Anime & Manga > Yu degli spettri
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Autore: Dicembre    06/07/2006    3 recensioni
Da diverso tempo ormai i Reikai Tentei conducono vite normali. Kurama, rimasto nel mondo degli umani, però, non sa trovare un giusto equilibrio fra la sua anima demoniaca e quella umana. Hiei invece, rimasto nel mondo dei demoni, cerca di sfuggire a tutto ciò che il suo amico rappresenta per lui, ancora una volta, allontanandosi da ciò che ama...In realtà, però, a riportarli l'uno vicino all'altro, è la persona che meno ci si aspetterebbe: Yukina. La piccola dama dei ghiacci, infatti, dopo aver riflettuto molto sulle parole che Hiei le aveva detto prima che quest'ultimo partisse per il Makai, s'è decisa a tornare nella sua terra d'origine per affrontare, a suo modo, il passato. Kurama decide di accompagnarla, convinto che l'unico modo per ritrovare un'armonia interiore sia quella di cercarla insieme allo Youko. Ci sono dei cacciatori di volpi, però, sulle tracce dei nostri amici, e il pelo d'argento è quello più pregiato. Hiei quindi, più d'istinto che ragionando, decide di tornare nella sua terra con Kurama e la sorella, pur vivendo nel disperato tentativo di cancellare dalla sua testa l'unico nome che per lui rappresenta tutto. [KuramaxHiei]
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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So che molti sono già andati avanti con la lettura di questa fanfiction sul mio sito

Per Kiba: ormai ti considero una lettrice affezionata (A questo punto, magari, leggi anche Liberaci da Male, mi farebbe molto piacere sapere che ne pensi ^_^). E ti ringrazio tanto per le tue parole. *abbraccio*

Per Anonima Gatta: non ho un cuore così cattivo...solo mi piace torturare un po' i miei personaggi ^^ Grazie per i complimenti

Per Alessia: Abbi fede XD (e grazie mille per il commento)

Per Ayako: grazie davvero per i complimenti...eh sì, la vecchia megera doveva morire XD

 

Un saluto a tutte ^^

 

 

Hiruseki

Capitolo Diciassettesimo

 

 

Impazzito, Hiei iniziò a correre: doveva trovare la via d’uscita da quel posto maledetto e doveva vedere la sua volpe. I sensi gli dicevano che era scomparsa, la vecchia gli aveva detto che l’aveva ucciso, ma un mondo senza la volpe avrebbe perso il suo sole e la sua aria.

Eppure il cielo era ancora illuminato. Eppure lui respirava ancora.

Yukina non riusciva a capire, aveva ritrovato suo fratello ma il dolore che questi provava era così tangibile che assecondò, naturalmente,  la propria gioia. Yuukina non poteva sapere, ma capì che per le gioie ci sarebbe stato posto più tardi, ora Hiei aveva bisogno d’aiuto.

“Mama forse può dirci come tornare sulla terra ferma…” disse la piccola Koorime. Incrociò gli occhi di Hiei, dilatati ed irrazionali ed ebbe un sussulto, ma poi si fece forza.

“Possiamo andare a chiederglielo insieme” e così dicendo gli sorrise, cercando di trasmettergli tutta la forza di cui era capace, ma vedeva nel fratello la completa disperazione che non gli permetteva di ragionare.

Il fratello…

Voleva abbracciarlo, voleva dirgli che tutto sarebbe andato bene, di non preoccuparsi…Ma non era vero, e lei lo sapeva.

 

“Morta..?”

“Morta.” Disse laconica Yuukina, “e noi dobbiamo tornare sulla terra ferma, velocemente…”

“L’onda nera..?” Mama bisbigliò “Perché lui è ancora vivo?”
”E’ il bambino proibito”
A questo nome, Hiei ebbe un sussulto, ma dalle iridi opache non provenì nessuna luce.

Mama, dal canto suò sgranò gli occhi “E chi…” ma si fermò così perchè comprese.

Qualcuno legato a quello yukai era stato ucciso al posto suo, non c’erano bisogno di parole, di spiegazioni, era tutto lì, su quel volto terreo e inespressivo.

“Ho capito” disse semplicemente e con un gesto circolare della mano, aprì un varco dietro di lei. “Torna, mi dolce Yuukina, torna a trovarci”
La koorime abbracciò la vecchia “Tornerò di certo…grazie”
Mama sapeva che il cuore della piccola dama dei ghiacci stava correndo troppo velocemente, ogni battito, ogni respiro…troppo velocemente.

Ma non poteva fare nulla: suo fratello, la persona che aveva cercato per anni era lì e per ora, non ne poteva gioire.

 

Yuukina non capiva esattamente cosa stesse succedendo, aggrappandosi a Hiei, attraversò il portale creato da Mama e si stinse forte a lui.

Pensava alle ultime parole della Efrjh, al terrore di aver perso l’amico e al sollievo quando l’aveva visto rialzare…

Chiunque tu abbia legato a te ora non c’è più,  la persona da te amata è stata cancellata dal Makai. I tuoi occhi non mentono, sai di averla persa. Che ti serva di lezione

aveva detto la vecchia, e Hiei aveva gridato di disperazione. Chi poteva essere la persona legata al cuore di Hiei?

Lei aveva temuto per la vita del fratello, per quanto questo fosse lontano e sconosciuto, aveva pensato che l’onda Nera, comunque, l’avrebbe potuto raggiungere.

