Fanfic su artisti musicali > Jesse McCartney
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Autore: Atena89    09/07/2006    3 recensioni
Anya, una ragazza 17enne di Roma, durante una passeggiata per Via del Corso si imbatte per caso nel suo cantante preferito: Jesse McCartney. I due si scontrano e nel trambusto, per errore, si scambiano i telefonini. Nessuno dei due si accorge dello scambio, fino a che il manager di Jesse chiama. Quando l’equivoco viene chiarito, però, Anya scopre che il cantante, e quindi il suo telefonino, è già ripartito da Roma per continuare il suo tour mondiale e ora si trova in Grecia. Rendendosi conto che lei potrebbe anche rinunciare al suo cellulare ma la famosa rock star no, riesce a convincere i genitori a farla partire per risolvere il problema. Durante la sua permanenza in Grecia imparerà a conoscere meglio Jesse, proverà esperienze nuove, realizzerà il suo sogno segreto e troverà anche l’amore….
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 9: Una brutta sorpresa

Con molta calma, Anya arrivò al teatro e si incamminò per l’ormai familiare corridoio. Nell’aria aleggiavano le note della canzone “Good Life” che Jesse stava provando per il concerto. Anya non voleva interromperlo, così si fece appena intravedere da dietro le quinte, fece segno a Jesse che avrebbe aspettato lì dietro la fine della canzone, poi si mise seduta comoda su un amplificatore. Leggermente più dietro di lei, nascosti dalla tenda rossa del teatro, stavano Bob e Hank. Con il frastuono della musica non riusciva a sentire bene cosa stavano dicendo, ma ad un tratto riuscì a distinguere chiaramente il nome “Anastasia”.

Ok, origliare non è una bella cosa, ma se si tratta di una cosa che la riguarda, Anya era più che giustificata! Senza farsi vedere si avvicinò ai due, quel poco che le poteva permettere di sentire bene il loro discorso. Era stato Bob a pronunciare il suo nome e Hank gli stava rispondendo:

-         Si Anya la ragazza di Roma, quella dell’incidente con il telefonino! Anastasia è il suo nome completo, ma da tutti si fa chiamare Anya. Il che, detto fra noi, è una cosa piuttosto stupida!-

Ehi! Ma come si permetteva quell’essere pomposo di giudicarla! No dico, ma uno non è neanche più libero di farsi chiamare come gli pare! Pensasse al suo di nome, HANK, che era molto più stupido. Ad Anya piaceva moltissimo il suo nome e non sopportava la gente che lo criticava o, peggio, lo storpiava. Ormai aveva perso il conto di quante volte l’avevano chiamata Agnia o Alia o Anastacia, come la cantante. Prese mentalmente nota di inventarsi una storpiatura del nome Hank, così la prossima volta che ci poteva parlare si sarebbe vendicata, poi si rimise ad origliare.

-         Stamattina lei e Jesse sono venuti presto e lui le ha fatto cantare una canzone. Sentissi che voce che ha! Per una ragazzina di 17 anni è un vero portento!-

Anya glissò sulla “ragazzina” solo perché Hank le aveva fatto anche dei complimenti.

-         Dopo che l’ho ascoltata sono stato d’accordo con Jesse: dobbiamo portarla con noi in tour!-

E così era stato Jesse a proporre l’idea. Doveva volerle davvero molto bene. Dopo questa frase, Anya si sentì ancora più convinta della sua scelta.

-         Sarà la nostra gallina dalle uova d’oro! Abbiamo fatto un vero affare!-

Gallina? Affare? No, Anya aveva decisamente perso il filo del discorso.

-         Perché?- chiese Bob. Anche Anya era curiosa di saperlo!

-         Perché quella ragazzina non ha la minima idea di quanto si prende una corista decente per cantare degli stupidi ritornelli! Le potrò rifilare a mala pena un 300 euro a serata e lei sarà pure contenta! Anzi, ti dico di più! L’ho osservata bene e credo sia innamorata di Jesse! Lo seguirebbe anche gratis! Quel ragazzo è un vero genio! Non appena ha capito che quella italiana faceva al caso nostro, ci ha subito provato con lei! Ovviamente Anya ci è caduta con tutte le scarpe, e senza spendere un centesimo! Ci farà risparmiare un sacco! Tanto più che ora Patty, la nostra VERA corista principale, sta male! Quando lei sarà guarita, rimanderemo Anya a casa con un “premio di consolazione”!- e si fece delle grosse risate.

