Libri > Il Signore degli Anelli e altri
Segui la storia  |       
Autore: Hika86    04/07/2006    1 recensioni
nella pace di un belissimo giardino sbocciano i fiori e gli amori più meravigliosi.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Frodo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La settimana successiva non vidi Frodo perchè in casa ero totalmente presa dai lavori, ma sapevo che ormai non avevo nulla da preoccuparmi.
L’altro giorno Ysaeka è venuta a casa mia, le ho fatto fare un giro mentre lei continuava a farmi i complimenti per quanto sia bello qui, per tutto l’impegno che ci mettiamo e altre cose. Alla fine scoppiò in lacrime davanti a me dicendo che non riusciva più a stare con Rowan e Aldarida che continuavano a sputare veleno ad ogni frase e questo la feriva molto.
Le offrii la mia amicizia anche perchè mi disse di essersi innamorata del giardiniere di casa sua che l’altro giorno le ha confessato i suoi sentimenti. Da come mi ha raccontato la scena posso immaginare un povero Hobbit rosso, rosso con un cappello in mano e sporco di terra che balbetta la sua dichiarazione davanti a una piccola ragazzina vestita di tutto punto. Dopo mi accorsi che i volti di quelle due persone che mi immaginavo altro non erano che Rosie e Sam.
In questo caldo pomeriggio per fortuna soffia una fresca brezza che muove foglie ed erba e che smorza un poco l’azione riscaldante dei raggi del sole. Colyan mi aspetta all’angolo di una stradina –Buongiorno- dico
-Ciao- mi saluta con la mano poi mi affianca per continuare a camminare con me. Abbiamo litigato per due giorni dopo quella disputa con Ysaeka al pozzo e tutto perchè lei si era molto offesa di non aver saputo nulla dell’amore che c’era tra me e Frodo e perchè non aveva potuto assistere alla mia rivincita. Come se fosse stata colpa mia!
Comunque grazie a questa litigata ho scoperto che anche Coly è innamorata. –Mancano pochi giorni alla festa- dice lei per rompere il mio silenzio
-Si è vero, sembra che i lavori nel prato di casa Baggins siano iniziati la scorsa settimana e che Gandalf arriverà da un momento all’altro-
-Gandalf?- mi chiede lei ad occhi sbarrati –Lui verrà qui?-
-Si! È sempre stato un grande amico di Frodo e Bilbo e pare che userà dei nuovi fuochi d’artificio, più belli e spettacolari-
-Evviva!- e inizia a saltellare per la strada. Io sorrido al ricordo di come rimanesse estasiata dai colori delle luci quando era piccola, ma mentre lei non mi vede il mio viso si rabbuia un attimo. Non so perchè, ma ho un brutto presentimento... non so nemmeno se magari è qualcosa che mi è andato di traverso o è proprio un presentimento... fatto sta che è brutto e fastidioso!
Dopo essere state al mercato come al solito, incontriamo Ysaeka –Ryna! Ciao!- mi saluta correndo verso di noi –Come state?- chiede sorridendo contenta
-Noi bene e tu?- chiedo io
-Bene grazie- sorride raggiante
-Ehi! Ysa, non dirmi che è successo qualcosa?- le dice Colyan prendendola sottobraccio e tentando di convincerla a raccontarle tutto. Rido divertita, Coly non cambierà mai: non sa mai farsi gli affari suoi.
Mentre camminiamo vedo Bilbo arrivare dai campi, comparendo da dietro una siepe. Lo guardo con gli occhi spalancati, lui pure e sembra agitato –Buongiorno Ryna- mi dice a fatica –Come va?-.
Sospiro di sollievo –Oh mamma! Siete voi davvero... credevo fosse una mia visione, perchè vi ho visto spuntare dal nulla senza sentire nessun rumore o vedere nessuno!-
-Ah, ah, ah!! Sono io, sono io!- si batte la mano sul petto –In carne, ossa e... erbapipa!- mi mostra raggiante una borsa piena dell’erba –Sono stato a fare rifornimenti abbondanti. Ah! Se cerchi Frodo è a casa in giardino, o almeno lì l’ho lasciato quando sono uscito-.
