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Autore: BlueMoon1996    05/11/2011    1 recensioni
io e lui ci siamo pacificamente ignorati da quando ci
siamo conosciuti. D'accordo, devo riconoscere che non è precisamente vero dato il fatto che una volta quasi non finiva in infermeria perchè lo avevo affatturato di brutto, ma poi lui si era scansato. O quella volta che gli ho buttato tutto il porridge della colazione in testa solo perchè aveva fatto una battuta sarcastica sul mio conto. Diciamo che non siamo in buoni rapporti ma per la maggior parte del tempo ci ignoriamo, anche se condividiamo Al, che poveraccio, spesso non sa come comportarsi con noi, perchè, anche quando siamo noi tre insieme, io e Malfoy evitiamo accuratamente di parlarci, in quanto sappiamo che la discussione finirebbe con qualche fattura o qualche ciotola di porridge volante.
Però a volte sappiamo convivere pacificamente...
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Famiglia Weasley, James Sirius Potter, Nuovo personaggio | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Forgive me!

Nelle ultime due settimane non ho mai smesso di pensare a quell’orribile parola che mi ha detto Malfoy perché lo ammetto, mi ha fatto male anche che sia stato proprio lui a dirla. Il perché non lo so, ma so che è così perché lo sento. Comunque, la mia vita non può fermarsi perché un cafone ignorante mi ha insultata e quindi ho continuato ad uscire con Philip come fosse niente e anche se si vede che sono giù di corda lui deve essere troppo scemo per accorgersene. Lo so cosa vi state chiedendo: “ ma se lo reputi uno scemo allora perché ci esci insieme?”. Perché non riesco a resistere né ai suoi capelli biondi, né ai suoi occhi verde acqua e… neanche al suo bel visino lo ammetto. Devo dire che ho provato a stare bene con lui e ci sto riuscendo. Sono certa che la nostra relazione non abbia un futuro per quando saremo grandi ma come ho già pensato, perché lasciarsi sfuggire l’occasione di stare bene per un po’? quindi non mi importa molto se è stupido, tanto l’ho sempre saputo. Devo dire che in questi giorni sono stata abbastanza bene nonostante abbia dovuto liquidare Malfoy tantissime volte perché sembra che ormai mi segua dappertutto. Pare che il suo chiodo fisso sia chiedermi scusa, ma io non voglio assolutamente perdonarlo e poi sicuramente glielo avrà chiesto Al di farlo. Anzi, ora che ci penso Al e Malfoy non si parlano più! Incredibile! Sono riuscita dove Draco Malfoy ha fallito: far litigare i due serpeverde amici del cuore. Credo che insultare le cugine altrui con epiteti tutt’altro che civili faccia davvero arrabbiare…

Adesso sto andando da Camille e Alice perché hanno detto che mi devono raccontare una cosa straordinaria, tanto so già che mi vorranno dire che si sono finalmente fidanzate con quei due zucconi compagni di Philip. Raggiungo la sala comune di grifondoro e sto per svoltare l’angolo quando sento delle voci, così mi nascondo dietro ad una colonna.

< non volevo parlarci con te! > urla la voce di un ragazzo che ho riconosciuto come Al.

< adesso tu ci parli con me! Ma che cosa ci è successo? > chiede la voce di una ragazza questa volta che…. Mi venga un colpo è Angel! Oddio… la trama si fa interessante.

< non lo so. Non voglio che esci con quel tipo > dice Al.

< ma io… ecco uscivo con lui perché speravo che tu ti ingelosissi > risponde Angie. Oh Godric! Oh Godric! Questa è da prima pagina!

