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Autore: _Jaslene_    01/11/2011    7 recensioni
Greed stava farfugliando un "Eh già.." quando Envy lo prese per un braccio e lo guardò con fare minaccioso.
Senza dirsi niente si erano già capiti.
Greed con un movimento della mano salutò Ed, e sussurrò qualcosa nell'orecchio dell'altro ragazzo.
"E' tuo, Nii-chan."
[ Envy/Ed ; Maes/Roy ; Roy/Havoc ; Envy/Greed ]
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Edward Elric, Envy, Jean Havoc, Maes Hughes, Roy Mustang
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Envy era ritornato a casa sua tre ore dopo l'incontro con Kimbly.
Delle urla e dei gemiti che si sentivano dalla stanza del fratello quando se ne era andato un'ora prima, neanche l'ombra.
Entrò piano nella stanza di Greed e lo trovò sdraiato sul letto.
Le braccia e le gambe mollemente abbandonate sui fianchi, in una posizione rilassata.
Le palpebre erano socchiuse, finchè il più piccolo non si poggiò sul materasso.
Il maggiore fissava Envy che, sghignazzando, si sedeva a cavalcioni sul suo bacino.
"Dov'eri?" Chiese, mentre l'altro di abbassava su di lui.
"Mph. Kimbly ci cercava.." Soffiò sulle sue labbra, prima di unirle con quelle del fratello in un bacio casto, appena accennato.
Greed, conosciuto per la sua avarizia senza limiti, non contento di quel lieve contatto, mise una mano dietro la testa di Envy per attirarlo a sè e approfondire il bacio.
Cominciò leccandogli le labbra, per poi mordergliele chiedendo l'accesso.
Accesso che prontamente
non gli fu negato.
La sua lingua andò a incontrare la gemella, poi per andare ad esplorare la cavità orale del fratello. Successivamente ci fu un divorarsi di labbra, in quello che diventò ben presto un bacio umido e passionale.
Envy soddisfatto, e conscio del fatto che avevano del lavoro da sbrigare, interruppe il bacio, ricevendo in risposta un mugolio di disaccordo da parte di Greed.
Guardò l'ora. Erano le 16.30.
Ghignò. Aveva ancora tempo. Così si ri-impossessò delle labbra del maggiore.

-

Alphonse aveva lasciato la camera quando aveva visto che Edward si era addormentato.
Era uscito dal dormitorio e si era recato nel giardino posteriore della scuola, dove erano allestiti dei tavoli, utilizzati dai ragazzi durante l'ora di pranzo.
Lì ad aspettarlo c'erano Winry ed i suoi amici.
"Al!" Urlò la bionda facendo segno con la mano di sedersi accanto a lei.
"Dove hai lasciato Edward?" disse, porgendo il pranzo ad Alphonse.
"Grazie. Sta dormendo.." rispose questo, mentre addentava il suo panino.
Winry lo prese da parte, e lo guardò seria.
"Pensi sia prudente lasciarlo da solo? Non sa nulla della storia di Envy e potrebbe combinare guai, e magar-"
"Envy non c'è. L'ho visto uscire cinque minuti fa con Lauren, la figlia del vicepreside."
"Sono comunque convinta che dovresti parlare con Ed, soprattutto di quello."
"Lo farò appena si sarà svegliato." Disse con tono rassicurante e con un sorriso.
Passarono il resto del tempo a parlare, scherzare e ridere con i loro compagni.

Dopo circa un'oretta si separarono.
Winry e Alphonse si recarono al terzo piano per i corsi pomeridiani.
La prima era iscritta al corso di meccanica, mentre il secondo ad un corso di disegno tecnico.
Si salutarono con un sorriso e si avviarono alle loro classi.

Dato che era lunedì, il corso di disegno tecnico durava solo un'ora, così Al potè dirigersi da Edward, per controllare che andasse tutto bene.
Quando non lo trovò in stanza si allarmò, e si mise a cercarlo in tutti i piani.
Arrivato al quinto, finalmente lo vide.

