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Autore: Miyu Orwell    20/03/2004    2 recensioni
"Draco Malfoy si comporta in modo strano... sembra quasi gentile. Harry Potter si chiede il perchè. Lo scoprirà a Natale del loro quinto anno alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Da quel momento, la loro storia ha inizio." Questa è la prima storia che ho scritto ed è composta da 17 capitoli. Spero di ricevere dei commenti e delle critiche. Grazie.
Genere: Romantico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Draco/Harry
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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MISTERI

CAPITOLO -13- UN PIANTO NELLE TENEBRE

Il treno, che li avrebbe riportati alla stazione di King’s Cross, stava per partire da Hogsmead. Una volta salita, Draco si sedette vicino al finestrino e iniziò a pensare… pensare alle vacanze estive, di come le sarebbe piaciuto che la scuola non fosse finita… l’unico posto sicuro per vedere la persona che più amava…
Pensava a come si sentiva quando stava con Harry… era sempre emozionata… era veramente felice… avrebbe voluto stare sempre con lui… le piaceva davvero tantissimo… però… però aveva paura… le capitava spesso di pensare a suo padre e, tutte le volte, si chiedeva: che cosa sarebbe successo se l’avesse scoperta? Anche in quel momento, quella domanda le era venuta in mente… quella domanda che tanto la opprimeva… alla fine, però, si disse che non gliene doveva importare niente… non le doveva importare niente di quello che suo padre pensava… si rese conto che non poteva, però, fare a meno di obbedirgli.… doveva seguire i suoi ordini, finché non fosse stata autosufficiente… purtroppo, però, ancora non lo era…
I suoi pensieri vennero interrotti dal rumore che stavano facendo i suoi compagni di Serpeverde, presenti nello scompartimento assieme a lei. Si alzò di scatto e fece per uscire, quando una mano le afferrò un braccio e, con uno sguardo omicida, si voltò per vedere il volto di quell’impertinente che avesse osato toccarla. Era stato Goyle a fermarla, ma, spaventato per lo sguardo che Draco gli aveva lanciato, la lasciò subito. “S-Scusa… volevo sapere dove andavi…” Disse lui. “Fatti miei… voglio stare da solo.. e comunque vi ho già detto che non mi dovete toccare!!” Urlò, sbattendo al porta dello scompartimento alle sue spalle.

Intanto Harry era in uno scompartimento con Ron, Hermione e Ginny. Era immerso nei suoi pensieri… pensava a Draco, alle vacanze che lo attendevano… sarebbe stato difficile non vederla tutti i giorni, come era loro solito fare in quel periodo… ma non poteva farci niente… avrebbe dovuto sopportare, si disse. Gli scappò una risatina: Ron era troppo buffo… da quando era diventato il fidanzato di Hermione, era diventato un bambinone… per farla ridere, faceva sempre delle facce assurde… poi si accorse che Ginny lo fissava con interesse…
“H-Harry… ehm.. guarda qua... questo articolo... mi ha fatto morire dal ridere… leggilo e dimmi che te ne pare…” “Ok…” Rispose Harry, prendendo in mano il giornale che gli stava passando la rossa.

