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Autore: Lily BlackRose    08/11/2011    1 recensioni
Era inerme e lo sapeva bene, ma era pronta. I suoi occhi s’incatenarono a quelli di Michi ed un dolce sorriso le increspò le labbra ora era davvero pronta a dirlo e ad ammetterlo con se stessa...
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Djibril, Michael
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Amore e Sangue

 

Il cielo brontolava quella sera in paradiso e l’aria era carica, non di elettricità, ma di dolcezza e purezza. Quella dolcezza che solo i primi fiocchi di neve riesco a portare cose se. Djibril era lì, seduta nel giardino dell’acqua con il viso candido rivolto verso l’alto ad osservare quelli che a lei parevano tanti piccoli petali bianchi. Dal giorno in cui aveva spedito la lettera non aveva più ricevuto notizie ed una triste consapevolezza le stava attanagliando il cuore. La consapevolezza di essere stata solo un gioco per quell’angelo Tentatore. Eppure sul momento le sue parole le erano parse così sincere. Stupida lei a fidarsi. Una lacrima di amara tristezza le passò sul visetto da eterna bambola. Fra pochi minuti la sua vita sarebbe finita. Il taglio delle ali. La punizione peggiore che un angelo possa ricevere. Vi sarebbero voluti giorni prima che lei morisse, siccome prima sarebbe impazzita e avrebbe tentato di uccidere chiunque le si fosse avvicinato. Un fiocco di neve le sfiorò il naso distraendola da quel terribile pensiero. Infondo ora che aveva amato poteva anche morire. Ma perché Michelino non era più andato da lei? Al pensiero dell’arcangelo del fuoco il suo cuore si strinse in una morsa dolorosa. Erano stati fianco a fianco per millenni e ora lui non era accanto a lei. Le mancavano i suoi modi bruschi e sgarbati. Lo riprendeva sempre per questo, ma infondo li aveva sempre adorati. Ed ora una strana consapevolezza si faceva strada nella sua mente. Volse lo sguardo sul giardino dell’acqua che ormai era completamente bianco. Un altro sospiro le increspò le labbra, mentre il cancello di metallo in fondo al viale veniva aperte e due guardie con aria imbarazzata si avvicinavano a lei.
-Mia Signora...- mormorò la più giovane -E’ ora...-
Djibril annuì e dopo essersi asciugata il viso con la manica dell’abito celeste che indossava si appresto a seguirli. Giunta sulla soglia del cancello si volse indietro per in momento a dire addio alla sua casa, ormai sicura che niente e nessuno avrebbe più potuta salvarla. Socchiuse per un attimo gl’occhi e poi a testa alta proseguì fra le due ali di folla che si stava accalcando per vedere la sua esecuzione. Sui loro visi poteva leggere la tristezza e lo sgomento per quella immane bugia che le avevano creato attorno. Si, era vero che era andata all’inferno, ma non aveva mai passato informazioni, era troppo buona per fare una cosa del genere. Lei lo sapeva benissimo, tutto questo era stato un’abile manovra politica architettata da Sevoftarta. Sicuramente dopo la sua morte la guerra contro i demoni sarebbe nuovamente iniziata e la terra sarebbe stata il campo di battaglia. Molti dei presenti avevano le mani strette a pugno, chiaro segno della loro impotenza. Dijb sapeva bene che molti di loro avrebbero volentieri voluto protestare contro tutto ciò che stava accadendo, ma la paura per quello che il maledetto angelo poteva fare alle loro famiglie impediva ogni gesto. E così lei proseguiva verso il suo destino. La piazza era completamente bianca e gremita di gente pronta a vedere quanto Sevi si sarebbe spinto in la. Giunta in mezzo allo spiazzo fu fermata dalla mano gentile della guardia che le aveva parlato, i polsi le vennero ammanettati e poi venne lasciata sola lì nel mezzo.
-Arcangelo Djibril, questa è la tua ultima occasione di parlare! Dicci che informazioni hai dato ad i demoni e ti lasceremo vivere!- la voce aspra di Sevoftarta le giunse alle orecchie, ma lei non lo stava ascoltando. La sua attenzione ora era rivolta verso Michael, apparso in mezzo alla folla, il viso stretto in una maschera di disperazione, mentre due guardie lo circondavano. Gl’occhi della giovane si fecero tristi, ora davvero sapeva che non c’era speranza. Michi non poteva fare nulla senza scoprirsi e farsi arrestare e lei questo non lo voleva, non voleva che lui morisse a causa sua. Lui doveva vivere anche per lei, perché i baci e le coccole dell’angelo tentatore erano state bellissime, ma nulla a confronto con le ore passate accanto a quell’angelo irascibile e dolce al tempo stesso.
-Va bene così.- mormorò verso l’arcangelo del fuoco per poi rivolgere il viso verso il tiranno ed affrontarlo con assoluta freddezza -Io non ho mai fatto quello per cui mi accusate e se anche lo avessi fatto solo il silenzio uscirebbe dalle mie labbra.-
Un’espressione di trionfo mal celata passò sul viso semi nascosto di Sevi:
-E sia! Procedete!-
Affrante le due guardie si misero di nuovo ad i lati della giovane e la condussero verso un palo sulla cui cima vi era un gancio a cui fissarono le manette della ragazza che ora si trovava con le braccia completamente alzate. Era inerme e lo sapeva bene, ma era pronta. I suoi occhi s’incatenarono a quelli di Michi ed un dolce sorriso le increspò le labbra ora era davvero pronta a dirlo e ad ammetterlo con se stessa...
-IO TI AMO!!!- gridò in direzione del ragazzo prima che la scure calasse sulle sue ali. Djibril abbassò il viso, gocce rosse macchiavano il candore pallido della neve e poi il buio ed il silenzio.

 

 

Spero che vi possa piacere... mi è venuta in mente un po’ di tempo fa rileggendo il manga... ma solo adesso ho decido di scriverla ^^’

Baci

   
 
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