C'È
SEMPRE UNA SPERANZA
22 gennaio - Marsiglia - Francia
Entrati in stanza mi siedo stancamente
sul letto. Mi sfilo gli stivali e mi sdraio, sono sfinito.
Lei mi imita e, dopo essersi levata le
scarpe, si sdraia, fissando poi il soffitto.
"Io non ti capisco proprio...
Ancora non so perché tu mi abbia salvata da quell'inferno" dice lei
all'improvviso. Io non mi giro, continuando a tenere gli occhi chiusi.
"Non c'è niente da capire"
rispondo poi
"Invece sì! Mi ignori, è come se
non esistessi!! Perché mi hai salvata, eh? Per attrazione fisica? Beh non ho
intenzione di continuare così!! Non posso più vivere in queste condizioni...
Non ora!" dice scattando seduta. Bene. Mi ci mancava la sfuriata!
"Si può sapere di che parli?! Io
non ti ignoro" rispondo sospirando
"Ah no?! E tu come lo definiresti
il tuo comportamento? Tu stai male per quello che è successo a Kurt e Mark, ma
invece di sfogarti fumi e bevi!!" continua lei
"Non mi sembra il momento adatto
per andare da uno strizzacervelli, ti pare?" rispondo sarcastico
"Non fare l'idiota!! Dico solo
che potresti sfogarti con me! Speravo di contare qualcosa!" strilla
serrando la presa sul lenzuolo
"Non ho bisogno di confidarmi con
nessuno!! E adesso smettila, dormi!!" sbotto esasperato. Non ne posso più
di sentirla urlare, ho solo voglia di dormire.
"Non dirmi cosa devo fare! Domani
mattina prendo Chichi e Shulim e ognuno se ne va per la propria strada!! Noi ce
ne andiamo, tu fai quello che vuoi!" dice furiosa. Mio malgrado non riesco
a trattenere una risata.
"E dove speri di andare, eh? Non
avete armi, e anche se aveste una pistola, nessuno di voi tre è in grado di
maneggiarla. Finirete con il piombo in testa. Tutti e tre" dico aprendo
gli occhi e fissandola.
"Tanto ci finiremo comunque con
il piombo in testa!!" risponde
"E allora perché hai voluto
scappare, eh? Piantala di dire idiozie e riposati!" dico richiudendo gli
occhi. Non sento risposta, quando l'ondeggiare del materasso mi fa intuire di
essere l'unico ad esservi sopra. Apro un occhio. Cosa diavolo vuole fare ora?
“Non posso e non voglio più stressarmi
così... Sai perchè?!” non rispondo, prima o poi si calmerà.
“Perchè aspetto un bambino!!” io spalanco
gli occhi. Ok, questa non me l’aspettavo proprio...
"Io me ne vado!!" si infila
rabbiosamente la giacca che aveva appoggiato su una sedia, con due falcate
raggiunge la porta e, dopo averla spalancata, esce. Io resto immobile a fissare
l'entrata. Non può essere tanto stupida... Almeno credo. Faccio per rimettermi
sdraiato, quando il sesto senso mi dice di alzarmi. Dei passi rapidi
provenienti dal cortile della locanda mi attirano, così mi affaccio, vedendo
tre miei ex comilitoni.
"Merda!" corro corridoio
raggiungendola prima che scenda la scale.
"Ferma!" dico prendendole un
polso
"Lasciami!" strilla
dimenandosi
"Maledizione, smettila di urlare,
sono qui!!" dico cercando di mantenere un basso tono di voce. Alle mie
parole lei si blocca, impallidendo di colpo.
" .... Cosa facciamo ora?!"
chiede in preda all'ansia
"Corri e nasconditi sotto il
letto" la tiro verso la nostra stanza e, mentre lei si nasconde, io mi
metto affianco alle giunture porta, in modo che se un soldato aprisse, io
rimarrei nascosto. Prendo la pistola nella tasca interna della mia giacca.
I passi dei comilitoni echeggiano per
tutto il corridoio, divetando quasi assordanti quando passano davanti alla
nostra porta.
Mi sento il cuore in gola e stringo il
calcio della pistola. Sento spalancare una porta, delle urla.
“No!! Lasciateci!!” urla una voce
femminile. La riconosco, è quella della cameriera che, poco dopo, viene seguita
da quelle del marmocchio.
Mi stacco dal muro ed apro piano la
porta spiando poi i movimenti dei miei ex colleghi.
Due tengono fermi la donna e il
bambino, l’altro guarda all’interno della stanza, cercando me e Bulma,
probabilmente. Senza pensarci apro di scatto la porta, sparando al tedesco che
non tiene ferma nè la donna nè il marmocchio.
L’uomo cade con un colpo sordo con un
buco in mezzo alla schiena. Gli altri due si voltano di scatto e,
riconoscendomi subito, ghignando prendendo le pistole. Tuttavia io non mollo la
mia, puntandola contro Axel, il quale tiene fermo il bambino.
“Avanti, posa quella pistola, Vegeta. Falla
finita, ormai sei spacciato” mi intima puntandomi contro l’arma.
“Non mi avete ancora preso, come vedi
sono qui!” rispondo mostrandomi sicuro.
“Hmhmhm ti abbiamo in pugno. Avanti! Posa
quella pistola e arrenditi! Non ti è bastato perdere il tuo amichetto?” ghigna
ancora. Adesso basta. Nessuno di loro può permettersi di nominare Kurt,
nessuno!!
“Non nominarlo!!! Fallo di nuovo e
giuro che sparo!!” urlo caricando il colpo. Sono fuori di me, non doveva
toccare l’argomento, non ora!
“Avanti, spara! Magari prendi anche il
moccioso, oltre che me!” codardo, usare il marmocchio come scudo non ti salverà
la pelle, parola mia.
“E così in realtà avete fatto scappare
ben tre progionieri!” interviene di colpo Derek, strattonando la cameriera.
“Lei non è ebrea! È francese, quindi
mollala” dico puntando la pistola verso di lui, stavolta.
“Questa qui non è ebrea? Poco male, è
comunque nella tua comitiva, quindi pagherà lo stesso!” ghigna ancora. La donna
inizia a piangere, mentre il marmocchio non spiccica parola, minacciato dalla
pistola appoggiata alla sua tempia destra.
“Ora basta... Mollateli o sparo!” lo
giuro, stavolta lo faccio davvero. Derek e Axel scoppiano a ridere, forse
credono che non abbia il fegato di farlo realmente.
“Facci vedere, traditore!” risponde
Axel. Non me lo faccio ripetere e premo il grilletto. Di colpo il suo petto si
macchia di rosso. Un rivolo di sangue gli cola dalla bocca e impallidendo all’improvviso
crolla a terra. Il moccioso corre verso di me terrorizzato, nascondendosi poi
dietro.
Derek fissa scioccato il collega,
spostando poi lo sguardo su di me.
“Bastardo! Lo seguirai a breve!!” urla
mollando la cameriera. Mette mano alla cintura per afferrare la pistola ma,
anticipandolo, sparo anche a lui.
La donna cade in ginocchio tremando,
Bulma esce da sotto il letto, correndo ad abbracciare il bambino.
In corridoio ci sono due cadaveri di
due soldati delle SS., noi siamo ricercati e i proprietari della locanda
avranno sentito sicuramente gli spari.
Ok, ora siamo veramente nella merda.
...
To be continued...
Scusate per il ritardo, ma abbiamo
avuto dei contrattempi.
Grazie anche a chi legge! Ciao!