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Autore: rock star 96    01/11/2011    3 recensioni
tra Dante e Zhalia, le cose vanno sempre meglio, e una sera vengono anche invitati ad una serata di gala, ma ad un certo punto Zhalia si sente male e decide di uscire, ma.. quattro zampe, una coda, una pelliccia,qualcosa non va....
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ZHALIA:
era il tardo pomeriggio, era incredibile di come passassero in fretta le giornate, ma vero anche che l’inverno si stava avvicinando, e che il sole durava poco tempo, per poi essere sostituito dall’oscurità. Rimasi tutto la tarda sera a osservare quel bagliore al di là del lago, le luci erano accese di ore, anche quando il sole era ancora in cielo, vedevo una lieve lucina passare attraverso le finestre, solo quando oramai fu notte fonda, a occhio e croce saranno state le dieci di sera, se non più tardi, finalmente si spensero.
Il giorno dopo, mi svegliai, appena aprì gli occhi mi sentì la bocca incredibilmente asciutta, mi diressi verso la fonte d’acqua,ma quando la bevetti, mi resi conto che aveva uno strano sapore, non era come di fango o di terra o di qualsiasi altra cosa si potesse trovare nella foresta, era diverso.
In tutta la montagna, la fonte d’acqua era una sola, e alimentava tutto. Così provai a cambiare.
Mi diressi verso la diga, bevetti anche lì e il sapore era lo stesso, era strano, aveva un non so che di diverso, non era la solita acqua pura e fresca, si era come appesantita. La mia attenzione fu attirata da qualcosa che galleggiava nell’acqua, qualcosa che luccicava che si andò ad incagliarsi sulla sfonda. Era una borraccia. La annusai, l’imboccatura puzzava d’alcol, ma l’odore non era tanto forte, quindi non poteva contenerne, ma la cosa che mi solleticò di più il naso, fu il forte odore di polvere da sparo che copriva tutta l’impugnatura. Sentì un rumore. Alzai lo sguardo e vidi in lontananza uno stormo di uccelli scappare via da un punto della foresta. Annusai l’aria, sentì uno strano odore, leggermente famigliare, da che mi dava un non so che di pungente e pauroso.
Alle mie spalle arrivò il lupo alfa, annusò anche lui l’aria, e drizzando le orecchie per poi abbassarle, mi spintono come per andare via, per poi tornare alla grotta, svegliare tutti gli altri lupi, e cominciare a metterci in marcia.
Rimanemmo sul territorio roccioso, ma ad un certo punto sentì un altro odore, ma questa volta era inconfondibile, era l’odore di bruciato, e sentì dentro di me un'altra volta quella sensazione che mi pungeva lo stomaco e che mi incitava paura.
Si sentì un esplosione.
La terra tremò.
Sopra di noi, caddero dei tronchi, che ci bloccarono la strada, e intorno a noi, i cespugli cominciarono a tremare, e l’odore di polvere da sparo si faceva più intenso. Ora sapevo cos’era quella sensazione, era il segnale che qualcosa non andasse, era l’avvertimento di stare in campana, era il senso del pericolo.
  
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