- …
-C-Che intendi f-fare?!
-Shh, Naruto. E stattene zitto per una volta!
- Sas … - ma il biondo ribelle fu zittito dal bacio del moro.
*
-Aspetta, Sasuke, sai che non dovremmo …
-Che ti costa? Non ci vede nessuno, dai …
-No- Naruto afferrò saldamente la mano del moro impedendo che gli sbottonasse i jeans.
-Sei uno stronzo.
-No, non voglio fare soffrire Sakura-chan.
-Ma che ti importa, mica è la tua ragazza!
-Però lei è innamorata di te, state insieme. Non mi piace questa cosa, finché non uscirai allo scoperto non mi toccherai più. Addio, teme.
*
Sasuke deglutì la saliva amara in bocca.
Sakura lo fissava con gli occhi lucidi.
-Mi dispiace, Sakura.
-Perché? Ma perché?!- sussurrò quasi istericamente la rosa.
-Io … credo di non amarti più.
Sakura non trattenne più le lacrime e le lasciò sgorgare giù, a rigare il suo bel viso.
Sasuke la afferrò per le spalle fissandola negli occhi.
-Credimi, io non lo voglio … cioè, non si può fare altrimenti. Deve andare così e basta- le grida quasi lui.
Sakura non risponde, la rabbia e il dolore si agitano dentro di lei in una danza infernale.
Sasuke si stacca e si volta, con le mani in tasca: - Addio, Haruno.
Lei stringe i pugni e serrando la mascella abbassa la testa, e spedita lo supera per rientrare in classe prima di lui. Le foglie autunnali riempiono il cortile in un tappeto dorato.
In bagno, Sasuke si mette le mani fra i capelli e aspetta impaziente che il pavimento sia segnato da delle piccole tracce bagnate, così come era successo all’Haruno. Ma niente.
“Perché non escono, queste dannate lacrime?”