Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses
Segui la storia  |       
Autore: EdenGuns    06/11/2011    3 recensioni
« Ehi Bailey, perché non vai a farti un giro?»
Giornata piuttosto assolata a Lafayette.
« Tieni la tua ragazza al suo posto, Jeff.»
Isbell arrossì improvvisamente.
« Non è la mia ragazza» bofonchiò, tornando a sfasciarsi il fegato con lo Zio Jack.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Axl Rose, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Stavano parlando del più e del meno, seduti sul divano nel salottino, quando alla porta iniziarono a bussare selvaggiamente.

« Ma che cazz...»

Prima che Jeff potesse aprire Billy entrò con in mano una cassa di birra, seguito da una ragazza piuttosto svestita.

« Tieni» disse Bailey, consegnando all'amico sia le birre che la tipa.

Isbell balbettò qualcosa, mentre l'altro si fiondava sul divano accanto a Cherise.

« Ciao, dolcezza. Sono venuto a farti compagnia.»

Tentò di darle un bacio ma lei lo schivò prontamente.

« Fermo, carino.»

Cercò lo sguardo di Jeff, ma lui era troppo occupato a cercare di sottrarsi dalle attenzioni dell'altra ragazza, che sembrava essere addestrata per molestarlo.

Cherise sentì crescere in lei un moto di gelosia, di cui rimase stupita.

« Bill mi stai sul cazzo» esclamò lui, cercando di arrivare al divano senza essere stuprato nel tragitto.

« Cos'è, non ti piace Roxy? Mi avevi detto che non ti scopavi Cherry e allora ho portato un'amica.»

« Cherry a chi?»

« Oh che gusti difficili, ragazzi! Ho buttato giù qualche frase per una canzone con quel nomignolo, sai? Dovresti esserne onorata.»

« Sempre modesto, eh Bailey? Piuttosto, te li sei procurati i soldi?»

Il ragazzo sbiancò subito, iniziando a sudare freddo.

Era letteralmente al verde e doveva procurarsi un po' di grana se non voleva che un grossissimo spacciatore lo picchiasse a sangue.

« Ci sto lavorando, ok? Dammi ancora tre giorni e ti ripago fino all'ultimo centesimo.»

« Tre giorni e poi faccio venire Joe.»

Sorrise vittoriosa guardando Billy abbassare la cresta.

« Senti Jeff, ma...»

Cherise si voltò e vide la ragazza avvinghiata al suo amico come una sanguisuga.

Gli stava prosciugando la bocca con le sue labbra a ventosa, mentre lui tentava si scollarsela di dosso.

Non ragionò neppure e qualcosa la spinse ad alzarsi, prendere la tizia per i capelli e trascinarla fino alla porta.

« E' ora che tu te ne vada» sibilò.

« Ma che cazzo vuoi?» rispose quella con tono insolente.

Fece per tirarle uno schiaffo ma la sua mano fu fermata a mezz'aria da un'altra, più grande e calda.

« Ora se ne vanno tutti, non è vero?»

Billy, ancora scosso dal pensiero di prima, si alzò come un'automa dal divano, prese per il braccio la ragazza addestrata allo stupro e sparì oltre la soglia di casa.

Cherise si accorse che Jeff non le aveva ancora lasciato la mano.

Lui tirò con uno scossone, facendola voltare e arrivare a pochissimo dal suo viso.

« A cosa devo questo tuo comportamento?» le chiese.

Cherise sentiva il respiro caldo di Jeff inebriarle la pelle.

Non avrebbe resistito ancora per molto.

« Allora?»

Lei tentò di allontanarsi, ma lui non glielo permise.

« Non mi andava quella tizia» si giustificò, col fiato corto.

« Non stava parlando con te.»

« Tecnicamente neanche con te.»

Le sorrise, divertito dal tono geloso della sua voce.

« Facciamo una pazzia?»

« Eh?»

La presa sui suoi fianchi diventava sempre più ferrea e il cuore della ragazza sembrava impazzito.

« Stai arrivando al punto di non ritorno» sussurrò lui, sfiorando con le sue labbra quelle di Cherise.

« Jeff...»

Provò ancora ad allontanarsi, senza troppo sforzo, ma lui la lasciò andare.

Cherise sentiva il corpo scosso da forti brividi di desiderio, che non sarebbe riuscita a calmare facilmente.

Le sorrise di nuovo, e lei ancora si sciolse. Poi Isbell le prese la mano in modo amichevole, come se non fosse successo nulla pochi secondi prima, e la portò nella sua camera da letto.

Con un gesto ampio indicò la stanza. « Tutta tua. Buonanotte, Cherise.»