-

"Ragazzino, potresti dirmi chi sei e cosa cavolo fai quì, di grazia?"
Edward lo guardò male, che voleva quello?
Come sempre, stava per rispondere a tono, quando un Alphonse alquanto affaticato corse verso di lui.
"EDWARD! Anf... finalmente, ti.. anf.. ho trovato!"
"Alphonse.." Disse sorridendo e grattandosi la testa, come per scusarsi.
"Non sapevo dove fossi! Un attimo.. anf.. prima ti lascio in camera, e poi un attimo dopo.. anf.. scompari.."
"Volevo fare un giro.. Ehehe.."
Il ragazzo corvino squadrò per bene quei due. Dovevano fermarsi proprio davanti alla sua stanza per parlare?!
"Senti fagiolino, te lo ripeto, potresti dirmi chi se-"
Ecco, ci risiamo.
Fagiolino.
Piccoletto.
"CHI HAI CHIAMATO FAGIOLINO?! RAZZA DI VECCHIETTO!!!"
Vecchio? Come osava chiamarlo vecchio! Semmai era più grande, ma non vecchio!
"Vecchio?! Forse volevi dire bello e giovane! Fagiolino," calcò bene il soprannome "io sono Roy Mustang! Il più richiesto tra la popolazione femminile!" Disse, con aria di chi la sa lunga, e sfoggiando un sorriso a 32 denti.
"Tsè. No no, sei vecchio." Rispose il più piccolo, con tono canzonatorio.
"Piccolo ragazzino impertinente io- auch!" Non riuscì a finire una frase che gli arrivò uno scappellotto dietro la testa da una ragazza bionda.
"Tu cosa, Roy?"
"Io? Uh, niente Riza! Ahahah!" Rise nervosamente.
La bionda lo squadrò, poi si rivolse ai due ragazzi.
"Piacere, Riza Hawkeye" disse, porgendo loro la mano.
"Alphonse."
"Edward." Si presentarono.
Riza riportò la sua attenzione sul corvino.
"Abbiamo una ricerca da fare, Roy." Disse poi indicando tre mucchi di scartoffie poggiati a terra davanti alla parete.
Roy impallidì, ed Edward ghignò.
Il giovane Elric sarebbe rimasto volentieri a vedere il vecchio lavorare, magari seduto su una comoda poltrona a rinfacciargli il fatto che lui non avesse niente da fare, ma un'occhiataccia di Riza lo destò dal suo intento.

E mentre Roy si preparava ad un pomeriggio di ricerca e studio, Ed e Al se ne tornarono nella loro camera.

-

Erano le otto di sera.
Envy, i suoi fratelli e loro padre erano riuniti a tavola e stavano consumando la cena.
C'erano Gluttony, un ragazzo basso, grasso e calvo; Lust, una donna bella e provocante dal fisico perfetto; Pride, all'apparenza un tenero e allegro bambino, che in realtà è abizioso e spietato; Sloth, bella, terribile ed annoiata; ed infine Envy, Wrath e Greed.

Sia fisicamente che caratterialmente erano tutti differenti.
Un qualunque osservatore avrebbe potuto giurare che non fossero fratelli, e infatti, per certi versi non lo erano.
Il padre era lo stesso, ma le madri erano diverse per tutti, o quasi.
Solo Envy e Wrath erano figli della stessa donna, e perciò si definivano fratelli con la lettera maiuscola.

Si chiamava Dante, aveva lunghi capelli marroni fino alle spalle e una frangia che le ricadeva sul viso, e due grandi occhi color dell'ametista, proprio come i suoi due figli.
Per quello che potevano ricordare, loro madre era generosa, gentile e paziente.
Era bella, e bella voleva rimanere, tutta la vita.
Sparì sette anni prima, quando Envy aveva ancora 11 anni.
A quell'epoca il più piccolo aveva solo 8 anni, e quando avvenne il fatto per parecchio tempo non riuscì a capacitarsi dell'accaduto, e tentò in tutti i modi di rimuovere quei ricordi troppo dolorosi.
Envy quel giorno invece se lo ricorda bene, troppo bene.

Stavano facendo un giro nelle strade di Amestris.
Dante teneva per mano Wrath e con l'altra le tante borse contenenti gli acquisti della giornata, mentre Envy camminava appena più indietro.
"Mamma mamma! Sono stato bravo oggi?"
"Sì tesoro, sei stato bravissimo." Rispose la donna, sorridendo dolcemente al più piccolo.
"Allora me lo compri il gelato, vero?" Fece, quardando la sua mamma con degli occhi da cucciolo che avrebbero intenerito chiunque.
Sospirò, gli aveva già comprato un sacco di cose - tendeva spesso a viziare i suoi due figli - ma si dovette arrendere all'idea di comprare il tanto voluto gelato.
Come si poteva restistere a quel bambino?

