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Autore: delena900    03/11/2011    2 recensioni
Inserire accenno alla trama della storia (breve riassunto o anticipazione) e/o citazione dal testo. No linguaggio SMS, No tutto maiuscolo, No Spoiler! NON C'E' BISOGNO DELL'HTML PER ANDARE A CAPO IN QUESTA INTRODUZIONE.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Damon/Elena, Elena/Stefan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Elena hai qualche ripensamento?”
“No, nessuno è solo che… è davvero strano complottare contro una persona che fino a poco tempo era parte di te, era la persona che mai al mondo avresti anche solo pensato potesse farti del male”
Eravamo tutti riuniti nell’aula di Storia dove Alaric svolgeva le sue noiose lezioni.
“Elena pensi di farcela?” mi chiese Caroline preoccupandosi del mio stato emotivo.
“Si Care, devo farcela! Allora attirerò Stefan lontano dal falò. Poi quando sarà distratto…”
“Io gli sparerò!” aggiunse Alaric e quelle parole mi provocarono una fitta al cuore.
“La streghetta non può fare una magia o roba del genere?”
Damon si trovava seduto su di un banco proprio alle mie spalle con la testa poggiata al muro.
“Cerco di tenere fuori Bonnie da questa situazione. Non vorrei che Stefan le facesse del male!”
Il pensiero che Stefan potesse nutrirsi di Bonnie mi fece rabbrividire.
“Caroline, tu sai cosa fare?”
“Si… mi assicurerò che la cella dei Forbes sia predisposta e pronta!”
“Ci stiamo dimenticando di un giocatore chiave… Rebekah!” aggiunse Damon alle mie spalle. “Ovunque vada Stefan c’è una bionda coda di cavallo a seguito”
“Ecco… Damon tu ti occuperai di tenere impegnata Rebekah.”
“E come dovrei tenere impegnata la Barbie rippah? Ti ricordo che è una degli Antichi e l’ultima volta che ho controllato… avevamo esaurito i pugnali!”
“Beh… ti occuperai di Rebekah nel tuo modo migliore! Quando vuoi tu sai essere affascinante ed intrigante!”  aggiunsi seccata.
Scese dal banco e mi raggiunse. Si avvicinò al mio orecchio, portando una mano dietro la mia schiena, avvicinandomi di più a lui.
“Ah si Elena? E adesso sono…”lo interruppi nell’immediato. La situazione stava degenerando e non eravamo soli. 
“E adesso sei di troppo Damon! Sparisci e vedi di svolgere il tuo compito come si deve!”  mi voltai e vidi gli occhi di tutti puntati su di noi.
Stavamo per uscire dall’aula quando venne Tyler.
“Scusate sono in ritardo. Cosa sta succedendo?” chiese Ty curioso della nostra riunione appena conclusa.
“Abbiamo bisogno che tu razzi la scorta di verbena di tuo madre! Abbastanza da stendere Stefan per un po’!”
“Non puoi fare questo a Stefan!” sgranai gli occhi dallo stupore delle sue frasi.
“Perché no?” chiese Caroline vicina a lui.
“Fidati di me è nel suo interesse!” cercai di fargli cambiare idea.
“Ma non in quello di Klaus!” doveva essere impazzito per aver pensato agli interessi di Klaus… il vampiro che desiderava la mia morte per i suoi interessi!
“Ma Klaus è .. il “cattivo”, Tyler!” aggiunse Caroline stranita come noi dal comportamento del suo ragazzo “Perché ti stai comportando come un inquietante, ibrido, schiavo tirapiedi?”
“Cosa? Non lo capisci io devo tutto a Klaus! Lui mi ha reso ciò che sono!”  era come se gli fosse stato fatto un lavaggio del cervello.
“Oh cavoli” aggiunse Damon in tono a dir poco disgustato.
“Asteniamoci dal commentare, ok?” Caroline guardò torva Damon.
“Che cosa sta succedendo?” non stavo capendo nulla.
Vidi Damon prendere una siringa contenente verbena e continuai a non capire.
“Io me ne vado…” disse Tyler. Si voltò e fece per andarsene ma Damon fu più veloce ed infilzò nel collo di Tyler la siringa presa un attimo prima. Tyler perse conoscenza e cadde per terra.
“Che diavolo fai?” Caroline diede uno spintone a Damon e raggiunse Tyler.
“E’ stato asservito!” disse Damon guardando Ty accasciato per terra.
“Cosa?” chiese Alaric.
“Asservito! Sente di essere legato a Klaus perchè il sangue di Klaus l’ha creato.” spiegò Damon.
“Leale in che senso?” non riuscivo ancora a capire.
“Cercherà l’approvazione del suo padrone!” continuò Damon nella sua spiegazione. “E’ molto raro, ma forse non così tanto tra gli ibridi!”
“E adesso, come lo sistemiamo?” chiesi Caroline in preda al panico.
“Beh… cercati un fidanzato nuovo!” ironizzò Damon.

***
Mi avvicinai ai due rippah servitori di Klaus, vicini all’erogatore di birra.