Intanto Draco percorreva, il più velocemente possibile, il corridoio di ogni vagone, aprendo tutte le porte di tutti gli scompartimenti… stava cercando Harry… dopo quattro vagoni, non poté fare a meno di gridare, esasperata: “MA DOVE DIAVOLO è?!” (Calma ragazza.. calma… N.D. Miyu) (TACI!! TANTO TU TE NE STAI Lì, TRANQUILLAMENTE SEDUTA… MENTRE IO DEVO STARE QUI, A CERCARE QUEL CRETINO DI POTTER, PER TUTTO IL TRENO!! BASTA!! MI SONO ROTTO!! SE PROPRIO DEVO VEDERE POTTER, DOVRà ESSERE LUI A VENIRE DA ME!! SE Nò, SCIOPERO!! N.D. Draco, piuttosto alterato…) (Draco cara… o vai a cercare Harry oppure… - Miyu guarda Draco con strano sguardo- Non so se capisci… uhuh… N.D. Miyu) (Ehm... P-Potter? D-Dove sei?? Fatti trovare, prima che questa pazza mi faccia fare cose oscene… TI PREGOOOO!!! N.D. Draco terrorizzato) (Uhm.. così sì, che va bene…N.D. Miyu soddisfatta) Stava per rinunciare (Sì, come no.. uhuhuh… N.D. Miyu sadica), quando sentì la voce di Harry… stava ridendo….
Harry finì di leggere l’articolo e, ripassando a Ginny il giornale, le disse: “AHAHAHAH!!! Ma chi è che scrive questa roba? AHAHAH!!!” “S-Sono contenta che ti abbia fatto ridere…” Disse lei, timidamente e arrossendo fino alla punta dei capelli. Harry stava ancora ridendo, quando la porta dello scompartimento si aprì…
“Hai bisogno, Malfoy?” Disse molto acidamente Ginny. “Sì, Virginia Weasley. Ma non di te…” Rispose Draco, chiudendo la porta alle sue spalle e le tendine, nel caso fosse passato qualcuno nel corridoio… poi si avvicinò a Harry e, appoggiando un ginocchio sul suo sedile, lo prese per il colletto e lo baciò. “WAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!! AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!! AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!” Urlò Ginny, balzando in piedi, sconvolta. “COSA… COSA… COSA VUOL DIRE QUESTO???” Gridò poi, sempre più sconvolta.
Mentre Hermione e Ron cercavano di farla calmare e spiegarle la situazione, Harry stava dicendo a Draco: “Ma che ti è saltato in mente?? Lo sai che Ginny non ne sapeva ancora niente! Speriamo poi, che non arrivi nessuno…” “Uffa… è che mi mancavi… e poi…” Ma non finì la frase, si limitò a guardare con rabbia Ginny. Harry capì e le rivolse un sorrisetto. “Gelosa, eh? Uhuhuh…” Lei arrossì e gli rispose: “Sì! Faccio male?” “No, no.. uhuhuhu…” Rispose lui, sempre sogghignando. “Prima Goyle mi ha toccata…” Gli disse lei, tranquillamente. “COOOOSA? IO QUELLO LO STROZZO!!” Urlò Harry alzandosi in piedi di scatto. “E poi sono io la gelosa… dovresti vederti ora… uhuhuh…” “Lo fai apposta, eh? Ti diverti a vedermi così?” Chiese lui, malizioso. “Sì… mi diverto tantissimo… ma posso pensare che lo stesso vale per te, no?” “Eh,già… “ Rispose lui, baciandola.

Intanto Ginny aveva ascoltato, sempre molto sconvolta, le spiegazioni di Ron e di Hermione. Non ci poteva credere… non si sarebbe mai aspettata che Malfoy fosse una donna… proprio no… Poi sentì Draco dire a Harry: “Uffa!!! Mi tocca andare… se quella oca della Parkinson inizia a cercarmi, sono finita… non la sopporto davvero più!! È dal primo anno che mi viene dietro… basta...basta… è insopportabile!!” “Ma no, dai!! Resta un po’ qui con me… non mi lasciare così… lo sai che poi mi sento solo…” Disse Harry, imbronciato come un bambino. Draco rise di gusto. “Sei uno sciocco… però.. va bene! Resto ancora cinque minuti, al massimo… Ok?” “Mmh…” Harry sembrava poco convinto. “..e va bene…” Rispose infine, rassegnato. Si risedette e la fece sedere sulle sue ginocchia, abbracciandola. Draco sospirò. Non riusciva a essere felice veramente, anche se continuava a scherzava. Lo stesso valeva per Harry. Non riusciva proprio a essere felice. Anche se si sarebbero visti durante le vacanze, avrebbero potuto farlo poche volte… sarebbe stata molto dura, ma dovevano resistere… in fondo erano solo due mesi… ce l’avrebbero fatta!! Si fissarono intensamente, come a voler leggere i pensieri l’uno dell’altro, per poi baciarsi… un bacio lungo, pieno di sensazioni…
Prima di andarsene, salutò tutti: “Io vado… ciao a tutti!! Ah… ehm.. Virginia…” Nel sentire il suo nome, pronunciato da Malfoy, Ginny cadde dal sedile, così Draco allungò la mano per aiutarla ad alzarsi, mentre continuava a parlare. “… scusa per prima… ero solo un po’ arrabbiata e ho agito di impul…” Ma non finì la frase… quando aveva preso la mano di Ginny nella sua, aveva sentito un brivido di paura scorrerle sulla schiena. “Ni-Niente…” Rispose Ginny. Draco mollò violentemente la mano della ragazza e la guardò. “Cosa succede?” Chiese Harry, accortosi che c’era qualcosa che non andava. “Niente… non è successo niente…” Sussurrò Draco, più a se stessa, che a Harry.

