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Autore: Chuck Bartowski    04/11/2011    4 recensioni
Sono in vacanza, finalmente sono in vacanza, con il mio migliore amico, Tom Felton, la persona più dolce sul pianeta, la mia specie di guardia del corpo. Sta cercando in tutti modi, di farmi sorridere, di farmi dimenticare il mio ragazzo, il quale, l’altra sera, l’ho trovato a letto con una porno star o almeno ci assomiglia, dagli air bag che aveva davanti. Siamo in macchina e mancano pochi minuti e arriviamo a in California, dove ci saranno Emma Watson e una mia amica, Alexia
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tom Felton
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Sono in vacanza, finalmente sono in vacanza, con il mio migliore amico, Tom Felton, la persona più dolce sul pianeta, la mia specie di guardia del corpo. Sta cercando in tutti modi, di farmi sorridere, di farmi dimenticare il mio ragazzo, il quale, l’altra sera, l’ho trovato a letto con una porno star o almeno ci assomiglia, dagli air bag che aveva davanti. Siamo in macchina e mancano pochi minuti e arriviamo a in California, dove ci saranno Emma Watson e una mia amica, Alexia
‘Als, non tenere il broncio, sorridi!’ mi inizia a dire Tom, si ricomincia
‘Tom, te l’ho già detto, perché dovrei mettermi a ridere? Perché ho trovato il mio ragazzo, la persona che amo più al mondo, a letto con una tizia, che probabilmente era una porno star?’ dissi alzando la voce.
‘Als, io lo sto dicendo così, ci conosciamo da quando siamo piccoli e non ti ho mai visto così triste, mi si riempe di tristezza il cuore.’
‘Tom, mi dispiace, ma non ci riesco, non posso. Ah, e tu non raccontare nulla ad Alexia ed Emma , perché conoscendoli, inizierebbero a rompere’
‘Als, ci preoccupiamo di te’
‘Lo so, ma sinceramente, non voglio che nessuno si preoccupi di me’ dissi trattenendo le lacrime.
‘Non piangere, ti prego’ disse con aria triste
‘Non ho intenzione di piangere per lui, ma ho voglia di sfogarmi’
In quel momento accostò, spense la macchina, si girò verso di me e mi fissò.
‘Sfogati’ mi disse serio.
‘Come?’
‘Sfogati. Sono o non sono il tuo migliore amico? Se lo sono, dimmi quello che ti passa per la testa, qualunque cosa.’
‘No, ti prego’ volevo piangere, volevo gridare, stavo male.
‘Non pensare che mi piaccia che tu stia così, ma magari, se ti sfoghi, riesci a tornare quella fantastica e bellissima ragazza che sei’ sentendo la parola ‘bellissima’ arrossi e notai che anche Tom, aveva avuto la stessa reazione. Dopo qualche minuto, mi ritrovai a piangere, tra le sue braccia e intanto lui che mi ascoltava senza dire niente e che mi baciava la testa. Amavo questi momenti, mi sentivo al settimo cielo. Amavo parlare con lui, sentivo che mi potevo fidare e non parlava, ascoltava, perché sapeva che dovevo parlare e dire molte cose. Alzai piano, piano, lo sguardo e ritrovai le sue labbra a pochi centimetri dalle mie, iniziai a fissarlo e sentii come delle farfalle nell stomaco, ma come era possibile? Lui era il mio migliore amico, lui era come un fratello per me, come potevo pensare ad un suo bacio, come potevo desisderarlo e poi proprio lui. Eppure dopo pochi secondi, mi baciò, sentii le sue labbra calde, sulle mie, sentii, le nostre lingue a contatto, che si attorcigliavano. Sentivo la sua mano, che mi accarezzava il viso e gli tenevo leggermente il viso. Iniziai a provare una strana sensazione, sentivo che stavo ancora per piangere, eppure, in quel momento, sorrisi. Non me ne resi conto subito, ma lui sì, si staccò piano, piano e mi fissò sorridendo, poi io lo ribaciai. Non capivo cosa stavo provando, sembrava quasi che volessi solo baciare qualcuno, eppure questa cosa mi piaceva moltissimo, mi sembrava quasi di essermi innamorata di lui, del mio migliore amico e quello stronzo del mio ex-ragazzo, me lo stavo dimenticando. Forse era una stupidaggine, forse mi aveva baciato così, eppure, non sembrava, tutti e due, eravamo presi da quel bacio.
 
