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Autore: Milla Chan    05/11/2011    4 recensioni
Ebbene sì, purtroppo anche le Nazioni si ammalano.
Questa volta l'influenza ha colpito Norge, che come supporto morale avrà... ma il nostro Dan, ovviamente! Cosa succederà tra i due? Cosa riaffiorerà dai secoli passati? Quanti pugni di Nor voleranno?
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Danimarca, Norvegia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dan aveva apparecchiato tutto, meticolosamente, nella veranda luminosa. Mettendo giù i piatti di ceramica, e sentendo il piacevole rumore che facevano strusciando uno contro l’altro, gli sembrò quasi di essere finito in un’altra epoca.
Chiuse gli occhi, si concentrò, e riuscì a sentire i passi di Nor al piano di sopra.
Gli sfuggì un sorriso.
Camminò fino in cucina, senza davvero rendersi conto di quello che stava facendo.
Agguantò i pandekage, i rødgrød e i kranserkager* e controllò che fossero assolutamente perfetti.

Nel frattempo, Nor aveva finito di vestirsi e ripulirsi ed era sceso in cucina, facendo gli ultimi ritocchi attorno al tavolo...

Dalla porta della cucina sbucò Dan, portando con sé una quantità industriale di dolci.
 –NOOOOORGEEE! ECCO LE PRELIBATEZZE CHE TI ROVINERANNO L’APPETITOOOOO!-
Li appoggiò sorridente sul tavolo. L’ aspetto era meraviglioso.
Certo, mangiare tutti quei dolci a metà mattina non era proprio una grande idea... Probabilmente avrebbero ripreso appetito solo il giorno dopo...
Si guardò un attimo intorno, tenendosi le mani sui fianchi. Il suo sorriso si trasformò presto in un’espressione tirata.
Prima sedia: ...Un orsacchiotto di pezza...
Aggrottò le sopracciglia.
Seconda sedia: ...Un gattino verde di peluche...
Fece una smorfia.
Terza sedia: vuota... si sarebbe seduto lì, probabilmente.
Quarta sedia: ...Nor apatico. Che stringeva un...  Coniglietto rosa.
Silenzio.
Nor non si mosse. Guardava avidamente i kranserkager, ma non si mosse.
Dan non capiva, ma fece finta di niente –Bene...! Da dove cominciamo?-
Nor indicò subito i kranserkager, mentre con l’altra mano stringeva forte il coniglietto. A Dan sembrò di essere tornato indietro nel tempo per la seconda volta in quella mattina. Quando Nor era ancora un bambino, e gli si illuminavano gli occhi mangiando i suoi dolci. Sorrise, e mise qualche pasticcino nel piatto di Nor, e stava per sedersi quando...
-Non vorrai schiacciare il nisse, vero?- disse secco Nor.
Dan alzò lo sguardo su di lui -...e-emh... Non credo di capire...-
-Cretino, lì c’è il nisse, non puoi sederti!- disse come se fosse stata la cosa più ovvia del mondo, addentando il pasticcino al marzapane.
-Oh... Scusatemi...- mormorò imbarazzato. Era abbastanza problematico non riuscire a vedere tutti quegli esseri, mentre era in compagnia di Nor... Si sentiva osservato ed era alquanto fastidioso e, inoltre, in un modo o nell’altro rischiava sempre di fare male a qualche strana fatina.
-...Nor, scusa se te lo chiedo ma... Questi?-, disse alzando l’orsacchiotto dalla sedia.
Per poco non si strozzò –LASCIALO LI’, DEFICIENTE!-
-Ma perché!?- Dan non capiva, non capiva assolutamente niente.
-Perché sì! È una cosa carina mangiare dolci danesi circondati da peluches.-
-...-
Nor lo fulminò con lo sguardo. -...Non ho forse ragione?-
-S-sì, assolutamente!- balbettò Dan mettendosi sulla difensiva -...Ma io dove mi siedo?-.
L’altro fece le spallucce –E io che ne so?-

***

Recuperata una sedia, anche Dan si mise a mangiare.
Con la coda dell’occhio, osservava Nor. Era da tanto che non mangiavano i suoi dolci assieme, e non si ricordava di quanto fosse strano Nor in quell’occasione.
Mangiava mezzo pasticcino per volta, e l’altra metà l’appoggiava sulla bocca del coniglietto rosa, come a volerlo imboccare. Ma era una cosa seria, lo si capiva bene dalla fronte contratta.
Probabilmente era un’abitudine che si trascinava fin da quando era piccolo, e non l’aveva mai trovata né infantile, né imbarazzante, o qualcosa del genere. Era solo qualcosa che doveva fare quando si mangiavano dolci danesi.
Adesso che ci pensava, Dan si ricordò che Nor ha sempre avuto un sacco di conigli rosa. Non sapeva il perché, ma erano onnipresenti...

