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Autore: Pallina    06/11/2011    1 recensioni
"Immaginatevi una Lily Potter di quelle eternamente innamorate,
E un Hugo Weasley completamente preso dalle sue bambinate.
Immaginatevi, poi, una Rose Weasley un po’ mamma nella mente,
E, ancora, uno Scorpius Malfoy frastornato totalmente.
Mischiate tutto insieme con accorgimento,
Ed ecco che avrete la Pozione d’Innamoramento."
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hugo Weasley, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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PARTE SESTA

Rose Weasley era abbastanza innervosita da quella situazione, ormai erano arrivati al terzo giorno e lei non aveva nessuna intenzione di convivere con una cugina menomata: che figura ci avrebbe fatto? La sua reputazione sarebbe stata rovinata e tutti l’avrebbero additata come La-Ragazza-Che-Non-Era-Riuscita-A-Salvare-Sua-Cugina-Dal-Diventare-Un-Rospo. Sinceramente non capiva cosa non avesse funzionato nei suoi piani, in fondo lei era un genio, no?

E allora perché Malfoy non si decideva a baciare Lily? O viceversa –lei non era certo il tipo da scandalizzarsi per la ormai parità dei sessi-?

Era per questo motivo che se ne stava in Sala Grande a rimuginare, giocando con il cibo che aveva nel piatto -cosa che, se non fosse stata in quello stato di crisi, non avrebbe mai fatto-, quando l’entrata di Lily a braccetto di Lysander la distrasse.

Bisogna sottolineare che il ragazzo in questione non sembrava troppo contento di avere la nostra protagonista arpionata al braccio e, a sostegno di questa tesi, gli sguardi terrorizzati che le lanciava erano visibili a tutti, mentre lei –come tutti possiamo immaginare- sprizzava gioia da tutti i pori.

In quel momento, però, una forza oscura –probabilmente il genio malefico insito in ogni Weasley- attirò gli occhi di Rose sul tavolo Serpeverde e, finalmente, la Caposcuola si sentì nuovamente invadere dalla speranza.

Infatti, alla tavolata verde-argento Scorpius Malfoy stava stringendo la forchetta con rabbia, mentre osservava Lily con gli occhi ridotti a due fessure minacciose.

Rose esultò dentro di sé, prima di richiamare a gran voce suo fratello, che le si avvicinò leggermente perplesso.

«Si?» le chiese, una volta che le fu seduto accanto.

«Io l’ho già capito!» affermò lei, sbattendo il pugno sul tavolo.

Hugo aggrottò le sopracciglia, sempre più confuso.

«Cosa?»

«Ma loro ancora no!» continuò Rose, imperterrita, come se non ascoltasse le parole del fratello, mentre gli occhi le si accendevano di una strana luce inquietante.

«Chi?» domandò nuovamente lui.

«Si stanno innamorando e il nostro trio, diventerà un duo.»

«Emh… Oh?» replicò, sempre più dubbioso.

«Fra stelle e pleniluni.» aggiunse la ragazza, alzandosi in piedi e indicando il cielo. «C’è aria di magia…»

Hugo alzò lo sguardo sul sole mattutino che illuminava la Sala Grande, iniziando seriamente a preoccuparsi della sanità mentale della sorella.

«È un attimo così romantico, vedrai la porta viaa!(*)» concluse lei, con la voce sempre più stridula, prima di raccomodarsi al suo posto come se nulla fosse successo.

Passarono parecchi minuti di silenzio, prima che il giovane si decidesse a parlare.

«Senti Rose, non ho capito di cosa stiamo parlando…»

 

***

 

Scorpius Malfoy non aveva ben compreso cosa gli fosse successo in Sala Grande, infatti, appena la Potter e Scamandro erano entrati a braccetto nella sala, aveva sentito il proprio corpo tendersi e una strana rabbia prende il sopravvento; ma aveva velocemente archiviato il caso come una manifestazione bizzarra del proprio fisico, come quel particolare mal di stomaco che l’aveva colto quando la Potter gli era andata a sbattere contro il petto.

Nulla di cui preoccuparsi comunque, probabilmente stava covando qualche strano virus.

E non avrebbe mai più ripensato alla vicenda, se una Rose Weasley –seguita naturalmente dal suo fedele fratellino- non gli fosse piombata davanti in biblioteca quello stesso pomeriggio.

Il primo pensiero che il suo cervello riuscì a metabolizzare fu quello di smettere di recarsi in quei luoghi –dove si potevano incontrare troppi Grifondoro ormai fuori controllo-, motivo per cui, sorridendo gentilmente alla coppia di fratelli, si mise in tutta fretta a raccogliere i propri libri, cercando di scappare.

Peccato che la fortuna non era proprio dalla sua parte in quei giorni.

«Fermo là, Malfoy.» affermò –infatti- il ragazzo, puntandogli un dito contro con aria minacciosa. «Noi ti dobbiamo parlare!»

Scorpius indietreggiò, leggermente spaventato all’idea che quei due pazzi scatenati potessero ancora volere qualcosa da lui.

«Hugo, smettila!» lo sgridò la giovane, prima di volgersi con un sorriso gentile verso il Serpeverde. «Lui è nostro ospite.»

