-5 sterline- disse il cassiere; un uomo non tanto alto, con la barba incolta, il capellino bianco ed il grembiule a chiazze. Louis prese la busta di patatine e la lattina di coca cola, posò i soldi sul bancone e fece per uscire quando all’improvviso si trovò una bambina che non poteva avere più di 6 anni. Abbracciava stretto stretto una scimmietta e teneva i suoi enormi occhi azzurri puntati su Louis. -Eih bella, ciao! Come si chiama?- chiese Louis indicando la scimmietta. -A..Alice- … -ma a casa ho anche un pinguino! E si chiama Lou!- aggiunse in fretta la bambina. Louis arrossì davanti a quella piccola directioner. Quella bambina gli fece tornare il sorriso e scacciò via tutti quei pensieri su Harry. -è davvero un bel nome, è anche il mio, sapevi?-. -ehm… sì-. Louis era accovacciato davanti alla bambina e faceva finta di chiacchierare con la sua scimmietta quando arrivò la madre -oh Louis Tomlinson! Hai visto tesoro? È Lou!- esclamò la madre dando colpetti alla spalla della piccola. -Salve- Louis porse per primo la mano, anche la madre sembrava essere una directioner anche se faceva di tutto per nasconderlo. -Salve! Io sono Vianne e lei è la piccola Angela.- -Sai, ha tutto i tuoi poster in camera- sussurrò infine la madre. Louis sorrise e si accovacciò nuovamente davanti alla piccola Angela. -Allora, mi hanno detto che la tua scimmietta è una directioner, e tu invece?- Louis non fece quasi in tempo a finire la frase che la bambina gli saltò al collo. Continuando a tenerla in braccio si rialzò, accarezzandole i capelli mentre la bambina affondava il viso nella sua spalla. -Aspetta! Vi faccio una foto!- così Louis si mise in posa con la piccola Angela la scimmietta Alice. La salutò con un bacio sulla guancia ed uscì dal negozio con un gran sorriso stampato in faccia. Ma girato l’angolo tornò immediatamente a pensare ad Harry. Se non avessero litigato, Harry sarebbe stato lì con lui ed avrebbero tenuto in braccio la bambina, insieme, come tenevano la piccola Lux. ……………… Faceva freddo, Louis indossava solo una maglietta leggera ed un gilet e l’unica cosa che voleva era uno di quei caldi abbracci di Harry. Avrebbe voluto tornare a casa ma poi pensò -E se quando torno lui mi caccia di nuovo? E se invece quando torno scopro che se ne è andato?- Tirò fuori il telefono, aveva voglia di vedere qualche sua foto..qualche foto con lui. Ne trovò a decine, loro insieme a letto, sul divano a vedere un film, addormentati in macchina, a cucinare la cena. L’ultima lo fece sorridere con dolcezza, Harry aveva un ridicolissimo cappello da chef e un grembiule rosa a cuoricini, talmente piccolo, che sarebbe potuto andare bene alla bambina che aveva appena incontrato. Continuò a camminare senza meta e a scorrere le foto sul telefono per una buona mezzoretta finchè non si trovò davanti ad una fontana che non aveva mai visto, in una piazza altrettanto sconosciuta. …………… Nel frattempo Harry continuò a cercarlo in tutti i posti dove andava più spesso. Passò per il cinema, poi per la sala giochi e per diversi vicoli che non facevano altro che ricordargli Louis, sempre e solo Louis.