***

Nor sapeva che i dolci di Dan erano buonissimi, ma non l’avrebbe mai affermato apertamente.
Non c’erano aggettivi per descrivere quanto fossero fatti bene.
Oh, a Nor sembrava davvero il paradiso.
-Uhm...- disse Dan a bocca piena -...Allora, shono shtato bravuo, mh?-
-Non male, direi.- mentì Nor. Quei dolci gli aumentavano pericolosamente la salivazione.
E poi adorava il marzapane.

***

Quando Nor capì che il coniglietto non voleva mangiare, appoggiò il mezzo pasticcino nel piatto e presea un altro dolce.Finito anche questo, riprovò a far mangiare il peluche, senza risultati...
Così, finiti tutti i dolci nei vassoi, nel piatto di Nor rimaneva sempre mezzo pasticcino.
Per Dan era diventata ormai una cosa normale dover finire il piccolo avanzo nel piatto del ragazzo.

***

Sprepararono il tavolo e rimisero i peluches in camera di Nor.
Dan si sedette sulla poltrona nella sua camera e gli sorrise –Allora Nor, ti sono piaciute queste 24 ore passate con me, eh?-
Nor inclinò la testa e alzò gli occhi al cielo, come per scegliere la risposta più adatta, aprendo i vetri della finestra -...Diciamo che ci sarebbero potute essere cose peggiori...-
-Ahah, sono stato l’infermiere perfetto!-
-Non proprio.-
-La prossima volta chiamami di nuovo, eh?-
-No.-
-Ma che domande faccio, certo certo lo farai!-
-Non lo farò, invece.-
-Ci divertiremo tantissimo!-
-Non penso.-
Dan, ovviamente ignorando le risposte Nor, si alzò e andò ad abbracciarlo. Fece un verso strano, come di un cane che si sgranchisce dopo una lunga dormita. –Mi è piaciuto tantissimo stare con te.-
Nor sospirò, prese Dan per la camicia e lo obbligò a guardarlo negli occhi.
-Anche a me non è dispiaciuto poi tanto, capiamoci, però...- lo trapassò con lo sguardo - Tu. Non racconterai. Niente. Ad anima viva. Intesi?-
Dan gli prese la testa tra le mani, fulmineamente, lo tirò verso di sé, e lo baciò.
Nor sobbalzò, e gli stava per tirare un pugno nello stomaco per staccarselo di dosso, ma... Si fermò.
Sapeva di marzapane e frutti di bosco.
Socchiuse gli occhi e si lasciò baciare.
...Lui adorava il marzapane.

FINE.

-Note
*Pandekage: frittelle ripiene di marmellata.
Rødgrød: budino di frutti di bosco e panna
Kranserkager: pasticcini di marzapane glassati.


Angolo autrice:
THE END.
Ok, allora, so che questo capitolo vi farà alzare pericolosamente la glicemia e mi scuso, ahahahah XD
Spero vi sia piaciuta la fine...
L’idea del coniglio rosa di Nor me l’ha data la brillante adrienne riordan, quindi grazie perché il capitolo si è praticamente sviluppato su tua sipirazione!  Ahahah :’D
Dunque... Con questo capitolo la fic finisce. Davvero. *sob*
Ora voglio ringraziare tutte quelle che mi hanno recensito la storia, ossia:
 Bazylyk19
 happylight 
flavianolamanoo
 Yumi Kago
adrienne riordan
Un bacione grandissimo a tutte! <3
Mille grazie anche a chi ha messo la mia storia nelle ricordate, ed ecco qui la lista di queste ragazze magnifiche:
adrienne riordan
flavianolamanoo  
happylight
hiromi_chan
Julia_Urahara
Lellas92
seia

E un bacione a Bazylyk19  e a usuk_fan, che l’hanno messa tra le preferite ;w;
Grazie a tutte!
Alla prossima storia!
Milla Chan
   
 
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