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Autore: Acid_Queen    04/11/2011    1 recensioni
Tre mesi di vacanza a casa Sevenfold non è mica roba da tutti i giorni. Ormoni impazziti, festini, problemi d'amore e amicizia, Verity e Cherry ne passeranno di tutti i colori.
(Probabile linguaggio scurrile e uso di droghe e/o alcolici).
Prima fic che scrivo sugli A7x.
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Amico, era Matt con la tua moto quello che è passato fuori?-

Zacky fissava incredulo Brian, appoggiato allo stipite della porta. Era curioso, e si, anche un pò geloso, perchè Brian non faceva sfiorare a nessuno quel gioiellino.

-Cristo, non farmici pensare.-
I due si fissarono per qualche secondo; Brian pensava a mille diverse modalità di incidenti catastrofici, Zacky invece era ancora nel mondo dei sogni, e stava probabilmente dormendo ad occhi aperti.
Cherry era seduta davanti alla tv, a qualche metro dai ragazzi. -E' meglio che si sbrighi, perchè il meteo dice che pioverà.. A proposito.. dov'è andato? Che ha combinato Verity?- Chiese, accortasi che non l'aveva ancora vista in giro per casa, abbracciata a Matt o indaffarata nelle pulizie.
-A quanto pare sua sorella vuole andare a vivere con lei a New York.- Disse Brian con noncuranza, fiducioso che il sex appeal di Matt sarebbe stato sufficiente a far restare la sua donzella nella West Coast.
-Non mi sembri molto sconvolta..- I due si sedettero accanto a lei sul divano, fissando un noioso canale di televendite.
-Perchè so che rimarrà.. E' una ragazza molto abitudinaria, e comunque, seriamente, come potrebbe sopravvivere senza vedere Matt almeno una volta al giorno? E' innamorata!-

-..Eeh, Matt è troppo sexy.- Fece Brian, sospirando come una ragazzina e stringendosi nelle spalle.

Matt fece giusto in tempo ad arrivare sotto casa di Verity, che un tuono interruppe la quiete del quartiere dove viveva la sua ragazza. Cominciò una lenta pioggerellina, ed una signora uscì dalla porta dove stava per suonare il campanello.
La madre di Verity era una signora gentile ed accomodante, e quel giorno aveva il viso un pò gonfio dalla commozione. Matt poteva capirla benissimo, entrambi si sentivano allo stesso modo.
-Verity è in camera sua..- Disse, precedendo il ragazzo.
Matt le passò accanto e salì gli scalini velocemente, ma si soffermò davanti alla porta chiusa della camera di Verity.
La immaginò seduta accanto ad una valigia, mentre sfogliava eccitata la guida di New York, e si sentì egoista nei suoi confronti, perchè la verità era che la voleva tutta per sè. Non a New York, nè in ogni altro luogo in cui sarebbero stati troppo lontani.

Non bussò, ma abbassò la maniglia lentamente, e lo scenario fu diverso da come se lp era immaginato. Era buio, e non c'erano valigie, solo un mucchio disordinato di abiti sparsi per terra. Lei stava per terra, regina di quella catasta di vestiti ammonticchiati. Ebbe una stretta al cuore quando i suoi occhi la misero a fuoco : i capelli le cadevano sul viso pallido, lo sguardo era spento e deluso e il resto era nascosto sotto una larga e lunga maglia bianca.
-Perchè deve essere così difficile?- Chiese, per niente sorpresa di vederlo.
-Non sei costretta a farlo..-

-Mia sorella è così egoista, cazzo!- Fece con voce spezzata. -Ed io non posso dirle di no, è così felice all'idea di andare a vivere a New York con me!-
Si sentì spiazzato da quelle parole. Non c'era davvero niente che potessero fare?
-No, Vee. No, non puoi dirmi una cosa del genere... Non ce la faccio senza di te.- Matt si inginocchiò portandosi alla sua altezza, ed appoggiò la testa sulla spalla della ragazza.
Verity gli accarezzò il viso dolcemente, bagnandolo delle sue stesse lacrime.

-Perchè non ce l'hai detto prima? Potevamo..- Continuò lui, interrompendosi all'istante. Con uno scatto le afferrò il viso tra le mani, e si fece serio. -Ascoltami. So che non è il momento migliore, ma.. Ti amo, Vee. Non ho mai provato qualcosa del genere prima, e credimi, mi ucciderebbe vederti andare via. Ma non posso obbligarti, quindi la scelta è tua. Non lo so, parlane con lei. Dille che vuoi restare, se vuoi farlo. Ma se vuoi partire, beh... Io..-
Verity non rispose, ma i suoi occhi la tradirono velandosi di lacrime. Si strinse al suo ragazzo, singhiozzando e dandosi della stupida. -Anche io ti amo, anche io-
-..Resterai?-
-Parlerò con mia sorella. Ma prima c'è una cosa che voglio fare.-
Matt la osservò mentre si alzava e lentamente chiudeva la porta a chiave. La guardò incapace di pensare mentre si spogliava della maglia e la lasciava cadere a terra, in mezzo agli altri vestiti.

La amava.