< davvero? Bè credo che tu ci sia riuscita sai? >

< che intendi dire Potter? >

< che credo che tu mi piaccia più di quanto immagini > risponde Al e… oh santissimi numi la sta baciando! No, questa devo assolutamente immortalarla! Prendo la mia macchina fotografica magica che porto sempre con me e scatto una foto in tutto silenzio, voglio proprio vedere se Al mi dirà di sua spontanea volontà tutta questa cosa assurda. Dovrei avvertire Malfoy si! Dovrei dirgli subito che… no, non è una buona idea. Ecco, mi sono rovinata il momento di ilarità, quando sembra che riesco a ridere e stare bene quel presuntuoso zuccone mi ritorna sempre in mente ma perché? Forse perché mi ha detto una parola orribile ma da quando ho sentito quell’odore so che c’è qualcosa sotto a tutto, ma che parte da me. Ripongo la macchina fotografica nella borsa e aspetto che i due se ne siano andati per entrare in dormitorio. Non voglio tradire subito Al, se non vuole dirlo io lo rispetto purché me lo faccia sapere e mi dimostri di fidarsi di me. Salgo le scale e noto Camille e Alice che aspettano sedute sul mio letto molto infastidite.

< allora? Ma dove diavolo eri finita? Ti aspettavamo venti minuti fa! Cami ha pensato che avessi inscenato qualche battaglia con Malfoy! > dice Alice e io mi irrigidisco al suono di quel nome ma cerco di non darlo a vedere, loro non sanno nulla della sera di Halloween, a parte il bacio con Philip. Purtroppo mi sono ritrovata sempre più spesso a mentire alle mie amiche e tutte le volte a causa di quel serpeverde odioso.

< oh no… non è questo è che ho incontrato Al e ci siamo messi a chiacchierare > bè in parte è vero anche se Al non ha incontrato me e di certo non stava chiacchierando quando l’ho visto con Angel.

< capisco. Bè noi ti dobbiamo parlare! >

< no, no, non dite nulla, so già qual è l’argomento e dove va a finire: vi siete messe con quei tizi > dico rassegnata.

< siiiiiiiiii > urlano loro in coro.

< bè ora basta sembrate le discepole della Brown dateci un taglio > dico.

< ok. Allora che ne dici? James si ingelosirà? Perché da come li ha trattati ad  Halloween e dato che si è rivolto a me magari già è geloso > dice Camille.

< oh, ehm… si… probabile > dico io per niente convinta, ma la mia amica non pare accorgersene e allarga ancora di più il suo sorriso.

< io sono certa di stare bene con Jack, anche se non è proprio il tipo di ragazzo che cercavo ma va bene, meglio di niente! > dice Alice.

< ma dai, Jack non è un oggetto Ali non puoi dire meglio di niente! Povero! > commento io fintamente scandalizzata.

< andiamo Rose, se ci va bene questi ragazzi staranno con noi per un paio di mesi poi ci molleranno per altre ragazze ma a noi non importa vero Cami? Tanto non vogliamo proprio legarci non sono i nostri tipi >

< e quindi li usate come cavie se non ho capito male? > chiedo.

< non sono cavie Rosie! Sono solo dei ragazzi con i quali stiamo imparando a… crescere sul piano affettivo!> dice Camille mentre il mio sopracciglio è arrivato fin sopra al soffitto per lo scetticismo che mi assale.

< si ah ah. Già, no è assolutamente comprensibile… ma siete impazzite? Quasi non vi riconosco! > esclamo, stavolta scandalizzata per davvero. Non è da loro usare le persone.

< sai una cosa? Tanto loro non ci vorranno più tra un po’ quindi se loro ci usano perché non dovremmo farlo anche noi? > dice Alice.

< va bene. Contente voi > commento infine. Loro fanno un sorrisone e ci lanciamo in un resoconto degli ultimi avvenimenti ad Hogwarts.

Dopo aver passato un po’ di tempo con le mie amiche decido che è ora di andare da Philip. Ci siamo dati appuntamento nell’aula di trasfigurazione vuota vicino alla Sala Grande, così dopo possiamo andare direttamente a cena. Lui mi sta già aspettando.

< ehi > mi dice dandomi un bacio.

< ehi > rispondo io.

< allora? Ho sentito che ultimamente hai di nuovo litigato con Malfoy > mi dice.

Io credo di volerlo uccidere. Lo giuro. D’accordo che sta controllando tutto per la sua sgualdrinella sorellina ma adesso basta parlare di Malfoy, già sto male per quello che mi ha detto e poi… già… ma lui non sa cosa mi ha detto.

