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Autore: Dina91    08/11/2011    1 recensioni
Due vite che si incontrano e si scontrano per dimenticare. Tante domanda e una grande passione da vivere. Ma la fine da decidere…
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ragazze belle =) rieccomi con un nuovo capitolo. Sper vi piace come si sta evolvendo la storia ** Mi aspetti tante recensioni, non solo di complimenti ma anche se ci sono putni negativi.
Preciso che per il momento di " sofferenza " di India le ho dato le mie emozioni trovandomi io al suo posto. Spero ho reso l'idea di lei forte, che vuole superare senza essere compatita ma che alla fine basta poco per sentirsi devole e triste. Questa storia a un non sò che di personale, a pezzi. E' la prima ed è importante. Ringrazio chi la segue e me la recensa!
 Baciotti a voi. Dina91*



"Il cuscino di India aveva assorbito ogni sua lacrima, che conteneva dolore e rabbia. Per fortuna nessuno si trovava in casa e lei poteva tranquillamente sfogarsi. Parlare con qualcuno le avrebbe riservato le solite frasi di circostanza, ma sempre a fin di bene:  “ Non ti meritava ”, “ La vita va avanti, sei giovane!”.


Non aveva voglia di vederlo, non sapeva come comportarsi. Sentirlo le avrebbe fatto cambiare idea o convincersi che non valeva niente quella cosa, che apparteneva al passato. Sì, ma se era tornato, un motivo c’era. Stefano le aveva mandato almeno cinque messaggi e chiamata due volte, a entrambi lei non aveva risposto.

Basta! Basta si disse, doveva alzarsi e affrontare la realtà. Non c’era tempo di tornare indietro ma quello per andare avanti. Senti una stretta allo stomaco e una fitta al cuore.  Andò in bagno, si lavò il viso. Da lì a mezz’ora sarebbero tornate sua madre e poi Emma. Non voleva farsi vedere cosi, avrebbe parlato più tardi con loro, ma doveva prima riprendersi un po’.

Intanto il telefonino suono, ennesimo messaggio di Stefano: “ Mi sto preoccupando tantissimo. LE’ successo qualcosa? ” Lo lesse. Non doveva farsi intenerire eppure il cuore le batteva forte. Cucinava, distraendosi, e quando bussarono alla porta, andò ad aprire con un sorriso, il solito sorriso che non lasciava trapelare nessun “ dolore ” interiore.

«Mamma» le diede un bacio sulla guancia «stavo cucinando! Tu fai tutto con calma, intanto aspettiamo Emma.».Peccato che la sua voce la tradisse un po’.

«Tesoro stai bene? Ti sento un po’ strana! » le disse la mamma preoccupata.

«Tutto bene mamma, sarà che ho un pò di mal di testa.» la tranquillizzo India.

«Ok, ti voglio credere. M se hai bisogno sai che ci sono sempre.» le accarezzò la testa. La ringrazio con un tenero sorriso, non poteva nasconderle niente.

Dieci minuti dopo arrivo Emma, come sempre “ frizzante ”: «‘Giorno a tutti, che si mangia oggi? Uh hai cucinato tu?» disse sbirciando nelle pentole e guardando la sorella, continuando «Bene, a saperlo prima mi fermavo a mangiare una pizza.». Ridendo si diresse in camera sua. La solita ironica, penso India, sorprendendosi a ridere senza pensieri.

Pranzarono, parlando e guardando la tv. Ma India mangiò pochissimo, inventandosi la scusa del mal di testa. Aiuto a sparecchiare e poi andò in camera sua: sentiva Emma cantare, la mamma chiacchierare al telefono e i suoi occhi indugiarono un po’ troppo sul peluche che lui le aveva regalato il primo giorno che uscirono assieme: quanti ricordi, quante cose che lui le aveva insegnato, quante cose fatte insieme e ancora da fare, di cui a volte si trovavano a parlarne. Ma mai, mai di matrimonio. S’innervosì prese quel peluche, lo guardò. Possibile che lui aveva basato il loro rapporto su una bugia, su una fiducia a metà?

Squillo il telefonino era di nuovo lui. Squillo venti volte prima di ammutolirsi. Spense il telefonino, ma prima gli mando un semplice messaggio “ Dobbiamo parlare. Stasera lavoro. Forse domani.”. Freddo, determinato e molto diretto.

