Serie TV > The Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: jarjar    02/11/2011    4 recensioni
Stefan ed Elena decidono di sposarsi, ma la ragazza dovrà fare i conti con i sentimenti e con l'attrazione che prova nei confronti di Damon che nel frattempo si dimostra pronto a tutto per conquistare la ragazza.
Non vi anticipo nulla, leggete e scoprite cosa succede, lasciando se volete anche una recensione!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Imprevisti


- 4

Era tutto perfetto: il volo, l'hotel, la città e soprattutto la compagnia.

Loro, le inseparabili amiche per la pelle sarebbero partite per Las Vegas il week-end successivo, il che significava soltanto quattro giorni dopo.

Caroline stampò soddisfatta la scheda della prenotazione e lo lasciò sulla scrivania.

Non appena udì il suono del campanello, la ragazza uscì di casa per trascorrere il pomeriggio con il fidanzato.

Tutto sarebbe stato assolutamente fantastico, niente e nessuno avrebbe rovinato la gita a lei e alle compagne.

Car ci avrebbe scommesso, ma a volte si devono mettere in conto degli imprevisti.

***


 

-3

Elena rientrò in casa dopo un' affaticante discussione telefonica con Caroline.

La vampira aveva provveduto a sistemare tutte le pratiche per la vacanza solo donne a Las Vegas. Avrebbero alloggiato in un albergo a cinque stelle e finalmente avrebbe potuto svuotare la testa da tutte le preoccupazioni.

Nonostante fossero solo quattro, in quella casa sembrava ci fosse un vero e proprio party.

Samantha aveva conquistato tutti quelli a cui Damon l'aveva presentata: Alaric, la mamma di Car, Jeremy e Matt, ma soprattutto Stefan.

Non bastava il fatto che fosse fidanzata con il suo amico Damon, adesso stava cercando di accalappiarsi anche il SUO Stefan!

Elena sembrava diventata un'intrusa in casa propria.

Ogni volta che avevano modo di trovarsi tutti insieme, specie a pranzo o cena, Samantha era al centro dell'attenzione dei due bei fratelli Salvatore.

Damon, ovviamente, era fiero e spavaldo di far conoscere a destra e a manca la biondina, che sembrava trovarsi a proprio agio con qualunque essere di sesso maschile le fosse presentato.

Erano proprio questi i motivi che avevano spinto Elena a convincere Caroline e Bonnie a partire anticipatamente. Non ne poteva più della simpatia che la californiana trasmetteva a tutti, tranne che a lei.

“E così io le ho detto: è il mio ragazzo baby, perché non te ne torni in Texas da dove sei venuta eh?!!” disse Samantha e puntualmente i due vampiri scoppiarono a ridere.

“Ehi Elena, amore, questa la devi sentire! È davvero troppo divertente, io che pensavo che le bionde fossero stupide!” esclamò Stefan per fare lo spiritoso, come da copione la bionda rispose a tono e proruppero ancora una volta in una fragorosa risata.

“Si, davvero forte.” disse Elena con poco entusiasmo.

Nessuna reazione, gli altri tre continuarono a chiacchierare e scherzare fino a quando non si misero ai fornelli. Anche quella era un'abitudine: Stefan e Sam cucinavano, mentre Damon bighellonava in cucina assaggiando qualche stuzzichino qua e là.

“Per pranzo vi serviremo un bell'arrostino in salsa barbecue...”

“Con contorno di patate ed insalata.” Stefan non fece in tempo a finire che subito l'altra ragazza terminò per lui la frase.

“Batti il cinque compagna!” esclamò il vampiro e la giovane non tardò a schiaffeggiargli la mano.

“Mio dio, se continuate così ti impedirò di vederla, fratello.” puntualizzò il maggiore dei fratelli con la solita ironia.

Era talmente strano, Samantha sembrava aver risolto tutti i loro problemi. Adesso parlavano, scherzavano e si divertivano insieme. Tutte le loro gelosie parevano acqua passata, era come se avessero dimenticato il conflitto che c'era stato per Katherine e per la stessa Elena.

Da una parte aveva contribuito molto il repentino cambiamento di Damon ed Elena sperava con tutte le sue forze che quella fosse la motivazione principale e che non fosse stata quella sciacquetta a riuscire in un' impresa nella quale aveva fallito perfino Katherine Pierce.

“Non ho fame, vado di sopra.” Dopo aver pronunciato quelle parole Elena corse nella camera di Stefan e si buttò sul letto a peso morto.

Era esausta e per di più il fidanzato non si era neppure premurato di chiederle come stesse. Aveva continuato beatamente a cucinare.

Che vada al diavolo, lui, quello stupido di suo fratello che diceva di essere mio amico e soprattutto quella bambolina gonfiabile!

