Serie TV > Squadra Speciale Cobra 11
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Autore: 1rebeccam    10/11/2011    2 recensioni
...Rimette tutto nella busta con cura. La Kruger sta ancora parlando della protezione di Erika Santiago. Nomina gli uomini che vi avrebbero preso parte. Semir è rimasto a contemplare gli oggetti familiari che Ben usa giornalmente e assorto nei suoi pensieri sembra sentire solo l’ultima frase…
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Semir & Ben: Due mattacchioni amici per la pelle!'
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...“Rebecca grazie per essere rimasta con me!”
“Scherzi! E’ stato bellissimo…emozionante…vederla nascere…è stato…oh è una cosa indescrivibile!”
Semir la guarda con un espressione dispiaciuta
“Dai amore non te la prendere, ti emozioni troppo e vai in tilt, ma non fa niente. Averla tra le braccia non è emozionanate lo stesso?!”
Semir sorride e guarda le sue tre donne
“Grazie amore mio per avermi donato questa splendida famiglia!”
“Parole sante socio. Hai una famiglia bellissima, congratulazioni.”...


 


 

UN CUORE PULITO
*
L'Attentato
*
2 capitolo

 



“Signora Santiago possiamo andare, vuole darmi la borsa?”
Il commissario Kroff e i suoi uomini sono pronti a trasferire Erika Santiago nel nuovo nascondiglio.
“Si arrivo, prendo le ultime cose.”
“Non si preoccupi signora andrà tutto bene, tra un paio di giorni tutto questo sarà finito!”
“Lei crede?! Carlos non si arrenderà, anche se dovessi riuscire a testimoniare mi farà uccidere ugualmente, ha persone fidate ovunque … e ovunque mi porterete lui mi troverà,  anche da dentro il carcere!”
“Dovrebbe avere un po’ più di fiducia in noi e anche in sé stessa, quello che sta facendo è molto coraggioso.”
“No, non lo è, volevo solo lasciare quella casa e guardi che succede, lui è l’assassino e io sono quella che sta in prigione, forse sarò libera solo da morta!”
L’ispettore Kasper li interrompe “Siamo pronti commissario, possiamo andare.”
Born, Kasper e il commissario Kroff salgono sul fuoristrada con la signora Santiago, dietro e davanti a loro altre due auto con due agenti di scorta si avviano verso il luogo prescelto prendendo la A 48 direzione Dhusseldorf...
Dexter è appostato proprio dietro la casa e comincia il pedinamento
“Capo sono appena partiti, dovrebbero arrivare da voi fra circa trenta minuti, gli stiamo dietro.”
“Bene! Bert, voi mettetevi a capo del commando. Di quel fuoristrada non devono rimanere nemmeno le ruote!
Van a proposito per l’altro affare a che punto siamo?”
“Oggi uno dei nostri la farà provare ai ragazzini delle scuole, speriamo solo di non avere guai, così com’è secondo me è pericolosa!”
“Non sei pagato per pensare, sei pagato per agire!”

