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Autore: gleekpanda    05/11/2011    1 recensioni
Abby e Antony.
Cosi diversi l'una dall'altra, eppure perfetti insieme.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Perchè mi sto truccando? Sono sicura che piangerò talmente tanto da sembrare un panda."
Ore 7, bagno, ultimo giorno di scuola.
Abby sapeva che sarebbe stato uno strazio per lei. 
Come sempre, si sarebbe seduta in un angolo, possibilmente con le cuffie nelle orecchie e il cellulare in mano, ignorando qualsiasi cosa o persona intorno a lei.
Odiava le feste. E soprattutto, odiava le feste di fine anno.
Ogni volta era la stessa identica solfa. 
Prima ora, un insensato e pressochè inutile tentativo della prof di tenere la sua ultima lezione dell'anno.
Dalla seconda alla quinta ora, CASINO.
Non c'era altro modo per definirlo: cibo sparso dappertutto, bibite rovesciate, cd ovunque, stereo, computer... E ovviamente, musica a un volume esagerato.
Ed era sempre la stessa, house o i tipici balli di gruppo.
Abby li odiava. Odiava ballare, odiava quella musica stupida, e odiava quelle feste sempre uguali. 
Lei, che era fissata col rock e il punk-rock, sinceramente non riusciva a capire come potesse piacere alla gente il suono prodotto da un computer. E, soprattutto, non capiva cosa ci fosse di tanto divertente nel ballarci su.
 
Ma quel giorno, sarebbe stato anche peggio.
Si, le sarebbe dispiaciuto lasciare i suoi compagni per un'estate intera, ma niente era paragonabile a quel che avrebbe provato vedendo Antony che usciva per l'ultima volta da quella scuola.
 
Non riusciva a immaginare come sarebbe stato non vederlo ogni giorno, non iniziare la giornata con quel sorriso che il solo salutarlo le stampava in faccia, senza guardarlo da lontano e subito distogliere lo sguardo quando lui si accorgeva di lei.
 
 
Le sue aspettative per quel giorno erano poche. 
Possibilmente, mentre tutti gli altri si scatenavano in balli insulsi, si sarebbe seduta con un bicchiere di aranciata in mano avrebbe preso il cellulare, e avrebbe riletto tutti i  vecchi messaggi, provando a non piangere. 
 
Ovviamente, non ci riuscì. Arrivò sino al terzo, lesse "Ormai sei la mia vita, piccola." e pianse, come una bambina.
E non riuscì a fermarsi, pianse ininterrottamente per un'ora, tanto che i professori e tutti i suoi compagni la guardarono con tanto d'occhi.
In due anni interi, nessuno la aveva mai vista piangere, per nessuna ragione. Mai.
Tutti la guardarono stupiti, non sapendo cosa fare. 
Ma vedendola con quel cellulare in mano, Shane e Valerie si guardarono e, senza bisogno di parlarsi, si sedettero accanto a lei e la abbracciarono.
 
Sentendo le loro braccia circondarla, Abby si sentì un pò meglio, e sorrise alle sue migliori amiche, ringraziandole silenziosamente.
Ma quando il suo sguardo tornò su quelle parole, le lacrime ripresero a scendere copiosamente.
Neanche lei riusciva a spiegarsi quella reazione. 
Perchè si stava comportando in quel modo?
Perchè piangeva in quel modo straziante, per un amico?
In fondo, si sarebbero visti comunque. Sarebbero usciti, si sarebbero sentiti. 
Ma allora perchè non riusciva a smettere di piangere?


E la campana suonò. 
Quelle due ore erano volate via. Un attimo prima aveva ancora centoventi minuti davanti a sè... E ora? 
Ora niente, stava per lasciarlo andare. Se ne sarebbe andato, e l'anno a venire sarebbe stato completamente diverso senza di lui.

E uscendo dalla classe, lo vide.
Aveva il suo stesso sguardo triste, che in quel momento era alla ricerca di qualcosa -o meglio, qualcuno.

I loro sguardi si incrociarono, e Abby, di nuovo, non riuscì a trattenere le lacrime.
Quasi senza accorgersene, si ritrovò stretta a lui, in un abbraccio che esprimeva tutta la sua tristezza.
E lui la stava stringendo a sè per la prima volta, non riuscendo a fare a meno di notare quanto fosse piccola, rispetto a lui.

Rimasero così per un tempo indefinito, ascoltando i battiti del cuore dell'altro.
Si staccarono, e si guardarono negli occhi. 
"Devo andare..." sussurrò lui, triste. Non voleva lasciarla.
"Si, avevo intuito..." rispose lei con un sorriso amaro, asciugandosi le lacrime.
"Hey, non è la fine. Ci vedremo, okay?"
"Okay..:"
Si abbracciarono per un'ultima volta, e lui se ne andò.

Dopo un attimo di smarrimento, anche lei iniziò a incamminarsi verso casa.
Nei suoi occhi c'era ancora qualche traccia delle lacrime versate fino a poco prima, ma, ora, stava sorridendo.

Non è la fine, pensò.
















__________________

Si, ce l'ho fatta. 
Questo capitolo è stato un pò più difficile da buttare giù, perchè... No, meglio lasciar perdere.

See you next week! xx

 
  
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