< si, non è stata una cosa piacevole > dico freddamente.

< cos’è successo? > mi chiede con insistenza.

< non ho voglia di parlarne > rispondo con tono glaciale.

< dalla tua faccia sembra qualcosa di grave > commenta Philip.

< ho detto che non voglio parlarne! > dico io alzando la voce. Ok, forse ho esagerato.

< cercavo solo di capire perché non sei felice >  oh, quanto è dolce.

< lo so scusami ma è una cosa sulla quale non voglio proprio discutere ti dispiace? > chiedo gentilmente.

< oh no > dice, ma sembra che gli dispiaccia in realtà < possiamo parlare d’altro. Hai qualche scoop? > chiede. Io penso immediatamente ad Al e Angel che pomiciano davanti al ritratto della Signora Grassa ma faccio dirottare quel pensiero dalla mia bocca alla mia mente di nuovo perché, come ho detto prima, magari Al non vuole renderla pubblica ancora.

< nulla di particolare… anzi si! Quasi me ne dimenticavo, le mie migliori amiche hanno cominciato ad uscire con due tuoi compagni di classe lo hai saputo? > chiedo.

< certo. Loro sono molto contenti, non li ho mai visti così entusiasti di due ragazze, loro sono così diverse da quelle con cui di solito sono abituati ad uscire, sono semplici ma carine e simpatiche, credo che gli piacciano davvero > mi dice Philip allegro. Oh cavolo! Oh santissimo cavoletto di Bruxelles! Quelle due vogliono solo usare quei due poveri ragazzi anche perché credono che loro siano della stessa opinione mentre quei malcapitati sono davvero presi! Caspita devo ricordarmi di parlare ad Alice e Camille di questa cosa che, sono sicura, non porterà nulla di buono. Nel frattempo, devo cercare di temporeggiare con Philip perché mi ha appena chiesto cosa pensano le mie amiche. Appunto.

< oh! Oh… già… Anche loro sono entusiaste, si… davvero molto. Bè sai loro sono molto contente di avere un ragazzo e hanno detto che i tuoi amici sono molto… molto dolci e… carini e… simpatici > devo ricordarmi di strozzare quelle due altro che parlare!

< davvero? Sono contento >

Meno male che non è proprio un fulmine questo qui sennò già mi aveva sgamata. Se fosse stato Malfoy non sarei durata un… si, ma lui non è Malfoy e non vedo come questa cosa abbia dovuto ritornarmi in mente. Sorrido a Philip e lui mi guarda con la sua solita faccia da cane bastonato che assume mentre mi osserva e quei suoi bei occhi verde acqua.

< Ehi Rosie, manca poco alla cena che ne dici di andare? > mi chiede.

< certo andiamo > rispondo.

Ci avviamo per la Sala Grande e quando entriamo tutto sembra nella più completa normalità. Solo Al è fuori posto perché è seduto dai grifondoro, ma dato il fatto che ce l’ha a morte con Malfoy (che in questo momento mi fissa insistentemente dall’altro lato della sala con un’espressione molto simile a quella di prima di Philip, ma nella quale leggo rimpianto. Bè, peggio per lui) si è spostato e io mi siedo proprio vicino a mio cugino.

< ehi Al >

< Rose > dice lui con la faccia da funerale.

< senti… > dico io abbassando la voce per non farmi sentire dagli altri (nessuno a parte me, Al e ovviamente Malfoy sa dell’accaduto del 31 ottobre alle undici e trenta circa per la cronaca)

< dimmi >

< se vuoi fare pace con Malfoy io lo capisco…. Voglio dire voi siete amici da sempre non voglio aver rovinato tutto > sussurro. Lui mi guarda con espressione dolce e poi mi prende una mano. Oh, gli voglio troppo bene!

< Rose. tu non hai rovinato nulla. Semmai lui l’ha fatto ed è lui che deve preoccuparsene > mi dice. No, non gli voglio bene io lo amo! Ora questo è esagerato ma lo trovo davvero straordinario. Poi mi ritorna in mente il teatrino di oggi in corridoio e gli faccio una domanda a trabocchetto pensando diabolicamente alla mia macchina fotografica nella borsa.

