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Autore: Noemiwaydestroya    06/11/2011    2 recensioni
Ehm che dire della mia storia? Catherine Cassie Browning è la tipica adolescente: ce l'ha con il mondo, ma soprattutto col padre...ad un certo punto però la sua vita subirà un cambiamento inaspettato, tra streghe, fate, vampiri, licantropi,mondi magici e paralleli, complotti e chi più ne ha più ne metta, Cathy avrà il suo bel daffare!
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A quella scioccante rivelazione mi si blocca il battito cardiaco per alcuni secondi, mia madre è viva! Mio padre aveva sempre detto che era morta dandomi alla luce e io non avevo mai indagato più di tanto, ma ora cambia tutto.
- Papà, che creatura è Lilian? - chiedo esitante
- Una Parche in latino, una Skuld in lingua nordica, puoi chiamarla come preferisci, ma detto comunemente è una fata del destino, nonché un difensore della pace e dell’armonia che deve esistere tra i due mondi, il nostro e il suo- risponde lui, anche se mi sembra difficile credergli perché sembriamo dei ragazzini preadolescenti che giocano ai video- games di Star Wars.
- Continuo a non capire che cosa c’entri io, cioè che motivo aveva di uccidere Kathusha? Capisco che voglia avere la sua vendetta ma  …. - Non finisco la mia riflessione, ho un’orribile presentimento.
- Mi vuole con sé per i suoi piani di vendetta!- esclamo dopo aver pensato per un po’ a cosa possa mai servirle, e la soluzione finale mi fa rabbrividire abbastanza.
- Non le permetterò mai, e dico mai e poi mai - sibila scandendo bene le parole - di riuscire a prenderti, sei l’unica cosa che mi resta a questo mondo! Faremo come abbiamo sempre fatto: scapperemo e cambieremo posto ogni volta che la sentirò troppo vicino a noi, non sarà facile ma almeno ci abbiamo già fatto l’abitudine - mi assicura con un sorriso molto infelice stampato sulle labbra.
- Te l’ho detto prima e te lo ripeto ora; non ho più intenzione di scappare e se questo vuol dire che rischio molto, allora sono pronta a rischiare - affermo con molta decisione
- Non capisci! Lei non ti farebbe del male, almeno non fino a quando le saresti utile, ma Lilian non esiterebbe ad ucciderti se lo ritenesse indispensabile! -
- Effettivamente non sembra molto socievole, ma comunque non credo di riuscire a svignarmela in eterno, prima o poi … -
 Mio padre non è di certo rassegnato all’idea, ma non posso farci proprio nulla in proposito. È così e basta, che gli piaccia o meno, ho finalmente deciso che cosa fare della mia vita.
Mi dirigo verso la mia cameretta e mi butto a peso morto sul mio bel lettone e resto a fissare immobile il soffitto per alcuni minuti; devo dire che la casa di NY è proprio lussuosa, e papà non ha badato a spese nemmeno questa volta - a malincuore ammetto che per me vuole solo il meglio- e la mia cameretta è paragonabile in grandezza a un monolocale.
Sul pavimento è stesa una gran quantità di console, dalla playstation 3 all’ Xbox e alla Wii più i vari video games (ovviamente tutti vietati ai minori di 18 anni), ma quello che rende unica questa stanza non sono certo questi giochi : le pareti sono decorate con una carta da parati giallognola e con disegnate delle ciliegie rosse, proprio come nella nostra vecchia casa in Cornovaglia, dove sono nata e ho passato i primi e più begli anni della mia vita.
Ogni volta che guardo i muri non posso fare a meno di ritornare col pensiero sui quei momenti spensierati e allegri, quando giocavo nel grande giardino della casetta e mi dondolavo felice sull’altalena costruita dal mio caro papà, mi arrampicavo sugli alberi da frutta oppure correvo a perdifiato sui prati di un verde accecante. Tutto svanito. 
E poi l’idea di quella pazza di mia madre che credevo morta e sepolta mi continua a saltellare in testa, senza darmi pace. Quanto ho sentito la mancanza di una madre, qualcuno che mi abbracciasse e mi facesse sentire amata e protetta, qualcuno che abbattesse la freddezza e l’impassibilità del vecchio, e lo so che anche solo l’idea che Lilian possa essere ora mia madre è semplicemente raccapricciante, ma non posso fare a meno di pensare come sarebbe averla a fianco.
Basta con questi pensieri sdolcinati, mi sto trasformando nell’ orsetto Whinny- Phoo, direi che è ora che mi metta a dormire.
Ma poi in che razza di mondo vivrà lei? Papà ha detto che deve assicurare la pace tra il nostro e il suo mondo, quindi sarebbe una specie di sbirro? Bello, non sopporto quelli umani, figurarsi quelli sovrannaturali! E la sentirà la mia mancanza? Dopotutto sono sua figlia, e oltre ai suoi piani di vendetta mi vuole con sé per un altro motivo?  E di mio padre non le importa più nulla, colui che le ha rovinato la vita? Si vorrà vendicare anche con lui? Al solo pensiero mi si accappona la pelle, no, giuro che la prossima volta che tornerà da me io andrà con lei, in qualsiasi posto mi porterà, ma non deve fargli del male.
Le domande che mi pongo vanno avanti fino a notte inoltrata, e indovina indovinello, sono tutte sulla maniaca che mi ha dato la vita, però non posso fare a meno di chiedermi qualcosa su questa enorme novità.
Ora basta, davvero basta, e in un men che non si dica scivolo esausta tra le coperte calde e accoglienti e sprofondo in un sonno agitato e tormentoso.
   
 
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