“Accidenti questo tir ci farà distanziare, se non gli stiamo dietro non saremo in grado di agire, siamo quasi al punto d’incontro.”
Dexter sterza di colpo e sorpassa il tir con una manovra molto azzardata e ad alta velocità, passando ad un paio di centimetri di distanza proprio dall’auto di Semir e Ben è costretto a spostarsi velocemente verso destra.
“Whoouuu! Che fa quello, è matto!?”
“Di sicuro ha soldi da spendere, la multa sarà veramente salata! Vagli dietro.”
“Come vagli dietro, dobbiamo andare a casa tua!”
“Forse hai dimenticato che avevamo solo la mattinata libera e che ora siamo comunque in servizio!”
“Ok…come vuoi tu…papuccio!”
Mentre gli si mettono dietro, Dexter si allinea dietro altre due macchine dello stesso modello e colore, poi una di loro si mette davanti ad un fuoristrada nero nella corsia centrale e le altre due ai lati opposti delle corsie laterali e cominciano a sparare, proprio davanti agli occhi increduli di Ben e Semir!
“Occavolo quelli sparano. Stanno cercando di uccidere le persone dentro al fuori strada, chiama rinforzi!
“Cobra 11 a comando, sparatoria sulla A 48 direzione Dhusseldorf, colpi di mitra da tre berline di colore scuro verso un fuori strada, mandate rinforzi presto!”
“Ma Semir non dovresti essere in ospedale, hai appena avuto una bambina!”
Risponde Susanne  alla strana chiamata.
“Beh…mica l’ho partorita io! Sono in grado di fare un inseguimento! Manda rinforzi, sbrigati!”
nello stesso momento esce fuori dal tettuccio e comincia a sparare, una delle auto di scorta fa un testa coda e si ribalta più volte provocando un tamponamento a catena, la stessa fine fanno anche l’altra auto di scorta e una delle berline dei sicari.
“Cobra 11 a comando qui sta succedendo il finimondo, dove sono i rinforzi? Fate presto!”
La sparatoria continua, il fuoristrada corre veloce ma viene ripetutamente colpito, Semir riesce a sparare alle ruote della seconda berlina che cappotta come le altre, Dexter affianca l’auto su cui viaggia la testimone e punta il mitra proprio su di lei. Born sterza e riesce a schivare i colpi ma finisce oltre il guardraille e l’auto non riparte più. Fanno scendere Erika e cercano di ripararla, da Dexter e altri 2 che sono scesi dall’auto e punatano i mitra. Ben e Semir vedendoli, sparano all’impazzata per cercare di fermarli. Finalmente sentono le sirene avvicinarsi.
“Accidenti la polizia, sarà meglio svignarcela!”
Dexter e compari si rimettono in auto e spariscono.
Ben e Semir si avvicinano con le pistole spianate, anche i tre uomini dietro l’auto sono armati.
“Calma calma… siamo della polizia … antidroga … sono il commissario Kroff!”
Mostra loro il distintivo.
“Ispettori Gerkan e Jeger dell’autostradale, state bene?”
“Noi si, ma vorrei sapere qualcosa delle altre squadre!”
“Non si preoccupi, le ambulanze stanno già arrivando, se ne occuperanno i nostri colleghi. Si può sapere cosa sta succedendo?”
“Protezione testimoni. Stavamo spostando la signora in un luogo sicuro, ma i killer che la vogliono morta ci hanno intercettato, se non foste arrivati voi ci avrebbero ucciso tutti. Grazie!”
“Pensi che noi volevamo solo fargli la multa! Se la signora sta bene sarà meglio portarla al sicuro, magari al nostro comando.”
“Si, buona idea! Kaspar chiama il commissario Hoffman, avvertilo che stiamo andando al comando dell’autostradale di Colonia!”
La signora Santiago viene scortata in una delle celle del comando per sicurezza, gli altri vengono convocati nell’ufficio del commissario Kruger.
“Vi presento il commissario Hoffman, capo dell’antidroga di Colonia, gli ispettori Gerkan e Jeger”
si stringono la mano.
“Il commissario Kroff l’avete già conosciuto, è il mio braccio destro.”
“Il commissario Hoffman e la sua squadra si stanno occupando della protezione della signora Erika Santiago, avrete sicuramente sentito parlare di lei?”
Semir annuisce guardando Ben.
“E’ la moglie del magnate Carlos Santiago, che si crede però sia un boss della droga…la signora dovrebbe testimoniare contro le malefatte del marito!”
“Esatto,risponde Hoffman,  stiamo tenendo sotto controllo Santiago e la sua famiglia da mesi e quando la signora ha scoperto i loschi affari del marito e ha deciso di lasciarlo, abbiamo preso la palla al balzo e i miei uomini sono riusciti a farla scappare di nascosto e a metterla sotto sorveglianza prima che lui la facesse fuori. In questi venti giorni ci hanno provato un paio di volte, grazie al cielo non ci sono riusciti, ma ho già perso due dei miei ragazzi!”
“Pensa che potrebbe esserci una talpa?” gli chiede Ben e Hoffman annuisce.
“E’ possibile anche se per me è difficile crederci, lavoro con queste persone da anni, mi fido di loro ciecamente!”
“Potrebbe essere qualcuno al di fuori della sua squadra, ipotizza Semir, magari alla procura o addirittura al tribunale!”
“Plausibile, ma stiamo ancora indagando!”
“Capo abbiamo bisogno di altri uomini, s’intromette Kroff, e visto l’aiuto prezioso che i colleghi dell’autostradale ci hanno dato oggi, con la loro prontezza di spirito e il loro coraggio, magari potrebbero prendere parte ai turni di protezione della testimone, abbiamo bisogno di gente fidata, e loro di sicuro lo sono!”
“Potrebbe essere una buona idea.  Voi che ne dite?”
La Kruger blocca la richiesta sul nascere.
“Nemmeno per sogno, i miei uomini non sono preparati per un caso come questo!”
“Ma capo noi possiamo…” Comincia Semir, ma lei lo interrompe bruscamente
“Non si discute Gerkan, è troppo pericoloso, gli uomini di Hoffman sono addestrati per questo tipo di lavoro, non voglio che voi improvvisiate, non è una cosa fattibile!”
Semir non ribatte, capisce che la Kruger non lasciava possibilità di replica.
“Grazie comunque, ribadisce Hoffmann, oggi avete evitato una strage. Commissario Kruger…Ispettori…Buona giornata!”
Semir sembra perplesso “Capo, perché non ci ha dato la possibilità di decidere?”
“Perché Hoffman ha già perso due agenti in soli venti giorni in quest’operazione uccisi a sangue freddo, ogni volta che arriva al dunque, qualcosa va storto. Non voglio mettervi in pericolo, soprattutto se non potete fidarvi di nessuno! Non tornerò sulla mia decisione, invece voi potete tornare al vostro lavoro! A proposito Gerkan…auguri per la nascita della sua bambina, appena sarà possibile verremo tutti a conoscerla!”
“Grazie capo, sarà un piacere!”
Escono dall’ufficio e Semir continua ad essere stupito per la reazione del capo
“Chissà perché non ci ha fatto neanche parlare?”
“Booooo…chi la capisce. Comunque visto che qui non abbiamo più niente da fare sarà meglio andare, sennò le nostre mogli ci daranno per dispersi!”
“Opporca…hai ragione…il borsone!”

