Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: itsJay_95    05/11/2011    8 recensioni
- Ma quello è Liam? – chiedo a Niall, indicando uno, che sembra Liam.
- Non penso, Liam sta con te, non bacerebbe quella tipa, quindi non è lui, andiamo in quel negozio? – chiede cercando di distrarmi. Sento una fitta allo stomaco.
- Niall, provo a chiamare Liam. –
- Ma no dai! Sarà impegnato. – troppo tardi ho il telefono all’orecchio.
- Squilla. – dico. Il tipo intento a sbaciucchiarsi tira fuori dal jeans il telefono e risponde.
- Liam, dove sei? –
- Dai miei nonni, dove sennò? –
- Magari vicino al Tamigi a sbaciucchiarti con una mora. – il tipo si guarda attorno, poi mi vede e mi fissa.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Love is in the air.'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo sei.



- Liam, mi porti a casa? Sono le tre mi fanno male i piedi. – come vorrei non tornare a casa. Come vorrei stare qua con lui, seduta sul bordo di questa fontana, ancora un po’ con lui.

- Ti prendo in braccio, o cammini? – dice guardandomi.

- Cammino. –

- Sicura? – la mia testa è poggiata sulla sua spalla, e lui si diverte a darmi baci sulla testa. È dolcissimo cazzo.

Me ne diede un altro. – No, ma credo che debba tornare a casa prima dell’alba. –

- Ok, ti accompagno a casa. – si alza e mi prende in braccio come una principessa. Poggio la testa sul suo petto, il suo cuore va a mille.

- Sicuro che vuoi portarmi in braccio? – dico.

- Sicurissimo. – sorride.

Passano dieci minuti abbondanti, ma alla fine arriviamo alla macchina.

- Ora ti faccio scendere, principessa. – mi sorride.

- Iuppi! – grido scendendo da quelle braccia possenti e protettive che ora mi stringono in un caldo abbraccio. Salgo in auto e Liam si siede alla guida.

- Divertita? – chiede.

- Tantissimo. Sono stanca, non sai quanto. – sbadiglio.

- Pure io sono stanco. –

- Se vuoi puoi dormire sul divano di casa mia. – sussurro. Se non ha sentito è meglio…

- A tuo padre darebbe fastidio? –

- Non credo proprio. –

- Credo che sia pericoloso guidare mentre sbadiglio in continuo. – dice.

- Quindi resti da me? –

- Perché no?! –

- Ti darò un pigiama di Michael. –

- Nessun problema. – tiene gli occhi fissi sulla strada. Accendo lo sterro o mi addormento davvero. La tizia della radio parla e io colgo poco, gli occhi a stento rimango aperti a fissare Liam.

- Per tutte le fan dei One Direction, i ragazzi hanno annunciato che resteranno a LA sino al 18 agosto, avete tutte un’occasione per vedere i vostri idoli! Contente? – queste parole escono dallo stereo.  Guardo Liam perplessa.

- Secondo te è normale che diano certe notizie alle tre del mattino? Staranno tutte dormendo! – dice Liam ridendo.

- E secondo te a me importa delle tue fan? Mi spieghi come mai io sapevo che sareste rimasti solo fino alla fine della settimana? – chiedo.

- Doveva essere una sorpresa. La tizia della radio poteva evitare di rovinare tutto eh! – si gira a guardarmi e sorride. Parcheggia l’auto e scende venendomi ad aprire la portiera.

- Su principessa, scendi. –

- Con calma Liam, con calma. – dico poggiando un piede sul marciapiede di fronte a casa. Prendo le chiavi dalla borsa e con Liam che mi tiene la mano entro in casa. Mi sfilo i tacchi per non far rumore e saliamo velocemente in camera mia.

- Che bella camera. – dice sedendosi sul letto.

- Grazie! Tieni il pigiama. – dico porgendogli un pigiama dimenticato di Michael.

- Mi cambio qua? –

- No, morirei. Vai in bagno o direttamente in salotto tanto dormi là. –

- Ma il tuo letto è enorme! –

- E quindi? –

- Dormo qua con te. – dice con una faccia da cucciolo.

- Ma dormi e basta. –

- Certo. – dice levandosi la camicia. Ok potrei anche essere morta, questo è il paradiso! Davvero Liam mi vuole uccidere.

- Sei stronzo! – dico. Lui scoppia a ridere. – Aiutami con la zip. – dico. Lui si alza si avvicina alla mia schiena e mi abbassa la zip per poi baciarmi la spalla. – Grazie. – dico afferrando il pigiama correndo poi in bagno.