Aveva temuto per Hiei, perché l’aveva visto colpito ed investito senza aver potuto opporre alcuna resistenza…

Yuukina non si chiese se, forse, la persona legata al cuore di Hiei non fosse Mukuro. La Efrjh aveva chiaramente detto che nemmeno lei avrebbe potuto resistere a quell’energia, ma qualcosa in cuor suo le diceva che non era la yukai ad essere caduta vittima dell’ira della vecchia.

Quando arrivarono sulla terra ferma, uno spasmo percorse il corpo di Hiei e lì davanti ai suoi occhi, Yuukina ebbe la risposta a tutte le sue domande. Guardò il fratello, vide le labbra pallide e tremanti, vide i suoi occhi vuoti e spalancati e poi non vide più niente.

 

E’ riverso a terra, circondato da un fiore leggendario: il fiore di Neve. I pistilli di cristallo cercano di dare riparo a quel corpo che ormai non respira più e tutto ciò che è intorno e dentro di me scompare, si annulla.

Avevo sperato, m’ero aggrappato inutilmente all’illusione che forse no, la mia volpe non era morta, che forse no, la vecchia aveva mentito.

Un mondo senza di lui è un mondo che non esiste e che non ha il diritto di continuare a vivere, ma l’aria ancora spira da Nord.

Cado in ginocchio di fianco a lui, il mio corpo trema, ma io non me ne rendo conto…c’è una tranquillità in me, una tranquillità posticcia che è dovuta all’incredulità.

Non è vero che la mia volpe non esiste più, non è possibile. Il suo viso è quieto, come le mille volte che l’ho visto dormire, nascosto di fronte a casa sua. I suoi capelli però sono d’argento e brillano, sembrano dire addio.

E io non oso toccarlo, se lo toccassi lo sveglierei, se lo toccassi…

Poso una mano sul suo viso freddo, ma il gelo al mio interno è ben più intenso. M’inganno che quel viso sia caldo… Ma lui non si muove, non si veglia, viene avvolto dalla neve, immobile.

Voglio morire.

La consapevolezza di essere nulla e di aver perso completamente di senso mi colpisce con violenza quando lo abbraccio, sollevandolo da terra e nascondendo il mio viso un quel collo magnifico, come mai avrei osato fare in nessun altra situazione.

Voglio morire, qui e subito, portatemi via l’anima, dissolvetela.

Prego, non so neanche chi, ma prego, perché venga esaudito il mio desiderio.

E poi piango, con occhi sbarrati, lacrime rosse che si solidificano in hiruseki impure. Ma non è il mio pianto che lo riporterà in vita, né questa mia origine maledetta.

Grido, nel tentativo di allontanare con la voce, il vuoto che s’è creato fra di me e il mondo che osa  sopravvivere alla creature più bella.

Grido, nel tentativo di colmare questo nulla.

Torna da me, gli chiedo stupidamente, ma lui non può sentirmi.

Torna da me, ti supplico, torna da me.

Torna per me.

 

 

L’immagine sfuocata di una ragazza apparve all’orizzonte. Yukina la riconobbe solo quando la donna era molto più vicina.

“Botan!” gridò

All’udire quel nome, Hiei ebbe un sussulto e la neve intorno a lui cominciò a sciogliersi.

Un attimo solamente e tutto intorno a lui e Kurama bruciava di un fuoco nero e minaccioso.

Estrasse la propria katana “Avvicinati a lui o alla sua anima” disse rivolto alla ragazza dai capelli blu “e non solo ti ucciderò senza la minima remora per te o la tua persona, ma brandirò la tua testa di fronte a Enma come trofeo. Prima di radere al suolo il Rekai se non mi viene ridata l’anima della volpe”

Botan fece un passo indietro

“Fermo Hiei, non fare cose avventate…” disse tremando.

“Non ci siamo capiti, Botan. Toccalo solamente e non avrai neanche il tempo di gridare dal dolore”

Botan guardò gli occhi di Hiei: c’era follia e disperazione.

Non avrebbe mai potuto ragione con lui in quello stato, per cui sospirò e prese a parlare

“Neanche il signor Enma in persona può resistere all’Ombra Nera, nessuno…ma l’ombra nera ha effetto solo nel Makai… tuttavia…Tuttavia Koenma non ha ricevuto l’anima di Kurama…”
”Che cosa vuoi dire?”

“Che l’anima di Kurama non è nel Rekai. E se non è passata dal signor Koenma, c’è un solo altro posto dove questa può trovarsi”.

Hiei impiegò un attimo per capire, poi abbozzò un sorriso così pieno di speranza che strinse il cuore a Botan

“E’ ancora nel suo corpo?”.

La ragazza annuì “Ma dobbiamo fare in fretta e portarlo via di qui. Sarebbe alla mercè dei cacciatori, nel Ningenkai invece, potremo essere più tranquilli”.
”E aspettare che muoia lì?”

“E trovare un modo per salvarlo, Hiei”

Non voleva dare al suo cuore la possibilità di sperare, ma un’emozione calda ed intensa lo invase comunque.

Avrebbe fatto qualunque cosa per rivedere gli occhi della sua volpe, qualunque cosa, e Botan aveva ragione, il Makai non era un posto sicuro dove rimanere.

  

  

 

continua...

  
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