***

“Ehi, che fine ha fatto Elena? Forse è il caso che vada a controllare...” disse Stefan.

“Stefan! Si brucia la carne, sbrigati!” esclamò la ragazza che stava pelando patate al suo fianco.

“Tranquilli, continuate pure. Vado io a vedere come sta.” si propose Damon, alzandosi dalla sua posizione strategica.

Gli stava venendo il voltastomaco per tutto il miele che era costretto a sopportare ormai ogni giorno.

Samantha gli era sinceramente simpatica e l'effetto che aveva su Elena era formidabile, ma l'affinità con il fratello, la sua voglia di cucinare insieme a lui e di passare sempre il loro tempo in casa era estenuante. Lo costringeva a raddoppiare la sua abilità di attore, per non parlare delle preoccupazioni della sua principessa.

Elena stava seriamente diventando un fantasma.

Damon avrebbe giurato che se non fosse stato un reato penale, la ragazza non avrebbe esitato a togliere di mezzo Sam e sotterrarla in giardino.

Inoltre, il peggio doveva ancora venire. Elena aveva pensato bene di organizzare la famosa gitarella in Nevada e lui sarebbe dovuto rimanere con quei due a fingere che andasse tutto bene per un'intera settimana.

Dopo questo devono farmi santo...

“Principessa?! Dove sei?” urlò il vampiro mentre saliva le scale.

In realtà sapeva benissimo dove poteva essere la sua principessa.

La porta della camera di Stefan era socchiusa. Calandosi nel suo nuovo ruolo, il ragazzo pensò che fosse più galante bussare e cercare di convincerla a scendere, invece di prenderla di peso e portarla al piano di sotto come normalmente avrebbe fatto.

“Elena, sei qui?”

“Laaami 'n pace Damn!” farfugliò la ragazza da sotto il cuscino.

Damon entrò nella stanza, si chiuse la porta alle spalle e si sedette sul letto.

“Principessa, è pronto il pranzo.” le sussurrò.

Elena si girò verso di lui e scagliò lontano il cuscino. Non aveva pianto ma Damon avrebbe giurato che avesse impiegato tutta la buona volontà per trattenersi.

“Non ho fame ve l'ho detto prima, ma nessuno mi ha sentito.” puntualizzò la ragazza imbronciata.

“Elena, mi dispiace davvero se ti senti esclusa.”

“Non mi sento esclusa!” esclamò arrabbiata.

“Avanti Elena! Insomma, eri l'unica donna di casa e adesso arriva questa...”

“Bionda tutta tette di Los Angeles.”

“Stavo per dire quest'altra ragazza, ma se ti fa sentire meglio... Insomma arriva questa bionda tutta tette di Los Angeles, diventa amica del tuo fidanzato e tutto il resto. È normale che ti scocci, ma questo non vuol dire che non possiate diventare amiche.”

“Io? Con lei? Figurati!”

“Ti ringrazio, mi fa piacere sapere che approvi la mia ragazza!” Damon cercò di farla sorridere e sulle labbra della giovane vide spuntare un timido sorriso.

“Non direi che non l'approvo... semplicemente ti consiglio di riportarla sullo scaffale delle Barbie dove l'hai trovata.” lo prese in giro Elena.

“D'accordo, allora già che ci sono riporto anche la tua amichetta Caroline...”

“Già, forse se restituisci due Barbie ti danno indietro Ken!”

“Dici sul serio? Ho sempre desiderato avere un Ken tutto mio!”

Scoppiarono entrambi a ridere come due ragazzini. Quando si furono calmati si guardarono negli occhi, la ragazza avvampò e si sbrigò ad abbassare lo sguardo.

“Dunque sei pronta a partire?” chiese il vampiro per allentare la tensione.

“Si, mancano solo tre giorni...”

“Sono felice che tu vada a divertirti con le tue amiche. Magari al ritorno sarai un po' meno acida.”

“Si, simpatico!”

Seguì un silenzio imbarazzante, in cui entrambi ripensarono al bacio che si erano scambiati nel camerino dell'atelier. Ma fortunatamente non durò così tanto.

“Che ci fai con una come lei?”

“Che ci fai con mio fratello?”

“Non puoi rispondere ad una domanda con un'altra domanda Damon!”

“D'accordo...dunque...diciamo che mi piace.”

“Seriamente?”

“Più seriamente di quanto pensi.” dopotutto gli dispiaceva mentirle, ma quella non era propriamente un bugia.

“Se piace a te piace a me.”

“Nah, non è vero. Non la sopporti!”

“Giuro che la adoro!” esclamò Elena cercando di sembrare seria.

“Ma smettila! Non è un problema per me. Nella mia vita c'è spazio per entrambe.”