Leggermente, si staccò da me e mi fissò.
‘Sono riuscito a farti dimenticare un po’ di lui’ mi chiese sussurrando.
‘Non ancora’ dissi accennando un sorriso
‘Che cosa significherebbe?’
‘Baciami’
Come aveva fatto prima, mi prese il volto e mi baciò. Sentivo il suo respiro, sentivo il suo profumo che da sempre amavo, sentivo la sua lingua a contatto con la mia, tutto era perfetto. In quel momento fantastico, suonò il mio telefono, guardai chi era ed era lui, il mio ex-ragazzo, John. Risposi.
‘Cosa vuoi John?’ chiesi spanzientita.
‘Non è come pensi!’
‘Ah no, quindi io mi sono trovata una tizia nel nostro letto, con te, perché ci assomigliavamo molto e ti sei confuso?’ dissi in modo sarcastico e Tom si mise a ridere
‘Ero ubriaco’ rispose
‘Alle 5 del pomeriggio, mi vuoi prendere in giro? Senti sai una cosa? Non me ne frega niente di te, non voglio sentire le tue giustificazioni’ dissi, ma sapevo che stavo mentendo e una lacrima mi scese sulla guancia, Tom la notò, me la asciugò e poi mi prese il cellulare.
‘John, ciao, sono Tom. Ti volevo dire una cosa, non rompere, basta! L’hai tradita e adesso la vuoi indietro? Mi dispiace, basta, lei ha bisogno di qualcun altro e qualcun altro, da tempo, è pronta ad amarla’ dopo quelle parole mise giù e mi ridiede il cellulare.
‘Grazie’ dissi, cercando di non piangere.
Posò una mano, sul mio viso, ed iniziò ad accarezzarmi. ‘Lui, non ti meritava, non ti ha mai meritato’
‘Posso farti una domanda?’
‘Sì’
‘Da quanto tempo, ti piaccio?’
‘Da quanto tempo mi piaci?’ disse avvicinandosi a me e posando, di nuovo, le sue labbra sulle mie. ‘Da qaundo sei piccola, da quando andavamo a giocare sulla casa sull’albera. Da quando sono stato prese come Draco Malfoy in Harry, io pensavo che non ce l’avrei mai fatta, ma tu mi hai sorretto e mi hai fatto arrivare fin qui.
‘E non me ne sono mai accorta? Io che ho fatto di tutto, per farti cadere ai miei piedi.’
‘Ci sei riuscita, da subito’
‘Cavolo, ho solo sprecato tempo’
‘No, non è vero’ disse sorridendo ‘Lo sai una cosa?’
‘Cosa?’
‘Ti amo’
Rimasi colpita da quelle due semplici parole, da quelle parole, che avevo aspettato per una vita. Quelle due parole, che lui mi diceva nei sogni. Quelle due parole che avevo sempre aspettato con ansia. Lo baciai.
‘Anche io, ti amo’
 

‘Andiamo?’ chiesi a Tom, dopo una decina di minuti, in cui ci baciammo e basta.
‘Va bene, ma solo un attimo ancora’ disse, tornando a posare le sue labbra perfette, sulle mie e poi fece scivolare una mano sul mio seno.
‘Tom, no, cosa hai intenzione di fare?’ chise sorridendo
‘Niente’ mi rispose, cercando di trattenere il sorriso
‘Conosco quella faccia, ti conosco bene, non fare il furbetto, con me poi, che ti conosco abbastanza’
Si staccò piano, piano. ‘Va bene, va beh, allora andiamo’
 
Dopo 2O minuti arrivammo all’albergo, in cui c’erano già Emma ed Alexia con i rispettivi fidanzati.
‘Finalmente arrivati, dove eravate finiti?’ chiese Emma e con aria furbetta Tom mi guardò.
‘Voi mi nascondete qualcosa, ma per adesso non faccio troppe domande, Alli non è che, essendo una diciamo estranea per lui, vorresti andare a consolare Daniel?’
‘Daniel? C’è anche lui? Perché?’
‘Non lo so, so solo che ha nominato il tuo nome continuamente, comunque sì, all’ultimo è venuto con noi’
Mi voltai verso Tom e notai che si terrorizzò, come se sapesse qualcosa che io ed Emma non sapessimo ‘No’ esclamò
‘Perché?’ chiese Emma
‘Perché Als è già molto triste e in questa vacanza non deve avere altri problemi nella testa’
‘Als cosa è successo?’ mi chiese Alexia
Mi diedi una botta contro la fronte, non ne volevo parlare, non con Emma, era una grande amica, ma troppo protettiva.  Al contrario di Tom, continuava a fare domande.
‘Als, ripeto, cosa è successo?’
‘Non ne ho voglia di parlare, Emma’ risposi in tono stanco
‘No, no, mi fai preoccupare, ti hanno trattato male?’ chiese preoccupato
‘Se proprio vuoi saperlo, ho trovato il mio ex-fidanzato a letto con una porno-star alle 5 del pomeriggio, se vuoi sapere i dettagli, parlane con Tom, visto che aveva tanta voglia di dirtelo e io vado da Dan, a proposito, dove è?’
‘E’ in spiaggia, penso vicino al muretto’ rispose Alexia.
‘No, tu non vai da nessuna parte’ disse Tom
‘Tom, cosa vuoi?’ chiesi spazientita
‘Ni..niente, c’è insomma, forse è meglio che vada io, da Dan, da uomo a uomo, forse è meglio di uomo a donna’
‘Ha chiamato me e vado io, non rompere’ risposi e me ne andai.
La spiaggia, pur essendo solo metà giugno, è già affollata, tutti i bambini sono pronti a iniziare a giocare con le loro formine ed ad aspettare che qualche giocatore famoso venga a giocare a calcio con loro. Ogni estate da quando Tom è stata preso nel Cast di ‘Harry Potter’ veniamo qui in California e passiamo giorni in spiaggia, tanto per rilassarci, ma Dan, mai era venuto. Mi chiedo cosa voglia da me, di solito, ogni volta che mi vedeva, diventava nervoso e molte volte mi rispondeva male, ogni tanto mi chiedevo come mai facesse così, ma non mi interessava particolarmente. Ecco lì, lì seduto sul muretto, sdraiato che prende il sole e il suo corpo perfetto viene riscaldato dai raggi del sole. Nessuno gli ronza intorno, possiamo tranquillamente parlare.
‘Ehi Dan’ gli dico.
Apre di colpo gli occhi, deve aver capito che sono io e si alza, venendomi incontro.
‘Als’
‘E’ successo qualcosa?’
‘No, c’è sì, insomma, non voglio più mentire, tu mi piaci, non poco tantissimo, mi piaci dal primo momento in cui ti ho visto, ho sempre cercato di strarti lontano, per paura di innamorarti di te, ma non ci sono riuscito, ti amo lo stesso’
Ero sbalordita da quelle parole.
‘Dan, no, Dan stai scherzando?’ ecco perché Tom non voleva che andassi, perché lui sapeva tutto.
‘Non sto scherzando’ disse distogliendo lo sguardo dal mio, poi si avvicinò a me, mi strinse tra le sue braccia e posò le sue labbra, sulle mie.