Il mio viso si illumina –E quindi? Quindi cos’è successo dopo? Avanti Ysa, non posso cavarti dalla bocca sillaba per sillaba quello che è successo!-
-Ma io... Colyan, guarda... Ryna, dove vai?!- esclama vedendo che mi allontano correndo, ma faccio finta di non sentirla continuando per la mia strada, tanto Colyan sa già dove vado tanto di fretta!
Corro a perdifiato fino a casa Baggins –Padron Frodo... non credo sia una buona idea rimanere così tanto tempo sotto il sole se non vi coprite la testa!- sento la voce di Sam mentre mi avvicino veloce
-Grazie della premura Sam, ma all’ombra congelerò, preferisco leggere scaldandomi con i raggi del sole- e questo è lui!!
-Se poi vi prendete un insolazione e perdete la ragione non dite che non vi avevo avvisato!- poggio la mano sulla staccionata e mi do uno slancio fortissimo verso il punto in mezzo ai fiori dove ho sentito la sua voce –Froooodoooo!!- mi accorgo di aver indovinato il salto e infatti mi sono lanciata precisamente tra le sue braccia. Mi guarda con gli occhi spalancati mentre volo verso di lui, poi finirebbe schiena a terra se le braccia non si piegassero per appoggiarsi sull’erba. Gli stringo le braccia intorno al collo sorridente –Ecco cosa mi fa perdere la ragione Sam, altro che sole!- ride divertito accarezzandomi i capelli –Buon giorno Ryna- mi bacia sul capo
-‘giorno Frodo- mugolo contenta, poi mi stacco rimanendo comunque in braccio a lui –Perchè non sei venuto al mercato? Mi avresti trovata lì!- gli dico tra i sospiri per la corsa fingendo di tenergli il broncio
-Perchè sarei dovuto venire se sapevo che saresti venuta qui saltandomi addosso per farti riempire di coccole che al mercato non posso farti?- sorride avvicinando il suo viso al mio. Rilasso lo sguardo, chiudo gli occhi per concentrarmi sul contatto delle nostre labbra. Accidenti, vince sempre lui!
Mi accoccolo tra le sue gambe e lui mi abbraccia la vita mentre entrambi guardiamo il prato poco lontano da quello di casa –Certo che lavorano proprio tutti!- esclamo guardando il gran numero di Hobbit che si sta dando da fare per i preparativi della festa
-E si- dice appoggiando il capo sul mio e nascondendosi tra i miei riccioli –Sono tutti contenti di poter mangiare senza pagare!-
-Però bisogna dire che Bilbo vuole fare le cose in grande- commenta Sam poco più lontano da noi mentre si piega su alcune piante –Sarà vero che la festa è sia sua che vostra, padron Frodo, ma invitare quasi mezza contea mi sembra esagerato!-
-Magari quest’anno vuole ricevere tanti regali- rido divertita mentre l’Hobbit dietro di me, stranamente tranquillo, respira calmo e silenzioso con gli occhi chiusi. Mi giro leggermente verso sinistra per avere la sua figura almeno in un angolo della mia visuale –Cos’hai oggi?- gli chiedo a bassa voce per non farmi sentire da Sam, che comunque è abbastanza distante
-Nulla Ryna- risponde –Sono solo contento che tu sia qui- sorrido –Ci sarai alla festa vero? Non avrebbe senso senza di te-
-Certo che si. Come puoi averne anche il più piccolo dubbio, se non venissi non me lo perdonerei mai e, dovessi cadere in un buco profondo miglia e miglia, farò di tutto per arrivare- le sue mani mi stringono al suo corpo intrecciandosi sul mio petto e afferrandomi le spalle per non farmi fuggire quasi. Arrossisco un poco balbettando imbarazzata –Ma insomma, cosa succede?- lo sento e ride piano al mio orecchio, divertito come un bambino che ha appena fatto una marachella
-Ti preoccupi per me?- mi chiede con una strana voce
-Certo che si! Il tuo comportamento non è normale, quindi è ovvio che mi preoccupi! Ogni volta che ti lascio devo essere ossessionata dall’idea che potrebbe essere successo qualcosa mentre sono stata via?- ride ancora
-Allora non andartene- sussurra piano, Sam si rialza dalle piante e si asciuga la fronte togliendosi i guanti –Rimani con me per tutto il giorno... per tutta la notte-
-CHE COSA?!!!- esclamo al colmo dello stupore. Devo essere diventata rossa dalla testa ai piedi, vorrei divincolarmi per l’imbarazzo, ma ormai mi conosce bene: sa che avrei fatto una mossa del genere e quindi mi ha imprigionato tra le sue braccia!