Torno in camera con su il pigiama, Liam è sotto le coperte con gli occhi chiusi. È sdraiato nella mia parte del letto, se fosse stato Michael l’avrei buttato giù, ma è Liam, può restare. Mi infilo sotto le coperte e chiudo gli occhi cercando di fingere che Liam non sia lì.

Riapro gli occhi, lo fisso, lui mi stava già fissando. Sorrido.

- Dovrei dormire, sono stanca, ma non riesco. – dico.

- Anch’io non riesco a non fare questo. – dice prendendo il mio volto tra le mani. Mi poggia le sue labbra sulle mie e dolcemente mi bacia.

- Oh, ora posso dormire, buona notte Darcy. – dice staccandosi mentre si gira sull’altro lato per dormire.

- Buona notte Liam. – bisbiglio.

 

- Darcy svegliati! – grida mio padre entrando in stanza.

- Merda. – mi alzo di scatto, Liam è sparito.

- Liam? – chiedo sbadigliando.

- Sta facendo colazione. – dice papà baciandomi la fronte – Vieni a mangiare qualcosa o esci subito? – chiede.

- Vengo a mangiare, mi faccio una doccia veloce e scendo, ok? – lui annuisce ed esce dalla stanza chiudendo piano la porta.

Se non ha detto nulla su Liam vuol dire che sa, o vuol dire che gli va bene così? , penso. Prendo l’intimo pulito e vado in bagno a farmi una doccia. Raccolgo i capelli e li copro con una cuffia. Li ho lavati ieri non ho voglia di lavarli anche oggi, penso.

Mi lavo velocemente mi metto l’intimo pulito e corro in camera.

Apro l’armadio e tiro fuori il vestito di Abercrombie grigio e bianco che indosso al volo. Metto la collana di Tiffany regalatami dai ragazzi ieri, le vans grigie e raccolgo i capelli in una coda di cavallo bassa con un fermaglio a fiocco grigio, preparo la borsa e mi spruzzo un po’ di Candy addosso. Scendo frettolosamente le scale e corro in cucina. Liam sta mangiando le frittelle che ha fatto la madre di Michael.

- Susan! Buon giorno, che ci fai già qui? – chiedo.

- Buongiorno Darcy. Tuo padre ed io dobbiamo uscire e già che c’ero ho fatto delle frittelle per questo povero ragazzo affamato. –

- Eheh avevo fame, sai? – dice sorridente Liam.

- Immagino. Tu mangi come un maiale.  Ce n’è uno anche per me? – chiedo speranzosa di un sì.

- Certo bella! – dice Susan sbattendomi sotto al naso un piatto con tre frittelle. – Lo sciroppo Liam te lo sei finito? – chiedo.

- Nono! Tieni. – dice con la bocca piena mentre mi passa la bottiglia dello sciroppo.

- Principessa noi usciamo, se esci anche te chiudi tutto, mi raccomando. Ci vediamo sta sera, verso le sette. – dice papà.

- Dove andate? –

- Set fotografico. –

- E io non vengo? –

- Ho già le idee chiare su come fare le foto amore, la mia musa oggi ha la giornata libera. – dice stampandomi un bacio sulla fronte. Annuisco e lo saluto mentre esce dalla porta.

- Casa libera! – esclamo.

- Dove andiamo oggi? –

- Dove vuoi. –

- Spiaggia? –

- Nah. Perché non andiamo allo skate park? –

- Sai andare sullo skate? –

- No…ma potremmo guardare quelli che vanno sullo skate! – dico.

- E se andassimo in qualche posto, da soli? Tipo un parco… -

- Va bene! – dico dandogli un bacio sulla guancia.

- Non le mangi più quelle? – dice indicando il mio piatto mezzo pieno.

- Mangiale pure se vuoi. – non faccio in tempo a finire la frase che mi ha già rubato il piatto.

- Guarda! – dico agitando la collana che indosso.

- L’hai messa! Ti sta d’incanto. –

- Mi piace tantissimo. – mi alzo e sparecchio la tavola mettendo i piatti dentro alla lavastoviglie.

- Dovrei avvisare gli altri, ma non mi va. – dice.

- Perché non ti va? –

- Voglio dedicare tutta la giornata a te, oggi. – dice cingendomi i fianchi. China la testa su di me e mi bacia. Sembra che voglia fare solo quello, e a me sta benissimo così.

Si stacca, uffa.

