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Autore: Mei91    09/11/2011    1 recensioni
Aelita Larson è un attrice di fama mondiale. Donna di umili origini ma con coraggio in passato si era traferita a New York per avere un futuro e un avvenire migliore di quello che le si prospettava nel proprio villaggio. E’ una donna che sa cosa vuole nella vita e fa di tutto per ottenerlo. Però, le riprese del film che sta girando si dimostrano più impegnative del previsto ma Aelita non si da per vita. Anche se il regista le fa provare decina di volte le stesse scene, perché mai soddisfatto, lei è un osso duro e non molla , fino però al giorno del collasso emotivo. Aelita è in preda al panico e il giorno della prima si avvicina. Il film è finito, ma il regista continua a non essere soddisfatto e tenta di modificare le scene del film. Aelita decide di scappare e rifugiarsi nelle zone e nella montagne in cui è cresciuta. Nel cuore del Texsas, dove Aelita si trasferisce con la scusa personale di far visita alla propria famiglia. Ma è proprio sicuro che Aelita sia tornata a casa solo per la famiglia o per sfuggire allo stress della vita d’ attrice e newyorkese ?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Non so per quanto tempo stetti abbracciata a Zane, il mio eterno migliore amico d’infanzia, in quella frescura serale, ma mi sentivo bene. Mi sentivo finalmente a casa. Il calore di Zane mi era mancato così tanto che non mi ero nemmeno resa conto che in realtà non era il suo calore ad essermi mancato, ma Zane stesso.

“Mi sei mancato tanto, Zane Aquila selvaggia. Davvero tanto!” Dichiarai stringendolo maggiormente a me.

“Anche tu mi sei mancata molto Aelita piccola lince, ma devo confessarti una cosa.” Mi disse e io sollevai il viso dal suo petto per osservarlo meglio. Sin dai tempi più antichi della nostra infanzia, io e Zane, ci eravamo sempre detto tutto. Non avevamo segreti  l’uno per l’altro e credo proprio che tutto questo non sia per niente cambiato.

“Dimmi.” Lo incitai. Lo vidi arrossire e per poco non mi strozzai con la mia stessa saliva. Caspita Zane non arrossiva mai! Ma allora che era successo di così eclatante da farlo arrossire?

“Non so come la prenderai!” mi sussurrò e io per poco mi strozzai con la mia stessa saliva.

“Zane, non sei mai stato  un tipo timido, ne quanto meno ti impappini con le parole. Quindi adesso mi spieghi che diavolo ti succede?” gli chiesi allontanandomi da lui.

“Ecco, vedi Aelita…io …io ho una figlia: Lorelai.” Mi rivelò e io diventai bianca quanto un cadavere. Zane aveva una figlia? Quindi se lui aveva una figlia, aveva anche una dannatissima moglie.  Presa in contro piede mi allontanai da lui.

“Aelita…” Mi chiamò e io sollevai lo sguardo lucido sul suo e gli sorrisi.

“Una figlia? Bè, congratulazioni amico mio. Quando avevi intenzione di dirmelo!” esclamai con sarcasmo staccandomi del tutto da lui e voltandomi di spalle. Il cielo sembrava aver capito come mi sentissi e per questo  cominciò a piovere.  Il silenzio tra di noi regnò sovrano.

“Non conto veramente nulla per te, Zane. “ sussurrai infine con tono affranto.

“Lo sai che non è vero Aelita.  Ma cosa ti aspettavi? Io ho una vita da vivere e…”

“Ho capito Zane Aquila Selvaggia, auguri! Io torno dentro e tu dovresti tornare da tua moglie e da tua figlia.” Dichiarai cominciando a camminare verso l’entrata.

In un attimo mi era sembrato di vedere nei suo occhi uno sguardo incredulo e ferito, ma non ci diedi molto peso. Sentii Zane afferrarmi un polso e costringermi a voltarmi verso di lui. I miei occhi erano pieni di lacrime, ma la pioggia che scendeva, faceva da perfetto mimetizzatore.  Per tutti, ma non per lui. Lo sentii sussultare.

“Perché piangi, Aelita?” mi chiese. Io staccai con forza il mio polso dalla sua presa.

“Io non sto piangendo! Lasciami stare e torna dalla tua famiglia…da tua moglie” l’ ultima parola la sussurrai ma continuavo a sottovalutare Zane.

“Moglie? Aelita chi ti ha detto che io abbia una moglie? Ho solo detto di avere una figlia e non una moglie!” urlò lui e io mi bloccai di scatto. Non aveva una moglie?

“E’ Lorelai?” gli chiesi titubante.

“E’ mia figlia! Ma il rapporto che ho avuto con sua madre è stato di una notte e via. Eravamo entrambi ubriachi, tu te ne eri andata da poco e io mi sentivo solo. Non avevo più la mia migliore amica con cui confidarmi e che trovava sempre una parola adatta a confortarmi, ma a quel tempo eri tu che mi facevi soffrire e ho cercato di alleviare la sofferenza nell’ unico modo umano possibile per alleviare il dolore: Il sesso. Da li è nata Lorelai.” Mi spiegò e io rabbrividii.

“Non dare la colpa a me Zane.”

“Infatti non te la do, perché Lorelai è la cosa più importa della mia vita dopo di te! Non te ne sei mai accorta Aelita, ma è da quando avevo diciotto anni e tu sedici che Ti amo… non lo hai mai capito e di questo io ne soffrivo e ne soffro tutt’ora! Ma ormai tutto questo è inutile visto che sei sposata con quel Chris Lewis.”