Ride sommessamente nel mio orecchio, io mi calmo rimanendo pietrificata: ma si rende conto di quello che mi ha detto? Di quello che mi ha chiesto?! Aaaah... che imbarazzo!
Sam si gira guardandoci interrogativamente, poi alza le spalle e si allontana per andare a riporre gli attrezzi del lavoro –Non vuoi stare con me?- mi chiede innocente
-I... io... non è questo, è che...- mi blocco
-È che?- fa una pausa poi riprende a parlare vedendo che rimango muta –Non preoccuparti piccola- allenta l’abbraccio e inizia a giocare con i miei capelli –Era solo per prenderti un po’ in giro-
-Padron Frodo! Io sto andando!- mi da un bacio sulla guancia e si rialza allontanandosi per salutare Sam.
Mi butto sul prato sdraiandomi. Il sole mi colpisce il viso e chiudo gli occhi. Sento il cuore pulsarmi nelle orecchie come un rumore di tamburi assordanti.

La festa alla fine era andata bene, era arrivato Gandalf, uno stregone amico di Frodo e Bilbo. Lui è famoso da noi per i suoi fuochi d’artificio. Sono spettacolari! Quando ero bambina rimanevo senza fiato per poter fare complimenti ad alta voce come tutti gli altri bambini. Ricordo che sono sempre stata così timida da non essere mai riuscita ad unirmi agli altri quando giocavano con alcuni dei suoi fuochi, e soprattutto non ebbi mai il coraggio di avvicinarmi a lui. Per me era una specie di Mito, di Dio dei Fuochi d’Artificio:irraggiungibile, intoccabile... venerabile e basta. A volte vedevo i bambini come me uscire dalle case quando lo vedevano arrivare ad Hobbiville o quando passava per la campagna diretto, appunto, verso la città. Correvano, correvano e poi lo inseguivano per vedere dei fuochi solo per loro.
Non facevo mai così e i fuochi li vedevo solo alle feste, da lontano.
Adesso le stelle brillano in cielo e le osservo dalla finestra mentre mi pettino i capelli per andare a casa di Frodo, dopo la festa Bilbo è sparito nel nulla, nel vero senso della parola, e lui è rimasto solo quindi alcune sere vado a mangiare da lui. I miei fratelli sono usciti da un bel po’ e probabilmente sono già alla locanda in paese, io mi sono addormentata nel pomeriggio e ho dovuto finire il lavoro. Ho finito solo poco fa e, ovviamente sono in ritardissimo!
Raccolgo tutto quello che ho lasciato in giro per la camera e lo butto in un angolo. Stringo l’ultimo laccio del vestito e sono pronta per uscire.
Scendo le scale velocemente poi sento un rumore: zoccoli. Mi fermo immediatamente, quasi rischio di cadere. Osservo la porta, mentre il fuoco nel camino si affievolisce a causa di un colpo di vento. Lo osservo, guardo la stanza: le finestre sono tutte chiuse.
