Un
breve storia, con protagonista la futura Sailor Saturn, la mia
preferita!^^
A
parlare è lo spirito di Hotaru nel corpo della Mistress 9.
Prigioniera
del mio corpo.
Sono
sola.
Sono
immersa nel mio immaginario fantastico, nei miei sogni più
segreti che però non
riesco a trasformare in realtà. Speravo che il tempo potesse
guarire tutte le
ferite più profonde che avevano scosso il mio corpo e
soprattutto il mio animo.
Volevo
combattere contro tutto ciò che avrebbe potuto minare la mia
felicità e quella delle
persone a me più care.
E
invece sono io stessa ad accompagnarvi nel buio più totale.
Voglio
uscirne fuori! Voglio sorridere con voi, amiche mie. Voglio andare a
scuola.
Voglio
giocare a mosca cieca con la mia amica dai codini rosa. Voglio
preparare le
torte con lei.
E
invece sono bloccata qui. In questo inferno di luce.
Non
so nemmeno io dove mi trovo ora. Non faccio parte di questa dimensione
in cui
mi il mio spirito si nasconde. Mi sento quasi un’estranea nel
mio stesso corpo.
Sono
sola.
C’è
qualcuno che riesce a sentirmi? Vi chiedo scusa, amici, se vi sto
facendo del
male.
Nessuno
merita questo dolore che ho dovuto subire io per tanti anni.
Ma
non sono io a comportarmi così.
Non
sono io quella che ha rubato il cristallo d’argento di
Chibiusa.
Io
non potrei mai farlo a voi. Io sono una di voi.
Non
sono questa donna che dice di essere me.
Sailor
Moon, aiutami! Uccidimi, se puoi.
Uccidimi,
se questa potesse essere l’unica soluzione per salvare le
vostre vite.
Uccidimi,
se questo fosse l’unico modo per trovare la
felicità.
Preferisco
morire, piuttosto che continuare a vedere l’orrore nei vostri
occhi!
Fermati,
me stessa!
Fermati,
Hotaru!
Anche
se ormai questo nome non mi appartiene più.
Adesso
mi faccio chiamare Mistress 9.
Papà,
perché mi hai trasformato in un essere così
crudele?
Io
volevo solo vivere la mia vita con te.
Adesso
invece sono qui, sola.
Ho
freddo. Forse la mia morte è vicina. Speriamo sia
così.
Chissà,
forse potrei rinascere un giorno per ringraziare tutti quelli che mi
hanno
voluto bene.
Per
il momento, perdonatemi.