“Scusate!” e in sincrono si voltarono a guardarmi.
“Elena. Ciao, cosa stai facendo?” Stefan era diventata una sorta di guardia del corpo sotto richiesta di Klaus.
“Mi sto divertendo, Stefan! Questo ti crea dei problemi?” accennai un sorriso e mandai giù un sorso di birra.
Inevitabilmente sul suo viso comparve un velo di preoccupazione.
“Ok, vacci piano!” cercò di invitarmi a smettere di bere ma quella per me fu un’incitazione a continuare “sappiamo entrambi che sei un peso piuma!”.
Le sue raccomandazioni mi facevano soltanto ridere.
“Diciamo che non si regge in piedi questa raccomandazione detto da uno che ha la dipendenza da sangue”  tirai il bicchiere vuoto e andai via.
Cercai di annegare i miei dolori nell’alcol ma non solo, cercai per una volta in questi tre anni della mia vita da quando ho conosciuto i fratelli Salvatore, di divertirmi e forse nel modo più sbagliato ma avevo bisogno anche solo per un attimo di sentirmi come una qualsiasi ragazza della mia età… una ragazza il cui unico problema debba essere cosa indossare il giorno seguente e non come riuscire a sopravvivere non facendosi squartare dall’ex fidanzato vampiro che ha perso la propria umanità diventando uno squartatore.
Mi trovavo in mezzo ad una folla di ragazzi matti ed ubriachi.
Mi fermai e appoggiai le spalle contro un albero.
Di fronte a me un gruppo di ragazzi tenevano a testa in giù un loro compagno incitandolo a bere sempre di più.
S’innalzò un coro “Bevi, bevi, bevi, bevi” ed io mi unì a loro.
Solo dopo mi accorsi di essere spiata. Guardai bene e vidi Stefan con un bicchiere in mano, appoggiato ad un albero proprio di fronte a me.
Gli sorrisi e continuai a bere. 
I suoi occhi non si scollavano da me.
Quegli stessi occhi che prima mi guardavano con amore adesso mi guardavano come fossi un oggetto.
Non conosceva più l’amore. 
Stefan aveva perso la sua umanità e questo comportava la perdita dei suoi valori.
Per lui io non esistevo più ero solamente una sacca di sangue vivente come ha definita. 
Non riuscii a sopportare più il suo sguardo e mi allontanai.
La mia attenzione fu catturata da una scena alquanto inaspettata… cioè… una scena che inaspettatamente mi ha fatto ingelosire.
Damon seduto accanto a Rebekah.
Stava svolgendo il suo compito e forse si stava addentrando troppo nella parte e questo stranamente m’infastidiva.
Per un attimo ho odiato vederlo flirtare con un’altra donna che non so… un’altra donna che di lui non conosce proprio un bel niente.
Mi sentivo bruciare dentro e avrei voluto volentieri far bruciare Rebekah…
Damon era unico nel flirtare e se la biondina non avesse ceduto alle sue avances… beh che stupida ma devo dire che a me questo avrebbe dato soltanto un gran sollievo.
Quel suo modo di guardarla, il modo in cui portava le sue dita nella bocca per rimuovere i residui della fonduta era così sexy che quasi stavo provando una strana eccitazione e questo mi provocò imbarazzo soprattutto nel momento in cui dalle mie spalle sbucò fuori Stefan. 
“Come mai quello sguardo?” era impossibile non notarlo ed era impossibile nasconderlo ad un vampiro.
“Quale sguardo?”  finsi di non capire a cosa si stesse riferendo.
“Mio fratello sta flirtando e… tu, si tu sei gelosa!” ne parlava con così tanta naturalezza come se io non fossi stata nulla per lui quando lui per me è stato tutto. Beh, lo ricorderò come il fidanzato che finora mi ha fatto ascoltare la migliore musica dei suoi tempi perché adesso i tempi sono cambiati.
Accennai un sorriso di stupore.
“Non sono gelosa!” forse dirlo ad alta voce suonava come una sorta di autoconvincimento. Volevo che le mie parole fossero autentiche ma a chi volevo darla bere? 
Non sono mai stata brava a mentire, sono sempre stata sgamata da tutti! 
Io ero gelosa di Damon e ammetterlo mi spaventava perché era come se mi fossi arresa… come se avessi smesso di credere in me e Stefan! 
“Non fa niente! Sii gelosa… non crearti problemi, io non me creo! Sono certo che il mio fratello ne sarà entusiasta!”  La mia gelosia a lui non creava problemi? Non lo riconoscevo più… alle mie spalle c’era uno sconosciuto!
“Non sono gelosa, Stefan!” mi voltai e alzai la voce perché queste sue insinuazioni mi stavano infastidendo. 
“Va bene, errore mio! Perdonami!” era tutto nuovo in lui. Il suo sorriso. Il suo sguardo. Le sue labbra. Il suo modo di parlare. 
“Come ti pare, io me ne vado!” era diventata troppo pesante quell’atmosfera.
  
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