Dopo una decina di minuti buoni, arrivarono ad una gelateria del centro.
Un uomo, intanto, osservava i tre da dietro un vicolo.
Dante se ne accorse quasi subito, e riconoscendo il volto familiare di quest'ultimo diede i soldi a Wrath e intimò al più grande di accompagnare suo fratello, mentre lei andava a parlare con una persona.
Quando si fu assicurata che i figli fossero entrati, si affrettò a raggiungere l'uomo.
Era alto, ben piazzato, capelli corvini che stavano diventando grigi per via dell'età e un abito piuttosto informale.
"Cosa diavolo vuoi ancora, Richard? Tutti i soldi che ti dovevo te li ho già restituiti, perciò vedi di sparire e-" Tentò di finire, ma venne interrotta.
"Uscire dal giro non è così facile come la fai tu, Dante." Disse l'uomo con voce roca.
"Quanto vuoi?"
"Oh, ma che hai capito? Non voglio soldi da te." Fece, sghignazzando.
"E allora cosa vuoi?" Domandò Dante, con evidente preoccupazione nella voce.
"Te."
"E se non volessi tornare?!"
"..Ho visto che hai due bei figli. Non vorresti che succedesse loro qualcosa di male, vero?"
Dante rimase spiazzata. In viso le si poteva leggere un'autentica espressione di puro terrore.
All'uomo scappò un risolino. "Ecco, appunto.."
Poi spostò lo sguardo al di là della spalla della donna. I figli di Dante erano usciti dal negozio.
"Vedo che adesso hai da fare." Ghignò. "Ti aspetto stasera. Sai dove, e sai anche cosa accadrà se non ti vedrò arrivare, vero?"
Lei fece un lieve cenno con la testa, e poi, si girò e andò verso i suoi figli. Il respiro ancora irregolare, e gli occhi lucidi.
Envy notando l'espressione della madre si premurò di guardare l'uomo con la quale prima stava parlando. Una brivido lungo la schiena, e una strana sensazione, prima che egli scomparisse ghignando dietro al vicolo.

******** 1 ora dopo ********

Dante, dopo essere tornati a casa, aveva mandato Wrath a farsi un bagno, mentre Envy era salito in camera sua.
Lei invece era andata a recuperare una vecchia valigia, nella quale stava mettendo vestiti, effetti personali e quantaltro.
Aprì poi un cassetto del comidino di camera sua e prese tutti i soldi che trovò.
Lasciò la valigia all'ingresso, e poi andò a salutare i figli.
Disse loro che stava uscendo. Scoccò un tenero bacio sulla fronte di Wrath, e uno su quella di Envy. Sapeva che a lui dava fastidio, perchè si riteneva troppo grande per i baci. Ma quella sarebbe stata l'ultima volta che vedeva i suoi figli, perciò si assicurò di salutarli per bene.
Non disse a nessuno dove andava. Non voleva che nessuno, un giorno, decidesse di cercarla. Decise di non farsi neanche accompagnare dal maggiordomo, cosicchè neanche lui avesse idea di dove stesse andando.
Da quella sera di 7 anni fà, Wrath e Envy non rividero mai più Dante.

Il padre non si premurò di cercarla più di tanto.
Per lui era solo una delle tante donne che in quegli anni si era portato a casa. Fattò stà che però lo aveva lasciato con due figli, che si aggiungevano agli altri cinque.
Pazienza, avrebbe assunto una tata che si occupasse di loro. Non aveva problemi di soldi.

La scomparsa della madre, invece, fu gravosa per i due fratelli.
Dopo soli tre anni Envy entrò nel giro della droga e dei soldi.
Lo fece per cercare quel misterioso uomo che aveva visto con sua madre il giorno della sua scomparsa, ma non solo.
Iniziò a frequentare gentaglia, a bere, a fumare, a drogarsi e a portarsi a casa parecchie ragazze di strada, anche più alla volta.
Poi, il suo fratellastro, Greed non lo aiutava di certo. 
C'era anche lui nel giro, e spesso era lui che portava il fratellino in certi locali.

Quando poi, un giorno, Envy trovò quell'uomo, gli chiese della madre, ma lui non parlò.
Così lo uccise. 
Si sentì finalmente libero, e nessun senso di colpa lo afflisse.
Aveva visto quel corpo cadere a terra senza vita, dopo che gli aveva sparato, e nessuna paura o preoccupazione aveva invaso la sua espressione.
Solo era scoppiato in una risata nervosa, ed aveva ghignato, proprio come aveva fatto quell'uomo davanti a lui anni prima.
Inutile dire che al processo il padre di Envy , essendo un uomo ricco e pieno di risorse, aveva corrotto tutta la guria, che proclamò il figlio innocente.

Envy provò, invano, a cercare la madre. Ma nulla. Nessuno sapeva niente.
E, dopo due anni di ricerche, si arrese.

Ed è per questo, che tutt'ora, Envy frequenta quel dannato giro.

Ed è per questo, che tutt'ora, Wrath cerca ancora il calore di una madre.

  
Angolo autrice:

Buondì! Finalmente ho pubblicato questo capitolo!
Chiedo scusa -ancora una volta- visto che sono in un ritardo colossale, ma il mio computer aveva dei problemi e non sono riuscita a pubblicare prima.
Passiamo al capitolo:
cominciamo dal fatto che ne vado particolarmente fiera, mi è piaciuto molto scriverlo. >3<
La EnvyxGreed all'inizio era da un po' che la volevo mettere, e finalmente svelo un po' del passato di Envy! Eheh. ^_^
Ringrazio chi recensisce, e chi semplicemente legge.
Alla prossima!
Recensite in tanti, mi raccomando!
_Jaslene_


 
  
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