E se ne andò chiudendo la porta.

 

Sola, nella stanza di un ragazzo che conosceva da pochissimo ma che già l'aveva stregata, si ritrovava a fissare il soffitto dal grande letto in cui era stesa.

I cuscini e le lenzuola profumavano di Jeff e lei era ancora stremata dall'effimero contatto di qualche tempo prima.

Avrebbe voluto andare da lui e saltargli addosso, ma non le sembrava il caso. Se avesse voluto l'avrebbe raggiunta lui, era così che funzionava.

Ma rimase sola per tutto il tempo, finché, ipnotizzata dal pensiero di Jeff e dalle crepe del soffitto, non si era addormentata.

 

Jeff non riusciva a prendere sonno. Continuava a rigirarsi sullo scomodo divano, che gli avrebbe procurato un bel mal di schiena l'indomani.

Sigaretta.

Si alzò, trattenendo un gemito per le sue ossa indolenzite e iniziò a cercare il pacchetto.

Ma dove diamine l'aveva cacciato? Poi la sua mente fu pervasa da una nitida immagine: sul suo comodino, accanto al libro che stava leggendo in quel momento.

Ma c'era Cherise lì dentro. Dopo quello che aveva fatto qualche ora prima, non voleva affrontarla.

Si era lasciato andare, ma sapeva che era solo un'amica e che comunque lui stesso non avrebbe potuto donarle una storia seria. Sopratutto per i progetti che aveva per il futuro.

Non ne aveva ancora parlato neanche con Billy, che si poteva dire fosse il suo migliore amico.

Percorse il corridoio e arrivò alla sua stanza. Tentando di fare meno rumore possibile aprì la porta e, a tentoni nella penombra, arrivò al comodino.

Il respiro di Cherise era calmo e regolare.

Al chiaro di luna che penetrava dalla tende dell'unica finestrella il viso della ragazza era ancora più pallido.

A Jeff sembrò come un angelo.

Poi scosse la testa e uscì dalla camera, richiudendo con delicatezza la porta.

Doveva tirarsela fuori dalla testa assolutamente. Nei suoi modesti anni di vita aveva già fatto soffrire troppe ragazze.

Uscì nel piccolo giardino sul retro e si sedette a gambe incrociate per terra.

Si accese la sigaretta e la infilò tra le labbra, lanciando uno sguardo alla luna piena.

Il suo cervello era un insieme di pensieri, dei più diversi tra loro.

C'era il viso di Cherise, il contatto di labbra di prima, ma anche Billy con il suo innato egocentrismo e la figura del profilo di Los Angeles.

Era quello il suo piano: arrivare alla grande città e sfondare come musicista.

E di certo non prevedeva ragazze. Cioè sì, ma non fisse.

Ma con Cherise era diverso. Provava un sincero affetto per lei, e la desiderava.

Peccato che non aveva nulla da offrirle.

Spense la sigaretta nella terra umida e lanciò via il mozzicone, lontano, come avrebbe voluto fare con i suoi dubbi e preoccupazioni.

« Non hai freddo, Jeff?»

Stupito si girò.

Cherise, in mutandine di cotone e una sua maglietta a maniche corte che le stava decisamente larga, si teneva tra le braccia saltellando da un piede nudo all'altro per la bassa temperatura.

« Piuttosto tu» esclamò alzandosi e sbattendo sui pantaloni con le mani per togliere la terra.

Si tolse la giacca di pelle e la avvolse con quella.

Vederla così gli faceva uno strano effetto. Era intenerito per la sua inconsueta innocenza nell'esporsi in quel modo, ma le sue lunghe gambe nude non gli rimanevano indifferenti.

Lei gli si appoggiò contro, accoccolandosi col viso affondato nell'incavo del suo collo.

« Mi sento sola lì, Jeff. Il letto è troppo grande.»

Senza che lui potesse rispondere, Cherise iniziò a camminare, portandosi dietro il ragazzo.

Rientrando in casa, Isbell notò due bottiglie di birra vuote.

Evidentemente era un po' alticcia; incredibile come una ragazza potesse scolarsi due birre in così poco tempo.

La lasciò fare, incapace di dirle di no, mentre lo portava in camera.

Lo fece sdraiare e ci si stese accanto, stringendolo con egoismo.

« Stanotte rimani con me» sussurrò, mentre incrociava le loro gambe.

Nel giro di pochissimi minuti si addormentò e Jeff si ritrovò con l'oggetto dei suoi desideri avvinghiato a lui.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses / Vai alla pagina dell'autore: EdenGuns