E, a sentire quelle parole, il ragazzo si sentì ancora più terrorizzato ma, convincendosi che non era il caso di provocare i due Weasley, si risedette al suo posto, sconfitto.

«Allora Scorpius, posso chiamarti Scorpius, vero?» chiese la sorella, accomodandosi al suo fianco e lui si trovò costretto –da chissà quale forza- ad annuire impotente. «Ho visto che guardavi Lily e Lysander in Sala Grande questa mattina…»

Scorpius si voltò verso di lei, leggermente sorpreso.

«Non avevi un’aria molto felice, eh?» continuò Rose, con aria maliziosa mentre, seduto di fronte a loro, Hugo annuiva a ogni sua parola. «Sembravi quasi geloso…»

«Eh?» replicò a quel punto lui, perplesso. «No, guarda Weasley, ti sbagli… Io sto covando una specie di virus.»

Bisogna ricordare, a questo punto della storia, che Rose, oltre ad avere un’innata passione per lo studio e la pulizia, aveva ancora uno spiccato senso materno che, anche se a volte la metteva in situazioni poco piacevoli –come dover dividere Lily e Hugo quando litigavano-, non riusciva in nessun modo a reprimere. Fu per questo motivo che, appena sentite le parole del ragazzo completamente opposte a quelle che si aspettava –infatti aveva ipotizzato che alla sua insinuazione lui avrebbe negato la cosa in modo poco convincente-, si ritrovò a preoccuparsi, iniziando a poggiare una mano sulla fronte del suo interlocutore.

«Un virus?» domandò, cercando di valutare se il giovane avesse qualche linea di febbre. «Che ti senti? Vuoi andare in infermeria?»

«No, guarda, ora sto meglio.» affermò lui, sempre più spaventato e sconcertato dagli strani atteggiamenti dei Grifondoro. «In verità mi succede sempre in presenza di tua cugina, probabilmente deve avermelo passato lei.»

Rose, a quel punto, stacco la mano dalla sua fronte, aggrottando le sopracciglia in un’aria dubbiosa.

«In che senso?»

«Beh, nel senso che mi viene uno strano mal di pancia quando la vedo, e oggi quando è entrata con Scamandro mi sono sentito davvero strano, probabilmente mi deve essere venuta la febbre per qualche minuto… Cose così.» dichiarò Scorpius, mentre si chiedeva se il gene della stupidità fosse una di quelle qualità che i Weasley si tramandavano da generazioni.

In quel momento la lampadina nel cervello di Rose si accese, lasciandola libera di intuire quale malessere avesse contagiato il Serpeverde e l’aria materna che aveva avuto fino a qualche attimo prima si dissolse, immediatamente.

«Ma davvero!» esclamò, tornando a riprendere un tono malizioso. «E questo mal di pancia di cui parli, non è che per caso è come se sentissi le farfalle nello stomaco?»

«Si!» replicò lui, seriamente felice che qualcuno avesse capito di quale malattia fosse gravemente afflitto. «Proprio così… Allora hai una cura per caso? Posso guarire?»

«Scorpius, Scorpius, Scorpius…» continuò Rose, dando delle piccole pacche sulla spalla del ragazzo. «Tu non hai nessuna malattia.»

«Ah no?»

«No, tu ti sei semplicemente innamorato di Lily.» attestò lei, sorridendogli raggiante.

Scorpius la guardò allargando i suoi occhi argentei, perplesso.

«Sei pazza?»

 

***

 

Rose doveva complimentarsi con se stessa; non sapeva come, ma aveva convinto uno Scorpius Malfoy perplesso e stupito ad incontrarsi con Lily quella pomeriggio –prima del tramonto, naturalmente-. In verità aveva dovuto inventarsi una scusa su una strana malattia che veniva guarita con il bacio di una Potter, malattia che Malfoy aveva accettato molto più volentieri e velocemente della versione in cui lui sarebbe stato innamorato della Grifondoro.

Quindi doveva solo sperare che Lily nel suo piccolo cuore volubile nutrisse un po’ di sentimento per il Serpeverde e bum, tutto sarebbe andato per il verso giusto: niente cugina rospo, niente reputazioni rovinata, niente di niente.

Raggiante si alzò in piedi dal tavolo della biblioteca dove stava ancora seduta, svegliando con un calcio Hugo, addormentato probabilmente da quando lei aveva iniziato a parlare con il giovane biondo.

«Sbrigati, abbiamo un sacco di cose da organizzare!» affermò rivolta a suo fratello, prima di dirigersi a passo spedito verso l’uscita.

 

 

 *

 

 

 Parte Sesta, dan dan dan, che è anche la penultima! Ormai mancano solo la Parte Settima e l'Epilogo!

Detto questo, non ho molto altro da dire, le citazioni della Disney come al solito sono presenti ((*) Il Re Leone, http://www.youtube.com/watch?v=bf1vuBi9yX4); naturalmente ringrazio tutti quelli che continuano a seguire la mia storia, che spero vi piaccia almeno un po'! ^^

A domenica prossima, un bacione.

   
 
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