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Arrivarono alla stazione di King’s Cross… Draco scese dal treno, seguita a ruota da Tiger e Goyle, che portavano anche il suo baule… Draco vide suo padre e, con un ultimo sguardo a Harry, che la fissava distante tra la folla, si avviò… “Ciao papà…” Disse Draco, guardando fieramente suo padre. Se non avesse avuto quello sguardo, sicuramente Lucius si sarebbe insospettito… e lei lo sapeva bene: sapeva di dover sempre avere un comportamento dignitoso e da uomo… “Draco… come è andata la scuola, quest’anno? E i G.U.F.O? Quanti ne hai presi?” Le disse, senza nemmeno guardarla in faccia e iniziando a camminare in direzione dell’uscita. “È andato tutto bene… ho preso 10 G.U.F.O… sono andato male in Divinazione e in Trasfigurazione…” “Dovevi fare meglio!!” Le disse acidamente, dandole uno schiaffo. Lei rialzò lo sguardo, non poteva e non doveva mostrarsi debole. “Scusa… migliorerò… mi impegnerò di più!!” Disse lei, continuando a seguirlo…
Si sentiva come se la stesse conducendo direttamente all’inferno… dove lui era il signore di tutto e di tutti… lui, Lucius… Lucifero, il demonio, sia di nome che di fatto…***
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I giorni passavano e Harry era sempre più triste… non aveva ancora ricevuto alcuna lettera da Draco e lui non le poteva scrivere: lei glielo aveva proibito categoricamente… se suo padre avesse trovato una sua lettera, sarebbe stata la fine e questo nessuno dei due lo voleva!!

Quella mattina, Harry si svegliò un po’ più in ritardo del solito, quindi si vestì e scese in cucina molto velocemente… quando arrivò, erano già tutti a tavola, intenti a consumare la propria colazione e a guardare il telegiornale del mattino…
Faceva davvero caldo… quella, era davvero la peggior estate della sua vita… non aveva mai fatto così caldo… erano costretti a tenere tutte le finestre aperte per far passare un po’ d’aria, cercando di cogliere un soffio di vento…
A un certo punto, però, si udì un frenetico sbattere d’ali e, sotto gli sguardi allibiti dei Dursley, dalla finestra, planarono sul tavolo: un gufetto, Leo, una civetta bianca, Edvige, e altri due gufi, uno anche molto, ma molto grosso…
Partirono in meno di un istante le grida di Vernon Dursley e le urla di paura di Dudley e di Petunia… in tutta fretta Harry, scusandosi con i suoi zii e gridando ai volatili di seguirlo, si diresse verso la sua camera, al piano di sopra… appena tutti gli uccelli entrarono nella sua stanza, si chiuse la porta alle spalle e tirò un sospiro di sollievo… poi si avvicinò ai quattro e si fece consegnare le buste che portavano… una era, naturalmente, da parte di Ron; una da Sirius; una da Hermione e l’altra… l’altra era da parte di Draco!!! Aprì immediatamente la busta… era troppo felice… finalmente si era messa in contato con lui… non ce l’avrebbe fatta ad aspettare ancora… la lesse:

“Caro Harry,
come stai?? Spero bene… scusa se non mi sono fatta sentire per tutto questo tempo, ma non ho avuto molte possibilità per scriverti… in questa casa c’è sempre qualcuno che mi osserva!!
Mai un attimo di pace!!
Comunque ho una buona notizia da darti!!! Finalmente mio padre se ne va… starà via per due giorni… in più con lui, andrà anche mia madre!!
Gli elfi domestici mi sono tutti amici e non faranno le spie...
Quindi non ci saranno problemi!!
Spero che tu possa farti trovare Mercoledì mattina al Paiolo Magico…
Rispondimi subito e senza esitazioni…
Aspetto impaziente…

Draco

Ps: Mi sono dimenticata di dirti una cosa, anche se la sai già: TI AMO!!”
Harry rilesse almeno una ventina di volte quel messaggio… era troppo felice!! Finalmente l’avrebbe rivista… prese un pezzo di pergamena e si mise a pensare… come le avrebbe risposto?
Quando ci riuscì la rilesse, per vedere se aveva commesso errori:

“Adesso che ho letto la tua lettere, sto benissimo… spero che anche per te sia la stessa cosa…
Non dubitare… ci sarò sicuramente… non vedo l’ora di rivederti…non so se ti rendi conto, ma sono già passate due settimane… stavo per impazzire…
Aspetto impaziente Mercoledì…

Harry

Ps: Certo che lo sapevo già… però è bellissimo che tu me lo ripeta… anche io TI AMO!!! A Mercoledì!!