Bussano alla porta, ma io rimango immobile. Le mie gambe sembrano non volersi muovere e mi lasciano pietrificata sugli ultimi gradini della scala. Bussano ancora, un brivido mi percorre la schiena e mi volto a guardare in cima alle scale. Lì ho spento tutte le candele e le lampade. Lì è tutto buio e non riesco a vederci nulla. In fretta mi avvio alla porta per allontanarmi dal buio delle scale che ha qualcosa di inquietante. La apro cercando di farmi coraggio: non sono più una bambina, perchè devo aver paura del buio? E magari è anche Moddyn o Soim che sono tornati prima dalla locanda. O forse proprio Frodo che è venuto a prendermi. Ma questi pensieri non mi convincono.
Fuori non c’è nessuno! Chi ha bussato dunque? Alzo lo sguardo, al di là della staccionata del cortile c’è un cavallo e un cavaliere su di esso. È coperto da un mantello nero, strano, non fa ancora così freddo.
L’animale sbuffa –Siete voi che avete bussato? Cosa desiderate?- gli urlo senza avvicinarmi
-Contea- sembra sussurrare, ma lo sento benissimo
-Siete nella Contea signore!- gli rispondo. Non mi ispira fiducia, ripenso al buio sulle scale alle mie spalle, mi chiedo come abbia potuto bussare ed essere già tornato in sella sul cavallo e perchè non sia rimasto invece sull’uscio, il fuoco all’interno si spegne completamente. Ora è buio.
-Baggins- sussurra ancora e io lo sento
-Di là- rispondo alzando il dito verso la parte opposta, quasi meccanicamente. Mi da un forte senso di inquietudine questo cavaliere, per fortuna non è rimasto sulla soglia, ho idea che mi avrebbe terrorizzato.
Non si muove. Che abbia scoperto che la mia indicazione è sbagliata? Però non mi fido di questo individuo. Lo vedo scendere dal cavallo, cosa vuole ancora?
Apre il basso cancello di legno e lo lascia richiudersi dietro di lui mente avanza verso di me –La casa è da quella parte- gli dico balbettando confusa, senza più indicare da nessuna parte o finirei con il dirgli l’indicazione giusta. Lo vedo continuare a camminare verso di me e rimetto la mano sulla maniglia. I miei pensieri corrono dal cavaliere che si avvicina al buio all’interno della casa, mi terrorizza, mi terrorizza!
Alza una mano nella mia direzione, ha un’armatura addosso, ma la sua mano è scura, è come un’ombra palpabile –Nooooo!!! Lasciatemi stare!- serro gli occhi mentre faccio un passo indietro rientrando in casa. Li riapro, è ormai sui gradini della casa, un passo e mi raggiungerà –Aiuto!- chiudo di botto la porta, sento un tonfo, poi qualcosa che graffia la porta. Mi appoggio ad essa cominciando a piangere –Andate via! Andate via! Qui non c’è nulla, andate via! Andate via, andate via, andate via!- ripeto meccanicamente mente le mie tremanti mani chiudono la porta con le chiavi, le lacrime scendono copiose lungo le guance, barcollo appoggiandomi alla porta. Cosa vuole da me? Chi è? Non voglio che si avvicini! Eru, fa che non riesca ad entrare!
Sento un tonfo sordo, poi del dolore ad una spalla. Un urlo... il mio. Mi accascio davanti alla porta tenendomi il braccio, poi sento il rumore degli zoccoli che si allontanano. Il fuoco nel camino si ravviva, non mi spiego come. Inginocchiata davanti alla porta, tra le lacrime abbasso lo sguardo allontanandomi la mano dal braccio dolorante. La vedo rossa, sporca di sangue. Mi osservo il braccio, è ferito e continua a sanguinare. Non posso stare lì ferma, potrei morire... ma il terrore non mi fa uscire di casa. Guardo la porta. Nel legno spunta la lama di un arma arrossata dal mio sangue. Deve averlo conficcato dall’altra parte. Il gelo che mi pervade da quando ho aperto la porta sembra non volermi lasciare il corpo. Incapace di alzarmi in terra, di tenermi sulle gambe, mi trascino fino al fuoco. Lo osservo piangendo: cosa voleva quello strano cavaliere da Frodo e Bilbo? Perchè li cercava? Se li troverà cosa farà mai loro?
