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Autore: Rick_Holden    09/11/2011    0 recensioni
Ingiallito da un dolore ancora, riapre gli occhi di un bambino...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nell’animo incerto ancora si accende.

Un sospetto si spegne, sul fiore risplende

Una luce ancora che soffusa si difende.

Oltre quei rami di esili, scomposti, fili

Dove anche noi siamo stretti e ora vili

Nel senso di ieri in cui siamo rinchiusi,

ancora ammaliati, confusi, disillusi.

Ma è un cielo sublime di azzurro vivace,

è una fine che dal prato ora giace

e fiorisce da lì una cenere amara

che brucia di vita nuova ed ignara.

Sono nato ora in cielo dal misero grembo

Che mi tiene ora stretto, stretto nel petto.

Allattato da un giovane, nuovo tormento,

una vita sottile che non ha alcun senso.

Amerò ancora le gioie, le gioie del vento

Che soffia sottile gli amori del tempo,

amerò ancora quel dolce, ora dolce lamento

di un nuovo ritorno di cui non mi pento.

 

L’esperienza ora trasforma l’essenza

Ed ogni colore già si incenerisce,

oltre quei muri li brucia violenza,

crede di odiare colui che cresce.

Risucchiano gioia ad ogni respiro,

chiedono venia da ciò che ho patito.

Sono ciechi ed amari con le bende tirate,

non vedranno mai ciò che mi hanno levato,

ora son nato nuovo dai loro canini

di sangue ne ho dato a chi chiede di vini,

ho creato ed armato colori sottili

che abbattano oggi i dolori più vivi.

  
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