“Davvero? Mi sembra che da quando c'è lei io e te non parliamo più come una volta!”

“Da quando c'è lei o da quando ci siamo baciati? In ogni caso sai come la penso al riguardo e sai anche benissimo che se mi chiedessi di lasciarla lo farei.”

“Non voglio che la lasci se ti rende felice.”

“Non voglio stare con lei se rende infelice te.”

Damon la guardò intensamente per capire le emozioni della giovane. Sembrava spiazzata da quello che le aveva detto.

“Ti voglio bene, sai?!”

“Anche io te ne voglio...insomma, sei la mia migliore amica!”

E' delusione quella che vedo Elena?

“Già...beh, forse è meglio che scendiamo a pranzo.”

“Si, hai ragione...il mio stomaco brontola!”

“Il tuo?! Smettila che come minimo le sacche di sangue giù in cantina saranno diminuite di più della metà.”

“Ti confesso una cosa: mi hanno mandato su a convincerti a scendere perché ti hanno preparato il condimento e in realtà sei la portata principale!”

“Davvero? Ma quale onore! Sembra il titolo di un film splatter di serie B: a distanza di pochi mesi dal matrimonio, il conte Dracula squarta la fidanzata e la frigge per pranzo!”

Tra una risata e l'altra, i due scesero in cucina e pranzarono con gli altri.

Sicuri di quella complicità che tra loro ci sarebbe sempre stata.


 

- 2

“Coosa?!! Come sarebbe a dire che stai male?!”

“Mi dispiace Elena, ma sono seriamente malata!! Ho la febbre alta, mal di testa e mal di gola...ti assicuro che mi sento così in colpa...”

“Ti prego, dimmi che stai scherzando. Dimmi che è un incubo, insomma dovevamo essere noi tre e basta e...”

Dall'altro lato del telefono Bonnie stava starnutendo e tossendo a gran voce.

“Senti, chiamo Caroline e ti faccio sapere se puoi recuperare i tuoi soldi...rimettiti presto Bon.”

“Grazie, e scusatemi ancora...”

Elena chiuse la telefonata e compose il numero della vampira.

“Car! Abbiamo un problema: Bonnie è malata a dir poco e non può venire a Las Vegas con noi.”

“Cosa? Ma che stai dicendo? Tyler! Smettila un secondo di baciarmi il collo, è una cosa seria.

Scusa, Elena, stavi dicendo?”

“Insomma, devi chiamare l'hotel e fargli sapere che siamo solo in due.”

“D'accordo, penso che potremo recuperare. Ora sono un po' impegnata, ci sentiamo domani, okay?”

“Ciao Car.”

-1

“Non può essere vero.”

“Dio, Elena non sai quando mi sento un verme in questo momento. La mamma mi ha avvertito solo adesso che mio padre sarà in città per il week end e...”

“Caroline non puoi farmi questo!” urlò Elena al culmine della disperazione.

“Ascoltami, non hai sentito la parte peggiore: quelli dell'albergo ci rimborsano soltanto un posto.”

“Ciò vuol dire?”

“Che devi trovare qualcuno che ti accompagni, altrimenti ci fregano più di 2000 dollari!”

“NO... no, no, no!!”

“Elena, Elena respira ti prego!”
“Mi dici che cavolo mi invento? Tu e Bonnie siete KO, mio fratello deve badare alla fidanzatina, Stefan è meglio di no altrimenti potrebbe sentire la mancanza di quella stronzetta...sono nella merda.”

“C'è Damon!”

“Non volevo arrivare a tanto ma...beh ti lascio Car, vado a sistemare i tuoi casini.”

“Si, anche io ti voglio bene!”

Con un gesto secco, Elena chiuse la conversazione e si avviò verso villa Salvatore pregando che il maggiore dei fratelli fosse in casa.

Aprì la porta con la chiave di riserva che le aveva dato Stefan ed entrò in casa.

“C'è nessunooo? Damon? Stefan?”

“Buongiorno Elena! Se cercavi mio fratello è a caccia di prede con Samantha.” percependo lo shock nello sguardo della ragazza si affrettò ad aggiungere: “Scherzo, sono in cortile a cercare il basilico per condire la pasta.”

“Devo chiederti un favore enorme.”

“Dimmi tutto, allora.”

“Vieni con me a Las Vegas domani?”

“E me lo chiedi principessa?!”

*Angolo dell'autrice*
Ehi genteee!! Chiedo umilmente perdono per il supre ritardo, ma avevo lasciato l'ispirazione da qualche parte e ho faticato non poco
per ritrovarla...
Eccovi il sedicesimo!!! Sperando di poter pubblicare presto i prossimi ;)
jj

 

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: jarjar