< ok. A proposito… novità? > chiedo. Lui mi guarda un po’ spaesato e poi mi dice.

< in realtà si ma vorrei parlartene in privato > dice.

< ok >

Ah, mio cugino si che è fedele, non capisco come faccia ad essere amico di quel platinato laggiù.

< Rosie Rosie Ro! > sento una voce trillare di fronte a me e noto Dominique che si è appena seduta al posto opposto al mio.

< ciao Dom. so già cosa stai per dirmi, qualche gossip esilarante. Chi è che è finito affatturato in infermeria per averci provato con la ragazza di un altro? > chiedo con voce atona.

< oh, no… non si tratta di fidanzati quella che ho in serbo per te è roba seria > dice, scatenando la mia curiosità.

< dai spara > dico.

< la vedi quella ragazza laggiù, al tavolo dei corvonero? > dice Dom indicando una ragazza molto bella, mora dagli occhi verdi e i lineamenti delicati, dalla carnagione olivastra, molto popolare a scuola se ne sente sempre palare ma non ricordo il nome in questo momento. Comunque annuisco e lei continua < si chiama Elizabeth Rivera, è latino-americana ma vive qui da moltissimo tempo >

< ho capito ma vai al punto > la sprono.

< bè pare che due mesi fa, ad una festa clandestina nella Stanza delle Necessità, abbia commesso l’errore di bere un bicchiere di troppo e di finire a letto con un baldo giovane. Ma non è tutto, adesso si vedono i risultati perché la nostra cara Eli è incinta > dice Dom facendomi l’occhiolino. Io mi porto le mani alla bocca e guardo la ragazza in questione che mangia chiacchierando distrattamente con Angel, ma si vede che è molto turbata.

< quanti anni ha? > chiedo a Dominique.

< la tua stessa età Rose. è amica di quella Angel con cui Al litiga sempre > litigava direi, ma va bene. Chissà se Angie ha saputo. Che situazione poverina.

< ehi Dom, ma come lo hai saputo? > chiedo.

< una mia fonte corvonero ha trovato il test di gravidanza positivo dopo che lei è uscita dal bagno sconvolta e un’altra mia fonte tassorosso mi ha detto che a quella festa l’ha vista uscire con un ragazzo molto ubriaca ma non ha visto chi era > risponde la mia cuginetta.

< quindi non si sa nulla del padre? >

< assolutamente nulla. Io l’ho detto a te Rose, perché sai che amo parlarti dei gossip, ma tu sai anche che io ne parlo solo con coloro di cui mi posso fidare. Non voglio screditare la poverina, specialmente se questa non mi ha fatto nulla, e poi è una questione delicata, molto delicata > dice Dominique.

< non preoccuparti non aprirò bocca > rispondo. Lei mi fa l’occhiolino e torna a parlare con le sue amiche. Io sono ancora un po’ sconvolta ma so anche che a volte questo succede quindi non sono scandalizzata più di tanto. Ormai però, mi è venuta davvero voglia di sapere chi sia il padre.

Dopo questo scoop da guinness comincio a parlare con James che mi sta accanto del più e del meno, dato che Camille e Alice non sono ancora tornate.

< ma… quindi adesso le tue amiche si sono fidanzate con quegli zucconi laggiù? > dice James indicando Andrew e Jack che sono seduti all’inizio del tavolo. Dato che il mio cuginetto mi sembra un po’ strano stasera, decido di rincarare la dose per sapere cosa gli prende, quindi mi armo di pazienza e mi accingo a parlargli.

< non sono zucconi James, Philip mi ha detto che sono davvero presi da Alice e Camille > dico.

< ah. Quindi Camille sta con quell’Andrew vero? > chiede. È davvero strano stasera…

< si Jamie. Ma perché ti interessa?> chiedo.