Diede la lettera al gufo più grosso e lo seguì con lo sguardo, quando questo prese il volo fuori dalla finestra, fino a che non sparì…
Alla fine, si ricordò che c’erano anche altre lettere… aprì quella di Sirius… da quando avevano litigato, non si erano più parlati, né scritti… voleva proprio sapere cosa voleva, ora…

“Caro Harry,
mi dispiace per l’altra volta, ma è normale che io non mi fidi di lei… non avrei dovuto offenderla, su questo ti do ragione, ma non posso comunque fidarmi, proprio per quello che mi hai detto tu: io non la conosco..
La prossima volta che ci vediamo, portala con te... così mi scuserò e cercherò di capire che tipo di persona è…
Riguardati…

A presto,
Sirius”


Harry gli rispose:

“Per me, va bene… comunque non è a me che devi chiedere scusa, ma a lei... ci è rimasta davvero male... aveva sentito tutto e posso immaginare come si deve essere sentita in quel momento...
Comunque, va bene… la prossima volta, porto anche lei, di nuovo... speriamo che si risolva tutto…

Stai attento...
Harry”


Diede la lettera all’altro gufo e, come il precedente, prese il volo…

Poi lesse quella di Ron:

“Caro Harry,
Come stai senza la tua serpentella??


Harry rilesse l’ultima parola, cercando di capire, se avesse letto male… “Ma è impazzito?!” Si chiese Harry, ad alta voce. In quel momento non poté non dubitare del quoziente intellettivo del suo migliore amico…
Harry continuò a leggere il messaggio di Ron…

Volevo informarti che verremo a prenderti tra tre settimane… va bene??
Fammi sapere presto!! Siamo tutti impazienti di rivederti!!
Ron”


Harry rispose molto brevemente:

“Va benissimo!!! Inizio già a segnare i giorni sul calendario!! La mia serpentella, come l’hai chiamata tu, sta benissimo e pure io, dato che mi ha appena scritto!!! Finalmente possiamo uscire insieme!! Mi mancava da morire!!
Tu, piuttosto… come vanno le cose con Hermione??Fai sempre le tue facce da cretino per farla ridere??: p
A presto…
Harry”


Infine, l’ultima lettera era da parte di Hermione:

“Ciao Harry!!
Come va? Non vedo l’ora di rivedervi tutti quanti!!! Immagino che ci vedremo a Diagon Alley… ma ne manca di tempo!!
Immagino che tu ti stia chiedendo perché ti ho scritto… bè, volevo sapere come te la passavi senza la tua draghetta…


“Ok… ho capito… l’amore gli ha dato al cervello a questi due…” Disse Harry, roteando gli occhi.

Sono molto preoccupata per te… negli ultimi giorni di scuola eri sempre giù di morale…
Fammi sapere…
A presto…

Hermione”


“Ma vi siete messi d’accordo?? Ti ci metti anche tu a darle questi soprannomi?? Prima Ron con serpentella… ora tu con draghetta… ma chi vi capisce… si vede che siete perfetti per stare insieme!! ^_- Avete le stesse idee…-_-
Mi ha appena scritto, quindi il mio umore è alle stelle!
Comunque anche io non vedo l’ora di rivedere tutti quanti…
Cari saluti…
Harry

Ps: Ron fa ancora lo scemo per farti ridere oppure a finalmente deciso di smettere? : p”