Mi stendo un attimo a terra, la testa mi gira troppo per rimanere seduta. La mia mano preme sul braccio, frugo nelle tasche del vestito e trovo il mio fazzoletto, mi dispiace sporcarlo così, ma lo apro e lo lego intorno al braccio nonostante esso sia troppo corto per riuscire a chiudere bene la ferita.
Mi rimetto seduta: gli avevo promesso che gli avrei fatto compagnia e se non vado non troverò mai aiuto.
Mi trascino sulle ginocchia fino alla porta, poi afferro la maniglia e mi rialzo a fatica. La paura non è svanita, ma voglio anche fuggire da questa casa troppo silenziosa, mi sembra quasi una trappola, perchè se il cavaliere entrasse io non potrei fuggire più da nessuna parte. Apro, le l’aria fresca della sera mi accarezza il viso. Io mi sento ghiacciare, barcollo camminando oltre la porta, sul viottolo che porta al cancello e poi alla strada. Il cancello è ancora aperto, lo oltrepasso senza richiuderlo nemmeno io. Avanzo nell’oscurità della notte. In lontananza vedo i fuochi d’artificio, sorrido tesa nonostante la paura, l’angoscia, il dolore...
Faccio qualche altro passo, poi mi accascio al suolo... buio...

-E’ stata divertente questa serata vero? - sorrido mentre cammino al fianco di Frodo. È notte fonda, non so perchè Frodo sembri così silenzioso e taciturno, e dire che quando abbiamo lasciato pochi minuti fa la locanda del Drago Verde sembrava così allegro.
Sono passate alcune settimane dall’incidente. Mi hanno raccolto per strada alcuni Hobbit, che poi erano i nostri vicini, passavano di lì di ritorno dal paese, mi hanno riportato a casa che ovviamente era aperta. Il mio braccio è fasciato... ai vicini ho raccontato di essere stata aggredita da un viandante mentre uscivo di casa, anche ai miei fratelli, solo a Frodo ho raccontato al verità. Mi sembrava giusto visto che cercavano o lui o suo zio. Da quando gliel’ho detto si è fatto cupo, ha detto di non sapere chi siano e sembra davvero sincero però ho notato che dal giorno della festa di Bilbo, durante la quale egli scomparve nel nulla, ha il viso corrucciato.
-Cos’hai?- gli chiedo girando appena il viso verso di lui mentre camminiamo. Continua ad avanzare silenzioso, le mani nelle tasche e lo sguardo basso –Allora?- lo incito a parlare fermandomi e voltandomi verso di lui
-Ryna... ascolta io- comincia a dire indeciso, lo osservo seria ora che siamo fermi entrambi –Ho una cosa importante da dirti- sospira –Sono terrorizzato da quello che ti è successo qualche sera fa... mi ha spaventato molto e, anche se non so cosa fosse, so che è molto pericoloso. Per questo ho deciso di trasferirmi, di andar via da Hobbiville-
-Trasferirti? Come mai?- chiedo stupita
-Vedi, il fatto che tu sia stata ferita mi ha messo in allarme, non so cos’abbia combinato mio zio per far accadere una cosa simile ma comunque sia è bene se ci allontaniamo per un po’- cerca di spiegare parlando lentamente come se curasse le parole da lui usate, come le soppesasse una a una, sillaba per sillaba e le posasse delicate al loro posto nella frase, facendo attenzione a non sbagliare nulla
-Capisco, ma come posso fare una cosa simile io? I miei fratelli hanno bisogno di me in casa, alla fattoria, come posso abbandonarli?- dico sempre più allibita
-Ryna- sposta su di me i suoi occhi blu. Come sono belli, quanto mi piacciono, potrei perdermi dentro di loro e non tornare mai più indietro, potrei morire per lui... –Io partirò alle prime luci del giorno, raggiungerò la casa, comincerò io il trasloco, però non so dirti bene quando tornerò, se tra molto o poco tempo- scuote il capo lentamente –Non so quanto ci metterò, ma intanto devi stare attenta, tutto qui-.