- Andiamo dai. – dice.

- Ok. – prendo la borsa mentre Liam è già fuori da casa mia. Chiudo la porta a chiave e infilo il mazzo di chiavi in borsa. Lo raggiungo velocemente, quel ragazzo ha proprio tanta fretta è già quasi in macchina.

- Che senso ha fare le cose così, di fretta? – chiedo.

- E io che ne so? – dice sorridente.

- Andiamo a piedi, l’auto non serve. – dico. Mi prende per mano e per tutto il tragitto parliamo.

Arriviamo al parco, non c’è nessuno andiamo a sederci su una panchina circondata da alberi, è la mia panchina preferita, quando sto male corro qui ad ascoltare la natura e mi calmo subito.

Ci sediamo, Liam non mi lascia la mano, è una cosa tenerissima, mi piace sentirmi protetta.

- Non vorrei essere invadente, ma…com’è morta tua mamma? – chiede all’improvviso.

- Tranquillo… mia mamma, è morta di cancro. Io avevo sei anni ho pochi ricordi di lei. Mi ricordo che il giorno prima della sua morte mi sorrise dicendomi: ci vediamo domani angioletto, e se tu non mi vedrai ricordati che io ti vedrò sempre. Eravamo in ospedale, e continuava a sorridere pur sapendo che avrebbe smesso di vivere da un momento all’altro, era una donna forte. – sento una guancia bagnarsi.

- Ecco ti ho fatta piangere, scusa Darcy non volevo. – dice afferrandomi il viso con entrambe le mani, con un pollice mi asciuga la lacrima e mi stampa un bacio sulle labbra facendomi sorridere.

- Non preoccuparti Liam, sono cose che capitano e poi io sono felice che ogni tanto qualcuno mi faccia parlare di lei, mi piace ricordarla. – ammetto.

Lui sorride guardando il cielo. Poggio la testa sulla sua spalla respirando a pieni polmoni il suo profumo.

- Ma questa maglia sembra quella di mio padre! – dico.

- E’ quella di tuo padre, anche i pantaloni sono i suoi, in caso te lo stessi chiedendo. – dice.

- Tanto stanno meglio a te che a lui. – dico. Liam si gira per baciarmi la testa bionda e poi torna a guardare il cielo.

- Ti manca casa tua? – chiedo.

- Un po’. Ma qua si sta bene, e poi tra poco più di un mese torno a Londra e andrò a casa per un po’ dalla mia famiglia. – dice, il mio cuore perde un battito.

- Hai sorelle? O fratelli? –

- Ho due sorelle più grandi, Nicola che ha 22 anni e Ruth che ne ha 20, le adoro. Siamo molto uniti, infatti quando è morto il ragazzo di Nicola sono stato male anch’io. –

- Morto? –

- Sì, mi fa male ad ammettere che sia morto, ancora non riesco a crederci, eravamo molto uniti, e ora lui non c’è più. –

- Liam… mi dispiace tanto. – dico stringendolo.

- Tranquilla. – mi sorride.

- Le tue sorelle sono belle come te? – chiedo.

- Oh, beh, non saprei. Nicola è bellissima secondo me, e anche Ruth è bella. Non so, sono mie sorelle non direi mai che sono brutte anche se lo fossero. –

- Come sei dolce! Sei fantastico Liam, davvero. – dico mentre poggio la testa sulle sue gambe sdraiandomi sulla panchina. Gli sorrido mentre mi accarezza i capelli che ho sciolto, poiché il fermaglio si è rotto durante il tragitto per venire qui, al parco.





Vestiti Darcy.
Liam *-*  (però era senza giubbetto(?))
Liam e Darcy *-* (la sera prima)







Spazio autrice.

Grazie per le recensioni anche se mi sono arrivate in posta çwç
scrivete tipo: ughukig jklhku jkhhiuy jdusyli8ytgb sioeuthibhy faceva schifo! 
almeno mi arrivano come commenti qui sotto al capitolo e mi garbano di più twt
Lo so sono una rompi palle, capita.
Continuate a recensire, o non pubblico il seguito perché penso che non piaccia.
ps. Questa è la mia pagina sui One Direction, mi farebbe piacere se metteste tutte mi piace :D "proud to be a directioner."
pps. a quattro recensioni pubblico il seguito e intendo quattro recensioni con almeno dieci parole anche senza senso le prime nove e l'ultima sensata va bene, tanto ci mettete due secondi a scrivere parole a caso :)

   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: itsJay_95