< niente, futile curiosità, lascia stare. Ora vado su ciao! > mi da un bacetto sulla guancia e scappa via. Mmm… la cosa diventa interessante. Dove sarà andato? Non so, ma decido che è ora di avviarmi verso il dormitorio e dato che Alice è appena arrivata ma non vedo Camille vado da sola. Al ha deciso di andarsene già da dieci minuti e sembrava un po’ turbato a dir la verità.

Sto camminando per i corridoi deserti di Hogwarts quando sento due voci provenire dal sotterraneo dove c’è l’aula di pozioni e la sala di ritrovo dei serpeverde. Scendo qualche scalino e riesco a vedere la scena: Al e Malfoy si fronteggiano e sembrano entrambi scossi, evidentemente stanno litigando. Mi avvicino un po’ di più per vedere meglio ma sempre stando attenta a non farmi scoprire. Al è tutto rosso in faccia mentre Malfoy sembra sull’orlo delle lacrime.

< vorrei solo capire perché… > dice Al < ti rendi conto della gravità delle parole che hai usato? O no? > chiede arrabbiato.

< si > risponde semplicemente l’altro.

< bene. Almeno questo. Allora me lo dici questo perché? >

< io… io non lo so Al, mi è scappato, cioè… io non volevo realmente dirlo. Era come se la mia bocca non fosse connessa al mio cervello, come se volesse fare tutto da sola. Sto a pezzi da quel momento. Non riesco più a stare come prima. Questa stupidaggine mi è costata la tua amicizia e… bè, quel briciolo di rispetto che tua cugina stava mettendo da parte per me > dice tristemente. Un momento, briciolo di rispetto? Io l’ho sempre rispettato nel suo orgoglio non sono mai andata a dirgli “mangiamorte” quindi non vedo perché se ne sia uscito con questa cosa. Per quanto riguarda le scuse mi è sembrato sincero.

< come ti è scappato? Una cosa del genere non può scapparti Scorp! Insultare qualcuno per il suo stato di sangue è orribile! NON PUO’ SCAPPARTI! E’ ASSURDO! QUELLA E’ MIA CUGINA E TU L’HAI FERITA ENORMEMENTE! NON SO SE QUESTA TE LA PERDONO! >  grida Al, davvero infuriato.

< hai ragione ad essere furioso con me ma… tu sai… solo noi due sappiamo il vero motivo di quella sfuriata quella notte. Capiscimi > sussurra Malfoy con la stessa espressione che ha usato in Sala Grande quando mi ha guardata supplicante.

< da una parte ti capisco > dice Al e io divento sempre più curiosa di sapere a cosa si riferiscono dato che non ho la minima idea dell’argomento e come ha detto Malfoy solo loro due sanno. < ma dall’altra sai che hai distrutto Rose. lei è forte, si, ma quando ferisci le persone che le sono più care o in qualche modo la sua famiglia, allora diventa fragile e puoi farle davvero male. D’altronde capisco che era, seppur carica di significato, solo una parola e tu non volevi dirla. Ma vorrei che prima ne parlassi con Rose, poi vedrò che cosa fare > conclude Al. Oddio sto quasi piangendo per questo discorso.

< ok. Ma sappi che tutto quello che ho fatto, fino ad adesso, non ha mai avuto a che fare con quello che ha fatto mio padre e a suo tempo mio nonno. Io sto così male perché volevo essere diverso da loro in tutto e per tutto, invece mi sono dimostrato figlio e nipote di un mangiamorte. E lo ammetto: mi sento un perdente > dice Malfoy, veramente commosso. Magari non voleva davvero insultarmi. Magari lui era solo arrabbiato per chissà quale ragione e si è sfogato con me. Nel profondo, stranamente, credo di averlo già perdonato la prima volta che mi aveva chiesto di farlo, il giorno dopo che era successo il fattaccio.