Quando ebbe consegnato anche l’ultima lettera a Edvige, Harry tirò un sospiro di sollievo (E non solo lui!!! N.D. Miyu) (Guarda che hai deciso tutto tu.. non dovresti lam…N.D. Harry interrotto a metà da una cuscinata dell’autrice) (Sta fermo!!! Fermo!! Ecco fatto!! Bene possiamo continuare.. pant… che fatica… N.D. Miyu che ha appena legato e imbavagliato Harry).
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Il Martedì sera, Harry era uscito di casa e aveva preso il Nottetempo, per arrivare al Paiolo Magico… era eccitatissimo: finalmente il giorno tanto atteso era arrivato!! Era troppo felice!!
La mattina seguente, Harry si alzò prestissimo e, dopo aver fatto colazione, andò a Diagon Alley, alla Gringott, dove ritirò diverse monete, che cambiò con soldi babbani.
Dopodiché, tornò al Paiolo e si sedette ad aspettare ad uno dei tavoli. Dopo diversi minuti, sentì una voce femminile, dolce e calda, alle sue spalle, dire: “Scusa il ritardo… aspetti da molto?” Harry si girò di scatto, ma, nel vederla, riuscì a fatica a non cadere dalla sedia: Draco indossava un paio di sandaletti neri, un paio di jeans blu e un top nero, che lasciava scoperto l’ombelico. Harry rimase imbambolato a guardarla, fino a che lei non si chinò e gli sussurrò all’orecchio, in tono malizioso: “Finito di ammirare?” Lui si riprese e arrossì parecchio: “AH! E-Ehm… sì, sì… stai benissimo!! Davvero… sei bellissima!” “Grazie…” Rispose lei. “Allora signor Potter!! Mi fa fare un giretto per Londra?” Chiese lei, sorridendo. “Sì!! Vieni… andiamo!” Usciti dal Paiolo, Harry chiese a Draco: “Ehm… senti… non è che posso chiamarti con un altro nome?? Perché se qualcuno mi sente chiamarti Draco, finisce che mi prende per scemo…” Lei rise e poi gli rispose: “Marie… mi puoi chiamare Marie… d’altronde, io mi sono presentata a te con questo nome, ricordi?” “Certo che mi ricordo, Marie!! Ehehe!!” I due continuarono a camminare, fino a che Draco non si fermò a guardare la vetrina di un fotografo. “Salve!!” Disse rivolta a una foto. Ma questa, naturalmente, non rispose. Draco ci rimase un po’ male e disse a Harry: “Certo che i personaggi delle foto babbane, sono davvero maleducati!! Io li saluto e questi neanche rispondono… non fanno una piega!!” “Ehm… Marie cara… non possono risponderti… le foto babbane non parlano …” “COOOSA? Davvero?? E non si annoiano??“ “No, perché non sono animate come quelle del mondo dei maghi…” “Davvero strano…” Commentò Draco, perplessa.
I due passarono una giornata meravigliosa… si divertirono tantissimo…
Solo nel pomeriggio ci fu un piccolo problema: il cielo si era coperto di nuvole… aveva iniziato a piovere, così si fermarono in un cinema a vedere un cortometraggio… sarebbe andato tutto liscio, se Draco, a un certo punto, non si fosse alzata in piedi, urlando, rivolta allo schermo: “No!! Aspetta!! Fermati!! Sta mentendo!! Non credergli!!! Ti vuole uccidere!!” Harry diventò rossissimo e la tirò giù a sedere con la forza, bisbigliandole: “Non ti può sentire… non gli puoi parlare… i film sono un po’ come le foto babbane… anche se si muovono, non ti possono sentire… capito?” “Sempre più strano…” Commentò Draco, guardando accigliata lo schermo, mentre le altre persone presenti in sala, la fissavano divertiti.
Andarono a fare un giro anche ai Grandi Magazzini… Draco si divertì tantissimo…
“Meraviglioso!! Davvero meraviglioso!! Non credevo che i babbani riuscissero a creare così tante cose… mi chiedo come fanno senza ricorrere alla magia… è davvero meraviglioso…” Harry la guardava sorridendo. “Questo mondo non ha nulla da invidiarci… davvero spettacolare… oooh!! E guarda quello!!” Disse indicando un orsacchiotto che aveva appena iniziato a parlare e a camminare verso di lei. “Bello, eh?” “Molto….” Disse lei, ridacchiando.