Dire che Anya era pietrificata era poco. Perse la sensibilità di ogni singola parte del corpo e ci  mancò poco che svenisse. Chiamando a raccolta tutte le forze di cui disponeva, si allontanò da loro e si avviò verso il corridoio dei camerini. Quando fu certa che nessuno era la per vederla, appoggiò la schiena al muro, chinò leggermente la testa e cominciò a piangere.

Non poteva crederci… come aveva potuto Jesse mentirle così? Lei aveva creduto in lui e se ne era persino innamorata. Tutto quello in cui aveva creduto e sperato crollò come un castello di sabbia. Pensò al suo sogno, ai suoi genitori, a Matteo… cosa avrebbe detto di lei? “Che sono una stupida ragazzina! Mi sono fatta fregare, come ha detto Hank?, con tutte le scarpe.” Pensò la ragazza tra le lacrime. Era tutto troppo bello per essere vero….

 

Jesse finì la sua canzone e andò subito dietro le quinte, credendo di trovare lì Anya. Non sapeva che era andata in corridoio, quindi cominciò a cercarla. Non ci mise molto, infatti la trovò vicino al suo camerino, stranamente appoggiata al muro e con la testa china.

-         Sei qui! Perché te ne sei andata?…. Anya ma cosa c’è?- il suo tono passò da allegro a preoccupato non appena vide che la ragazza stava piangendo.

Allungò una mano e fece per accarezzarle i capelli, ma lei lo scansò con un gesto brusco della mano, accompagnato dalle parole:

-         Non ti azzardare mai più a toccarmi-

Il viso di Anya era rigato dalle lacrime, ma la sua espressione era dura.

-         Cosa? Anya ma che sta succedendo? Che ti prende?- Jesse non capiva.

-         Te lo dico subito che mi prende: tu mi hai usata! Non ti voglio vedere mai più per il resto della mia vita… Sei un bravo attore lo sai? Tutte le carezze, gli sguardi dolci, le parole carine….gli abbracci….- più andava avanti più le lacrime scendevano copiose, e la sua durezza diminuiva per lasciare il posto alla totale delusione-… i baci…. Era tutto finto. Il tuo unico scopo era quello di rimediare una “ruota di scorta” per Patty vero? Meglio se a buon mercato… così mi hai illusa per bene… e io ci sono caduta….-

La tristezza sul viso di Jesse era indescrivibile. I suoi occhi erano lucidi e guardava Anya come se volesse implorarla a fermarsi solo con lo sguardo:

-         Anya credimi, non capisco una parola di quello che stai dicendo! Non capisco cosa c’entra Patty e non capisco perché tutto ad un tratto mi accusi di averti ingannata! Io ti a…-

-         NO!!!!!- Anya gridò con tutta la forza che aveva in corpo, e intanto piangeva- Non voglio sentire più neanche una bugia! Non ti basta avermi già fatto così male….!-

Non potendo sopportare oltre quella situazione si girò di scatto, cominciando a correre verso l’uscita del teatro. Una volta fuori girò a destra, percorrendo la lunga strada che la portava verso la piazza grande. Jesse le corse dietro e più volte la chiamò a gran voce, disperato per il suo comportamento. Non aveva la più pallida idea di cosa lei avesse in mente per poter dire certe cose, ma voleva fermarla e capire. Anya però non si fermò. Solo un momento si girò per urlargli forte “MI FAI SCHIFO!”. Quelle parole bloccarono Jesse più di ogni altra cosa. Con la morte nel cuore vide l’unica ragazza che lo aveva reso veramente felice scappare via per sempre. Sapeva che ormai non l’avrebbe più rivista.

 

Anya non sapeva dove stava correndo. Imboccò un piccolo vialetto alla sua sinistra e si inginocchiò per terra, piangendo tutte le lacrime che la sua disperazione poteva darle. 

  
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