi supplica Jasell.

Se solo avessi immaginato che sarebbe bastato minacciare di chiamare i genitori lo avrei fatto fin da subito.

-Ora mi chiami nonno? Stamattina ero Carlisle perchè non avevi bisogno di arruffianarmi-dico io.

-Scusa, ma non chiamarli per favore!-dice ancora.

-In effetti non si meritano di farsi rovinare la luna di miele dai loro figli che non riescono a discutere civilmente-spiego.

-Allora non li chiamerai?-mi chiede stavolta Jay.

-Prima di rispondervi ho bisogno che mi promettiate un paio di cose-dico.

-Va bene!-mi rispondono insieme.

-Prima cosa casa e giardino devono tornare com'erano prima e dovete farlo insieme senza litigare e senza chiedere a nessun' altro di farlo al vostro posto.Secondo non voglio sentire più neanche un accenno di litigio da parte vostra e terzo voglio anzi pretendo che vi abbracciate e vi chiediate scusa-spiego senza mai smettere di guardarli negli occhi.

-Per me va bene!-mi dice Jay.

-Per me no! Non gli chiederò mai scusa!-dice invece Jasell.

-Va bene allora avviserò i vostri genitori e saranno davvero felici di vedere quello che avete combinato e di tornare prima dal viaggio di nozze per merito della vostra poca affinità con le discussioni civili-spiego estraendo il cellulare dalla tasca dei pantaloni.

-Ma se noi facciamo tutto quello che hai detto loro non sapranno mai niente?-mi chiede Jasell, quando capisce che non sto scherzando.

-Per stavolta si, ma se dovesse capitare ancora che rimarrete a casa senza di loro e terrete lo stesso comportamento non sarò così benevolo-le rispondo.

-E va bene farò tutto quello che vuoi!-mi dice rassegnata.

-Allora prego iniziate col chiedervi scusa a vicenda e non mentalmente devo poter sentire anch'io-dico.

Si guardano un attimo di traverso poi si alzano e si abbracciano chiedendosi scusa e anche se non mi sembrano del tutto convinti di quello che stanno facendo posso accontentarmi del fatto che credo abbiano capito che devono avere un po' “paura” anche di me.

-Ok, anche se non mi siete sembrati del tutto sinceri mi posso accontentare e ora mettetevi al lavoro iniziando dalla casa e non preoccupatevi di non fare le cose fatte bene perchè starò qui finché non avrete finito-gli dico.

Sbuffando vistosamente si mettono al lavoro sotto la mia supervisione e non potendomi fidare di lasciarli soli neanche un secondo chiedo a Emmett di andare ad avvisare Esme che siamo ancora tutti interi e che può salire.

-Vedo che ce l'hai fatta!-mi dice mia moglie sedendosi accanto a me.

-Credo di si, ma non diciamolo troppo forte potrebbero cambiare idea-le dico io.

-Mentre ero sola ho riflettuto un po' su di loro e ho tratto le mie conclusioni-mi dice poi.

-Dimmi tutto!-dico.

-Vedi loro sono fratelli veramente e Jasper e Bella sono davvero i loro genitori e per tanto che ci sforziamo di capirli non ci riusciremo mai-mi spiega.

-Credo di non capire!-le dico perplesso.

-Ecco vedi i nostri ragazzi avevano e hanno tuttora una sorta di gratitudine nei nostri confronti per averli amati come se fossero figli nostri e hanno sempre cercato di dimostrarci che ci meritavano come genitori, per loro invece è diverso non devono dimostrare niente perchè Jasper e Bella sarebbero i loro genitori comunque e non sentono quel bisogno di trattenersi che hanno Emmet, Jasper e gli altri, anche se ammetto che stavolta hanno davvero esagerato-mi spiega.

-Dunque secondo te dipende tutto dal fatto che hanno ancora i loro genitori naturali?-le chiedo cercando di capire meglio il suo discorso.

-Detto così suona male, ma è così.Se sentissero il bisogno di doversi guadagnare l'affetto dei loro genitori si comporterebbero in modo diverso e dicendo questo non voglio farne una colpa ne a Jasper e Bella ne a Jay e Jasell è così e basta-mi spiega ancora.

-Credo tu abbia ragione-le dico.

-In più c'è da aggiungere che per la prima volta si sono trovati senza di loro e secondo me hanno sentito la necessità di sfogarsi in qualche modo, qualsiasi figlio lo farebbe anche se loro hanno un modo un po' troppo devastante di farlo-aggiunge.

-C'abbiamo messo qualche giorno, ma abbiamo capito tutto io invece sono arrivato alla conclusione che basta minacciarli di chiamare i loro genitori per farli smettere all'istante-le dico.

-Beh vista la loro esuberanza è un bene che li temano un po' altrimenti chi le terrebbe più quelle pesti-specifica.

-Anche stavolta devo darti ragione sono davvero delle pesti-dico sorridendo.

-Saranno anche delle pesti, ma sono adorabili e secondo me si vogliono talmente bene che farebbero qualsiasi cosa uno per l'altra anche se litigano un giorno si e l'altro pure-mi dice.

Devo ammettere che le conclusioni di mia moglie sono davvero azzeccate, Jay e Jasell hanno e avranno per l'eternità la loro vera famiglia e nessuno di noi purtroppo potrà mai capire cosa si prova in questi casi.Loro, anche se vampiri, si stanno comportando come qualsiasi altro adolescente i cui genitori sono fuori casa litigando e azzuffandosi da veri fratelli, il tutto amplificato dalla loro natura sovrumana.

   
 
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