Rimasi bloccata, sentivo le sue labbra sulle mie, ma io non lo amavo o almeno credevo, lui per me era sempre stato una forma di sconosciuto. Mi staccai bruscamente
‘No, Dan no’
‘Cosa no? Ti prego, dimmi cosa provi per me, ti prego’
‘Dan mi sono appena mollata con il mio fidanzato, sto male di mio, non mi dare altri problemi’
‘Ma…’
‘Perché voi attori famosi, siete così egoisti, pensate solo a voi, pensate solo a come gira la giornata a voi e degli altri non ve ne frega nulla’ dissi trattenendo le lacrime e urlando.
‘Ma..’
‘Ma cosa?’ e guardandolo per l’ultima volta, mi voltai e iniziai a correre, non sapevo la meta, ma corsi.
 
Erano le 7 di sera, Tom, Emma ed Alexia, continuavano a chiamarmi, non volevo stare con nessuno, volevo stare sola.
‘Perché John mi hai fatto questo, perché? Noi due stavamo bene insieme, ci dovevamo sposare, dovevamo poi andarcene da tutti ed andare a vivere in Italia e farci una nuova vita, ma perché? Come hai potuto mollarmi in questo modo, perché?’ pensai, le lacrime stavano arrivando, ero distrutta.
Mi trovavo su un muretto di una spiaggia, stavo fissando il mare e, nel frettempo, stavo bevendo una birra, quando sentii un tocco caldo, rassicurante.
‘Als come va?’ era Tom, era preoccupato, come biasimarlo.
Appena capii che era lui, mi buttai tra le sue braccia e iniziai a piangere, gli sporcai la camicia bianca con la mascara nero, che si era sciolto.
‘Scusa’ dissi tra i singhiozzi
‘Non mi importa, voglio sapere come stai tu, cosa hai?’
‘Non ci capisco più nulla, John, tu e ora Dan, che ho fatto di male? Io voglio vivere senza pensieri e non voglio piangere per un cretino e per uno che di colpo dice di amarmi, quando non mi ha mai preso in considerazione e…’
‘E... io cosa sono?’
‘L’amico di cui sono sempre stata innamorata, ma ero troppo cieca da rendermene conto e..’ sentendo quelle parole, mi prese il viso con le sue mani e mi baciò.
Ancora una volta, sentii le nostre lingue attorcigliate, quasi sembrava che si muovessero a tempo di una danza. Mi strinsi a lui e lui mi abbracciò forte, poi mi fece sdraiare sul muretto e si posò su di me, mi baciò il collo, il mento e le labbra, poi con una mano, iniziò ad accarezzarmi il seno e poi la coscia. Gli sbottonai la camicia e lo toccai, tutto era reale, tutto stava capitando, almeno credevo, lui mi amava. Non dovevo fare nient’altro, solo liberarmi la mente e per la prima volta amarlo, fargli capire che lo amavo e che desideravo solo lui.
‘Forse non è meglio che andiamo da qualche altra parte?’ chiesi con un leggero sorrisetto
‘Vieni’ disse dandomi un ultimo bacio, alzandosi e portandomi in un hotel. Ci dirigemmo di corsa nella suite e iniziammo a spogliarci, con fretta, fame, come se ci desiderassimo da tempo, come se il tempo, non avesse mai permesso a noi, di dirci quello che provavamo verso l’altro, perché eravamo troppo ciechi. Quando fummo completamente nudi, Tom mi fece sdraiare sotto le scoperte, si sdraiò sopra di me, facemmo l’amore e per la prima volta, lo amai.
 

ANGOLO AUTORE:
Mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate, sono nuova di qui.
Se leggete questo capitolo, potreste lasciare una recensione?
Grazie mille

  
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