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Autore: Herm_G    04/11/2011    1 recensioni
Questa storia non è altro che il frutto delle mie fantasie sulla nuova generazione. In particolare vedremo i "nuovi" immersi in avventure più grandi di loro, una fra queste l'amore. Amori impensabili o impossibili. Preparatevi ad avventurarvi nella foresta proibita insieme a loro. Buona lettura!
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Era il primo giorno del mio quinto anno. In verità ancora non ero nemmeno salita nel treno. 
Lily è tardissimo! Spero tu sia pronta! Non vorrai mica arrivare in ritardo il primo giorno!"
"Si mamma, scendo subito!" Presi la valigia e la portai di sotto dove c'erano già i mie fratelli. Mi avvicinai ad Albus, il più piccolo. Era il suo primo giorno. 
"Come ti senti Al? Il primo giorno. Ricordo ancora quant'è stato bello il mio primo anno."
L'unica risposta che ricevetti fu un "Grande!" abbastanza malinconico. Presi Albus da un braccio e gli sussurrai "Tutto bene? Vedo che non sei molto contento del tuo primo giorno." Vidi scendere una lacrima, ma prima che la vedesse mamma la asciugai. Lo portai in cucina. "Al, che ti succede?" chiesi molto dolcemente. Sembrava già troppo triste per essere rimproverato. "Vedi Lily, io ho paura. Paura di andare nei serpeverde. Tu mi hai detto che tutti i serpeverde sono cattivi. Anche Tom Riddle era un serpeverde." Mi rispose con un filo di voce. Io lo strinsi a me. "Tesoro.. Non devi preoccuparti di questo. Non tutti i serpeverde sono cattivi. Ricordi il primo giorno di James? Se ti mettono tra i serpeverde, loro avranno guadagnato un magnifico mago! Ma il cappello tiene conto della tua scelta." A queste parole mi sorrise e mi abbracciò.
"Insomma Lily! E' tardi!" Strillò mia madre. "Andiamo prima che venga un esaurimento nervoso a mamma." Con questa frase riuscì a strappare un sorriso ad Al. Arrivammo al binario 9-3/4. Lo presi per mano e gli sussurrai "Chiudi gli occhi e corri". Ci ritrovammo davanti al treno. Era tardi e non potevo prolungare i saluti. Abbracciai forte mamma e papà che mi raccomandarono di tenere a bada Al. Prima di salire ecco arrivare Zia Hermione e Zio Ron insieme a Hugo e Rose. Io e Rose ci abbracciammo a lungo. Avevo tante cose da raccontarle. Entrammo nel treno e dalla finestra della cabina salutammo i nostri genitori. Io e Rose eravamo sole. Attendevamo l'arrivo di James, Fred e i gemelli Scamander. Dopo una manciata di minuti eccoli arrivare.
"Scusateci tanto per il ritardo, ma abbiamo scovato il caro Teddy in dolce compagnia e non abbiamo potuto fare a meno di stuzzicarlo" disse Fred. Certo che aveva preso molto dal padre, in particolare la passione per gli scherzi! Gli altri cominciarono a parlare, ma io mi ero immersa in una mare di pensieri.. L'anno scorso non era stato dei migliori, ma meglio dimenticare. Guardavo fuori dalla finestra. Non vedevo l'ora di arrivare a Hogwarts e riabbracciare tutti. Non vedevo l'ora di vivere altre avventure. 
Si senti un "Crac" e la porta si aprì. Entrò un ragazzo altro, biondo, con gli occhi di ghiaccio. La sola vista ti faceva sentire insignificante. 
"Saluti, plebe!" Disse ridacchiando Scorpius Malfoy. In quel momento sentì i nervi salire così tanto che alla fine non riuscì a contenerli e gli urlai contro.
"Sua maestà la sua presenza non è gradita!" E gli sbattei la porta in faccia. Subito dopo appannò il vetro e scrisse "ATTENTA ROSSA O TI FACCIO CAMBIARE COLORE AI CAPELLI". Ero andata su tutte le furie. Aprì la porta e con più spinte lo feci indietreggiare. Arrivammo davanti una cabina vuota. Lo presi per la camicia e lo feci entrare. Li cominciarono le mie prediche. "Sei un idiota! Un verme! Chi ti credi di essere?". Sapevo di aver esagerato infatti ne conseguì la sua reazione. Mi prese per i polsi così forte da poterli rompere e mi sussurrò le stesse cose che mi aveva scritto precedentemente. "Rossa attenta o ti faccio cambiare colore ai capelli" la rabbia stava salendo quando ad un tratto mi accorsi di essere a circa quattro centimetri di distanza da lui. Potevo sentire il suo respiro sulla mia pelle, il suo profumo e i suoi occhi di ghiaccio così vicini. Nel silenzio sentivo i battiti del mio cuore. Perché mi stavo surriscaldando?
"Rossa, stai diventando rossa come un peperoncino. Non è che ti faccio un certo effetto?" Mi disse con un tono caldo e mostrando un sorrisetto compiaciuto.
"Levati di torno Maestà, non mi fai alcun effetto! Pff, Arrogante!"
E lo spinsi da un lato. Corsi in cabina e mi sedetti facendo finta di niente. "Che è successo con quell'idiota Lily?" Mi chiese Lysander "Nulla Lysa, che doveva succedere! Gli ho dato una bella lezione." I ragazzi ci avevano creduto, ma Rose mi lanciò uno sguardo come per dirmi "Sai che non me la bevo" e io risposi con un sorriso malizioso che si trasformo in una sonora risata a cui partecipò anche lei che sconvolse tutti.
Dopo una manciata di minuti i miei pensieri mi riportavano alla cabina vuota e a Scorpius a quattro centimetri di distanza da me. Sento ancora il suo profumo. No, no! Non potevo pensare a questo! 
"Ragazzi chi vuole una Bacchetta di Liquirizia? Ne ho un mucchio qui." Tutti annuirono e mi ringraziarono. Mentre le prendevo l'occhio cadde sull'orologio. "Ragazziii.. E' tardissimo! E' meglio mettere le divise! Ah, ecco le Bacchette di Liquirizia!" In meno di trenta minuti arrivammo. In quei minuti cercavo di pensare a tutto fuorché a Scorpius. Scesi dal treno riposi i miei pensieri in un angolo per lasciare spazio alle emozioni del primo giorno. Eccola li davanti a me, la mia casa. Ero troppo felice di essere tornata.
  
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