La sera arrivò presto… i due si dovevano salutare… “Tu… compi gli anni… il 31??” “Sì…” Rispose, tristemente, Harry. “Allora, il 31 usciamo di nuovo… non mi importa se c’è mio padre… il 31 usciamo!!” Disse Draco, convinta. “Va bene! Ma… tu quando li compi gli anni?” “Ehm… io li ho già compiuti… il 21 di Marzo…” “COSA? Perché non me lo hai detto?” “Perché non stavamo ancora insieme a quel tempo… ricordi?” “E va bè… uffa… perdo tutte le occasioni per farti dei regali… uffa…” Lei si mise a ridere… era buffissimo…
“Ora… è meglio andare…” Disse lei, a malincuore. “Purtroppo sì…” “Ci vediamo il 31… va bene?” Chiese lei. “Certo… ci sarò…” Rispose lui, rivolgendole un sorriso triste. Lei lo abbracciò forte e gli disse: “Questa è stata la giornata più bella di tutta la mia vita… non mi sono mai divertita tanto… grazie… Grazie mille!!” “Ne sono felice…” Rispose lui, chinandosi per baciarla. “Ti amo…” Riuscì a sussurrare lei, prima che le sue labbra vennero catturate da quelle di lui…
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I giorni passarono e il 31 Luglio si stava avvicinando… Harry era sempre più felice… non vedeva l’ora di rivederla… in più, in una sua uscita solitaria, era riuscito a trovare una cosa bellissima da regalarle… gliela avrebbe data quando si sarebbero rivisti…
La mattina del 31 Luglio, Harry si fece trovare, come la volta precedente, al Paiolo Magico… dopo poco, udì Draco dire: “BUON COMPLEANNO!!!” Lui si voltò e, con un sorrisone, le rispose: “Grazie mille!!” Lei gli porse un pacchettino e gli disse: “Questo è per te, amore!” “E questo è per te!” Disse Harry. “Eh?” Chiese Draco, sbalordita. “Oggi non è il mio compleanno… perché mi fai un regalo?” “Perché non te l’ho fatto al tuo compleanno.. così volevo rimediare…” Le rispose lui, sorridendo tranquillo. “G-Grazie…” Bisbigliò Draco, imbarazzata. L’aveva proprio presa alla sprovvista… non se lo sarebbe mai aspettato…
Aprirono entrambi il proprio regalo e rimasero di stucco nel vedere cosa conteneva il pacchetto… entrambi si erano regalati una collana…

Draco aveva aperto il suo regalo e mancò poco che non si mise a piangere dalla commozione… era una catenina con un ciondolo; questo aveva la forma di una spada d’oro e, avvinghiato ad essa, c’era un serpente d’argento…(Anche Miyu vuole questa collana… Miyu è invidiosa di Draco… ç_ç N.D. Miyu)

Harry aprì il suo: era anche questo una catenina con un ciondolo, ma questo era a forma di aquila e, sul petto, aveva incisi degli strani simboli… “Che cosa vogliono dire?” Chiese Harry, indicando a Draco i simboli. “È una formula di protezione… è un linguaggio molto antico… ti piace?” “Tantissimo!!! A te?” “Mi sono quasi commossa…” Ammise lei, sorridendo e saltandogli al collo. Lui rispose al sorriso e la abbracciò. Poi lei accostò la sua bocca a un orecchio di Harry e gli bisbigliò: “Grazie… Grazie di esistere…” Lui la strinse più forte e le rispose, avvicinando la sua bocca a quella di lei per baciarla: “Questo… dovrei dirlo io…”
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Arthur Weasley e i suoi figli andarono a prendere Harry a casa dei suoi zii… finalmente, Harry sarebbe tornato alla Tana!!
“Ciao Harry!! Come stai?” Chiese Ron, dopo essere sbucato fuori dal camino di casa Dursley. “Benissimo!! Tu?” “Anche io sto bene… come vanno le cose con… lei?” “Meravigliosamente… guarda qua…” Disse Harry, mostrando a Ron la catenella. “WoW! Te l’ha regalata lei?” “Sì, sì…” Disse Harry, tutto felice.
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Pioggia… tanta pioggia… Harry si sentiva inquieto… aveva un orribile presentimento… era alla Tana da una settimana e tutto era come sempre… non c’era niente che non andava… decise, perciò, di non dargli peso… doveva pesare solo a Draco… quel giorno sarebbero usciti ancora insieme, nonostante il tempo…
Riuscirono a rimanere a lungo insieme, ma alla fine si decisero a tornare a casa…
Così, quella sera, Harry tornò a casa per cena, quando, le altre volte che usciva con lei, stava fuori fino a tardi…
A cena, Harry non fece che ridere… i gemelli era sempre buffissimi… si stava divertendo davvero tanto… era davvero felice… purtroppo, non poteva sospettare che la sua felicità sarebbe presto stata distrutta… distrutta dal demonio in persona…

Dopo cena, i Weasley e Harry, erano ancora a tavola a parlare, quando bussarono alla porta… la signora Weasley si alzò per andare a vedere chi aveva bussato… si trovò davanti una ragazza bionda, bagnata fino al midollo, con le guance rosse e lo sguardo sconvolto… la fece entrare e le chiese: “Ehm… hai bisogno?” “E-Ecco io… c-cercavo… H-Harry…” “Te lo vado a chiamare…” Disse Molly, piuttosto preoccupata.
“Chi era?” Chiese Arthur alla moglie, vedendola tornare. “È… è per Harry… una ragazza… sembra sconvolta… penso.. penso che l’abbiamo picchiata…” Disse incerta Molly a Harry. Lui si alzò di colpo, urlando: “COSA?” Uscì di corsa dalla cucina.