Indosso una camicetta nera, un maglioncino celeste sopra, un pantalone blu e scarpe da ginnastica. Si aggiusto i capelli, un trucco leggero, preparo la borsa e salutando la mamma ed Emma usci. S’incammino verso il negozio, sforzandosi di non pensare. Arrivò in anticipo, rispetto a sempre. L a zia Arianna sorpresa e sempre felice di vederla la saluto con un sonoro bacio sulla guancia. Anche lei, come la mamma si accorse di qualcosa, ma sapeva che quando India se la sarebbe sentita le avrebbe riferito ogni cosa.

India si accorse di ciò e penso che era circondata da persone meravigliose che tenevano a lei, era giusto quindi non farle soffrire. Era ora di cominciare a lavorare. Sorrise e si avviò con la zia in negozio, che profumava di mille fiori diversi.”. Buon lavoro India ” si disse.

 Erano le 17.45, considerò che il tempo fosse volato in fretta. Aveva capito che doveva fare: prendersi del tempo prima di passi falsi. Accese il telefonino e arrivò una valanga di messaggini, alcuni di lui e due di Silvia. Lesse quelli di Silvia: aveva ricevuto una telefonata da Stefano preoccupato e voleva capirne il motivo.

Mentre li leggeva, si senti toccare la spalla, spaventata si girò con un salto e si ritrovo Stefano davanti con gli occhi rossi, evidentemente preoccupato. Per fortuna la zia era uscita per una consegna quindi erano soli.

«India, amore mio, ero preoccupato. Perciò sono uscito prima da lavoro per parlarti dal vivo. Che cosa è successo? Di cosa dobbiamo parlare? Te ne prego, spiegami!» Stefano tento di abbracciarla. Ma lei si tirò indietro dicendogli di allontanarsi.

«Non mi toccare. Non voglio essere toccata da una persona che in cinque anni mi ha nascosto un episodio importante della sua vita raccontatomi da terzi. Francesca ti dice niente questo nome? Vuoi più dettagli? Sei anni fa. Capisci!» era dura, come non mai. Sul viso di Stefano appariva un’espressione di sorpresa e spavento.

«Francesca? Oddio, quella Francesca! Cavolo. India ascolta, per me è storia vecchia, una cicatrice che con te è rimarginata. Non buttiamo tutto all’aria cosi. Mi lasci spiegare? Aspettiamo tua zia e usciamo.» Cerco di calmarla e calmarsi pensando al motivo di quel ritorno. Poi d’un tratto si ricordo la promessa che fece a Francesca “ Io non parlerò più di matrimonio con nessuna donna del mio futuro! ”. Francesca era a conoscenza che lui non si era ancora sposato e quindi volle mettere in guardia India. Solo allora capi di non aver mai parlato di matrimonio con India, quando invece lei lo faceva entusiasta. Aveva sbagliato. Doveva rimediare.

«Non voglio sentire niente. Tu mi hai deluso, perché io ti ho sempre raccontato tutto, ogni minimo dettaglio e pensavo tu facessi lo stesso con me. Ed eccoci qui, mi sembra di avere davanti a me un estraneo. Sai che ti dico? Che è stato meglio scoprirlo ora che è ancora presto. Ho bisogno di tempo da sola. Voglio capire se c’è ancora qualcosa da salvare tra di noi. Adesso vai via. Tra noi è-è…»

Lui le tappo la bocca con la mano, non voleva sentire quella parola, gli avrebbe spezzato il cuore. India vide un petalo di una rosa blu cadere, come una sua lacrima in quel momento. Morse la mano di Stefano e fini la frase: «E’ finita! »
L'aveva detto proprio quando si accorse della zia che stava guardando tutto. Arianna non capi nulla, ma si accorse poi dei singhiozzi forti di India e di Stefano che scappo via. Non aveva mai visto India cosi, tranne che in qualche altra situazione. Le andò vicino, l’abbraccio e disse: «Bambina mia, ora chiudiamo. Ti accompagno a casa e racconterai con calma tutto a me, mamma, papà ed Emma. Qualsiasi cosa sia successa ti aiuteremo noi e sicuramente si risolverà.». La rincuoro, accorgendosi che i suoi occhi si erano emozionati alle sue parole. Era grande India, ma in quell’istante fragile.

Arrivarono a casa di India, bussarono alla porta e corse ad aprirle Emma. Visibilmente scossa guardò la sorella, l’abbraccio e scoppio in lacrime. Entrambe. Già perché Arianna aveva telefonato avvertendo i suoi di tutto. Nel frattempo la raggiunsero anche la madre e il padre, entrambi preoccupati.
India si strinse a loro e disse: «Vi racconterò una storia, che non doveva finire cosi.!».

*** 
 

  
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