Brian cominciò ad annoiarsi, cosa che non gli succedeva da tempo. Salì nella sua stanza e si gettò nel letto. Pensò a Cherry per un pò, poi fu costretto a farsi una doccia fredda. Aveva decisamente troppa fantasia.
Scese al piano di sotto con i capelli ancora bagnati, e si sedette tranquillamente accanto a Cherry e Zacky. Tra i due non sembrava tirare una bella aria, ma non poteva certo esserne dispiaciuto.

-Che si fa stasera?- Chiese Cherry, facendo sbuffare Zacky.
-Sei appena stata male, e vuoi di nuovo fare baldoria?-
-Beh.. cosa c'è di male?-

Zacky scosse la testa -Fai quel che ti pare, io però una scena come quella di ieri non la voglio vedere.-
Si alzò con sguardo deluso, e si allontanò fino a sparire dietro la porta d'ingresso. -Dove vai?- Chiese Cherry dal divano, lo sguardo fisso a terra.
-A prendere Matt, non può tornare in moto.- Rispose secco, poi si mise il cappuccio in testa e si chiuse la porta dietro.
Cherry guardò Brian, che a sua volta la fissava interrogativo : -Che cazzo è successo?-
-Non lo so, io.. Ha cominciato lui!-
-Avete litigato? Wow, sono stato su per dieci minuti, e guarda cos'è successo..- Rise lui.
Ma Cherry si fece seria : -Credo che sappia di.. noi.-
-Noi?- Brian si sentì accaldato al suono di quelle parole. E in un nanosecondo realizzò che Cherry allora credeva in un loro ipotetico futuro assieme, poi ripensò che erano da soli, e che Zacky e Matt avrebbero dovuto aspettare che smettesse di piovere per poter riportare la moto a casa. Questa serie di pensieri, ed altri maggiormente perversi, gli fecero apparire sul viso un sorrisetto più sghembo del solito.
Cherry vide come si erano increspate le labbra di Brian, ma cercò di mantenere un minimo di autocontrollo, e continuò a spiegare. -Non gli è piaciuto di.. averci trovati soli in cucina, Bri. Visto che anche l'altra volta è successo tutto lì.-
-Beh, ma è una contraddizione assurda fare il geloso e lasciarci da soli in casa, non credi?-
-Magari.. ci sta mettendo alla prova.-
Entrambi si guardarono con intensità, e l'ultima frase di Cherry aveva scatenato un desiderio maggiore in Brian. Perchè adesso era ancora più sbagliato, e a lui altrochè se piacevano le situazioni sbagliate. -Peccato, perchè.. morivo dalla voglia di baciarti..- Abbassò il tono di voce ed accorciò la distanza che li separava. Sorrise ancora quando la vide ammutolire, e di più quando salì a cavalcioni su di lei, ancora immobile sul divano.
-Dai.. magari c'è davvero Zacky.. smettila.-
-Non posso. Ti voglio.- Disse deciso, divertendosi ancora della sua espressione sorpresa, quando senza mezzi termini le sbottonò i jeans.
Lei gli prese i polsi, guardandolo seria. -Okay, okay. Ho qualcosa che ti calmerà i bollenti spiriti.- Lo fece sollevare, e lui si sedette a fianco a lei. Si alzò titubante, e con le mani tremanti frugò dentro il suo zaino, ancora buttato in un angolo.
Brian la trovò estremamente impossibilitata nel rollare decentemente. -Mi sa che devi calmarli tu, i bollenti spiriti..-
Le fece notare. -Però, se vuoi, io conosco un modo migliore per tranquillizzarsi.- Fece a voce suadente.
-Lascia perdere, okay? E 'fanculo, falla tu! Mi tremano le mani..-
Cherry aspettò pazientemente Brian, con le mani tra i capelli. Sembrava pensierosa, e lui pensò che volesse scacciare via i pensieri che la attanagliavano, così preparò una mista abbastanza forte.
-Questa è apposta per te, baby.-

Cherry gli sorrise, portandogli l'accendino alla bocca. -A te l'onore..-


Zacky si rese conto di aver fatto una cazzata, avendo lasciato quei due da soli. Ma ormai era troppo tardi, aveva appena parcheggiato la macchina di fronte casa di Verity; per di più, tastandosi le tasche della giacca, si era accorto di aver lasciato il cellulare a casa.
Doveva ricordarsi di essere più geloso quando si incazzava, perchè se lo fosse stato si sarebbe sicuramente trascinato Verity con sè, tenendola lontana dalle grinfie di Brian per un pò.
Se lo ripetè mentalmente mentre aprì la portiera a Matt, accompagnato dalla sua ragazza.
-Zacky, sei veramente lungimirante, grazie!- Lo aveva ringraziato Verity, caricando una grossa valigia nei sedili posteriori, e sedendocisi accanto.
-Lungicosa?..- Si era detto tra sè e sè, guardandola stranita. -Allora.. non parti più? E' grandioso!-
-..Si, diciamo che.. qui ho trovato argomenti abbastanza convincenti..- Fece lei fissando Matt, che le sorrise in risposta.
Oh, no, non cominciate a fare gli sdolcinati, vi prego! Pensò lui, avviando il motore. Alzò la radio al massimo volume, sperando che fosse riuscita a coprire le frasi melense che i due si sussurravano.




E' una vergogna che aggiorni così tardi, lo so. Ma la mia ispirazione se la sono fumati Cherry e Brian. O forse io LOL

Spero ci sia qualcuno a lasciarmi qualche dolce, o cattivissima, parolina :3














  
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