Forbidden Love.

[SakuKarin]

“ Incontriamoci nei bagni alla fine della terza ora. ”

Così è scritto sul display del tuo cellulare. Numero sconosciuto, naturalmente.

<< Signorina Haruno, vorrebbe gentilmente riassumere quello che sto spiegando? >>

Il professore di letteratura guarda Sakura mentre ripete la lezione sulla libertà descritta dagli scrittori dell’ Umanesimo.

<< La prossima volta però, non resti troppo tempo a guardare su quell’oggetto proibito. >> lui odia i cellulari.

<< Certo professore, mi scusi. >> risponde gentilmente la ragazza.

Al suono della campanella, Sakura scatta verso la porta per raggiungere subito i bagni. Vuoti, non una persona al suo interno. Sakura cammina lentamente e si ferma a pochi passi dal secondo. Improvvisamente la porta che ha di fronte si apre di scatto e Sakura viene strattonata con forza nel cubicolo.

La sua schiena sbatte contro la porta di legno, che viene chiusa a chiave. Alza lo sguardo per vedere chi è la persona che aveva davanti: lunghi capelli rossi, occhi neri, occhiali rossi dalla montatura sottile, corpo formoso un po’ stretto nell’uniforme della scuola, in poche parole Karin.

<< Cosa vuoi? >> chiede Sakura in modo strafottente e portandosi le braccia al petto.

La ragazza si sistema meglio gli occhiali, poi si avvicina al volto della giovane per darle un bacio. Sakura sposta di lato il viso e Karin si blocca di colpo.

<< Cosa c’è che non va? >> chiede un po’ scocciata la rossa,aggiustando una ciocca di capelli rosa a Sakura.

<< Mi chiedi cosa non va? Prima, nella tua camera, fai quello che hai fatto (non scendiamo nei particolari) e poi, il giorno dopo non mi calcoli nemmeno? Ti sembra un comportamento giusto nei miei confronti? >> rispose l’ Haruno trattenendosi dal dare un pugno sul bel viso di Karin.

La rossa sbatte il palmo della mano sinistra vicino alla porta provocando un forte rumore. Con forza prende tra la mano destra il viso della rosa e fa scontrare le loro labbra in un bacio molto irruento.

Sakura cerca di ritrarsi ma è tutto impossibile. Karin preme il suo corpo su quello dell’altra ragazza che dopo qualche minuto di resistenza si lascia andare. Le loro bocche si cercano fameliche, le loro mani esplorano i corpi al di sotto della divisa, i loro respiri sono sempre più veloci.

Alla fine Karin ha avuto la meglio su Sakura anche questa volta. Ma in fondo alla rosa non dispiace.

<< Credo che… sia ora di tornare in classe. >> dice Sakura, mentre la rossa le sta lasciando un bel segno rosso sul collo e la sua mano armeggia sotto la gonna blu della divisa scolastica.

<< Allora ci rivediamo all’uscita. >> risponde Karin mentre si sistema la camicetta ed esce dal bagno. Sakura si sistema a sua volta e torna in classe.

All’uscita da scuola Karin le passa di fianco con le sue compagne di classe. La guarda con aria superiore e sghignazza.

<< Bel succhiotto Haruno! Chi è stato lo sfigato che te l’ha fatto? >> dice mentre cammina in modo provocante verso il cancello.

Sakura odia questa parte del loro nuovo rapporto. Devono nascondere tutto. E per questo con gli altri la disprezza e tratta male, come se la odiasse.

La ragazza continua il suo percorso, quando una mano l’afferra e la porta in un vicolo al riparo da occhi indiscreti. Si nascondono dietro un furgone abbandonato e le loro labbra si uniscono, ancora.

<< Ecco la sfigata. >> le dice Sakura sorridendo ed affondando le mani tra i suoi lunghi capelli rossi.