“Maledizione, ma che devo fare per vederla morta? Santiago sbatte ancora una volta il pugno sulla scivania, andare all’autostradale e ucciderli tutti con le mie mani!?”
“Capo era andato tutto bene, non potevamo prevedere che due idioti della polizia autostradale si sarebbero messi in mezzo!”
“Però vi siete fatti fermare da quei due IDIOTI dico bene?! Dov’è Shake?”
“E’ dovuto andare via per non destare sospetti, si farà vivo più tardi.”
Santiago impreca contro Dexter e Van e poi dice loro di sparire!

All’ospedale è un va e vieni di amici e parenti per conoscere la nuova arrivata, finalmente verso sera rimangono di nuovo soli. Semir con in braccio Aida sta davanti alla nursery a guardare la sua piccolina, Ben la osserva da sopra la sua testa
“E’ davvero bella…e guarda che guanciotte!!!”
“Sissiii, la mia sorellina è bella, come me!”
“Hai ragione piccola mia ti somiglia tanto! E poi hai scelto veramente un bel nome, brava!”
Aida sorride compiaciuta e abbraccia il suo papà…
Arriva la mamma di Andrea.
“Semir dammi la piccola si è fatto tardi! Vieni con la nonna Aida, ora mangiamo una buona pappa e poi facciamo la nanna…”
“…E Lili!...e la mamma!?”
“Veniamo a trovarle domani! Ora saluta papà e zio Ben, diamo un bacio alla mamma e poi andiamo…”
“E tu che volevi il maschietto, Ben sorride all’amico, ma vuoi mettere le coccole che fanno le figlie femmine, specialmente ai papà?
Guardati quanto sei tenero e carino con Aida!”
Semir lo guarda con l’occhio languido, fa una smorfia e sorride.
“Chi ha mai detto che volevo un maschietto!?”
“Già è vero…quello non eri tu! A proposito comincia a ordinare i pannolini socio!”
Ridendo gli dà una pacca sulla spalla e tornano in camera.
“Come mai ci avete messo tanto oggi per andare a prendere la roba di Lili?”
“Oh…beh…ecco…” Semir comincia a balbettare e Rebecca li guarda con un tono di rimprovero
“Dite la verità, siete riusciti a trovarvi qualche cosa di pericoloso da fare, vero?”
“Abbiamo solo inseguito un tizio che…insomma c’era uno che sparava a un’auto per uccidere una donna e noi lo abbiamo fermato.”
Ben parte in quarta e Semir cerca di fermarlo senza riuscirci, siamo stati così bravi che l’antidroga ci ha offerto di collaborare con loro per un lavoro di protezione testimone.”
Le due ragazze si guardano in silenzio e Semir riesce a bloccarlo con un’occhiataccia.
“Però non se ne è fatto niente, la Kruger non ha accettato!”
“Meno male, voi non siete preparati per questi lavori! Risponde Andrea, e poi adesso con l’arrivo di Lili…non sarebbe proprio il momento!”
Rebecca annuisce in silenzio guardando Ben e la discussione finisce li.
“Adesso noi ce ne andiamo, Rebecca si alza, sarai stanca, e a dire la verità sono stanca anch’io. Ci vediamo domani, buonanotte.”
“Buona notte e grazie ancora!”
“E’ stato bellissimo!”