“COSA?” Urlò Harry. Draco stava in piedi davanti alla porta. Aveva appena sentito Harry urlare… iniziò a chiedersi se aveva fatto bene ad andare da lui… da lui… ora che suo padre aveva scoperto tutto… “Cosa ti è successo?” Quella frase la fece tornare alla realtà… aveva davanti a se Harry, tremendamente preoccupato… “Io…io…” Iniziò a dire. “N-Non sapevo dove altro andare… lui… lui…” “Lui? Tuo..tuo padre?” Chiese Harry. Draco annuì. “Lui… LUI CI HA SCOPERTI, MALEDIZIONE!! CI HA VISTI OGGI… CI HA VISTI INSIEME… MI HA VISTA VESTITA DA DONNA… HA CAPITO TUTTO… maledizione…” sussurrò iniziando a piangere tra le braccia di Harry. “Ti… ti ha picchiata, non è vero?” Disse Harry arrabbiato e triste. Lei annuì debolmente e lui la strinse ancora di più. Poi la signora Weasley si intromise, dicendo: “Puoi restare qui se vuoi… non ci sono problemi… ora, però, devi farti un bel bagno caldo e cambiarti…” “Grazie…” Sussurrò Draco, sempre piangendo.

Draco rimase a casa Weasley per tre giorni… tutti la trattavano dolcemente e non facevano domande, nonostante nessuno sapesse chi fosse in realtà quella misteriosa ragazza… ma lei non riusciva a restare serena… voleva chiarire le cose con suo padre… non voleva lasciare le cose così…
Decise di tornare a casa… Harry non era per niente d’accordo con lei… non voleva lasciarla andare… “Non puoi tornare a casa!! Ti farà del male di nuovo… non puoi andare… ti prego, dammi retta!! Diteglielo anche voi!!” Disse Harry voltandosi verso i componenti della famiglia Weasley, che, però, non fecero i tempo a rispondere. “Non importa… all’inizio mi potrà picchiare, ma non potrà farlo per molto… sono l’unica figlia che ha… l’unica… dovrà lasciarmi parlare… vorrà delle spiegazioni… sarà crudele come un diavolo, ma è pur sempre un essere umano…” Disse Draco con convinzione. Harry fu costretto a lasciarla andare, ma prima le fece promettere una cosa: “Promettimi… promettimi che mi scriverai… promettimelo…” “Non preoccuparti… riceverai al più presto una mia lettera…” E con un ultimo bacio e un sorriso, se ne andò.

Per due giorni, Harry non ricevette alcuna notizia da parte di Draco… iniziava a preoccuparsi tantissimo… finché, quella mattina, un gufo entrò da una finestra e gli porse una lettera… lui la aprì e la lesse:
“Da ora in avanti, io non sarò più la tua fidanzata... ora noi due non stiamo più insieme...
Scommetto che la Weasley sarà felice...
Addio Potter!!

Draco Malfoy”


“C-Cosa? Cosa vuol dire questo?” Ron prese la lettera e la lesse. Poi disse: “Sono sicuro che l’ha obbligata a scriverti questa cavolata… non credere a quello che c’è scritto qui!!” “Certo che non ci credo!! Come potrei credere a una cosa del genere?!” Poi girò il biglietto e scrisse:
“Che cosa significa questa roba? Non ti credo...
Dopodomani sera, sarò a Diagon Alley, al Ghirigoro... fatti trovare lì… ho bisogno di parlarti…
Harry”