La notizia mi sorprende completamente, non mi aspettavo nulla di simile, sembrava tutto così felicemente tranquillo, una vita serena nonostante la scomparsa di Bilbo, si prospettava un futuro armonioso. I miei occhi rimangono spalancati per qualche minuto ad osservare il suolo. Non riesco a dire nulla, nè a pensare a qualcosa.
Muove qualche passo per avvicinarsi di più a me, non alzo gli occhi, non mi muovo come se lui fosse ancora lì dov’era prima a parlarmi –Ryna... non fare così. Avrei preferito di gran lunga che tu ti mettessi a urlare invece che rimanere in silenzio- anche se è un Hobbit diverso da gli altri Frodo sa quanto siamo diffidenti a tutto ciò che non è Contea.
-Tornerai però...- dico appena, ma la mia voce risuona chiara nell’aria e nel silenzio della campagna
-Si, certo che tornerò- annuisce posando le mani sulle mie spalle –Di questo non devi affatto dubitare Ryna, tornerò sicuramente. Ma mentre starò via devi occuparti di te stessa, venderò casa Baggins, ma voglio che tu la possa curare sempre da lontano, parlerò con i miei parenti: tienili d’occhio per favore- parlava come se tutto fosse già deciso, ed infatti era così: lui era risoluto ad andare e io non potevo far nulla per fermare la nostra separazione.
-Fai almeno che sia una bella casina quella in cui dobbiamo nasconderci- tento di scherzare anche se sento un nodo allo stomaco, qualcosa che non mi fa respirare. Non so perchè ma questa storia mi getta addosso dell’angoscia strana, ho come un presentimento, ma non so se lo è davvero o se è solo la tristezza che gioca brutti scherzi.
Mi sorride, dolce, sereno come sempre –Quando mi raggiungerai fai in modo di aver trovato un vestito adatto per un matrimonio Ryna- alza una mano ed afferra qualcuno dei miei riccioli biondi e gentilmente li tira verso di sè facendomi avvicinare –Perchè voglio sposarti- mi stampa un bacio in fronte, mentre arrossisco imbarazzatissima e felicissima, vorrei buttargli le braccia al collo, ma l’atmosfera è talmente tenera che un gesto così improvviso la rovinerebbe. Ci guardiamo ancora negli occhi, mi ci perdo un’altra volta, ci sorridiamo e ancora i nostri visi si avvicinano, le labbra si sfiorano, si toccano, si fondono in un profondo abbraccio.
Che sia vicino o lontano, che altri lo amino, ci allontanino: io lo amerò. Sento che lo amerò per sempre... ora per sempre.

___________________________
Ciau a tutti, son l'autrice... questo è il penultimo capitolo, con il prossimo si concluderà la storia. Ancora nessuno è riuscito ad indovinare il piccolo trucchetto fatto con i titoli dei capitoli, chissà!
Cosa avete pensato leggendo questa storia? Non so... è romantica, è romantica pura perchè non c'è avventura se non quella del cuore, non c'è azione che non sia l'ansia dell'innamoramento che Ryna prova e che ho cercato di trasmettere raccontando la storia in prima persona. Con un capitolo sarà tutto finito, ma è comunque mia intenzione pubblicare anche la prima fanfiction che scrissi ispirata al signore degli anelli, quindi se qualcuno volesse leggere ancora qualcosa di mio (ma doveeee??) alla fine di questa ff la pubblicherò (comunque quella non è romantica o almeno non "solo" e non "soprattutto"). Un baciotto.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Signore degli Anelli e altri / Vai alla pagina dell'autore: Hika86