Arrivata a casa Rebecca si butta a pesce sul divano.
“Accidenti che giornata memorabile, però sono proprio stanca, mi fa male dappertutto!”
“Ti preparo qualcosa da mangiare?”
“No grazie, voglio solo infilami sotto le coperte, Frugoletto comincia a farsi sentire!”
Si mettono a letto e Ben appoggia la testa e la mano sul pancione di Rebecca, sente ogni movimento che fa la sua bambina
“Quant’è bella Lili…e com’era emozionato e felice Semir!”
Rebecca fa la voce grossa.
“Già, uomini duri che si sciolgono davanti a un fagottino di appena 50 cm.”
“Credo di non averti mai ringraziata!”
Le sussurra Ben e lei sorride.
“Per cosa?”
“Per avermi amato nello stesso momento in cui io ho amato te, tutto è cominciato da una sincronia perfetta.”
“Di che parli?”
“Della mia felicità! Non sono mai stato tanto felice e appagato in tutta la mia vita, con te mi sento…come quando suono la mia chitarra…Libero!”
“Strano,  qualcuno direbbe che con il matrimonio la libertà te la scordi!”
“Solo perché questo qualcuno non è sposato con te, per fortuna!”
“I miei nonni sono sposati da 49 anni, litigano dalla mattina alla sera e non sono mai d’accordo su niente, si punzecchiano di continuo, eppure non li ho mai visti andare a dormire l’una senza l’altro, e mentre salgono le scale per andare in camera si tengono ancora per mano! Quel giorno quando sei entrato nella caffetteria e mi hai guardata,  mi hai chiamata Raggio di sole e…beh in quel momento ho saputo che tu eri l’uomo che mi avrebbe tenuta per mano tra 50 anni. Non è strano? Non sapevo nemmeno il tuo nome, ma eri già mio!  E io ero già tua!”
La bacia appassionatamente e la pancia di Rebecca comincia a fare degli strani movimenti, ridono divertiti.
“Ehi…piccola Emma non essere gelosa…che adesso i bacini li do pure a te!”
Dice Ben rivolgendosi al pancione.
“Devo preoccuparmi, a quanto pare ho una rivale!?”
“Sssssttt…non farti sentire…tu sei sempre la mia preferita! I bacini che do a te sono più buoni! Però Emma potrebbe offendersi e non vogliamo che nasca con il broncio, vero!?”
Rebecca continua a ridere.
“Tesoro ascolta, tu continui a chiamarla Emma e va bene, è un nome bellissimo e io mi ci sono abituata. Però lo sai anche tu che può esserci l’uno per cento di possibilità che sia un maschietto. Se così fosse, non credi che una volta nato ci rimarrebbe molto, ma molto male se non avessimo un nome pronto anche per lui? Insomma non possiamo chiamarlo Emma…potrebbe avere delle turbe mentali!”
Ben la guarda e ride “Ma tu non hai mai provato ad immaginarla?”
“Certo. Vedo il suo visino e anche il suo sorriso, somiglia al tuo ma senza denti! Ma per quanto mi sforzi non riesco a essere certa che non sia il viso di un maschietto, sai quell’uno per cento di cui ti parlavo?”
“Io invece la vedo come se l’avessi già tra le braccia. Visino tondo, guanciotte rosse, occhi verdi come i tuoi e il sorriso…beh diciamo che ride come me, solo che è sdentata! Ed è una bambina…è lei…è Emma. Si fa serio per un attimo e guarda il suo raggio di sole dritto negli smeraldi che brillano al posto degli occhi, però c’è una cosa che non riesco ad immaginare. Il suo odore, quel meraviglioso e unico odore che hanno solo i bambini piccoli. Ma hai ragione tu, troviamo un nome anche per il maschietto…dovessi aver visto male! In ogni modo sarà una bambina, o un bambino, che nella cameretta, invece di un mare di peluche avrà un mucchio di pacchi di pannolini!”
“Essssi! Sei proprio irrecuperabile!” 


Continua...


Angolo di Rebecca:

Anche loro malgrado riescono sempre a trovarsi nei guai!
Quest'inseguimento e avere sventato l'attentato in atto,
la richiesta di collaborazione troncata sul nascere dalla Kruger...
E chi è questo misterioso Shake?

Se siete curiose vi aspetto al prossimo capitolo.
Ciao!
  
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