Finito di scrivere, diede la lettera al gufo e salì in camera di Ron… doveva riflettere…
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Quella sera, Harry andò quasi di corsa, seguito a ruota da Ron e da Hermione, al Ghirigoro. Dopo pochi minuti, entrarono Draco e suo padre. “Io vado a prendere i libri…” Disse il signor Malfoy, passando davanti a Harry, che non mancò di lanciargli un’occhiata assassina (Ma esiste?? N.D. Miyu ignoranza fatta persona) (Era da un po’ che non intervenivi… dov’eri? N.D. Tutti) (Ehm.. Io? Ero impegnata… N.D. Miyu con sguardo sfuggente) (Mmh… e cosa stavi facendo? Oppure.. con chi eri impegnata? N.D. Tutti maliziosi) (Ehm… e-ec… N.D. Miyu che prima di poter inventare una scusa viene interrotta da una porta che si apre) (Oh! S-Scusa non sapevo fossi impegnata… N.D. Sirius che esce, rosso come un peperone, essendo in mutande) (AAAAAAH! AIUTOOO!! N.D. Miyu che viene assalita dalle lettrici che sbavano dietro a Sirius) (Esce fuori un cartello con su scritto: LE PROGRAMMAZIONE SONO MOMENTANEAMENTE INERROTTE PER PROBLEMI TECNICI… CI SCUSIAMO PER L’INCONVENIENTE…) (Ehm.. dicevamo? N.D. Harry che prende in mano la tastiera e inizia a scrivere).
Poi Harry si voltò verso Draco e le chiese: “Cosa vuol dire? Perché mi hai scritto quel messaggio??” “Potter, non ti credevo così stupido… davvero non hai capito cosa c’era scritto?” Chiese Draco in tono beffardo e con il suo vecchio ghigno, che tutti conoscevano bene. “C’era scritto che ti lascio… che non voglio più stare insieme a te… posso anche dire, FINALMENTE!! Mi ero davvero stancata di dover fingere…” “Fingere?” Chiese Harry, semi-sconvolto. “Certo! Fingere! Non avrai creduto davvero che io potessi anche solo per un istante innamorarmi di te? Era tutta una finta… non ho fatto altro che ingannarti e tu non te ne sei nemmeno reso conto… l’unico problema è stato quando mi hai portato dal tuo padrino, Black… lui aveva capito tutto… ha capito al volo com’ero veramente… però, sono stata brava a farti credere di esserci rimasta male, vero? Uhuhuh… sei solo uno stupido… sei solo un cre-du-lo-ne…” Disse lei, in tono canzonatorio. Harry si sentì svuotare… non poteva essere vero… non poteva crederci… perché lo avrebbe fatto? “Se ti chiedi perché l’ho fatto, ti rispondo subito… di certo non l’ho fatto per mia scelta… sono stata obbligata… sai, dovevo spiarti, conoscerti, trovare i tuoi punti deboli… questo ha ordinato Lord Voldemort a mio padre, il quale ha usato me per obbedire al volere del suo signore… ora non c’è più bisogno di fingere… posso finalmente continuare la mia vita… eri davvero opprimente lo sai? Non ti sopportavo davvero più… mi veniva da vomitare tutte le volte che mi abbracciavi o che mi baciavi… anche adesso, al solo pensiero… uhuhuh… cosa c’è Potter? Sei triste? Sei sconvolto? Bhè… NE SONO CONTENTO!!!! AHAHAH!” Harry non riuscì più a trattenersi e uscì di corsa dal Ghirigoro, seguito da Ron, che lanciò un’occhiataccia a Draco, mentre Lucius Malfoy si avvicinava alla figlia.
Hermione era rimasta indietro fissando Draco… voleva scoprire se stava mentendo o meno… c’erano troppe cose che non quadravano… era sicura che stesse mentendo… ma non riusciva a trovare nemmeno un briciolo di tristezza o disperazione nello sguardo di Draco…così non poté fare altro che convincersi del fatto che Draco avesse davvero finto di essere innamorata di Harry…

Harry corse immediatamente in camera di Ron, non appena tornato alla Tana, e si buttò sul suo letto.

“Papà… io me ne vado in camera… chiamami se hai bisogno di qualche cosa…” “Cosa vai a fare in camera?” Chiese Lucius, sospettoso, alla figlia. “Vado a leggere il nuovo libro di Arti Oscure che mi hai comprato” Rispose lei, indifferente. Lui annuì.
Salì in camera sua e chiuse la porta a chiave… poi si buttò sul letto…

Harry e Draco erano nei loro letti, nella medesima posizione… stavano facendo la stessa identica cosa: stavano piangendo… piangendo dalla disperazione… piangevano, mentre all’esterno, il tempo era peggiorato e aveva iniziato a piovere… un forte temporale, che riusciva a coprire a stento le urla di disperazione dei due ragazzi…

*** ho chiamato Lucius, Lucifero, perché il suo nome è proprio un eco del nome del demonio…

Miyuncina
  
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