Mentre rimugino noto che Al se ne è andato e adesso Malfoy è appoggiato alla parete con le mani nelle tasche, l’espressione affranta e un ciuffo di capelli biondi che proprio non vuole saperne si spostarsi dalla sua guancia. Sono combattuta. Non so se andare o no. Al ha detto che lo avrebbe perdonato se lo avessi fatto io, quindi dipende da me. Da una parte vorrei andarmene e dimenticare tutto, dall’altra vorrei rimettere le cose apposto per Al e anche per me, perché so che alla fine, anche se mi ha fatto tanto male, ho già superato l’insulto.

Decido che è meglio andare a parlarci. Devo chiarire.

< ehi Malfoy > dico, facendo timidamente capolino dalle scale a chiocciola e scendendo con quanta più calma sia possibile. Lui è pietrificato perché non sa se ho ascoltato tutto (ovviamente io negherò).

< ciao Weasley > riesce a dire dopo che è arrossito di botto.

< illuminami. Perché ti sto parlando? > chiedo scherzosamente per cercare di alleggerire l’atmosfera.

< forse perché in fondo un po’ ci tieni a me? > dice. Sono un po’ spiazzata. Va bene la tregua ma tenere ad una persona… non so, forse si, d’altronde non so come reagirei se gli succedesse qualcosa, ultimamente sono molto sensibile al riguardo e non so perché.

< dici? Nah, forse lo sto facendo per Al. Sai è alquanto giù questi giorni > dico.

< è una novità? > chiede e tutti e due ci sorridiamo l’un l’altra. Poi diventa serio.

< io… Perdonami. Per favore, sto malissimo, perdonami >

< mmm…. Non so se perdonarti o no > dico, tenendolo sulle spine.

< io ti ho detto una cosa orribile ma se tornassi indietro non lo rifarei. Non voglio essere considerato un persecutore delle idee di mio padre e di mio nonno >

Stavo per rispondere “questo lo so” ma poi mi sono accorta che non dovrei saperlo e quindi mi limito a dire:

< tu non sei né tuo padre, né tuo nonno. Sei tu. Ricordi cosa mi avevi detto a proposito dell’essere se stessi? Bè, questo vale anche per te >

< Weasley… mi sa che stavolta devo dare io ragione a te. E senti… riguardo a quel fatto… io non volevo davvero, non so cosa mi ha preso o meglio credo di saperlo ma non posso dirtelo > dice arrossendo. Qui c’è qualcosa sotto… < e davvero non so proprio come scusarmi…>

< basta! > esclamo interrompendolo < lo so che ti dispiace ora basta. Io ho capito che sei veramente pentito e lo apprezzo. Quindi ti perdono, ma prima toglimi una curiosità, perché ti interessa tanto che io ti perdoni?> chiedo.

< per la nostra tregua. La pace. Per il motivo di prima sulla mia famiglia. Per la mia amicizia con Al. Per… tutte queste cose insomma > dice, arrossendo ancora di più. La cosa si fa sempre più intrigante, che poi arrossire, gli si sono colorate un po’ le guance ma con quella pelle praticamente diafana non si sa come faccia a circolare il sangue ed infatti non arrossisce mai violentemente come me ad esempio.

< va bene. Senti io adesso dovrei andare quindi… >

< sei felice? > chiede.

< come scusa? >

< con lui … intendo con Baston. Sei felice? > ripete.

< oh > sono leggermente spiazzata da questa domanda e non ne comprendo il nesso sinceramente ma rispondo ugualmente. < si, lo sono >

< bene. Allora buonanotte > dice, mentre si avvia verso la sua sala comune.

< buonanotte > dico io, fissando ancora il punto in cui è scomparso come una sciocca. Il suo comportamento mi ha davvero sorpresa quanto incuriosita, era davvero strano.

Mi volto e risalgo la scala a chiocciola contenta di essermi imbattuta nel loro litigio, di aver chiarito, di essere riuscita a far riappacificare Al e Malfoy perché nonostante io non apprezzi molto quest’ultimo, so che per Al è come un fratello e mi distrugge vedere mio cugino infelice dato quanto gli voglio bene. Ma da questa esperienza ho capito che a volte, di grandi gesti e grandi doni, per riuscire a scusarsi, è meglio un semplice “perdonami”.

prossimo aggiornamento: 11/11/11
  
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