Per poco non mi venne un collasso. Zane era innamorato di me e credeva che io fossi sposata con chi?

“Dico, ma ti si è ammattito il cervello? Io sposata con Chris Lewis, il mio collega che stravede per la sua fidanzata e modella e che i giornalisti hanno fatto quasi separare? Io sposata con la persona che considero un fratello! E poi rivelarmi così di avere una figlia, di aver fatto sesso solo per lenire una sofferenza, di essere innamorato di me da quando avevi diciotto anni. Cristo santo, io sono innamorata di te da quando avevo sedici anni, ma tu sembravi troppo perfetto per una come me. Una che non era indiana per nascita. Ho cercato di essere perfetta! Sono diventata un’attrice per te, per poter minimamente poter essere perfetta come te. Io ti amo dannazione e non sono mai riuscita a guardare un altro uomo  per come guardo te!” dichiarai con gli occhi pieni di lacrime e l’anima scossa dai singhiozzi.

“Perfezione? Aelita, io vedevo in te la perfezione! Tu eri perfetta in tutto. Che importanza poteva avere per me se non eri un Apache puro sangue, anche mio padre ti ha accettata affibbiandoti un nome indiano e questo ti rende parte integrante della mia tribù. Non avevo bisogno che tu diventassi un attrice, avevo bisogno di averti al mio fianco. Quando i giornali hanno detto che ti eri sposata con Lewis il mio cuore è andato in mille pezzi e l’ unica cosa che mi ha risollevato è stata Lorelai e vedere la tua reazione quando ti ho parlato di lei mi ha ferito ancora di più. Mi ferisce il fatto che tu odi Lorelai senza nemmeno conoscerla e…”

“ehi, ehi, ehi, chi cavolo ti ha detto che io odio Lorelai? Io odio semplicemente il fatto che tu sia stato a letto con un'altra donna che non sia io, che Lorelai in realtà non è mia figlia. Oddio, Zane, io ti amo e il non sentirti mio è…”  Non riuscii a terminare la frase che sentii le calde labbra di Zane sulle mie. Dolci e sensuali.

Mi strinsi maggiormente a lui e gli circondai il collo con le braccia. Il bacio divenne più passione e intimo. La pioggia aveva smesso di scendere, ma ne io ne Zane, ce ne eravamo realmente resi conto.

“Ti Amo Aelita piccola Lince.”

“Ti amo anche io Zane Aquila selvaggia.” Gli sussurrai stringendomi a lui.

“Senti Aelita, so che è da un po’ che non ci vediamo e che probabilmente questa mia proposta ti sembrerà un po’ troppo affrettata, ma per mancanza di comunicazione e forse anche per orgoglio, abbiamo sofferto troppo, ma ci voglio provare lo stesso. Vorresti sposarmi?” mi disse Zane e per me fu come volare. Poter sposare Zane… un sogno.

“Oh, mio Dio…”

“Lo so, Aeli…”

“Si, si, si, Voglio sposarti, Zane! Oh, mio Dio! Si!” gridai e lo sentii scoppiare a ridere.

“Ci conosciamo da anni, siamo cresciuti, eppure sei sempre la stessa Aelita che ricordavo! Ti amo piccola mia!” dichiarò Zane e io gli saltai al collo.

“ Questo è il giorno più bello della mia vita, mio indiano dagli occhio color del mare limpido e cristallino. Mio cavaliere dal cuore d’oro scintillante. E’ vero sono anni che non ci vediamo, ma ci conosciamo da quando eravamo piccolissimi e entrambi conosciamo l’ uno dell’ altro quasi tutto e ciò che non conosciamo impareremo a conoscerlo con il tempo.” Dichiarai e lo vidi sorridere e annuire per poi baciarmi nuovamente con passione.

“Ehi, campione, che ne pensi di presentarmi mia figlia?” gli chiesi con dolcezza e lui scoppiò a ridere.

“va bene, poi prepariamo il tutto per andare a New York per sposarci!”

Che? Manco morta!

“Scherzi, Zane, vero? Non mi voglio sposare a New York, mi voglio sposare qui nel  Texas e nella riserva degli Apache! E poi secondo te perché sono tornata qui? Sto scappando da Carson Zane, non sopporto quelli idiota e tutte le sue assurde imposizioni! Sia chiaro, se mi vuoi ci sposiamo qui!” dissi risoluta staccandomi da lui e incrociando le braccia sul petto.

Lo vidi sgranare gli occhi per poi lasciarsi andare in un risata liberatoria.

“Caspita, Aelita, non chiedo di meglio! Lo volevo fare solo per te!”

“Grazie, ma non era necessario. Allora, Lorelai?” gli chiesi felice. Lo vidi annuire e prendermi per mano.

“Va bene amore mio, andiamo a conoscere meglio nostra figlia.”

“Ah, una cosa Zane!” esclamai.

“Dimmi?”

“Non sono qui solo per te, o per mia sorelle e via dicendo…mi devi insegnare a cavalcare, sia chiaro!” esclamai risoluta.

“Non vedo l’ ora amore mio!”

“Bene, chi lo dice a tuo padre?” gli chiesi e lui mi sorrise.

“Io! Ma sta tranquilla non avrà nulla da ridire!”

To be continued.

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

   
 
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