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Autore: fluorescentadolescent    02/11/2011    4 recensioni
Prima parte di un ciclo che sarà composto da quattro storie che prenderanno i nomi delle stagioni. Ho voluto cominciare con l'inverno e finirà (senza problemi, si spera) con l'autunno. Le storie ruoteranno attorno a Santana, Rachel, Quinn e Brittany. Ci saranno parti drammatiche e parti comiche. Are you ready? Winter is coming!
Genere: Angst, Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGUE

 

Mi hai tradita di nuovo, quindi...” la voce della ragazza non trapelava rabbia, ma solo un misto di delusione ed amarezza.
“Mi dispiace...mi dispiace davvero,non so che avevo in mente! Lasciami comunque spiegare...” L'altra ragazza la guardò afflitta, gocce di lacrime le scendevano sulle guance accaldate.
“Non farti più vedere, Santana” tagliò corto l'altra.
“Ma Britt..”
La bionda strinse più forte i pugni, poteva sentire le unghia perforare i palmi delle mani.
“Non voglio più vederti. Vai via” disse con voce fredda e straordinariamente pacata.
“Ti amo”.
Santana cercò avidamente gli occhi azzurri della bionda che però fissava imperterrita la finestra del salotto. Durante tutta la confessione di Santana non le aveva degnata di uno sguardo.
La bionda continuò a non rispondere alle sempre più flebili preghiere della mora.
Un turbinio di ricordi,immagini e parole passarono per la testa dell'ispanica. Si sentì mancare l'aria. La stava perdendo, stavolta per davvero.
“Ti amo” insistette debolmente, per l'ultima volta. Allora cercò di prenderle un polso ma Brittany ritrasse violentemente la mano e fece un passo indietro.
“Vai via. Non farmelo ripetere un'altra volta, ti prego”.

Santana capì che non c'era niente da fare. Aveva appena perso l'unica ragazza che davvero amava al mondo, per colpa sua. La fissò ancora un po' ma era come se improvvisamente fosse innalzata una barriera invisibile tra loro due.
Quindi Brittany non voleva più vederla. Voleva che lei sparisse dalla stanza, dalla casa ma soprattutto dalla sua vita.
Brittany abbassò il capo, chiuse gli occhi e si tirò su il naso rumorosamente.
Nella stanza calò il silenzio, rotto solo dai lontani clacson delle macchine che circolavano sotto casa, ignari della tragedia che si stava consumando in quelle quattro mura.
Poi lo sbattere di una porta riportò la ragazza al presente.
Era andata via? Per quanto tempo aveva tenuto gli occhi chiusi?
Brittany si guardò attorno. I suoi occhi si mossero per tutta la stanza.
“San?” domandò flebilmente
Una goccia perlacea le tracciò una perfetta linea sulla guancia.
“Addio”.

 

 

-Four Years Later-

 

“Devo dire che mi piace proprio questo appartamento...”.
“Ovvio. L'ho trovato io, Berry”.
Santana tirò meglio le tende bianche per far filtrare all'interno i tiepidi raggi del sole e osservò la stanza compiaciuta.
“Immagina un bel bianco panna sul muro di quell'angolo. Mentre lì potresti mettere su dei mattoni in pietra vista”.
Rachel ascoltò le indicazioni della ragazza e annuì in silenzio.
“Mi ripeti quando costa l'affitto?”
“860 dollari al mese, è poco considerando la posizione strategica del palazzo, la luce, la grandezza e il numero delle stanze..” spiegò la più alta, con fare professionale.
Rachel camminò per le stanze toccando i muri,osservando i pavimenti e le finestre. Santana seguì ogni suo movimento e di tanto in tanto le dava delle indicazioni sulle proprietà generali dell'appartamento.
Le piaceva il suo lavoro. Agente immobiliare.
Aveva un certo fiuto nello scovare case, appartamenti e mansarde vecchie o abbandonate. Li ristrutturava e poi li vendeva o affittava ai clienti. Ci ricavava su dei soldini, parecchi soldini.
“Ok Santana, mi hai convinta. La prendo”.
L'ispanica sfoggiò un ampio sorriso e sfilò subito le documentazioni dalla cartelletta verde che si portava sempre in giro quando mostrava le case ai clienti.
Rachel lesse attentamente i post scriptum delle clausole, tirò fuori una penna e sfogliò le ultime pagine prima di immettere la definitiva firma.
“Berry, ne abbiamo già parlato accuratamente la settimana scorsa... E' tutto regolare. L'impianto idraulico è stato restaurato l'anno scorso così come anche quello termico. I mobili,se tutto andrà bene,arriveranno fra due settimane ma questo ovviamente dipende tutto da te.”
Rachel si tranquillizzò, in fondo i suoi amici più intimi le avevano consigliato Santana e si fidava di loro. Avevano letteralmente speso elogi sulla cordialità e professionalità della latina.
Le due ragazze persero i contatti dopo la fine del liceo, a parte qualche cartolina occasionale durante le principali festività.
“Ecco fatto” la cantante consegnò infine i fogli a Santana che li piegò accuratamente prima di riporli nella solita cartelletta.
“Ora è casa tua, complimenti per la scelta!”
“Grazie a te Santana. Devo dire che hai fatto un buon lavoro. Un ottimo lavoro”.
“Sono contenta di averti aiutata” Santana le regalò un sorriso sincero “E ammetto che mi ha fatto piacere rivederti in questi giorni, piccola Hobbit”.
“Vedo che non hai perso l'abitudine di infilarmi i vecchi soprannomi!”

“Oh,non potrei mai!”
Le ragazze raggiunsero l'atrio, presero i propri cappotti dall'appendiabiti e si prepararono ad uscire.
Santana sentì la mano di Rachel stringerle il braccio.
“Sai... non so se dovrei dirtelo subito, ma pensavo che ti avrebbe fatto piacere saperlo..Solo Dio sa quando ancora ci sentiremo o vedremo dopo che saremo uscite da qui..”
L'ispanica alzò un sopracciglio e le fece segno di continuare.
“Due giorni fa ho sentito Brittany e...mi ha chiesto di te”.
Santana aprì bocca ma non emise nessun suono.
Brittany aveva chiesto di lei? Si ricordò la loro ultima discussione e sentì il proprio cuore chiudersi in una morsa.
“E..cosa voleva sapere?”
“Inizialmente abbiamo parlato d'altro poi è venuto fuori che ti avevo contattata per cercare casa e una cosa tira l'altra.. Comunque niente, mi ha chiesto del tuo lavoro, se ci eravamo già riviste in precedenza..e..”

Rachel trattenne un respiro.
“E se avevi più sentito Quinn da..da quella volta”.

A sentire il nome della ex capocheerleader, Santana alzò gli occhi dal cielo per poi chiuderli con rabbia.
Quinn Fabray.

Brittany Susan Pierce rese la sua vita un paradiso.
Lucy Quinn Fabray rese la sua vita un inferno.

  
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